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Autore: MegamindArianna    24/03/2013    7 recensioni
'La pioggia risveglia in Roxanne tristi ricordi... ricordi di bambina... ma ci sarà lui a farla sorridere..." Una FF nata così... da un sogno fatto questa notte. Spero vi piaccia.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Megamind, Roxanne Ritchi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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In the rain

 
“Uffa!” esclamò Roxanne.
 
“Cosa?” Domandò Megamind.
 
Roxanne teneva gli occhi fissi alla finestra. “Piove. Poco fa splendeva il sole.”
 
Megamind, sorridendo, le prese il mento tra il pollice e l’indice, attirando l’attenzione su di lui. “E allora? Qual è il problema.”
 
“Mmmm… niente di che. La pioggia mi annoia.”
 
Megamind alzò gli occhi al cielo. “Sicura sia solo questo?”
 
Roxanne abbassò lo sguardo. Prese la mano di Megamind e la strinse.
 
“Vedi… quando ero piccola persi una cosa molto importante. Era un giorno di pioggia. Me lo ricordo ancora. Tutto il giorno in giro per la casa a cercarla. Certo… anche quando ho scoperto che tu eri Bernard pioveva ma.. ormai è acqua passata…”.
 
Gli occhi di Megamind si allargarono “Cosa avevi perso?” domandò curioso.
 
“Niente…. Niente di importante ma…”
 
“Dimmelo, su!” disse fastidioso. “Che sarà mai!”
 
“Un peluche…” disse di colpo senza esitare.
 
Le labbra di Megamind si serrarono. Le guance divennero più rosse. “Un... peluche…?”
 
“Si… un peluche…” e incrociò le braccia al petto.
 
Prima di esplodere, Megamind si staccò di qualche centimetro. Incominciò a ridere come un forsennato, piegandosi in due e tenendo le mani sullo stomaco.
 
Roxanne, per quanto adulta e seria che era, urlò. “Smettila!”
 
“ma… ma Roxy… era solo un peluche!” disse tossendo “Anche io ne ho avuto uno da bambino… poi mi sono creato il Mostracchiotto, quell’orsetto con gli spuntoni… infine li ho abbandonati tutti.”
 
“Si ma… per me era molto di più.” Rispose arricciando il labbro inferiore. “E ora mi sono offesa. Grazie, Megs. Stasera niente coccole.” E gli fece una linguaccia.
 
“NO! NO! Aspetta! Non prendiamo decisioni affrettate!” disse allarmato e agitando le mani goffamente. “raccontami… se ti va… non riderò più…. Parola di eroe!”
 
Roxanne fece schioccare un bacio sulla guancia di lui. “L’hai promesso, eh?” e incrociò le gambe “Comunque mi ricordo che quella sera avevo il morale a terra. Mi sentivo tanto sola. Nemmeno i miei genitori sapevano come tirarmi su. Tentarono in tutti i modi di farmi sorridere: mi comprarono altri due peluche, mi portarono al parco, mi comprarono il gelato ma… niente sembrava funzionare. Quella stessa sera avevano affittato un film romantico. Non ricordo bene il titolo ma era molto bello. Sebbene piccola, ero molto sentimentale.”
 
Fece una piccola pausa per controllare Megamind: neanche un segno di arrossamento, di sorriso sghembo preludio di una fragorosa risata e nemmeno un accento di ironia.
 
“Un uomo stava rincorrendo una donna sotto la pioggia. Lei piangeva, e anche tanto. Quando la raggiunse la baciò e lei ritornò a sorridere.”
 
Megamind alzò un sopracciglio “E … poi?”
 
“Poi, dato che la mia mente elaborava teorie impossibili e contorte, scesi dal divano e afferrai il cappottino. Mia madre, accigliata, mi chiese dove stavo andando. Io le risposi che uscivo per aspettare la persona che mi avrebbe fatto sorridere.”
 
Megamind spalancò la bocca. “Ro… Roxy… se me lo raccontavi prima… non ridevo neanche sotto tortura. All’inizio la trovavo una cosa ridicola. Scusa.” E la abbracciò.
 
“Ma ora è passato…” disse stringendo forte a sé il corpo di Megamind. “È solo che il ricordo, un po’, mi riporta a quel giorno.”
 
Megamind gettò un occhiata alla finestra. La pioggia scendeva abbondante. “Allora… cosa vuoi fare ora?” domandò lui massaggiando sensualmente la schiena di lei.
 
Roxanne afferrò per le spalle Megamind e lo guardò dritto negli occhi “Perché?”
 
“Così… per chiederti se ti andava di fare una passeggiata… fuori…”
 
“Ma sei matto. Mi bagnerò tutta!”
 
“Anche io…” disse facendo ballare le sopracciglia.
 
Roxanne scoppiò a ridere. “Ok! Ok! Il doppio senso ci stava, Mr Pervertitello.”
 
Megamind si alzò in piedi, allungò una mano verso Roxanne e, due passi più in avanti, le aprì la porta che dava sulla stradina.
 
La pioggia incessante cominciò a picchiettare forte sulla testa di Roxanne. Un istante ed era già zuppa. La canottiera bianca le si attaccò al corpo, il jeans cambiò colore e le pantofole rosa divennero una spugna piena d’acqua capace solo di fare ciaff ciaff nelle pozzanghere.
 
Megamind uguale. La tuta cominciò a brillare, la saetta non era più blu ma del colore ancor più splendente dello zaffiro. L’acqua scendeva rapida dalla sua testa calva e blu. Le ciabatte pipistrello… beh… erano da buttare.
 
“Allora… Roxy…” disse afferrandole i fianchi. Trasalì tra le sue braccia. Le farfalle nello stomaco di entrambi cominciarono a svolazzare impazzite ed eccitate. “L’hai incontrata… quella persona?” domandò spostandole i capelli appiccicati alla fronte.
 
La strada era deserta. Nessuno passava mai per quel vicolo sapendo chi vi abitava. I giornalisti non avrebbero mai osato disturbare l’eroe e la sua fidanzata.
 
Roxanne bruciò. Le guance divennero pomodori e le sue mani presero a tremare per l’emozione. La voce, però, era controllata. “Parli... della persona che mi farà sorridere?” Si avvicinò cauta, leggera e sensuale. Sfiorò le sue labbra. “Si… l’ho incontrata.” E lo baciò.
 
Un bacio lungo e passionale. Lui che la stringeva, lei che si attaccava con le braccia al suo collo. Le loro lingue si toccavano come a scoprirsi per la prima volta, poi presero a fare una danza sensuale che fece volare oltre il cielo e le stelle i due innamorati. I cuori battevano frenetici. in preda all’amore. Il pizzetto solleticava il mento di Roxanne, facendola andare su di giri ancora di più. Cominciarono a respirare affannosamente, catturati da quel sogno. 
 
“Roxanne?” disse lui staccandosi improvvisamente “Sono davvero io l’uomo che ti farà sorridere?” cadde nell’abisso dell’insicurezza e della paura di perderla. “Insomma… tu…”Gli tappò la bocca.
 
“Shh… hai detto già troppe cose stupide.” E sorrise.
 
“Roxanne …?”
 
“Si?”
 
“Anche io ho trovato la donna che mi farà sorridere…” disse “Ti amo, Roxy.”
 
Gli occhi di lei cominciarono a brillare. Le lacrime, sotto la pioggia, non si vedevano. Ma lui le vide subito. “Cosa c’è? Ho… ho detto qualcosa di sbagliato?”
 
Si sfregò un occhio. “No! No, assolutamente no… io…” e sorrise ancora di più “Ho trovato l’uomo che oltre a farmi sorridere è capace di vedere le mie lacrime anche sotto la pioggia, vede la mia tristezza e sa consolarmi; trova sempre un modo per farmi stare bene e sa come sono.”
 
Megamind prese ad accarezzarle il viso.
 
“Megamind… ho trovato te. E anche io ti amo.”
 
Rimasero lì, sotto la pioggia, ad aspettare che finisse. Quando il sole tornò a splendere entrarono in casa.
 
Il giorno dopo si ritrovarono a mangiare brodo di pollo e a consumare quantità industriali di fazzoletti.
 
Ma erano felici, e lo sono tutto ora. Tutte le fiabe lo raccontano:
 

Per sempre felici e contenti.

~

 Angolo scrittrice: 
Salve! Che posso dire di questa FanFiction... ehmmm... è nata questa notte. Me la sono sognata. Non proprio nel dettaglio ma... l'ho sognata. Pazzesco! ^o^ Comunque serve anche per farmi perdonare per un piccolo incidente che c'è stato con il computer *l'istinto omicida si risveglia*. ve lo spiegherò! T.T Fatemi sapere cosa ne pensate!  CIAO!! Da MMA

  
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