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Autore: pseudo_shigure    02/04/2013    4 recensioni
La prima volta che vide il più piccolo fu durante il suo primo giorno di scuola.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sandbox Story. '
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Titolo: Sandbox Story.
Autore originale: pseudo_shigure + bl4ckm4lice
Traduttrice: Sanaka.
Lingua originale: inglese.
Disclaimer: Ovviamente è tutto inventato, bla bla, Eunhyuk e Donghae, così come Siwon e Kyuhyun, sono solo amici. Certo.
Pairing: Eunhae, Wonkyu.
Avvertimenti: Shonen-ai, AU.
Rating: Verde.

 
perchè non so mai come iniziare...? 
Buondì belleee persone, io sono Sanakaaaa. Aaaaaaa. (・ω・)/ 
Comunque, da come avrete già capito, questa è una traduzione. La traduzione è una cosa inventata per permettere a persone incapaci e che non sanno scrivere come me di contiribuire nel loro fantastico fandom. Allora, la storia è abbastanza lunga, anche se la struttura non l'ho capita bene manco io, quindi vabbè. Sono tutte piccole storie, formate da 2-3 capitoli. Le prime tre storie sono Kid!fic. Non sapete cos'è una Kid!fic? Leggete e lo capirete :D Per chi lo sa, invece, magari potrà subito pensare che sia una cosa un pò noiosa, visto che non piace a molti ed a me per prima non piaceva. Peeerò ho rivalutato molto il 'genere' con questa fic. E' scritta davvero bene e spero che sia tradotta altrettanto bene. Con il tempo si andrà avanti nella vita dei personaggi, oltre a sapere le idiozie che dicono da bambini, scopriremo anche le incredibili pippe mentali che si faranno da adolescenti e così via.
E niente, in pratica parla della vita de 'sti quattro cinesi froci. Booooh.
 
WARNING
  • FLUFF. Questa storia vomita fluff. No, sul serio.
  • KYUMIN SHIPPERS. Allora, voglio farvi sapere che anche se molte di voi chiuderanno la pagina con un 'ma che cazz...', io vi stimo e vi amo ugualmente.
  • Come ho già detto, Kid!fic.
  • Un piccolo consiglioinformazione: questa volta ho fatto la seria, ma nelle note scriverò solo cazzate a random che non interessano a nessuno, probabilmente commentando ogni singola figura di merda fatta da uno dei nostri amati beniamini (ne fanno tante <3), quindi sù, passate subito alla storia ( °ー°)
.1


La prima volta che vide il più piccolo fu durante il suo primo giorno di scuola.
Sua madre lo stava accompagnando con la macchina e, durante il tragitto per la scuola elementare, passarono per quella materna, che si trovava affianco. Sorrise, pensando che era cresciuto ormai, non doveva più indossare il grembiule e poteva avere finalmente lo zaino che aveva sempre sognato. Poteva davvero studiare, e non giocare, come si faceva all'asilo.

Un'altra madre stringeva la mano del figlio, un bambino magro, piccolo (beh, andava comunque all'asilo), con la pelle pallida, le guance tonde ed un broncio a decorargli il viso. Sembrava sbuffare contro un altro bambino, la cui mano era stretta anch'essa in quella della propria madre. Quest'ultimo si agitava eccitato contro il braccio del primo bambino, ottenendo solo occhiatacce in cambio. Ma il secondo bambino era persistente ed il primo bambino finì per essere spinto nell'asilo dalla madre.

"Siwon, tesoro?" Sua madre gli posò una mano sulla spalla, facendolo girare, "Che cosa stai guardando?"

Si voltò di nuovo per guardare il bambino, ma lui era sparito. Scosse la testa verso sua madre. "Niente."



***



Conobbe un nuovo amico nella nuova classe. Erano seduti vicini ed il ragazzo subito si presentò con il nome di Hyukjae; aveva il sorriso tutto gengive ed amicizia.

"Allora, dove abiti?" chiese Hyukjae, quando si avviarono verso il cancello principale.

"Ad un paio di isolati da qui. Da quella parte," indicò Siwon.

"Ah! Anche io devo fare quella strada! Andiamo a casa insieme?"

"Beh," sorrise Siwon imbarazzato, "Vorrei, ma...di solito vengono a prendermi con la macchina."

Hyukjae sgranò gli occhi: "Hai una macchina? Wow, sei ricco."

"No, non in quel senso," Siwon arrossì ed agitò le mani, ma Hyukjae sembrava indifferente alla cosa.

"Hyukkie!" gridò qualcuno all'improvviso. Hyukjae si girò ed alzò la mano in aria in segno di saluto. "Oi!"

Siwon si girò e sbattè le palpebre quando riconobbe i due bambini visti all'asilo quella mattina. Il primo bambino era ancora accigliato (e Siwon si chiese se quella fosse la sua solita faccia) mentre il secondo bambino correva verso Hyukjae (o Hyukkie).

"Perchè siete già qui? Sarei dovuto venire a prendervi—uff!" Hyukjae sbuffò quando il ragazzo si schiantò contro di lui.

"Donghae continuava a dire di volerti vedere e stava diventando un tantino rumoroso," disse l'altro ragazzo: "E per rumoroso intendo che stava iniziando a dar fastidio a tutto il cortile, così l'ho portato qui."

Il bambino di nome Donghae mise il broncio, "Io non sono rumoroso."

Siwon si schiarì la gola, riuscendo ad attirare l'attenzione di Hyukjae. "Oh, scusa, Siwon. Questi sono Donghae e Kyuhyun. Sono i miei vicini. Beh, Donghae è mio vicino, Kyuhyun vive a pochi isolati di distanza, ma amano giocare nel parco insieme così sono finito a fargli da babysitter—OW!" Hyukjae urlò di dolore quando Kyuhyun gli calpestò un piede.

"Io sono quello finito a fare il babysitter," lo schernì Kyuhyun. "Combini più guai tu che io."

"Beh," Siwon esitò, "Buon pomeriggio. Il mio nome è Choi Siwon. Piacere di conoscervi."

"Ciao, Siwon. Sono Donghae!" disse Donghae, sorridendogli. Kyuhyun lo fissò dall'alto in basso prima di dire ciao.

Quel giorno Siwon capì che Kyuhyun non era esattamente quello che si poteva chiamare uno simpatico.



***



"Ti piace leggere?"

Erano al parco quel giorno. Hyukjae, qualche giorno prima, gli aveva chiesto se voleva unirsi a loro quella domenica e lui aveva accettato. Hyukjae e Donghae erano da qualche parte, a giocare, e Siwon non potè fare a meno di notare Kyuhyun seduto da solo su una panchina, a leggere un libro. Era nella sua natura l'essere gentile con gli altri, e così cerco di fare conversazione con il ragazzo antipatico.

"Mi piace la matematica," rispose Kyuhyun e Siwon si rese conto che quello era un libro di matematica. Per la terza elementare.

"Non ricordavo che insegnassero la matematica all'asilo."

"Perchè gli altri bambini sono stupidi," disse Kyuhyun, roteando gli occhi ed affondando di nuovo il viso nel libro, come per tagliarsi dalla conversazione. E Siwon in qualsiasi altra situazione se ne sarebbe andato via (perchè comportarsi in quel modo era irrimediabilmente scortese), eppure era ancora lì, cercando di continuare la conversazione.

"A-anche a me piace studiare!"

Un momento. Due. "Si?" Kyuhyun finalmente fece capolino da dietro il libro, "Cosa?"

Siwon formulò subito la risposta. "Inglese," disse, l'unica cosa in cui se la cavava. Se la cavava anche nello sport, ma era abbastanza sicuro che Kyuhyun non considerava lo sport uno studio. "Riesco a parlare in inglese abbastanza bene," disse Siwon, formulando poi una frase in inglese a caso.

"Oh," gli occhi di Kyuhyun brillarono e le labbra gli si allargarono in un sorriso, per la prima volta da quando lo aveva incontrato. "Sei bravo."

Siwon quel giorno capì che, sebbene Kyuhyun fosse antipatico, aveva dei begli occhi ed un sorriso che faceva sorridere anche lui.



***



"Kyuhyun? Che ci fai qui?" Siwon sbattè le palpebre quando lo vide nell'atrio della sua scuola, anche se non potè fare a meno di sorridere.

"Donghae voleva venire a prendere Hyukjae perchè Hyukjae non si è portato l'ombrello oggi," spiegò Kyuhyun indicando il ragazzo, "Sono qui solo perchè mia madre mi ha detto di non lasciarlo solo."

"Ciao, Siwon," disse Donghae allegro come sempre. "Dov'è il tuo ombrello?"

Siwon ricambiò il saluto e guardò fuori. Pioveva forte.

"Non preoccuparti per lui," Hyukjae apparve alle sue spalle, "Lo vengono a prendere tutti i giorni."

"Beh, in realtà non oggi," disse Siwon grattandosi la testa, "Credo di dover aspettare fino a che non smetterà di piovere."

"Eh?" Hyukjae alzò un sopracciglio, "Sei sicuro? Non so dove abiti, ma puoi anche aspettare da me se vuoi."

"Mi dispiace Siwon," si scusò Donghae, "Io devo condividerlo con Hyukkie, altrimenti dopo mette il broncio."

"Non è vero!" gridò Hyukjae: "Non mi importa se vuoi ripararti con lui," aggiunse, anche se non senza un leggero broncio.

"Va tutto bene, Hyukkie. Voglio ripararmi con te," disse Donghae colpendo leggermente la schiena di Hyukjae, rassicurante.
"Uhm...perchè non ti ripari sotto l'ombrello di Kyuhyun?!" disse Donghae allegramente, credendo di aver avuto l'idea più geniale di sempre.


"Intendi io e Siwon?" chiese Kyuhyun. E Siwon fu l'unico che sembrò notare il lieve panico sul viso dell'altro.

"Non preoccuparti, Kyu," Siwon non voleva che il suo amico si bagnasse per condividere l'ombrello con lui. E poi non voleva che il più piccolo si sentisse a disagio. "Sono sicuro che smetterà presto di piovere."

Hyukjae glielo chiese di nuovo, per poi rinunciare dopo un altro rifiuto da Siwon. Per tutto il tempo Donghae chiese a Kyuhyun perchè Siwon non potesse venire con loro e, per tutto il tempo, Kyuhyun lo guardò come per dire 'Mi stai infastidendo'. E Siwon realizzò che, anche se Kyuhyun aveva dei begli occhi (ed un bel sorriso, anche se non stava sorridendo in quel momento), era comunque antipatico.

I tre lo lasciarono ed altri amici di classe lo salutarono prima di dirigersi anch'essi verso casa. Siwon, impotente, guardò il cielo, che sembrava scurirsi sempre di più, invece che schiarirsi. Bene.

I suoi pensieri furono interrotti dal rumore di qualcuno che si avvicinava. Correndo. Rimase sopreso quando vide che si trattava di Kyuhyun, che indossava un impermeabile rosa-che gli stava decisamente grande- e degli stivali. In mano aveva due ombrelli.

"Tieni," disse Kyuhyun, offrendogli l'altro ombrello.

"Eh?" Siwon sbattè le palpebre, "Sei tornato fin qui solo per portarmi un ombrello?"

"Non mi sembra che la pioggia stia per finire."

"Ma sei tornato fin qui solo per—"

"Si, ti ho sentito," disse l'altro, roteando gli occhi.

Siwon ancora non comprendeva il motivo per cui il ragazzo antipatico era tornato indietro solo per dargli un ombrello. Ma un'altra cosa aveva catturato il suo interesse e Kyuhyun gli buttò un'occhiataccia quando vide su cosa si erano posati i suoi occhi. "Stai zitto e non dirlo a nessuno. Mia madre non mi permette di uscire senza usare un impermeabile e degli stivali, quando piove e visto che i miei azzurri sono a casa di mio zio, ho dovuto usare quelli di mia sorella."

Quindi non solo Kyuhyun gli aveva portato un ombrello, ma aveva anche acconsentito ad indossare un impermeabile rosa solo per poterlo fare.

"Puoi ridarmelo quando vuoi. Ciao," Kyuhyun si voltò senza preavviso e cominciò a correre via.

"A-Aspetta!" gridò Siwon, "N-Non ti ho ringraziato! Grazie!"

Kyuhyun rise, guardando da sopra la propria spalla. "Sei divertente."

Siwon quel giorno capì che Kyuhyun era, in realtà, molto simpatico. Ed aveva anche una risata davvero, davvero bella.



***



Dopo che i due ragazzi Lee si separarono da Kyuhyun—che sembrò all'improvviso andare di fretta—non ci volle molto prima che i due iniziassero a litigare.

"Hyukkie, puoi tenere l'ombrello?"

"No."

"Ma perchè? Sono stanco, tu sei più alto di me. Dovresti essere tu a mantenere l'ombrello."

"Il tuo ombrello ha le orecchie! Non voglio che i miei amici mi vedano con questo coso in mano."

"Hyukkie, non dire così! Mr.Bear potrebbe sentirti. Poi sarà triste."

"Mr.Bear?"

"Mr.Bear, l'ombrello," rispose Donghae con aria ovvia. "Visto che ha le orecchie potrebbe sentire quanto sei piagnucolone. Per questo, non lamentarti quando piove se no poi Mr. Bear sentirà che non vuoi portarlo e si sentirà triste."

"Sei proprio un bambino," lo schernì Hyukjae, incrociando le braccia al petto.

"No, non lo sono!" protestò Donghae.

"Si, lo sei."

"No!"

"Si."

"Non lo sono, non lo sono, non lo sono, non lo sono, non lo sono!"

"Si, si, si, si, si," rispose Hyukjae con un sorrisetto. Più che cercare di vincere sull'altro si stava solo divertendo a prenderlo in giro.

Ma il suo ghigno sparì quando Donghae andò a finire in una pozza in mezzo alla strada, spruzzando l'acqua ovunque, anche sui loro vestiti. Donghae indossava l'impermeabile blu, quindi la sua divisa era protetta. Purtroppo, però, Hyukjae quel giorno aveva dimenticato il suo, quindi la sua divisa si bagnò tutta.

"Hae!"

"Scusati con Mr.Bear!"

"No, non chiederò scusa ad un ombrello!"

"Ma Mr.Bear non è solo un ombrello! Può sentirti!"

"Pff!"

Hyukjae si allontanò da sotto l'ombrello giallo (con le orecchie da orso) ed, un secondo dopo, i suoi capelli e la sua divisa erano completamente fradici. Ma lui era testardo, così continuo a camminare a due passi da Donghae.

Il più piccolo spalancò la bocca. Non lo sa che si ammala se non usa l'ombrello, pensa Donghae. Però sembrava così bello camminare sotto la pioggia senza ombrello. Voleva farlo anche lui, ma sapeva che sua madre si sarebbe infuriata se fosse tornato a casa tutto bagnato.

"Hyukkie! Aspetta!"

Donghae, con le sue gambe piccoline, cercò di affrettare il passo. Ma, appena raggiunse Hyukjae, il ragazzo più grande cominciò ad andare più veloce.

"Hyukkie, vieni sotto l'ombrello."

Hyukjae affrettò il passo.

"Hyukkie non devi chiedere scusa a Mr.Bear, vieni sotto l'ombrello."

Sentì le dita piccole di Donghae stringergli la maglia.

"Ti prego."

Hyukjae sapeva di poter scappare dalla presa dell'altro. Ma sapeva anche che Donghae gli sarebbe corso dietro. E poi sarebbe caduto.

"Hyukkie," chiamò Donghae dolcemente. La sua voce era quasi inghiottita dal rumore della pioggia che si schiantava al suolo.

Hyukjae sospirò: "Va bene." E ritornò sotto all'ombrello. Donghae non lasciò la presa sulla sua maglia fino a che non raggiunsero le loro case, una di fronte all'altra.

"Andiamo prima da te," disse finalmente Hyukjae dopo aver camminato in silenzio per cinque minuti. Non erano mai riusciti a stare zitti per così tanto tempo.

"Ma è il mio ombrello. Non puoi tornare a casa senza ombrello, Hyuk."

"Abito proprio difronte. Andrà tutto bene. E comunque sono già fradicio."

Hyukjae non era sicuro di poter lasciare che Donghae andasse da solo a casa. Se non fosse stato attento, se fosse inciampato, sarebbe potuto andare sotto ad una macchina. Anche se erano pochi i passi che separavano le loro case, Hyukjae non riusciva a rischiare.

"Ma..."

"Andiamo," Hyukjae spinse piano Donghae verso casa sua. "Ho promesso a tua madre di portarti a casa tutti i giorni e non è bello rompere le promesse."

"Uh...va bene," disse Donghae, con riluttanza.

Quando arrivarono al portico della casa di Donghae, Hyukjae perdeva acqua, creò addirittura una pozzanghera sul pavimento. La maglia era bagnata ed aveva i capelli fradici. Era scosso da brividi ed aveva le labbra bluastre. Donghae si sentì davvero in colpa. Se lui non gli avesse chiesto di scusarsi con Mr.Bear, se non avesse insistito, Hyukjae non si sarebbe arrabbiato e non si sarebbe avviato da solo sotto la pioggia.

"Hyukkie." Donghae aveva ancora le dita strette alla maglia di Hyukjae. "Vuoi entrare?"

Hyukjae scosse la testa, "Voglio farmi un bagno caldo," rispose l'altro, scosso dai brividi.

"Puoi farlo a casa mia. Ti lavo la schiena."

"Voglio del latte alla fragola, caldo."

"Posso chiedere alla mia mamma di preparartelo."

"Ok, ma quando faremo un pisolino sul tuo letto voglio tutta la coperta per me. Ed anche il tuo peluche di Nemo," disse Hyukjae.

Donghae ridacchiò. "Va bene," e trascinò Hyukjae dentro.



***



"Che ci fai qui?"

"Um," Siwon si agitava sotto lo sguardo di Kyuhyun "Sono venuto a prenderti? Donghae è andato da qualche parte con Hyukjae, giusto?"

"Non ho bisogno della scorta. Semplicemente andavo a casa con Donghae tutti i giorni, è Hyukjae che dice di venirci a prendere, ma comunque oggi sono andati tutti e due a visitare la zia di Donghae. Quindi, perchè sei qui?"

Perchè quel ragazzino rendeva sempre le cose difficili? "Non possiamo andare a casa insieme?" Stava per chiedergli 'Siamo amici, no?', ma ebbe improvvisamente paura che la risposta potesse essere un freddo 'no'.

"...Di solito non vai a casa con la macchina?"

'Ho detto a mia madre che voglio iniziare ad andare a casa con i miei amici.' "Ho detto a mia madre che ormai sono grande. Posso andare a casa con voi, da oggi in poi. Credo che abitiamo vicino."

Kyuhyun sbuffò, ma poi iniziò a camminare.

"Non ho mai visto tua madre venirti a prendere," disse Siwon, per iniziare la conversazione.

"Sono grande," disse Kyuhyun aggrottando la fronte, come se quel particolare non sarebbe dovuto scappare a Siwon, "E poi abito proprio dietro l'angolo."

Siwon si sentì un pò deluso, pensava che avrebbero potuto camminare insieme per un pò di più. "Posso venire a giocare un pò da te?"

L'altro lo guardò a lungo. "Certo,"disse infine, "Ho alcuni giochi."

Arrivarono difronte ad una grande casa, e Siwon ammirò la calda, accogliente facciata, mentre Kyuhyun apriva il piccolo cancello.

"Kyuuuuu~~!"

Siwon si voltò alla voce e vide tre ragazze, forse di qualche anno più grande di lui, correre dall'altro lato della strada. Sentì Kyuhyun sbuffare al suo fianco, e ben presto le ragazze lo avevano raggiunto e lo avevano preso in braccio, "Che cosa sta facendo il piccolo Kyu?"

"Noona! Mettimi giù!" Kyuhyun la allontanò prima che potesse dargli un bacio sulla guancia.

"Aww, imbronciato come sempre!" Le altre ragazze ridacchiarono. Una notò Siwon e disse: "Ciao! Sei un amico di Kyuhyun?"

Il panico lo colpì. Di questo si preoccupava. Non sapeva se Kyuhyun si sarebbe sentito infastidito se avrebbe risposto di sì, ma dire no avrebbe reso la situazione strana...Perchè dovresti andare a casa di una persona che non è—.

"Si, è un mio amico," si accigliò Kyuhyun, mentre cercava di liberarsi. "Noona!"

"Si, si, piccolo," la noona di Kyuhyun finalmente lo mise giù, per rivolgersi a Siwon. "Ciao, io sono Ahra. Come ti chiami, amico di Kyuhyun?"

'Amico di Kyuhyun,' Siwon dovette reprimere un grande sorriso, 'Amico di Kyuhyun, amico di Kyuhyun, amico di Kyuhyun-'

"Buon pomeriggio, il mio nome è Choi Siwon."



***



"Ehi, tu," lo prese in giro Hyukjae, "ragazzo popolare!"

Siwon fissò scoraggiato la pila di cioccolato sul suo banco. Gli piaceva la cioccolata, ma così tanta... "Ne vuoi un pò?" offrì.

"Certo che sì!" ghignò Hyukjae mentre prendeva due delle scatole più grandi e se le ficcava nella borsa.

Siwon decise che ne avrebbe dato un pò alla sua famiglia. E forse anche a Kyuhyun. Ehm. Ed anche a Donghae così non sarebbe sembrato st—.

"Perchè stai sorridendo come un ebete?" chiese Hyukjae pizzicandogli un fianco. "Sei strano."



***



Quando la lezione finì, Hyukjae disse a Siwon di avviarsi verso l'asilo (si, Siwon aveva preso l'abitudine di andare a prendere i due bambini), visto che lui doveva restituire un libro ad un suo amico di un'altra classe. Ma ciò che lo accolse nel cortile dell'asilo non fu esattamente una scena piacevole.

"Per te!" esclamò Donghae, sorridendo a Kyuhyun. "Mia madre mi ha detto di dare la cioccolata alle persone che mi piacciono, visto che oggi è il giorno di San V—" aggrottò le sopracciglia cercando di ricordare il nome del giorno, "Veleno...o qualcosa del genere."

Kyuhyun ispezionò il cioccolato, decorato con un nastro alla bell'è meglio. "Mmh, okay," disse, mentre prendeva il cioccolato. Il gesto, per qualche motivo, causò l'immediata rabbia di Siwon.

"Perchè l'hai accettata?"

Kyuhyun si voltò, guardandolo sorpreso, "Siwon?"

"Certo che l'ha accettata, Siwon!" gli sorrise Donghae, ma Siwon non riuscì a ricambiare il sorriso. "Oggi Kyu ha accettato un sacco di cioccolata!"

Proprio in quel momento, Siwon vide i cioccolatini nella busta che Kyuhyun aveva in mano. "Fammi vedere," disse, tirandola.

Kyuhyun aggrottò la fronte e la trattenne, "Ehi! Sono miei!"

"Fammi—!" Poi successe tutto troppo in fretta. La busta si ruppe e tutti i cioccolatini finirono nella pozza poco distante da loro. Era poco profonda, si, ma ormai tutto quello che aveva ricevuto Kyuhyun era rovinato, fatta eccezione per la cioccolata appena ricevuta da Donghae.

Si congelarono e nessuno si mosse fino a che non arrivò Hyukjae, "Heeeey! Eh? Che cos'è successo?"

"Perchè l'hai fatto?" la voce di Kyuhyun sembrò così debole, così ferita, tutto il contrario di quello che Siwon aveva previsto (urla?). Il ragazzo più grande alzò lo sguardo verso di lui e fu subito attaccato dai sensi di colpa, vedendo le lacrime dell'altro.

"Tu," deglutì vedendo il bambino, di solito calmo, così arrabbiato "non puoi mangiare così tanta cioccolata."

"Ho accettato solo quello che mi piaceva."

Qualcosa di peggiore dei sensi di colpa gli appesantì il petto, "T-ti piace...?"

"La cioccolata fondente," singhiozzò Kyuhyun, "C'è n'era così tanta e tu li hai buttati via tutti."

"Io-"

"Perchè l'hai fatto."

"Mi dispiace tanto, Kyu-"

Kyuhyun si voltò e corse via.

"Wow," Siwon sentì Hyukjae sussurrare a Donghae. "Non avevo mai visto Kyuhyun piangere prima."

A Siwon venne quasi voglia di chiedere a suo padre un trofeo per 'Il peggior amico di sempre', quando tornò a casa.

Più tardi, quel giorno, Siwon spese tutta la sua paghetta settimanale per comprare cioccolata fondente ed andò a casa di Kyuhyun. "Ecco...io...ti ho comprato della cioccolata. So che forse non mi perdonerai e forse non vorrai neanche più essere mio amico, ma...voglio solo che tu ti goda questi," Siwon mise i cioccolatini sul comodino, "li metto qui. Ed...ehm, non dimenticare di lavarti i denti, dopo."

"Come se non lo sapessi."

Siwon lo guardò sorpreso. Gli occhi del bambino più piccolo erano gonfi.

"Mi dispiace, Kyuhyun," disse Siwon. Kyuhyun si lasciò cadere sul letto e guardò la cioccolata. Cioccolata fondente. Ne prese uno e lo porse al più grande. "Tieni. Sei ancora mio amico."

Lentamente, un sorriso cominciò a formarsi sul volto di Siwon.

E, per sua gioia, quel sorriso gli fu restituito.




***


#GETWELLSOONKIMJONGHYUN (guys scusate l'off-topic ma lo sto scrivendo ovunque. Che poi non serve a niente però vabbè...ho perso dieci anni di vita).


vi chiedo umilmente perdono per gli errori che avete trovato, Shisus non mi ha ancora donato una beta.


  
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