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Autore: lilyhachi    02/04/2013    4 recensioni
(STORIA IN REVISIONE)
(What if; Killian Jones/Ariel; spoiler seconda stagione)
Visto che la Sirenetta dovrebbe apparire nella terza stagione e che adoro Hook, ho provato ad immaginare cosa sarebbe potuto succedere se le strade di questi due personaggi si fossero incrociate prima (precisamente sull'Isola che non c'è) e su come la presenza di Ariel potesse "incastrarsi" con gli eventi della prima e della seconda stagione. Spero tanto che vi piaccia e vi auguro buona lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ariel, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I
And straight on till morning

 
Vi voglio narrare una storia
che parla del grande oceano blu!
E di una sirena bellissima
Avvolta in un grande mistero laggiù!”

 
Hook si guardò intorno. Era approdato finalmente sull'Isola che non c'è, il luogo in cui avrebbe potuto escogitare un modo per vendicarsi di Tremotino senza che nessuno potesse disturbarlo e soprattutto senza che il tempo scorresse.
Aveva tutto il tempo del mondo e questo lo faceva sentire più determinato di quanto non fosse mai stato in tutta la sua vita.
“Capitano! E' questa l'Isola che non c’è?” la voce di Spugna lo ridestò dai suoi pensieri.
“Esatto, Spugna, è proprio questa, dove finalmente potrò escogitare la mia vendetta!” rispose il capitano.
“Ma noi cosa faremo nel frattempo?”
“Tranquillo!" cominciò Hook "C'è molto da fare su quest'isola. Vi do la mia parola che non vi annoierete affatto qui e soprattutto il vostro desiderio di non invecchiare è diventato realtà".
Spugna si tranquillizzò e rivolse un sorriso soddisfatto al suo capitano: il pensiero di non invecchiare lo aveva tranquillizzato all'istante. I suoi uomini erano sistemati ed Hook ordinò loro di gettare l'ancora: era arrivato il momento di esplorare quest'isola e non aspettava altro.
Scesi dalla Jolly Roger, ebbero modo di ammirare quel mondo paradisiaco che si mostrava dinanzi a loro. Hook ad un primo sguardo ebbe modo di vedere, al di là della spiaggia, una serie di grandi cascate e una laguna...mentre più in lontananza vide del fumo da cui si poteva dedurre la presenza di un accampamento indiano a cui avrebbe presto fatto visita. Forse era meglio lasciarlo ai suoi uomini, lui aveva ben altre cose a cui pensare: doveva trovare un modo per scuoiare il suo coccodrillo colui che gli aveva portato via la mano e l'amore.
 
***

Erano ormai sull'isola da ben tre mesi e non avevano tardato a trovarsi dei nemici, tra cui il dannato Peter Pan e la sua combriccola di bimbi sperduti. Come poteva un gruppo di bambini dargli così tanto filo da torcere?
Erano solo ragazzini contro un gruppo di uomini armati ed esperti nel combattere. Hook considerava quel ragazzo come una sorta di sostituto del coccodrillo al momento. Non avendo modo di raggiungerlo, ancora, doveva pur focalizzare le sue attenzioni su qualcosa o qualcuno e Peter se l'era guadagnato. Il suo era un “allenamento” in attesa di trovarsi faccia a faccia con quel mostro per colpa del quale Milah era ormai sott'acqua. Questa era soltanto una della lunga serie di scontri nei quali si erano ritrovati coinvolti da quando erano arrivati sull'isola. I bimbi sperduti avevano invaso la sua nave, sulla quale si stava svolgendo un acceso combattimento, mentre Peter Pan svolazzava sulla Jolly Roger. Hook, deciso a farla finita, attirò l'attenzione di Peter intimandogli di scendere e combattere da uomo invece di guardare il tutto dall'alto. Il ragazzo, offeso, non se lo fece ripetere due volte e scese trovandosi faccia a faccia con il capitano che immediatamente sguainò la spada, pronto a combattere.
I due cominciarono a duellare, mentre intorno a loro lo scontro continuava.
“Oh andiamo, Peter! Questo è il meglio che sai fare? Mi deludi!” lo canzonò il capitano.
“Cosa posso farci? Ho meno anni di esperienza!” Hook rise di gusto “Mi stai dando del vecchio, ragazzino?”
“Non esattamente, se vuoi, puoi prenderlo come un complimento !” Il ragazzo si divertiva sempre a fare questo genere di battutine, che non toccavano affatto
Hook. Peter Pan era l'ultimo dei suoi problemi. “Ragazzino, tu mi fai sprecare tempo! Non hai nulla di meglio da fare invece di scocciare me e i miei uomini?” domandò Hook senza distrarsi dal loro scontro.
“Se voi la smetteste di rubare i nostri tesori e di darci la caccia potrei anche smetterla” nel dire questa frase, Peter assestò un colpo che sfiorò di poco il fianco di Hook. Forse lo stava sottovalutando troppo, solo un centimetro in più e lo avrebbe ferito per bene. Il duello continuava, e mentre combattevano i due si erano spostati sull'asse della nave.
“Siamo pirati, non possiamo stare lontani dai tesori!” Hook rispose al colpo, ma il ragazzo si sollevò leggermente in aria, evitandolo. “Questo si chiama imbrogliare, Peter. I tuoi genitori non te l'hanno insegnato?”.
Hook sapeva di aver toccato un tasto particolare per il giovane che non voleva crescere, orfano come i suoi amici sperduti, che come risposta a questa provocazione lo assalì dall'alto ferendolo al petto con la spada. Il colpo fu forte e Hook, che si trovava proprio sulla punta dell'asse, cadde all'indietro, finendo in mare. A quel punto Peter svolazzò in aria esultante, annunciando la sconfitta del capitano e della sua ciurma. Riprese i tesori insieme ai bimbi sperduti e si allontanarono dalla Jolly Roger, lasciando la nave ed i suoi marinai senza un capitano, di cui non si sapeva se fosse vivo o morto.
Hook cadde in mare. In quel preciso istante tanti pensieri ed immagini attraversarono la sua mente.
Era forse morto? No! Non poteva morire, aveva un coccodrillo da affrontare e non poteva certo permettere ad uno stupido ragazzino di fermare la sua corsa. Tuttavia il colpo era stato alquanto forte e sentiva un dolore indescrivibile al petto mentre sprofondava nelle acque più profonde. Pensò seriamente che stesse per morire quando una serie di immagini della sua vita cominciarono a passargli davanti agli occhi. Il suo primo incontro con Milah, il momento in cui lei gli chiese di portarla via, il loro primo bacio, tutte le loro avventure, l'incontro con il coccodrillo, la morte della sua amata e poi…il buio.
Non c'era stato altro evento felice dopo la perdita di Milah. Era come se qualcosa in lui si fosse spento. Desiderava vendetta. Non poteva andarsene permettendo che il coccodrillo l'avesse vinta. Voleva risalire, ma non trovava la forza e poteva vedere una scia di sangue di fronte a sé.
Improvvisamente si sentì trascinato da qualcosa che lo aveva afferrato da dietro, cosa poteva essere?
Forse i suoi uomini lo stavano ripescando dall'acqua? Sarebbe stato alquanto strano. In tutto ciò, riuscì soltanto a scorgere una chiazza rossa in movimento dietro le sue spalle. Cercò di metterla a fuoco ma gli occhi gli bruciavano in maniera indescrivibile e non riusciva a tenerli aperti per più di qualche secondo.
Ad un tratto sentì l'aria invadergli i polmoni. Era fuori dall'acqua, sulla spiaggia. Sentiva la sabbia sotto il suo corpo ma non riusciva a mettere ben a fuoco le immagini, si sentiva ancora troppo stordito.
Eppure sentiva una presenza dinanzi a sé, qualcuno lo aveva salvato. Cominciò a tossire e a sputare acqua ma non riusciva ad aprire del tutto gli occhi. Riusciva solo a distinguere una macchia rossa davanti ad i suoi occhi.
“Chi sei?” chiese Hook con un filo di voce.
“Non ha importanza” gli rispose una voce femminile. Poteva essere possibile? Una ragazza lo aveva salvato?
“Ora sei salvo” continuò la giovane con voce melodiosa.
“Chi sei? Qual è il tuo nome?” chiese Hook. Stava quasi riuscendo a mettere a fuoco la figura dinanzi a sè e cercava di aprire maggiormente gli occhi nonostante tutto il sale dell'acqua di mare che ci era finito dentro.
“Mi chiamo...” cominciò lei ma non finì la frase perché si sentirono delle voci in lontananza delle voci maschili e Hook vide la figura sparire.
“Capitano! Capitano! Eccolo, lo abbiamo trovato, forza ragazzi, aiutiamolo!”.
Erano i suoi uomini e mai come in quel momento Hook avrebbe voluto ucciderli.
Grimsby gli si avvicinò e lo sollevò con l'aiuto di Spugna.
“Capitano, sta bene?” chiese Jack preoccupato.
“Una ragazza, Grimsby...una ragazza mi ha salvato”. Grimbsy iniziò a ridere seguito dagli altri due.
“Oh andiamo, capitano! Penso che abbia bevuto troppa acqua di mare!” Hook era troppo stanco per pensarci. Forse aveva sognato Milah, ma quella macchia rossa non era frutto della sua immaginazione. Aveva davvero ingerito troppa acqua di mare? Forse Grimsby aveva ragione. Doveva essere un sogno.
Mentre si allontanava, Hook non si accorse che c'era qualcuno che lo stava osservando da lontano. Colei che gli aveva salvato la vita, nascosta dietro uno scoglio, lo osservava, sapendo che un giorno sarebbe riuscita a rivederlo e far parte del suo mondo.



Angolo dell'autrice

Salve a tutti! Eccomi qui con la mia prima fan fiction in assoluto. Adoro Once upon a time, credo che sia uno dei telefilm più belli che abbia mai visto in vita mia, e mi sono a dir poco innamorata del personaggio di Hook che è, a mio dire, uno dei più complessi e affascinanti. Visto che la figura di Ariel è stata confermata per la terza stagione, mi sono chiesta come si sarebbero svolti gli eventi della serie se lei ci fosse stata, e soprattutto come sarebbe stata l'interazione con Hook (che vedo abbastanza bene con lei :3). Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va. Spero di aver fatto un lavoro almeno decente e spero tanto che vi piaccia, potete anche lanciarmi pomodori e ortaggi vari, so di meritarli xD.
Alla prossima, un abbraccio C:

 
   
 
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