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Autore: Stria93    05/04/2013    3 recensioni
What if? Dopo essersi congedata da Mulan e Filippo, Belle è determinata a tornare da Rumpelstiltskin, ma il viaggio sarà movimentato e la ragazza si troverà ad affrontare i soldati di Regina che hanno il preciso ordine di catturarla. Nuovi incontri e nuovi pericoli attendono la coraggiosa principessa. Riuscirà infine a riunirsi al Signore Oscuro e a convincerlo ad accettare il suo amore?
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Da Stria93: Ciao a tutti! Questa è la prima volta che mi cimento in una storia con più capitoli e prevedo di non superare i 4, massimo 5. Diciamo che è un esperimento! xD Grazie come sempre a tutti i lettori e soprattutto a chi lascerà un commento, magari dandomi qualche dritta. Un bacione a tutti! <3




Belle aveva lasciato Mulan e Filippo ormai da tre giorni.
Gli abitanti del villaggio che aveva salvato dallo Yaoguai avevano insistito per sdebitarsi, così era riuscita a procurarsi un cavallo e delle provviste per il viaggio ed era partita subito alla volta del Castello Oscuro.
L'incontro con Mulan e l'avventura che avevano vissuto insieme le aveva fatto capire che quando si trova qualcosa per cui valga la pena combattere non bisogna mai arrendersi, così aveva deciso di tornare da Rumpelstiltskin e convincerlo che il suo amore era sincero.
Sapeva che anche il Signore Oscuro provava dei sentimenti per lei, in caso contrario il bacio del vero amore non avrebbe avuto effetto, come invece era accaduto nel momento in cui le loro labbra si erano sfiorate e l'aspetto di Rumpelstiltkin aveva iniziato a mutare, diventando più umano.
Belle cavalcava tutto il giorno, fermandosi solo per far riposare il cavallo e per trascorrere la notte.
Cercava di perdere il minor tempo possibile e di raggiungere quanto prima potesse il Castello Oscuro; la stanchezza e la fatica del viaggio passavano in secondo piano rispetto al desiderio di rivedere Rumpelstiltskin, nonostante lui l'avesse cacciata.
Non era sicura che sarebbe stata riaccolta a braccia aperte, anzi forse sarebbe stata allontanata di nuovo, ma questa volta non se ne sarebbe andata.
Qualcosa era cambiato in lei, che si sentiva più forte e più determinata; era pronta ad affrontare il Signore Oscuro.

 

Regina misurava a grandi passi la sala del suo palazzo dall'aspetto vagamente spettrale; lo strascico del suo lungo abito nero emetteva un leggero fruscio a contatto con il pavimento di pietra.
Si sentiva animata da una strana eccitazione e dall'euforia tipiche di quando si ottiene una soluzione ad un problema fastidioso che ci ha afflitto e preoccupato per lungo tempo.
Finalmente aveva trovato il punto debole di Rumpelstiltskin.
Chi avrebbe mai immaginato che il Signore Oscuro si sarebbe innamorato di una sciocca principessina!
Il folletto era sempre stato un passo avanti a lei e, per quanto ci avesse provato, Regina non era mai riuscita a batterlo, ma ora le cose erano diverse.
La donna sorrise amaramente e pensò che almeno su una cosa sua madre Cora aveva sempre avuto ragione: l'amore è soltanto una debolezza.
Tempo prima aveva suggerito alla giovane che se lei amava Rumpelstiltskin e questi la ricambiava, allora sarebbe bastato un bacio del vero amore per spezzare il sortilegio che aveva trasformato l'uomo nel Signore Oscuro.
Come aveva previsto il folletto aveva reagito molto male di fronte alla prospettiva di perdere i propri poteri e aveva allontanato la ragazza dal castello.
Ora doveva mettere in atto la seconda parte del suo piano: avrebbe catturato Belle e l'avrebbe tenuta prigioniera fino a quando le avesse fatto comodo.
All'improvviso la pesante porta d'ingresso si aprì ed entrò un uomo che s'inchinò davanti a lei, con fare timoroso.
Regina lo osservò dall'alto: - Allora? Hai portato a termine il compito che ti ho affidato? Mi hai portato la ragazza? -
L'uomo deglutì: - Mi dispiace Vostra Maestà, ma sembra che abbia lasciato il villaggio qualche giorno fa. Gli abitanti ci hanno detto che ha preso un cavallo e delle provviste poi se n'è andata. Sembra che sia diretta verso le montagne. -
- Incapace! - Regina si sentì invadere dall'ira e prese l'uomo per il bavero, facendolo alzare e guardandolo dritto negli occhi.
- Quella sciocca ragazzina sta tornando al Castello Oscuro e tu e i tuoi uomini dovete catturarla prima che ci arrivi, altrimenti... -
Regina spostò una mano all'altezza del petto di lui, che rabbrividì terrorizzato, intendendo perfettamente ciò che la donna voleva dire.
Lei sorrise malignamente e lo lasciò andare: - Ora vai ma ricorda: la voglio viva. -
Lui annuì e s'inchinò rapidamente, poi se ne andò a passo spedito, evidentemente sollevato di potersi congedare.
Regina lo osservò sparire oltre l'ingresso, poi si sedette davanti ad un prezioso specchio d'argento, nel quale troneggiava un volto maschile, che le parlò.
- Mi sembrate piuttosto contrariata, Vostra Maestà. -
Lei sbuffò, irritata dall'ovvietà di quella considerazione: - Se quella ragazza riuscisse a raggiungere il Castello Oscuro perderei la mia unica possibilità di tenere Rumpelstiltskin sotto scacco. -
- I vostri cavalieri non falliranno. - La rassicurò lo specchio.
- Me lo auguro...per loro. -


 Belle si svegliò di soprassalto.
Da quando Rumpelstiltskin l'aveva cacciata, ogni notte riviveva quel momento in un incubo che tornava a perseguitarla puntualmente e le impediva di riposare bene.
La ragazza si alzò e si avvolse nella pesante coperta di lana, che pure non bastava a proteggerla dal freddo di quella zona di montagna, in cui la neve ricopriva ancora il paesaggio, sebbene fosse ormai metà primavera.
L'oscurità della notte, che ancora incombeva sulla valle, era mitigata da una magnifica luna piena che gettava la sua luce argentata sulla vegetazione.
Accanto ai resti del fuoco che Belle aveva acceso la sera prima, il cavallo brucava quella poca erba che spuntava a ciuffetti verdi qua e là in mezzo alla neve, il suo fiato caldo si condensava in piccoli sbuffi.
Una calma surreale regnava tutto intorno e una strana inquietudine assalì la ragazza, che prese a smontare velocemente il piccolo accampamento improvvisato.
Aveva un brutto presentimento e sentiva che era meglio abbandonare quella radura il prima possibile.
Sapeva che non era sicuro muoversi di notte, ma sentiva che lo era ancor meno rimanere fermi in quel luogo.
In lontananza si levò un ululato e la giovane rabbrividì mentre montava a cavallo.
Dopo pochi minuti stava di nuovo cavalcando rapidamente, lasciandosi alle spalle il boschetto di conifere in cui si era fermata la sera prima, tuttavia quella sgradevole sensazione di pericolo non accennava ad abbandonarla.
Fortunatamente la luce lunare rischiarava il paesaggio e permetteva una discreta visibilità, senza che vi fosse bisogno di accendere delle torce.

 
Belle cavalcava ormai da un'ora quando udì dietro di sé un rumore di zoccoli che affondavano nel terreno ricoperto di neve. Qualcuno la stava seguendo, la sua sensazione si era rivelata esatta.
Spronò il suo destriero al galoppo e tentò di mettere quanta più distanza potesse tra sé e i suoi misteriosi inseguitori.
Questi riuscirono però ad affiancarla quasi subito: si trattava di quattro uomini a cavallo di stalloni neri.
Tutti indossavano un'armatura nera e un elmo piumato dello stesso colore; sul petto portavano lo stemma della Regina.
Cosa potevano volere da lei?
Cercò di spronare il suo cavallo ad andare più veloce ma il povero animale aveva già alle spalle quattro giorni di viaggio, inoltre non era un cavallo da guerra addestrato e allenato a sopportare lunghe marce e inseguimenti, mentre gli stalloni neri dei soldati erano chiaramente più in forma e abituati a tutto questo.
Uno di loro le tagliò la strada, costringendola ad arrestarsi bruscamente.
Gli altri l'accerchiarono. Era in trappola.
Istintivamente, Belle estrasse la spada che portava al fianco.
Gli uomini risero e uno di loro la schernì: - Andiamo principessa, fai la brava. Dobbiamo solo portarti dalla Regina, quindi riponi quel tuo bel coltellino giocattolo. -
La ragazza si guardò freneticamente intorno, in cerca di una via d'uscita ma i cavalieri la circondavano completamente e si facevano sempre più vicini.
All'improvviso però i cavalli iniziarono inspiegabilmente ad innervosirsi e a scalpitare, nonostante i soldati tirassero le redini con tutta la forza che avevano per cercare di riportare l'ordine.
Belle cercò di approfittare di quell'attimo di confusione per fuggire, ma un tremendo ululato squarciò il silenzio della notte e il suo cavallo s'impennò bruscamente, disarcionandola.
La giovane cadde a terra e lo spettacolo che vide davanti a sé la paralizzò.
Un enorme lupo nero era balzato fuori dal nulla e ora ringhiava contro i cavalieri della Regina che dovettero darsi alla fuga.
Quando l'animale si voltò verso di lei si sentì svenire ma cercò di controllare il panico.
Il lupo piantò i suoi occhi scuri in quelli di lei, quasi la stesse studiando con curiosità, dopodichè guaì piano e si sedette sulle zampe posteriori.
Belle interpretò quel gesto come un segno che la bestia non intendeva farle del male, così si arrischiò ad avvicinarsi, pur mantenendo un atteggiamento vigile e prudente.
- Tu...mi hai salvato da quegli uomini. - Mormorò, ancora sbalordita.
Il lupo strinse gli occhi e avvicinò il muso alla sua mano.
La giovane, ormai convinta del fatto che l'animale non aveva cattive intenzioni, iniziò ad accarezzarne il pelo folto e morbido.
- Grazie. - Disse sorridendo.
Nel frattempo l'orizzonte aveva iniziato a tingersi di un timido rosa che annunciava l'arrivo dell'alba.
Improvvisamente l'aspetto del lupo prese a mutare: le zampe anteriori diventarono molto più simili a delle mani, la coda si ritirò, il muso si accorciò e in pochi secondi svanì ogni traccia dell'animale.
Al suo posto comparve una ragazza dai lunghi capelli neri.
Belle era rimasta a bocca aperta e osservava la sconosciuta con aria sconvolta.
- Ma...ma come...com'è possibile? -
L'altra le sorrise: - Scusa, non volevo spaventarti. Mi chiamo Ruby e sì...come hai appena visto posso trasformarmi in lupo. -
Un ricordo lontano tornò alla mente di Belle: - Vuoi dire che tu...tu ti trasformi in un lupo quando c'è la luna piena? -
L'espressione di Ruby si fece all'improvviso sospettosa: - Sì ma tu come fai a saperlo? -
- Ho letto alcuni libri che parlavano di questo argomento. -
L'altra non sembrava del tutto convinta: - Perchè i soldati della Regina ti hanno attaccata? -
Belle alzò le spalle: - Non ne ho idea, credimi. Uno di loro ha detto che dovevano portarmi da lei. -
Ruby annuì: - Capisco. Be' credo di avergli fatto prendere un bello spavento quindi per un po' dovrebbero stare alla larga. - Disse con un ghigno soddisfatto.
Belle sorrise a sua volta, contagiata dall'atteggiamento vispo della sua nuova amica.
- Dimmi una cosa...ehm.. -
- Belle. -
- Dimmi una cosa, Belle: che ci facevi in giro per il bosco da sola in piena notte? - Chiese Ruby incuriosita.
- Oh...ehm..io sono in viaggio da qualche giorno e mi ero fermata in una radura per riposare ma avevo una brutta sensazione così sono ripartita. -
Ruby capì che la ragazza non le aveva detto tutto ma non indagò oltre.
- Be', se ti serve un posto sicuro per riposare puoi venire a casa mia. Abito in un villaggio qui vicino, con mia nonna. -
- Oh no, mi hai appena salvato la vita e non intendo approfittare della tua gentilezza. -
Ruby sorrise di nuovo: - Non preoccuparti, per me va benissimo e sono certa che anche per mia nonna non ci saranno problemi se ti fermerai da noi per un po'. -
Belle si morse il labbro, combattuta.
Da un lato avrebbe voluto accettare l'offerta di Ruby, soprattutto dopo l'attacco degli uomini della Regina; però voleva arrivare al Castello Oscuro il prima possibile, inoltre se i soldati fossero tornati a cercarla avrebbe finito col mettere in pericolo anche delle persone innocenti.
Alla fine però decise che aveva bisogno di riposare, si sarebbe fermata solo per il tempo necessario a rifocillarsi.
- D'accordo, ti ringrazio tanto Ruby. -

 Fortunatamente il cavallo di Belle non si era allontanato molto e brucava tranquillamente l'erba poco distante dal punto in cui il lupo aveva messo in fuga i soldati.
Belle prese le redini e lo condusse lungo il sentiero che portava al villaggio di Ruby. 








                 
  
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