Non so bene quando sia successo,qui sull'isola che non c'è ,mattina,pomeriggio, e notte si uniscono e diventano un tutt'uno,e tu ,non riesci mai a capire quanto tempo sia trascorso dal tuo arrivo,comunque anche se non so bene quando sia capitato,ricordo ancora benissimo ,il momento in cui i miei pensieri felici mutarono . Ero in cielo con lui,Capitano Uncino,stavamo combattendo,le spade sguainate si scontravano fra di loro,senza mai toccare il loro vero bersaglio, -niente male per un vecchietto- cominciamo a vorticare in aria -io lo so che cosa sei!- disse improvvisamente uncino -sono il massimo mai esistito- controbattei io. Le spade continuavano ad scontrarsi, senza toccare mai all'avversario. Tornammo verso la nave -sei una tragedia!- continuò invece lui. Gli arrivai alle spalle e con un calcio le gettai contro una vela – io? Una tragedia?- -ti stava lasciando Peter Pan – continuò lui,al suono di quelle parole mi immobilizzai -la tua Wendy,ti stava lasciando,perchè avrebbe dovuto rimanere?,tu cosa hai da offrire?sei incompleto- mi si gettò contro,ma io lo bloccai con la mia lama, -piuttosto che stare con te preferisce diventare adulta!- mi tirò un fendente che mi gettò contro una vela. -proviamo a dare una sbirciatina al futuro. Chi è questa che vedo?,la bella Wendy!-,comincio a vorticare un po' a caso cercando di non ascoltare quelle sue parole -è nella camera dei bambini,la finestra è chiusa!- -io la aprirò- urlai mentre gli andai in contro e tirai un  fendente che schivò facilmente ,ricominciammo a combattere spada contro spada -purtroppo è bloccata- - io la chiamerò!- -non può sentirti – insistette lui -no- -non può vederti - -Wendy!- -ti ha dimenticato completamente- -smettila ti prego smettila!- implorai ,ma lui mi diede un calcio -e cos'è questo che vedo?,c'è un altro, al tuo posto, si chiama... lo sposo!- tirai un colpo ma lui mi bloccò e mi gettò in terra. Tutti si fermarono . Provai ad alzarmi ma lui con una botta alla testa mi rigettò in terra, ma prima di cadere mi afferrò,mi girò la testa e mi obbligò a guardarla,la mia Wendy -tu morirai solo e senza amore, come me- disse,e con l'uncino alzato si preparò a darmi il colpo di grazia quando all'improvviso nel silenzio più totale ci fu un urlo,Wendy si era liberata e ora correva verso Uncino,ma lui la gettò a terra al mio fianco -silenzio,sentiamo l'addio di Wendy- sentii dire ad Uncino. Lei si girò verso di me e piano mi sussurro in un orecchio -Peter.... mi dispiace ma io devo diventare adulta...ma questo è tuo Peter.....questo ti appartiene e ti apparterrà per sempre........- dopo di che mi diede un ditale..... . Ed eccolo lì ,il momento esatto in cui i miei pensieri felici cambiarono. Quando si spostò leggermente per guardarmi in faccia sussurò – questo ti appartiene Peter....- ,incomincia a bollire,avevo tutti i pirati intorno che estasiati mi guardavano,poi venne l'urlo,urlai così forte da far volare via tutti e i pensieri felici tornarono,anche se non erano più li stessi,no ora non era il pensiero di giocare tutto il giorno,combattere,non crescere mai ecc, a farmi volare,ma era il ricordo di quegli occhi verdi , di quel sorriso, di quel ditale,di quel sentimento. Sono passati diversi anni da quel giorno,ma i miei pensieri felici non sono più cambiati,è lei il mio pensiero felice,anche se non l'ho più vista ,anche se forse ormai mi avrà dimenticato,non importa perchè anche se per lei è un lontano ricordo per me è ancora vivido nella mente, e dubito profondamente che riuscirò mai a dimenticarlo.