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Autore: marine the racoon    07/04/2013    6 recensioni
è un piccolo sketch di Jeff the Killer alle prese con le sue arrapatissime fangirl
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, mentre Jeff dormiva, tutta la truppa fangirl trova la porta, riesce a superare il labirinto di pietra con indicazioni di Slendy e salgono al primo piano.
La capogruppo lascia un piccolo gruppo armato di bastoni, in modo che se fosse arrivato qualcuno loro avrebbero lanciato l’allarme.
Arrivarono ad una porta.
Provarono ad aprirla. Era chiusa.
Li accanto però c’erano 2 leve.
Una era targata con il numero 4, l’altra con il numero 5.
Sopra alle 2 leve, stava una targa in ottone. Sulla targa c’erano delle scritte.
– Il risultato di 2+2 è…5! – lesse e rispose la capogruppo.
Tutte la guardarono in modo strano.
– Si, è 5! Su, tira la leva del 5! – disse a una ragazza biondina, con capelli lunghi fino alla schiena lisci, magra, con occhi azzurri e la maglietta I <3 Jeff.
Lei, che era davanti alle leve, lanciò alla capogruppo uno sguardo di come se fosse pazza e tirò la leva del 4. Improvvisamente il pavimento si aprì sotto di lei e finì così su spuntoni di ferro lunghi 2 metri da terra e spessi uno. Potete immaginare come finì la ragazza.
Ammutolimmo tutte, e guardammo verso di lei, fino a che il pavimento non si richiuse su quella scena cruenta. Andai io lì, e tirai la leva giusta.
Si sentì il rumore di una serratura che scatta. Provai ad aprire, e si aprì.
   Dava su una stanza dove c’era semplicemente una scala a chiocciola che portava la piano di sopra.
La stanza era di colore rosso sangue, invece quelle era sola e semplicemente pietra, senza ornamenti, con solo qualche lampada spoglia qua e là.
E quella stanza aveva 2 quadri. Salendo, le ragazze poterono ammirare il primo.
Era Jeff prima dell’incidente.
Aveva i capelli castano chiaro, pelle un poco più chiara di noi italiano e magnifici occhi celesti.
I capelli, lunghi fino alle spalle, a caschetto e amabilmente un poco arruffati, gli incorniciavano il volto dal mento affilato.
Nella foto stava sorridendo.
La foto dopo era in cima alle scale, ed era sempre Jeff, ma al giorno d’oggi.
Gli stessi capelli, ma corvini per via del fuoco che li ha anneriti, faccia cadaverica per via della candeggina che gli ha bruciato il viso, occhi cerchiati di nero per via delle palpebre bruciate, pupille super strette per la troppa luce, bocca tagliata ai lati per semplice scelta di Jeff, in modo che potesse sempre sorridere. Continuarono il cammino.
Si aspetteranno di trovare altre strane porte mortali, ma arrivarono all’ultimo piano.
Andarono dove Jeff si era rinchiuso, e davanti la porta trovarono Sally.
La bambina li guardò. All’inizio sembrava spaventata, poi capì che eravamo lì per Jeff, e sorrise.
– Vi aspettavo, è qui dietro. Spero lo torturiate come si deve! Così impara a infastidirmi e staccare le teste alle mie bambole! – disse, ed aprì piano la porta.
Entrammo silenziose. Era ancora lì, che dormiva.
Lo prendemmo e lo portammo fuori, in una delle nostre tende, e lo legammo ad un letto.
   Quando si svegliò e vide che era legato, iniziò ad agitarsi.
–Fai pure come vuoi, tanto oramai sei nostro! – disse la capogruppo, entrando.
– Cosa mi avete fatto? – chiese Jeff, spaventato.
– E dov’è Slendy? - - Probabilmente sarà andato a suicidarsi - - Perché? - - L’ho fatto stuprare da Alphonso - - NOOOOOO! POVERINOOOOO! D: - - E per rispondere alla domanda m°1: abbiamo usato la magia nera per legarti a noi fangirl - - COSA? – disse, con voce stridula e insterica. – COSA AVETE FATTO?! - - E non puoi ucciderci, non perderemmo neppure un filo di sangue - - AAAAAH! QUESTO È UN INCUBO! VOGLIO SVEGLIARMI! - - E invece è la realtà! – rispose la capogruppo, che andò a sedersi accanto a lui e gli tirò su la felpa, mostrandogli il segno di un pentagono con il disegno di un occhio al centro, il tutto inscritto in un cerchio.
Jeff urlò e lei rise.
Gli fece vedere lo stesso simbolo sul suo braccio destro.
– Tutti quelli che lo avranno sono tuoi padroni, Jeff.
Chi lo desidera può passare ad un altro il suo potere.
– Jeff continuò ad urlare.
All’improvviso un BIP BIP lo fece svegliare nel suo letto, non legato e con il suo pigiama rosa.
Spense la sveglia e pensò: “Sono qui! Sono salvo!”, poi andò a cambiarsi per la giornata.
Ma quando si levò la maglia vide il simbolo sul suo petto liscio, bianco e asciutto. Urlò.
Cercò di levarselo con dell’acqua.
E ci riuscì.
Jeff non capì: se era un marchio, perché se n’era andato? All’improvviso gli venne un sospetto.
Prese un altro specchio e si mise in mezzo ai due per vedere completamente la schiena.
Come sospettava: c’era la firma di Slendy dietro.
Jeff sorrise. Ma quello non sorriso di allegria, ma di pura malvagità.
Si lavò. Chiamò Alphonse e gli disse di venire alle 10.00 con cordame e l’ape.
Poi telefonò a Slendy e gli disse di venire alle 9:55.
Arrivò in orario. – Ciao Jeff, perché mi hai chiamato? - - Perché mi hai disegnato sul petto e sulla schiena? - - Per farti uno scherzo - - E come hai fatto ad entrare? - - Avevi lasciato una finestra aperta -.
All’improvviso i rombi di un ape parcheggiarono davanti la casa.
Jeff va ad aprire ritorna dentro casa e lega Slendy. – hey, perché mi hai legato? - - Ora vedrai – e fischiò ad Alphonse.
Lui entrò, tutto eccitato.
Jeff gli diede un biscotto.
Lui lo sbranò. Poi prese Slendy e lo caricò sull’ape verde metallizzata.
– Perché? Perché mi stai facendo questo? Bastardo, eri come un fratello per me! - - Così impari a fare scherzi del genere - - Bastardo, ricordati, TI STUPRERÓÓÓÓ! E ANCHE TEEEE!! – rispose, indicando prima Jeff e poi me, la scrittrice.
Io gli risposi facendo il dito medio, mentre l’ape spariva per la strada da dove era venuta.
Jeff si girò verso di me. – E tu cosa ci fai qui? -.
Io mi giro e, mentre scompaio, gli dico: - Tu non hai visto niente! (alla pinguini di Madagascar) e poi sparisco completamente.
Jeff rientrò in casa e riprese la sua solita, tranquilla routine.
FINE



Inizio Angolo Autrice
Jeff: Autrice, perché hai messo il simbolo nella storia?
io:*gli mostra il braccio destro con il simbolo*
J:indietreggia pieno di orrore*
Io:*si lecca un dito e fa scomparire il simbolo sfregandolo* scherzetto ^^
J:*prende il coltello* Te lo do io lo scherzo! *corre verso di lei*
io:*Riapre la finestre e rifugge* Adios cari lettori!
Fine :3
   
 
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