Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: S h i n d a    09/04/2013    7 recensioni
Non avevano fatto nulla di male, davvero.
Allora perché si trovavano lì?
Semplice, il popolo voleva giustizia.

Crossover con gli Hunger Games.
[Spoiler per chi non ha visto Inazuma Eleven Go Chrono Stone.]
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Che i giochi abbiano inizio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Non avevano fatto nulla di male, davvero.
Allora perché si trovavano lì?
Semplice, il popolo voleva giustizia.

 
 
 
Appena finita la guerra tra El Dorado e i ragazzi della Second Stage Children il popolo era in rivolta.
Sì, la guerra aveva causato la distruzione di quella povera città.
I cittadini si erano ribellati.
Volevano vendetta, certo, perché in quella guerra erano stati coinvolti anche gente innocente.
Per questo avevano organizzato gli Hunger Games.
 
Una leggenda parlava di questi Hunger Games: erano dei giochi particolari dove ventiquattro ragazzi venivano spediti in un’arena nella quale dovevano uccidersi a vicenda, l’ultimo che rimaneva in vita vinceva.
La leggenda diceva che erano stati organizzati per imporre il potere sul popolo; adesso erano proprio i cittadini che volevano imporsi su quelle due alleanze che lottavano per avere il potere.
Il problema era anche che la gente accecata dalla rabbia, aveva fatto partecipare pure la Raimon.
Quei poveri ragazzi non avevano fatto nulla ma la città affermava che erano rimasti lì a guardare e che non erano intervenuti per placare la guerra, quindi dovevano essere puniti.
 
 
Adesso si trovano tutti in una piazza, pronti ad essere estratti da quella grande sfera di cristallo che conteneva i loro nomi.
Una signora spiegava cosa fossero gli Hunger Games per chi non lo sapesse mentre aspettava che venisse estratto il primo nome.
Ecco, forse ci siamo.
Un ragazzo infilò la mano nella sfera e lo porse alla signora.
Un lungo silenzio si fece largo tra la folla, poi il nome fu detto ad alta voce.
«Shindou Takuto.»
Una serie di sospiri e di esclamazioni di sorpresa si fece avanti tra i giocatori.
L’ex-capitano della Raimon si alzò senza esprimere alcun sentimento, si voleva dimostrare forte davanti ai suoi amici, e salì le scale che lo portarono sul palco.
Mandò un’occhiata dolce a Kirino promettendogli che sarebbe rimasto in vita e si sedette in una prima sedia aspettando.
«Kirino Ranmaru.»
Ecco, Shindou volle sprofondare, non poteva uccidere il suo migliore amico; sarebbe morto.
Il rosa invece sembrava quasi felice e corse sul palco per sedersi accanto al castano, come se qualcuno potesse rubargli quel posto.
«Nishiki Ryoma.»
Il ragazzo si alzò di botto e fece finta d’esser spensierato e così arrivò a sedersi accanto a Kirino.
«Aoi Sorano.»
La ragazzina che era una manager non se lo aspettava, anzi ribatté «Ma noi manager cosa c’entriamo?»
«Mi spiace cara,» iniziò a dire la signora che leggeva i nomi «fai pur sempre parte della Raimon.»
Detto ciò la sicurezza afferrò Aoi e la portò sul palco nel mentre lei si sbracciava «non è giusto! Non è giusto!»
«Sai cosa non è giusto? Questo non è giusto» la signora schioccò le dita e delle altre guardie comparvero.
Ella indicò le altre due manager della squadra e le fece segno di venir sul palco.
«Ehi! Non potete farlo!» Urlò Midori nel mentre un uomo le immobilizzava le braccia.
«Non azzardatevi a fare del male a Midori!» urlò Nishiki alzandosi dalla sedia sul palco correndo verso la rossa ma fu bloccato anche lui dalla vigilanza.
Akane abbassò la testa e senza resistenza fu condotta sul palco.
«Continuiamo… Tenma Matsukaze.»
Il capitano della Raimon si guardò intorno quasi intontito.
Vedeva che nessuno si muoveva e che tutti lo fissavano, esatto, non aveva capito male, toccava a lui.
«Tenma Matsukaze» ripeté spazientita la voce.
Il ragazzino fece un passo avanti e lentamente salì sul paco sedendosi accanto ad Akane.
«Tsurugi Kyousuke.»
Il blu non fece troppe storie e si diresse con la sua solita espressione accanto a Matsukaze.
«Kinako Nanobana.»
«No! Kinako!» Un signore dai capelli verdi si diresse verso di lei abbracciandola «non puoi andare… Non puoi!»
La ragazzina lo fissò con tristezza e disse «Asurei, è questo il mio destino. Sarei dovuta morire lo stesso, occupati di Fey quando non ci sarò più.»
«Non dire così! Tu vincerai, vincerai per noi, per me.»
«Asurei non essere scemo, sai che non potrei mai vincere. Ripeto, occupati di Fey in mia assenza.»
«Perdonate se rompo questo idilliaco momento tra marito e moglie ma abbiamo bisogno di andare avanti.»
«Scusi» e saltellando la giovane si sedette al suo posto.
«Amemiya Taiyou.»
L’arancione cercò di trattenere le lacrime, era riuscito a sconfiggere la malattia, poteva finalmente godersi la vita, invece…
Senza dir nulla si appostò vicino a Kinako.
«Kariya Masaki.»
«Che diamine… Adesso chi glielo dice ad Hiroto…» borbottò il verde dirigendosi verso il palco.
«Hikaru Kageyama.»
Il piccolo Hikaru stranamente non si mise a piangere, non voleva disonorare la propria famiglia; certo, era rimasto solo ma almeno dopo la sua morte avrebbe potuto incontrare suo zio, o almeno, così pensava…
«Meia.»
«MI OFFRO VOLONTARIO!»
La giovane dai capelli viola fissò con dolcezza il proprio fidanzato che si era fatto avanti per difenderla.
«Mi spiace, non puoi prendere il suo posto» cantilenò la signora.
«Allora io sarò il vostro quattordicesimo tributo, io la mia Meia non l’abbandono.»
«Oh, Gillis» sospirò Meia.
«Tutto ciò mi fa venire la nausea…» sussurrò Beta.
«Sei solo invidiosa» la incalzò Gamma.
«Andiamo» Gillis porse la mano alla ragazza e si avviarono sul palco.
«Un volontario, il tutto si fa più interessante. Comunque, dobbiamo continuare.»
Ecco che arrivò il quindicesimo biglietto.
«Fey Rune.»
Ora sì che Asurei poteva sentirsi morto. Molto probabilmente avrebbe perso sia moglie che figlio.
«FEY!» gridò la madre che aveva perso quel suo solito sorriso radioso e singhiozzava.
Fey guardò con malinconia Kinako che piangeva e si poggiò sulla sedia lanciando un’occhiata al padre totalmente disperato.
«Saryuu Evan.»
Un fragorosa risata scoppiò tra il gruppetto dei ragazzi della Second Stage Children.
«Chi è che ride?!»
«Oh, mi scusi, vecchia» Saryuu cercò di trattenere le risate «Perdonatemi, è che aspettavo con ansia questo momento.»
«Vecchia a chi?!» esclamò la signora che era diventata della stessa tonalità della propria parrucca color porpora.
L’albino si diresse verso il palco tenendosi lo stomaco con una mano per le troppe risate, poi si avvicinò al microfono con il quale venivano annunciati i nomi e disse «Sarò io a vincere, e tornerò a comandare su di voi, non temete!»
Delle urla di dissenso si sollevarono dalla folla e il capo dei Second Stage si poté accomodare sulla sedia accanto a Fey.
«Beta.»
La ragazza si morse un labbro ma non fece notare il suo nervosismo.
In modo altezzoso andò verso il palco e nessuno commentò quel modo di fare, troppo spaventati dall’essere chiamati.
«Alpha.»
L’apatico viola non disse nulla e anche lui si comportò come la compagna prima.
«Kurama Norihito.»
Il ragazzino imprecò a bassa voce e mosse qualche passo a malavoglia verso quel patibolo.
«Rei Rukh.»
Non c’è molto da dire qua, Rey era un robot e non provava sentimenti, cosa gli cambiava morire?
«Hamano Kaiji.»
«Uff, non è giusto, mancava così poco…» Hamano si adagiò accanto al robot.
«Hayami Tsurumasa.»
«AAAH! Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo! Io e la mia solita sfortuna, lo sapevo! Lo sapevo! Credevo veramente di avercela fatta…» Hayami continuò il suo monologo nel mentre le guardie lo portavano verso il palco e lo affidavano ad Hamano che cercava di calmarlo.
«Gamma.»
«Ma, tutto ciò non è giusto! Sono talmente stupendo per essere scelto, specialmente per essere scelto come penultimo!» Sbuffò e rivolse lo sguardo ai suoi compagni che erano giunti lì prima di lui.
«Mi offro volontario.»
Tutti i tributi (o quasi tutti) si voltarono terrorizzati verso chi aveva parlato.
Esattamente, era stato Zanark.
«Ma quale colpo di scena!» Disse la signora con la parrucca porpora «Un volontario per ultimo, interessante.»
Zanark fece il suo trionfale ingresso e si lasciò cadere sulla sedia accanto a Gamma che lo guardava male.
 
 
I ventiquattro tributi vennero scortati verso un grande palazzo dove sarebbero avvenuti gli “ultimi addio”.
Ci furono diverse visite come per esempio: Endou, Kidou e tutto il resto della Raimon ai vari giocatori (o perlomeno a quelli cui arrivarono a salutare); i Second Stage andati a salutare i propri capitani, cosa che fece pure l’El Dorado; Asurei che visitò sia moglie che figlio.
Kariya non aveva ricevuto alcuna visita, l’allenatore Endou e gli altri, erano impegnati, non sarebbero mai arrivati nemmeno a salutarlo.
Non aveva una famiglia e quei pochi amici che aveva si trovavano nel passato, non sarebbe venuto proprio nessuno.
Chiuse gli occhi per evitare di mettersi a piangere e si accovacciò su sé stesso .
La porta si aprì di scatto.
Kariya si asciugò velocemente gli occhi e si vide correre incontro Hiroto e Midorikawa.
«Hiroto, Midorikawa! Cosa ci fate voi qua?!»
«Oh Kariya! Kariyaaa!» Lo strinse a sé Hiroto ignorandolo.
«Hiroto…»
«Gouenji, cioè Ishido, è venuto da noi e ci ha raccontato tutto, poi ci ha scortati qua con il suo bracciale temporale o qualcosa di simile… » Tentò di spiegare Midorikawa in preda dal panico.
«Noi tiferemo per te! Sappiamo che puoi farcela» mormorò Hiroto con gli occhi colmi di lacrime.
«Il tempo delle visite è finito.»
Sembrava di essere in un carcere.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 ♦♣Angolo Autrice♥♠


Ciao a tutti.
È da mesi che non scrivevo qualcosa e oggi durante l’ora di supplenza mi è venuta un’illuminazione.
Non so se conoscete gli Hunger Games o meno (vi consiglio il libro, è stupenderrimodfkjdfbks).
In poche parole gli Hunger Games è un “gioco” che serve per “divertire” gli abitanti (che poi non capisco cosa ci sia di divertente nel vedere gente uccidersi…) come ho spiegato nella fic.
Se tutto andrà bene i capitoli saranno 24, compresa questa introduzione.
In ogni capitolo morirà qualcuno.
Praticamente stamattina in classe sempre durante quell’ora di supplenza mi sono divertita a fare i sorteggi.
NON HO DECISO IO CHI MUORE.
L’ha deciso il destino. (?)
Prendetevela con lui. A_A 



Shindou_Takuto
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: S h i n d a