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Autore: Mariggenti    12/04/2013    1 recensioni
Cioè va, che comunque la mia vita è figa e che la posso scrivere per farvela piacere che io vivo bene.
Che comunque mi chiamo Carlo Mariggenti e spero che quello che voglio fare è bello.
E questa è la cosa bella.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che comunque voglio fare di qualcosa di bello per la tipa che mi piace.
Che le ho provate tutte.
Lei si chiama comunque Luana Marpisa e fa la terza superiore nella scuola che faccio io.
Lei è bellissima che se ti guarda con queli occhi neri ti fa cadere tutto addosso.

C'ha un po' di peluria nel collo ma ci faccio l'abitudine e gli altri la chiamano Luana la Cinghiala ma a me piacciono quelle che sono con la grassezza.

Che comunque le ho provate tutte ma non mi dice niente.
Vabbe che la differenza d'eta è tanta che comunque io ho diciassette anni e lei ventuno, ma sta zoccola potrebbe almeno guardarmi.

Che poi non lo capisco quando mi guarda o non mi guarda perché c'ha lo strabismo di Venera, che è una che sta nella mia stessa palazzina e penso venga da lei il nome.
L'altra volta volevo andarci da lei che gli volevo dire “Ti sei fatta male quand'è che sei caduta dal cielo?” ma mi ha fermato a metà con una tumpulata, uno schiaffo va, alla guancia, che si è offesa perché da piccola è davvero caduta dall'albero che è per questo che c'ha il naso storto.

Che comunque a sto punto mi sto accorgendo che non è che sia così bella, perché però l'amore è ceco.

E che quindi vorrei fare qualcosa di bello per farla accorgere di me che mi piace.
All'inzio avevo pensato di fargli trovare na busta co soldi dentro la cartella e scrivergli “L'amore non si paga, ma che so come la pensi tu” che comunque secondo me avrebbe apprezzato e che casomai si era resa conto di non essere brava mi avrebbe dato qualcosa di resto.
Che io i soldi ho cercato di trovarli, che mio zio non me li ha voluti dare, e Pipol dice che deve ancora mettere da parte ducentocinquanta euro per una cosa importante.
Che poi gli ho chiesto pure a Claudio e gli ho detto “Sergio ma che mi dai i soldi che devo fare una cosa” e lui mi ha risposto “Se rubbo un motorino entro stasera te li presto”.
Allora i soldi li ho avuti ma siccome mi avevano rubbato il motorino quella sera sono tornato da Claudio e gli ho detto “Sergio guarda che qua cio capito tutto! Qua c'è uno che ti fotte il lavoro che mi hanno rubbato il motorino” e lui mi ha detto “lo so” e se ne è andato che mi ha lasciato solo.
Che comunque poteva vendermelo quel motorino uguale al mio che aveva invece di darmi uno di quelli fetenti che ho dovuto spiegarlo a mia madre.

E adesso voglio che faccio qualcosa di bello veramente, che mi faccio aiutare da tutti che mi hanno detto sì.

  
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