Rumpelstitskin non si era innamorato di Belle sin dall'inizio, non appena l'aveva incontrata nel suo palazzo ad Avonlea; e contrariamente a quanto si possa pensare, non aveva deciso di portarla con sè per qualche secondo fine romantico. Non voleva innamorarsi, non sapendo che nessuno avrebbe mai potuto ricambiare i suoi sentimenti.
Tutto ciò che voleva era ricevere qualcosa di prezioso in cambio del suo favore, qualcosa di importante che potesse ripagarlo dei suoi servigi.
Quella ragazza sembrava essere il pagamento più adatto: cosa c'è di più prezioso per un padre che la propria figlia?
Eppure, sapeva che quella non era la sola ragione che l'aveva spinto ad accogliere Belle nel suo palazzo.
Non poteva ammettere nemmeno a se stesso che, semplicemente, il castello oscuro era troppo grande per una sola persona; non poteva ammettere di aver bisogno di un pò di contatto umano, contatto che gli era stato negato sin da quando era diventato l'Oscuro.
E comunque, il palazzo aveva davvero bisogno di una bella ripulita.
Ma le cose erano cambiate, con il tempo.
I due mesi passati con lei erano stati senza dubbio i più belli ed entuasiasmanti della sua vita; Belle era stata l'unica persona in grado di fargli pesare meno l'assenza del figlio.
Belle era la sua parte migliore, la sua ispirazione, la sua speranza.

Rumpelstitskin osserva la donna accanto al biliardo, nella speranza di trovare qualcosa in comune con la stessa ragazza della quale si era innamorato molto tempo prima; ma lo sguardo furbo e disinibito, il portamento audace e sfacciato di Belle - di Lacey - non sembrano appartenere alla stessa fanciulla che era arrossita quando lui le aveva donato una rosa.
Non c'è nulla di timido o pudico in lei, nulla che possa collegarla alla persona che era prima di cadere al di là del confine.
Guarda la donna giocare a biliardo e qualcosa in lui si spezza quando si accorge di non riconoscerla più, di non riuscire a trovare nulla di simile alla Belle che lo aveva fatto innamorare.
Il dolore di averla vista cadere a terra tra le sue braccia, senza più ricordi, di aver visto la tazza scheggiata infrangersi contro la parete e poi in pezzi sul pavimento era nulla rispetto alla sensazione di smarrimento che l'uomo prova in quel momento, di fronte ad una donna che sembra essere Belle, ma che Belle non è.
Una donna che non si fa scrupoli a scoccare sguardi provocanti all'uomo di fronte a lei, incurante del resto della gente nel pub.
Rumpelstitskin vorrebbe essere superiore, vorrebbe far finta di niente; chiude gli occhi e fa un respiro profondo, mentre ricorda a se stesso che quella non è Belle.
Sa di non essere il benvenuto lì. Belle gliel'ha detto chiaro e tondo che vuole essere lasciata in pace, che la presenza oscura di un uomo che non fa altro che distoglierla dal divertimento non è gradita.
Rumpelstiltskin aveva provato a portarla via da quel pub poco prima, ma come risposta aveva ottenuto nient'altro che un'alzata di spalle da parte della ragazza; le aveva detto che quello non era il suo ambiente, che i ricordi creati dalla maledizione erano falsi, che il suo nome non era Lacey, ma la donna aveva incrociato le braccia e gli aveva lanciato uno sguardo di sfida, rispondendogli che la dolce e timida principessa che lui pensava di conoscere non era mai esistita.
L'aveva esortato a lasciare quel posto, a meno che non volesse unirsi alla partita a biliardo che aveva appena iniziato. L'uomo aveva camminato lentamente fino alla porta, appoggiando tutto il peso del suo corpo al bastone, implorando se stesso di contenere la rabbia che lo stava invadendo - rabbia verso Hook per ciò che aveva fatto, rabbia verso se stesso per essere il codardo di sempre, per non essere in grado di affrontare quella situazione.
Ora Rumpelstitskin si nasconde dietro la porta del locale per non farsi vedere: non vuole che lei scopra che la sta spiando, non vuole che lo guardi come aveva fatto poco prima, con uno sguardo di disprezzo e pietà che lo tormenta ogni volta che chiude gli occhi.
La vede sedersi al bancone con quell'uomo con il quale stava flirtando sin da quando aveva messo piede nel bar; osserva il modo in cui lui la guarda, come le tocca distrattamente un braccio mentre le parla e vorrebbe farlo scomparire. Basterebbe un minimo gesto della mano per ridurlo ad un essere insignificante - un topo, una lumaca, qualcosa di così piccolo da poter essere schiacciato con un piede.
Ma sa che non potrebbe mai farlo. Sa che non gli restituirebbe Belle.
E così rimane fermo ad osservare la scena, con la consapevolezza di averla persa per sempre.


***Spazio autrice***
Ebbene si, è quasi un mese che non pubblico qualcosa qui. Vi sono mancata, non è vero? (fatemi contenta, dite di si XD)
Dunque, ammetto di non aver nemmeno riletto questa shot. L'ho scritta in un momento di sconforto per questa pausa che sembra non finire mai (solo 9 giorni *-*) e soprattutto per gli spoiler appena usciti, che dipingono Lacey come una donna aggressiva e civettuola, per nulla interessata alle parole di Rumpel, che stringerà alleanze con la parte peggiore della città. Rivoglio la mia Belle ç___ç
Per fortuna sono uscite le foto del set della 2x22, e nonostante Emilie vesta ancora come Lacey, c'è un bell'abbraccio Rumbelle e anche alcune foto di loro a braccetto, il che mi fa sperare che forse (ma solo forse, non voglio illudermi) nella season finale riavremo la nostra dolce Belle :3
Comunque, questa cosetta che ho scritto è solo l'ennesima shot triste su questi due: l'uomo che flirta con Belle è il famoso Keith, che tra l'altro dovrebbe essere anche lo sceriffo della favola di Robin Hood, nei flashback della foresta incantata nella 2x19.
Spero vi sia piaciuta, oggettivamente non è niente di che, solo un piccolo sfogo in attesa della puntata.
Aspettatevi un mare di shot dopo la 2x19, sono piuttosto sicura che l'episodio mi sommergerà di feelings e dovrò sfogarmi in qualche modo XD
A presto,
Lilly_93