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Autore: Dragasi    13/04/2013    5 recensioni
Mi rimisi in piedi e guardando in faccia il Sith gli dissi disprezzandolo con tutto il mio cuore:– Quello che tu chiami vecchio barbuto è il mio Maestro. Mi ha dato l’opportunità di addestrarmi per diventare Cavaliere, mi sta regalando il suo tempo e il suo affetto ogni giorno da quando siamo insieme. Mi sta insegnando a essere un Jedi, mi sta guidando nella mia crescita e mi sta evitando di diventare un uomo come te. Lui è il mio Maestro e io sono fiero di essere il suo Padawan –
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Obi-Wan Kenobi, Yoda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Koi-Jon Talker e sono un Padawan, un apprendista Jedi, e il mio Maestro è Obi-Wan Kenobi. Sono un Padawan da quattro anni, anche se sono entrato al Tempio Jedi quando ne avevo appena tre. Sono stato Youngling per sette anni. Un Maestro Jedi era venuto a prendermi a casa mia e mi aveva portato al Tempio Jedi per farmi iniziare l’addestramento. Ho un ricordo sfocato di quando sono andato via di casa, e anche dei miei genitori. Ricordo di avere un fratello più grande, ma non so neanche che faccia abbia. Mi ricordo che il Maestro Jedi era venuto a casa mia e aveva parlato con i miei genitori, ricordo soltanto che diceva che in me c’era molta Forza e potevo iniziare l’addestramento Jedi. Non ho nessun altro ricordo di casa, infatti considero i Jedi la mia famiglia.
Sono con il mio Maestro da quattro anni, ovvero da quando sono diventato Padawan, e oramai lo considero come un padre. Era venuto al Tempio per scegliere un apprendista assistendo a un torneo tra Youngling. Io stavo combattendo con un mio compagno e lui mi aveva osservato attentamente. Quando finii lui mi si avvicinò e mi chiese: – Come ti chiami? –.
Io risposi, dopo aver abbassato lo sguardo: – Koi-Jon Talker, Maestro –.
Lui mi sorrise e disse: – Io sono Obi-Wan Kenobi. Sai perché sono qui? –
– Per scegliere un apprendista, alcuni di noi oggi diverrano Padawan –
– Quanti anni hai, Koi-Jon? –
– Dieci, Maestro –.
Mi guardò in silenzio per alcuni minuti e io aspettai pazientemente, immobile, poi mi disse: – Vieni con me, Koi-Jon –.
Lo seguii e mi portò nella sala del Consiglio Jedi davanti a tutti i membri del Consiglio. Obi-Wan disse:– Volevo chiedere il permesso di prendere questo Youngling come mio apprendista –.
I membri del Consiglio si guardarono e poi mi osservarono. Sapevo che stavano sondando le mie emozioni e i miei pensieri per capire se ero pronto a intraprendere il cammino da Padawan. Io rimasi fermo immobile, cercando di rimanere impassibile e di non dare a vedere che ero intimidito anche se sapevo che lo potevano percepire.
Dovetti esercitare al massimo la mia pazienza perché rimasi in piedi al centro della sala del Consiglio per almeno un’ora, o almeno questo è quello che mi ha detto il mio Maestro, io non so quanto tempo passò veramente.
Alla fine il Gran Maestro Yoda parlò: – Koi-Jon molta pazienza e perseveranza ha. Lui pronto per diventare Padawan è. Suo Maestro Obi-Wan tu sarai –.
Il mio Maestro si inchinò e io lo imitai e poi lui disse: – Grazie, Maestri –. Maestro Windu ci fece cenno di uscire e noi ce ne andammo. Appena fuori dalla sala il mio Maestro mi parlò: – Koi-Jon partiamo subito per Naboo, devo sistemare delle cose con la regina per ordine del Consiglio. Và a prendere le tue cose, e fatti trovare alla piattaforma di lancio C. Intesi? –.
Io annuii e risposi: – Certo, Maestro –
– Perfetto e adesso sbrigati, ti aspetto alla piattaforma –.
Io corsi nella mia stanza del Tempio e presi il mio mantello, i miei stivali di ricambio e una casacca pulita, poi mi diressi alla piattaforma di lancio. Lì trovai il mio Maestro che mi aspettava sorridendo, appena arrivai al suo fianco lui mi mise un braccio intorno alle spalle e mi disse: – Durante il viaggio ti costruirai la tua spada, e ti addestrerai anche a usare la Forza, tutto sotto la mia guida. Adesso sali a bordo Koi-Jon –
Salii sulla nave e il mio Maestro salì dopo di me. Mi guardai intorno, all’interno la nave era bianca,  il corridoio era perfettamente pulito e su di esso si affacciavano cinque porte. Quattro ai lati, due per ogni lato del corridoio, e una in fondo. Quella dava sulla cabina di pilotaggio,  come intuii io sentendo una presenza dietro quella porta. Mi rivolsi al mio Maestro: – Maestro abbiamo un pilota, vero? –
Obi-Wan mi guardò e mi chiese: –  Come fai a dirlo, mio giovane apprendista? –
– Percepisco una presenza nell’altra stanza, ma la Forza in lui è troppo debole per essere un Jedi –.
Il mio Maestro mi fissò stupito per alcuni secondi, poi riuscì a rivolgersi di nuovo a me:– Complimenti,  sono veramente pochi i Padawan della tua età che riescono a percepire la presenza di altri individui. Comunque il nostro pilota è un Wookie, cerca di non infastidirlo. Vieni Koi-Jon, è il momento di tagliare i capelli –.
Naturalmente sapevo che si riferiva al momento di tagliare i capelli per la mia iniziazione da Padawan, da quel momento e fino a quando a quando non diventerò Cavaliere Jedi porto il taglio da Padawan, codino con capelli corti e una treccia sulla spalla.
Mi portò in una stanza della nave e li mi radunò un po’ di capelli in un codino per poi tagliarmeli corti in cima alla testa, e poi mi fece una sottilissima treccia che iniziava dietro l’orecchio destro. La treccia mi arrivava a malapena sotto l’orecchio,  adesso mi arriva a circa dieci centimetri sotto la spalla.
Tutto il resto della giornata lo impiegai a costruire la mia spada laser sotto la guida del mio Maestro, costruendo la mia spada a somiglianza della sua. La sera finalmente la spada fu pronta e il mio Maestro mi disse: – È ora che tu vada a riposare,  arriveremo a Naboo nel tardo pomeriggio di domani. Domani ci eserciteremo nell’uso della Forza –. Uscii dalla stanza e andai in quella dove sapevo c’erano due cuccette. Mi tolsi il mantello e gli stivali e mi infilai nella cuccetta più bassa e ben presto mi addormentai. Mi svegliai sussultando, non so quanto tempo dopo, mi accorsi che il mio Maestro era in piedi al centro della stanza. Si girò verso di me e mi rivolse un sorriso affettuoso e con un sussurro mi disse: – Mi spiace averti svegliato Koi-Jon. Cerca di dormire, domani sarà una giornata faticosa – mi accarezzò la testa sussurrando:
– Buonanotte mio giovane Padawan – di lì a poco crollai di nuovo addormentato. Quando mi alzai la mattina la stanza, a parte me era vuota. Il letto del mio Maestro era in ordine e quindi lui si era già alzato. Misi in ordine il mio letto, come ero abituato a fare al Tempio. Mi sedetti sul letto e iniziai un breve esercizio di meditazione, anche quella era un abitudine che avevo acquisito nei sette anni passati al Tempio come Youngling. Mi rilassai, chiusi gli occhi e svuotai la mente, cosa che già allora facevo con una certa velocità, e iniziai a meditare cercando di percepire il flusso di energia della vita intorno a me e la Forza che mi circondava. Riuscivo a percepire la presenza del pilota e di Obi-Wan, il mio Maestro era in cabina di pilotaggio. Continuai a concentrarmi e a meditare, ormai ero nella fase in cui riuscivo a sentire il flusso vitale e la Forza presente in tutto l’ambiente intorno a me, quello è il momento della meditazione che preferisco, mi sento veramente parte del mondo che mi circonda. In quel momento Obi-Wan entrò nella stanza. Io aprii gli occhi e mi misi in piedi, il mio Maestro mi sorrise e disse: – Ero venuto a svegliarti, ma vedo che hai già iniziato pure gli esercizi. Stavi meditando? –
– Si, Maestro. È un’abitudine che ho acquisito nei sette anni passati al Tempio. Medito tutte le mattine –
– Bravo Koi-Jon, sono felice che tu abbia già questa abitudine. Sei stato sette anni al Tempio? Hai iniziato il tuo addestramento da Youngling molto giovane. Mi spiace aver interrotto la tua meditazione, possiamo però meditare insieme adesso –.
Io sorrisi a mia volta e dissi:– Con piacere Maestro –. Obi-Wan si sedette per  terra e io lo imitai. Poi si rivolse a me con il suo primo insegnamento:– Non limitarti a percepire il flusso vitale e la Forza intorno a te, ma sentiti parte di essi, sei parte dell’Universo e come tale devi sentirti. In te la Forza è presente, sei un Jedi, sei legato ad Essa. Concentrati ed entra nel flusso vitale e nella Forza – io annuii in silenzio colpito dalle parole del mio Maestro, quell’insegnamento cambiò il mio modo di meditare, divenne più completo e appagante. Il mio Maestro disse ancora:– Mediteremo per un’ora circa poi andremo in un’altra stanza dove ho già predisposto il necessario per il tuo addestramento –. Poi chiuse gli occhi ed io chiusi i miei e iniziammo a meditare. Arrivai ben presto a sentire il flusso vitale e la Forza presenti in tutto l’ambiente intorno a me. Sentivo che Obi-Wan era in uno stato di meditazione profondissima ed era come se un campo di energia partisse direttamente da lui. Rimasi concentrato per  tutta l’ora successiva finché non sentii la voce di
Obi-Wan chiamarmi:– Koi-Jon, abbiamo finito Koi-Jon –, io riaprii gli occhi, mi alzai guardai il mio Maestro: – Bravo Koi-Jon, sei riuscito a mantenere la concentrazione per tutto il tempo. Adesso preparati, ti aspetto di là –, detto questo uscì dalla stanza. Mi misi gli stivali e infilai il mio ampio mantello marrone, il cappuccio abbassato e le maniche che mi coprivano quasi completamente le mani. Stavo uscendo quando mi ricordai della spada laser, mi girai, la presi e me la legai alla cintura per poi uscire.
Nella stanza dove si trovava il mio Maestro c’era soltanto un tavolo con una serie di oggetti sopra, erano in ordine di grandezza. Rimasi in piedi con le braccia infilate nella manica opposta incrociate sul petto.
Obi-Wan iniziò a parlare:– Voglio capire quali sono le tue potenzialità e capacità, giovane Padawan. Dovrai sollevare con l’uso della Forza gli oggetti presenti sul tavolo, partendo dal più piccolo. Inizia pure quando sei pronto, mio giovane apprendista –.
   
 
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