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Autore: Black_Yumi    16/04/2013    2 recensioni
Bonnie, stanca di soffrire a causa di Damon decide di farsi un'incantesimo per cancellarsi la memoria, così da dimenticarsi del vampiro e quello che prova per lui.
Ma come reagirà Damon quando scoprirà quello che ha fatto la ragazza e cosa farà?
Questa storia la volevo scrivere già da un bel po' di tempo e spero che vi piacerà, fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se ci ho messo così tanto per aggiornare, ma per farmi perdonare in questo capitolo verrà svelato una piccola parte di quello che ha combinato Elena.


 


 

Ormai erano passate parecchie ore da quando Damon e Stefan si erano messi in viaggio.

Il minore dei fratelli Salvatore aveva appena finito di parlare al telefono con la Signora Flowers e dopo averle spiegato la faccenda, la donna gli riferì che forse una sua amica poteva essergli d'aiuto.

Damon era perso nei suoi pensieri da quando erano partiti e da all'ora non aveva aperto bocca.

Questo non aveva fatto altro che impensierire Stefan visto che non capiva il silenzio del fratello e non poteva leggergli nella mente dopo che si era premurato di schermare i suoi pensieri.

La macchina sfrecciava velocemente sull'asfalto e intorno a loro si vedevano solo dei colori confusi, ma nonostante questo Damon non rallentava.


 


 

Teneva gli occhi fissi sulla strada davanti a lui, e non ascoltava nemmeno suo fratello.

Desiderò solamente arrivare presto a destinazione per cercare di risolvere quella situazione.

Ancora non riusciva a comprendere chi poteva aver fatto una cosa del genere alla streghetta, ma ancor di più non capiva perché si era dimenticata solo di lui.

Gli bruciava ancora quello che Elena aveva fatto a lui e a suo fratello, visto che tutto quello che provavano per lei era frutto di un incantesimo molto oscuro.

Quando questo è svanito, entrambi hanno capito quello che c'era sotto. Ed era finito con la ragazza sbattuta fuori di casa e loro due emotivamente distrutti, visto che non riuscivano ad accettare quello che era successo.

In tutto quel tempo non si erano resi conto di nulla visto che ogni volta che incontravano qualcuno che attirava la loro attenzione, il viso della bionda entrava subito nei loro pensieri e li distraeva.

Solo Bonnie qualche volta riusciva a disincantarlo da Elena e anche se per quest'ultima provava qualcosa, non riusciva a fare a meno di essere protettivo verso il suo uccellino.

Quando la spiava mentre dormiva o quando veniva a trovarli alla pensione si sentiva subito meglio e in pace, desiderava molto provare quella sensazione dopo così tanto tempo che non aveva fatto altro che nascondere i suoi sentimenti alla gente che gli era vicino, ma allo stesso tempo ne era spaventato, in quanto era comunque una cosa a lui nuova.

Per questo voleva che Bonnie si ricordasse tutto quello che era successo tra loro.

Per fortuna la Signora Flowers gli aveva dato una mano, sapeva che anche a lei stava molto a cuore la giovane e non riusciva a immaginare che qualcuno potesse farle del male.

Mancava poco alla loro meta e finalmente avrebbero scoperto quello che succedeva, o almeno lo sparava.


 


 

Subito dopo aver finito di parlare con Stefan, la Signora Flowers chiuse subito la chiamata ancora scossa per quello che aveva sentito.

Si sedette sul letto, visto ce le gambe non l'avrebbero retta ancora a lungo.

Non capiva chi potesse aver fatto una cosa del genere a Bonnie; era molto affezionata a quella ragazza e la considerava come una nipote.

Ripensò a quello che era accaduto e non comprendeva come mai Bonnie si fosse dimenticata solo di Damon.

Sapeva quello che la ragazza provava per il vampiro, lo vedeva nel suo sguardo ogni volta che lei lo guardava.

Un misto fra amore e dolore, cosa che vedeva specialmente quando lui non faceva altro che guardare la bella Elena, mentre la rossa veniva emarginata dai suoi amici che non facevano altro che metterla da parte non ritenendola adatta.

Per questo decise che il suo soggiorno era durato abbastanza a lungo.

Si alzò dal letto e iniziò a mettere le valigie sul letto per poi riporre i suoi vestiti al loro interno.

Quando finì fece un piccolo incantesimo per sollevare i due bagagli e poi andò al piano di sotto così da spiegare alla sua amica la situazione che l'aveva portata alla decisione di andare a casa prima.

Dalla sua spiegazione la donna capì la sua preoccupazione per quella ragazza e le riferì che poteva andare via tranquillamente, e di tenerla informata dei fatti e chiamandola se aveva bisogno di aiuto.

Il viaggio in treno durò un paio d'ore, nelle quali ripensò più volte a quello che era accaduto a Bonnie, e cercando di trovare una soluzione, ma prima di arrivare a qualche conclusione doveva vedere la ragazza per capire meglio.

Il paesaggio cambiò velocemente quando si avvicinò sempre di più alla sua meta.

Dopo tre quarti d'ora arrivò a Fell's Church e si alzò in piedi, per poi farsi aiutare da un uomo a tirar giù le sue valigie.

Dopodiché si avviò verso la sua macchina impaziente di arrivare a casa.


 


 

Quando scese dalla macchina si accorse che intorno a lei c'era molto silenzio, lasciò le valigie nel portabagagli e si avviò verso la porta d'ingresso.

Aprì la porta e si avviò verso il salotto.

Appena varcò la soglia gli occhi le caddero sul divano, dove una piccola figura dai capelli rossi riposava.

Andò verso di lei e le scostò i capelli dal volto con una carezza, per poi coprirla con una coperta trovata lì vicino.

Sul tavolo c'erano numerosi volumi di magia aperti.

Riportò lo sguardo sulla ragazza addormentata e guardò il suo volto rilassato.

Quando sentì dei passi si voltò.

- Buon giorno Signora Flowers, non immaginavo che arrivasse così presto. Spero che il viaggio sia andato bene - l'accolse Meredith con in mano due tazze di the, probabilmente una era per la ragazza che stava riposando, visto che non poteva sapere del suo arrivo.

L'anziana le rivolse un sorriso, accettando volentieri la tazza che la ragazza le porgeva.

In fondo era meglio se lasciavano riposare ancora per un po' la rossa.

- Grazie cara. Il viaggio è stato un po' stancante ma ne è valsa la pena, mi ha fatto molto piacere rivedere la mia vecchia amica Charlotte - le rispose, per poi andarsi a sedere su una poltrona, mentre Meredith andò nuovamente al tavolo spostando un paio di libri per avere un po' di spazio.

Stettero tutte e due in silenzio gustandosi la bevanda calda, mentre sentirono il dolce odore di frutti di bosco che sprigionava il fumo che saliva dalla tazza che avevano in mano.

Questo le aiutò a distendere un po' i nervi.

La donna finì di bere la sua bevanda e posò la tazza sul tavolino lì vicino.

- Meredith, ti va di spiegarmi meglio quello che è accaduto alla piccola Bonnie? Stefan mi ha chiamata ma non mi ha spiegato come sono andate le cose. -

- Sinceramente nemmeno io capisco molto quello che è successo, trovo solo insolito il fatto che Bonnie si sia dimenticata solo di Damon. -


 


 

Damon e suo fratello passarono il pomeriggio in cerca dell'amica della Signora Flowers.

Voleva delle risposte, ma non riuscivano a venire a capo della situazione.

Ci misero una settimana per ritrovare l'anziana.

Ogni tanto ricevevano le telefonate di Meredith, dove li metteva al corrente che la rossa non aveva ancora ricordato nulla che lo riguardasse.


 


 

La strega Maxime era una donna abbastanza in carne, con i capelli ormai bianchi e portava i segni della sua età avanzata.

Prima di arrivare dalla donna decisero di farsi un giro per la città, così da poter trovare meglio dov'era la bottega della strega.

Los Angeles era sempre caotica, proprio come se la ricordavano ma era sempre bello visitare quel posto.

Alla fine riuscirono a trovarla, aveva aperto un negozio in pieno centro e l'insegna era difficile notarla in mezzo a tutti quei colori sgargianti.

Il locale era pieno di oggetti di ogni genere, molti dei quali erano stravaganti.

La donna indossava un abito lungo fino alle caviglie, di un verde brillante con dei ricami in oro.

Dentro si respirava un forte profumo di incenso, cosa che rendeva quasi l'aria irrespirabile, per fortuna sia a Stefan che a suo fratello Damon non serviva respirare.

Appena lui e Stefan entrarono nel suo negozio, l'anziana gli venne in contro, per poi fargli un cenno per seguirla in un posto più appartato.

- Siete qui per delle risposte vero? - chiese la donna, anticipando i due visitatori.

- Si, vorremmo sapere cos'è accaduto ad una nostra amica, per qualche motivo non si ricorda più chi è mio fratello. - disse Stefan, mentre aspettava impaziente delle risposte.

La donna chiese un oggetto appartenuto alla ragazza e Stefan le diede un sciarpa bianca che Meredith gli aveva dato prima di partire.

L'anziana prese in mano l'indumento e pian piano il suo sguardo si fece vacuo.

- Spesso per cancellare qualcosa che ci fa soffrire è molto meglio dimenticarla, non lo pensate anche voi? - controbatté Maxime ancora persa nelle immagini che le scorrevano davanti agli occhi.

- Dove vuole arrivare? - domandò Damon.

- La vostra amica strega, si è auto inferta da sola quell'incantesimo, ed è solo colei che l'ha scagliato che può scioglierlo. Non so dirvi altro. - disse Maxime restituendo la sciarpa a Stefan.

- Come è possibile che sia riuscita a farlo tutto da sola? È impossibile! - continuò Stefan, cercando più risposte.

- Voi avete sempre sottovalutato quella ragazza, dentro di sé ha un grande potere che non aspetta altro che uscire. Non so di preciso cosa l'abbia portata a fare una cosa di genere, ma sono sicura che non riuscirete a farle ricordare qualcosa che lei non vuole. Se non si ricorda più di Damon Salvatore, significa che è lui la causa di tutto il dolore che ha provato la ragazza. - disse la donna.

Damon non avrebbe mai immaginato che fosse stato lui la ragione che ha portato la sua streghetta a farsi quell'incantesimo, ma avrebbe trovato qualsiasi modo possibile per far si che la rossa si ricordi nuovamente di lui.

Era giunto il tempo di ritornare a Fell's Church, mentre Damon sapeva che appena giunto in quel paesino poteva mettere in atto il piano che pian piano si formava nella sua testa.


 



 

   
 
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