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Autore: flors99    16/04/2013    6 recensioni
Prima Classificata e Vincitrice del Premio Risata del contest "Valigie Pronte, la destinazione....la scegliete voi!", indetto da ArmoniaDiVento.
Da quando Ginny ha confessato a Ron della sua storia con Draco, il fratello cerca in tutti i modi di evitarla.
Un’impresa semplice a parole, ma non quando delle strane coincidenze si mettono di mezzo…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tu credi alle coincidenze?
 
Fino a qualche settimana prima, la risposta di Ron sarebbe stata una sola: . Certo che credeva alle coincidenze: erano eventi come tanti altri, dettati dal puro caso. Non poteva esistere nulla di predisposto o di organizzato.
In quel momento, però, non ne era più così tanto sicuro. Sì, perché neanche se avesse voluto, ci sarebbero state così tante…coincidenze! Anzi, se avesse voluto qualcosa, Ron avrebbe desiderato evitare quelle situazioni imbarazzanti in cui ogni volta capitava.
Situazioni che finivano soltanto per fargli venire il malumore e persino passare la fame. Per questo, in quel momento, stava inforchettando distrattamente una povera bistecca, mentre digrignava i denti e tentava di rimanere calmo. Hermione, al suo fianco, cercava di tranquillizzarlo, ma senza troppo successo.
- Ginny non è una bambina, Ron. Ha il diritto di fare le sue scelte. – il ragazzo non l’ascoltò neppure.
Ginny…già, Ginny.
Quando la sorella gli aveva rivelato di avere una relazione con Draco Malfoy – cioè, sua sorella con Malfoy! – Ron era svenuto. Si era ripreso giusto in tempo per svenire di nuovo, quando Ginny gli aveva confessato che la loro storia andava avanti già da un mesetto. Era svenuto altre due volte, quando aveva capito che sua sorella non stava scherzando, e quando gli aveva detto che non aveva intenzione di lasciare Malfoy.
Dean aveva scommesso con Seamus che Ron sarebbe svenuto una quinta volta, ma, purtroppo per lui, dal quarto svenimento in poi, il giovane Weasley era rimasto impassibile a qualunque altra rivelazione della sorella. Dean aveva imprecato numerose volte per la perdita di 10 galeoni, ma successivamente non aveva fatto altro che gioire. Quando Ron aveva udito, per pura coincidenza, una conversazione tra Hermione e Ginny su cose che non avrebbe mai voluto sapere, aveva raggiunto la quota dei cinque svenimenti, per la gioia di Dean.
Ron aveva pregato la sua migliore amica in ginocchio, pur di fargli dimenticare di Ginny che parlava di quanto fosse passionale dolce Draco Malfoy. Solo il pensiero gli faceva venire il voltastomaco.
Comunque sì, le coincidenze cominciavano a essere un po’ troppe.  Non era davvero possibile che ogni volta incontrasse per i corridoi sua sorella e quello stupido biondo platinato che si divoravano la faccia a vicenda.
A quel pensiero, Ron, mosso da un moto di disgusto, piantò con più forza la forchetta in quel povero pezzo di carne, ormai maciullato.
- Come fa mia sorella a stare con quello? – sbottò, arrabbiato, tentando di dimenticarsi l’immagine che gli era venuta in mente.
- Non deve esserci per forza un motivo, magari è… - provò a dire Hermione, ma il Grifondoro la interruppe bruscamente.
- E’ perché dicono che sia bello? Anche se non capisco proprio come facciano a dire una cosa simile, dato che ha dei capelli che ricordano il pelo di un ippogrifo, da tanto che sono appiccicosi!
- Non credo che sia una questione di aspetto. – rispose saggiamente la ragazza, sorridendo. – Magari quello aiuta, ma…
- E allora è perché è ricco? – sbottò, ancora più di malumore, il giovane Weasley. Un istante dopo aver pronunciato quelle parole, Hermione gli sbatacchiò un pesante tomo sulla testa.
- Ron! – esclamò, sconcertata.
- Ahia! Hermione, ma sei impazzita? Miseriaccia, mi hai fatto male!
- Te lo meritavi! – brontolò. – Ma cosa ti viene in mente? Credi che Ginny possa stare con Malfoy per…per soldi?!
Ron arrossì, vergognandosi di aver pensato una cosa simile della sorella.
- Io…uhm…ecco…cercavo di trovare un motivo per cui mia sorella dovesse stare con Malfoy e…non me ne veniva in mente neanche uno. Non volevo dire quello che ho detto.
- Ma lo hai fatto Ron! Se Ginny ti avesse sentito, ti avrebbe lanciato sicuramente una Fattura Orcovolante e te lo saresti meritato! Ma che razza di persona pensi che sia tua sorella?
- Ho detto che mi dispiace! – esclamò. – Cioè…no, non l’ho detto, ma mi dispiace. Lo sai che non penso queste cose di Ginny, l’ho detto perché…perché…
- Perché sei arrabbiato, lo so. – completò per lui Hermione. – Ma non è una giustificazione.
Il ragazzo borbottò qualcosa d’incomprensibile, mentre continuava a inforchettare la bistecca.
- Forse Ginny sta con lui, semplicemente perché…è felice, non pensi, Ron? – azzardò cautamente la ragazza, dopo qualche minuto.
- Felice? Felice?! – esclamò il giovane Weasley, voltandosi di scatto e guardandola come se avesse detto chissà quale bestemmia. – Quel…quel…quell’individuo non può rendere felice mia sorella, chiaro?! – brandì la forchetta che aveva tenuto in mano per tutto quel tempo e la puntò contro Hermione, per rafforzare il concetto.
- Ron, su…in fondo sono una bella coppia... – tentò nuovamente Hermione.
Il Grifondoro, in tutta risposta, rabbrividì.
- Non…non ci voglio neanche pensare a loro…come…coppia. – incespicò. – Il solo pensiero di mia sorella…sola…con quel, quel, quell’essere, mi…mi fa rabbrividire. – confessò, con una scintilla di rabbia negli occhi.
La ragazza gli prese una mano tra le sue per consolarlo. Riteneva che la sua reazione fosse esagerata, ma comprendeva allo stesso tempo i suoi sentimenti. Tutto sommato, il Grifondoro non aveva fatto chissà quali scenate alla sorella, e non ne faceva tutt’ora; si limitava semplicemente a non rivolgerle la parola e ad evitarla sistematicamente. Cosa che non riusciva a fare quasi mai, perché come qualcosa di programmato, per pura coincidenza, Ron finiva sempre per incontrare sua sorella e Malfoy in atteggiamenti…più o meno…intimi, che lo facevano infuriare più che mai.
- Comunque Ron…Sono le 12 e 45. – l’avvisò.
A quelle parole l’amico balzò in piedi come una rana.
- Io me ne vado. – proferì.
- Ron…lo sai che Ginny vorrebbe che tu rimanessi. Non puoi continuare così per sempre.
Il ragazzo non l’ascoltò, ma, in fretta e furia, raccolse le sue cose, pronto ad andarsene. Da quando quelle maledette coincidenze lo perseguitavano, volendo a tutti i costi evitare di assistere agli sbaciucchiamenti di sua sorella con l’essere, aveva calcolato con esattezza (o meglio, Hermione aveva fatto i calcoli) gli orari in cui la sorella e Malfoy arrivavano in Sala Grande, sul campo da Quidditch, o in qualunque altro luogo. Così facendo, sgattaiolava via qualche minuto prima del loro arrivo, nella speranza di non incontrarli.
Sapeva che, come aveva detto Hermione, non avrebbe potuto evitare sua sorella in eterno, ma finché il suo primo istinto fosse stato quello di schiantare Malfoy e strangolare Ginny, era meglio che si tenesse alla larga.
Salutò velocemente l’amica, per poi uscire dalla Sala Grande e dirigersi verso le serre, dove era sicuro che avrebbe trovato Neville, che aveva promesso di aiutarlo con i compiti di Erbologia. Della serie, avrebbe spudoratamente copiato i suoi appunti.
Era quasi arrivato, quando una risata gli risuonò forte e chiara nelle orecchie.
 
La conosceva quella risata. 
 
Era la stessa risata che aveva udito fin da bambino, quando rubava i biscotti o quando si sporcava dappertutto mentre mangiava. E, purtroppo per lui, quel suono familiare proveniva proprio da dietro l’angolo.
 
Miseriaccia, non è poss…
 
- Non è vero! E’ stato un inciden… - la voce squillante della sorella s’interruppe, non appena lo vide. Dalle sue labbra, sparì il sorriso, mentre un ghigno di formò su quelle di Malfoy, accanto a lei.
 
Maledetta coincidenzaaaaa!!
 
Ma cosa diavolo ci facevano lì? Secondo i suoi orari, in quel momento sarebbero dovuti essere in Sala Grande!
- Ciao, Ron. – borbottò incerta la sorella.
- Ciao. – sbottò. – Non dovresti essere in Sala Grande? – chiese, infastidito.
- Non sei suo padre, Weasl…
- Draco… - Ginny pestò un piede al suo ragazzo. - …sta dicendo che hai ragione, ma abbiamo avuto un contrattempo e siamo in ritardo. – concluse con gentilezza.
Ron inorridì, non volendo neanche pensare a quale contrattempo avessero avuto e maledisse la sua sfortuna.
- Bene. – borbottò, a disagio. – Io devo andare. – si dileguò in fretta, desiderando non restare lì un minuto di più. Talmente in fretta che non si accorse del lampo di delusione che attraversò gli occhi di sua sorella.
 
 
*********
 
 
- Ron, mi stai ascoltando?
- No, sono depresso. – si lamentò.
Neville sospirò.
- Non posso spiegarti le cose, se non sei attento!
- Io credevo che tu mi avresti fatto copiare i compiti. – brontolò il giovane Weasley, con un’espressione distratta.
- Cosa c’è che non va, Ron? – chiese gentilmente Neville. – E’ per Ginny?
- Certo che è per lei! – rispose immediatamente Ron, pronto a discutere di quel problema con chiunque gli capitasse a tiro. - Lei è mia sorella, sangue del mio sangue! Abbiamo gli stessi genitori, gli stessi fratelli, gli stess…
- Non devi convincermi sul vostro grado di parentela, Ron. Ci credo al fatto che siate fratelli. – lo interruppe l’amico, con tono pacato.
- Sì…insomma…era per rafforzare il concetto. Comunque, non posso credere che mia sorella mi abbia fatto questo! E’…è un tradimento! Ridere e scherzare con quella serpe, come se nulla fosse…
- Forse…
- Forse?
- Forse…lei è…felice?
- Fe-felice? – boccheggiò Ron. - Malfoy non rende felice mia sorella. – ribadì. – Rendere felice qualcuno, significa dare qualcosa di sé, e Malfoy non ha niente, niente!
- Forse non è così. – lo zittì con quella semplice affermazione, troncando il discorso. Ron ammutolì, contrariato. Possibile che nessuno sembrasse così sconcertato all’idea di sua sorella con Malfoy? Persino quando ne aveva parlato con Harry, Ron non aveva ottenuto reazione diversa. Sperava in una scenata di gelosia, sapendo che l'amico provava qualcosa per Ginny, ma niente.
 
Voglio solo che lei sia felice, Ron.”
 
Era stata la pacata risposta di Harry, anche se il suo sguardo era un po’ triste. Ma perché diavolo tutti credevano che Ginny fosse felice? Era ovvio che non lo era!
- Ron! – lo richiamò Neville, interrompendo il filo dei suoi pensieri.
- Sì, scusa…ora mi concentro. – furono le sue semplici parole, mentre tentava di concentrarsi su quello stupido compito di Erbologia.
 
 
Soltanto dopo qualche ora, e soprattutto grazie alla costanza e alla pazienza di Neville, riuscì ad apprendere qualcosa.
Si stiracchiò, visibilmente stanco, e decise che per quel giorno aveva lavorato anche troppo.
- Ciao, Neville. E grazie. – lo salutò, ricevendo un sorriso come risposta.
Più tranquillo e rilassato, Ron si avviò verso i suoi dormitori. La sua serenità era dovuta al fatto che a quell’ora i Serpeverde avevano l’allenamento di Quidditch (aveva supplicato Hermione di calcolare anche i loro orari), quindi non c’era alcun pericolo di un eventuale, orribile, traumatico incontro come quello di…di...di…Oh!
Si bloccò in mezzo al corridoio, incapace di muovere un muscolo.
 
Ma porco merlino…..
 
….herlieugbbviecvnclecnoicuihhb!!!
 
Altro che coincidenze, doveva esserci per forza qualcuno di superiore che muoveva le redini e si divertiva a torturarlo.
Chiuse gli occhi, pur di non vedere sua sorella che si baciava con Malfoy (ma non doveva essere agli allenamenti?!). Purtroppo, quando riaprì le palpebre, la ragazza era sempre lì, appoggiata a una colonna, impegnata in un’attività che Ron non avrebbe mai voluto vedere.
 
hirbuvkgecehihippopnhjrrr…
 
Sentì il sangue ribollirgli nelle vene, osservando una delle mani di Malfoy che stringevano un po’ troppo sua sorella. Digrignò i denti e andò loro incontro, incapace di trattenersi.
- Ehm, ehm… - si schiarì la voce, col chiaro intento di farsi notare.
I due ragazzi si allontanarono bruscamente, colti di sorpresa e il viso di Ginny divenne rosso come un pomodoro.
- R-ron…che…coincidenza…
 
Coincidenza un emerito ca…lderone.
 
- Già…che coincidenza
- Ehm… - borbottò la sorella a corto di parole. – Draco…se ne stava andando, giusto? – nonostante la giovane Weasley sapesse di non doversi giustificare col fratello, non era certo il massimo incontrarlo proprio in quella circostanza; inoltre, voleva davvero che Ron accettasse la sua relazione con Draco. Era suo fratello, ci teneva tanto ad avere la sua approvazione, anche se non lo avrebbe ammesso apertamente.
- Sì. – disse lentamente il Serpeverde. – Me ne stavo andando.
- A me non sembrava. – sentenziò Ron, con rabbia. – E vedi di tenere quelle manacce a posto con mia sorella. – ruggì.
- Forse lei non vuole che io tenga le manacce a posto, Weasley. – Draco ghignò, mentre la ragazza si schiaffava una mano sul viso e Ron arrossiva in zona orecchie.
- E’ mia sorella! – chiarì. – E se osi sfiorarla…
- Qual è il tuo problema, Weasley? – sibilò Malfoy, tagliente.
- Tu sei il mio problema.
- Curioso. Il mio problema sei tu, invece.
Ginny s’intromise tra i due ragazzi, prima che la situazione degenerasse.
- Smettetela! Non stavamo facendo nulla di male, Ron! Inoltre Draco stava andando via.
- No, me ne vado io. – replicò il fratello con durezza, mettendo quanta più distanza possibile tra loro. Non aveva intenzione di rimanere lì un attimo di più.
Devi smetterla di provocarlo! – in lontananza, Ron udì distrattamente la voce della sorella che rimproverava Malfoy e non poté fare a meno di sorridere. Almeno aveva avuto una piccola rivincita!
 
Brava sorellina, così si f…
 
- Altrimenti per il prossimo mese vai in bianco!– Ron per poco non si strozzò con la saliva, quando udì la fine del discorso. Fu tentato di fare marcia indietro e spiegare a Malfoy che, se avesse provato ad andare in rosso con sua sorella, lo avrebbe ucciso, ma si trattenne all’ultimo minuto.
 
Brava sorellina un emerito igejyfeduhkdhhneyj!
 
Quando arrivò ai suoi dormitori, il suo umore era talmente sottoterra che gli era passata nuovamente la fame, cosa parecchio anormale.
 
Stupide coincidenze.
 
 
*************
 
 
Tu ci credi alle coincidenze?
No.
 
Dopo un’altra settimana d’inutili tentativi di fuga, Ron si era persuaso che le coincidenze non esistessero. Era innegabile che tutti quegli incontri casuali avessero un preciso scopo: quello di fargli saltare i nervi. Quindi, arrogate di questo solenne scopo di distruzione dei suoi neuroni, era ovvio che le coincidenze non esistessero.
- Ron…avanti, su…respira…
Il ragazzo trafisse Hermione con uno sguardo spaventoso, stringendo i pugni così forte che gli diventarono le nocche bianche.
- Non. Dire. Nulla. – sillabò, incazzato nero.
La ragazza sospirò, alzando gli occhi al soffitto.
- A cosa avrai assistito di tanto terribile… - ironizzò la ragazza, col chiaro intento di farlo parlare.
- Terribile?! È stato più che terribile! – esclamò incollerito.
- Fammi indovinare: Malfoy era troppo vicino a Ginny? Si stavano baciando? Si tenevano per mano? Si sorridevano?
- Peggio, peggio, molto peggio!
Hermione aggrottò la fronte, chiedendosi cosa potesse esserci di peggio. Dubitava che Ginny fosse tanto sconsiderata da…da “atti osceni in luogo pubblico”, ma dalla reazione che stava avendo Ron, non le veniva in mente altro.
- Insomma, Ron, cos’hai visto?
- Ho visto…ho visto… - deglutì.
- Hai visto?
- Anzi…ho sentito… - si corresse, deglutendo di nuovo. - …che…che…
- Che?! – chiese spazientita la ragazza.
- Le ha detto che…che…che la ama! – sbottò tutto d’un fiato.
Oh! – esclamò Hermione piacevolmente stupita.
- Oh? Dovresti dire “bleah”!
- Ma…cioè…e…Ginny che ha fatto?
- Ma che ne so…era felicissima, aveva gli occhi lucidi!
- E non è una cosa bella questa?
- Bella?! Hermione, quella serpe prende in giro mia sorella e io dovrei essere contento? Merlino, se ripenso a come gliel’ha detto, mi vengono i brividi! Ma perché capitano tutte a me? – si lamentò, disperato.
- Perché? In che modo gliel’ha detto?
- Sembrava…sembrava…
- Sembrava?
- Sembrava sincero! Quel…quel…Oh, ma la prossima volta che lo incontro lo uccido, ho deciso!
Oh! – ripeté la ragazza, stupita. Non aveva mai nutrito troppa simpatia per Malfoy e, probabilmente, era l’ultimo ragazzo che avrebbe voluto vedere accanto a Ginny, ma venire a sapere una cosa simile l’aveva sorpresa piacevolmente.
- Perché io? Perché a me? Miseriaccia! Perché mi tocca assistere a tutti i loro incontri sdolcinati?! Maledette coincidenze!
Hermione sorrise.        
- Onestamente, Ron…non penso che esistano le coincidenze.
- Uh? – domandò il ragazzo, confuso e preso alla sprovvista. – E cosa vorresti dire?
Il sorriso della Grifondoro si allargò.
- Credo che tutti questi incontri non siano casuali. Forse servono per farti comprendere qualcosa, non credi?
- E cioè?
- Devi capirlo da solo. – fu la risposta della ragazza, mentre un sorriso enigmatico aleggiava sul suo volto. – Vieni con me in biblioteca, oggi? – chiese poi, cambiando completamente discorso.
- In bi-biblioteca? – borbottò. Le volte in cui Ron era andato in biblioteca si potevano contare sulle dita di una mano. – Ma non è che…
- Non ti costringerò a studiare, tranquillo. Voglio solo farti vedere una cosa.
- Ah…allora…ok. – acconsentì confuso.
 
 
***************
 
 
- Perché hai voluto che venissi? – questo fu il saluto del ragazzo non appena le fu accanto. Un po’ brusco come saluto, dato che la ragazza sobbalzò dallo spavento.
- Ciao anche a te, Ron. – ironizzò lei, immergendo nuovamente gli occhi nel librone.
- Oh, ciao. – si corresse il ragazzo. – Allora?
Hermione sorrise notando l’impazienza e la scintilla di curiosità che trapelava negli occhi del giovane Weasley.
- Allora, vieni. – abbandonò la sua postazione, prendendolo per mano e trascinandoselo dietro.
- Dove? – domandò il ragazzo.
- Tu seguimi. – fu la semplice risposta della ragazza, mentre Ron, confuso, le andava dietro per i meandri della biblioteca. Giunti fino ad uno scaffale ricolmo di libri, Hermione si fermò, guardandolo.
- Non avrai intenzione di farmi leggere questi cosi, eh? – domandò il giovane Weasley, leggendo distrattamente il titolo di un vecchio tomo. “Storia della Magia: avanzamento e approfondimento della materia”. 
- Si chiamano libri, Ron. Comunque, no. Ormai ho perso le speranze di farti leggere qualcosa diverso dalle tue riviste di Quidditch.
- Hei! – esclamò, offeso.
- Shh! – lo ammonì immediatamente la Grifondoro. – Non fare rumore e vieni qui. – lo strattonò con forza, in modo da farlo sbirciare al di là del gigantesco scaffale.
Tutto si sarebbe aspettato, Ron, ma non la scena che gli si parò di fronte. Rimase per qualche secondo senza dire niente, troppo sconcertato per aprire bocca, poi rivolse uno sguardo irato all’amica.
- Ma che scherzo è questo? Perché mi hai portato qui a vedere…quei due?! – per una volta che il destino non glieli aveva fatti incontrare, perché doveva pensarci Hermione?
- Guarda meglio, Ron, e non fermarti solo alle apparenze. – fu la saggia e criptica risposta.
Più per farle un favore, che per vera e propria volontà, il Grifondoro si voltò nuovamente, chiedendosi perché mai dovesse osservare Malfoy e Ginny, se non voleva rischiare l’esaurimento nervoso.
Era sul punto di andare via, dato che lui sentiva soltanto la rabbia che gli montava dentro, quando, d’un tratto, la sorella scoppiò a ridere.
 
La conosceva quella risata.
 
La conosceva bene.
Lentamente, la risata della giovane Weasley si spense, per lasciare il posto a un luminoso sorriso, che rivolse al Serpeverde e a lui soltanto.
 
Non lo conosceva, invece, quel sorriso.
 
Era un sorriso che illuminava la stanza, le faceva brillare gli occhi, sprizzava energia e gioia. Era un sorriso che Ron non aveva mai visto prima.
 
Forse Ginny sta con lui, semplicemente perché…è felice, non pensi, Ron?
 
Sembrava così naturale vederli insieme; così giusto osservare la mano di Malfoy accarezzarle il viso e vedere lei arrossire per quel gesto. Così sinceri i loro sorrisi e i loro sguardi. Sembravano creare un’armonia intorno a loro, con i gesti, con gli occhi, con …l’amore?
- Sono perfetti insieme, vero? – la voce di Hermione gli arrivò attutita. – Sembrano così…perfetti. – ripeté, con la voce ridotta a un sussurro, guardandolo con affetto. Aveva mormorato quelle parole come se fossero un segreto, qualcosa da nascondere, da non svelare.
Ron, improvvisamente a corto di parole, non riusciva a distogliere gli occhi da quella scena. Non lo aveva mai notato prima, ma quando era con Malfoy lo sguardo della sorella era...diverso. Più luminoso, più splendente. E lo sguardo di Malfoy…quello sguardo che Ron aveva sempre ritenuto arrogante ecalcolatore (e probabilmente era così), quando si posava su Ginny cambiava: diventava divertito, intenerito…innamorato? Per quanto quel pensiero gli facesse rivoltare lo stomaco, non poteva non ammettere a se stesso che Malfoy provava davvero qualcosa per sua sorella.
Perfetti? Sì, forse era quella la parola giusta per descrivere la sintonia e la complicità che mostravano.
- Sì. – si ritrovò a mormorare Ron, incoscientemente, con un mormorio ancora più basso. Nessuno dei due Grifondoro aveva il coraggio di alzare la voce: avrebbero rischiato di rompere quella sfera di armonia e bellezza che avvolgeva gli altri due ragazzi, ignari di essere osservati.
Poi Ginny rise di nuovo e nel cuore di Ron esplosero una serie di emozioni, di mille colori e sfumature differenti.
 
Credo che tutti questi incontri non siano casuali. Forse servono per farti capire qualcosa, non credi?
 
E se, davvero, tutte quelle coincidenze fossero capitate soltanto per fargli aprire gli occhi? Se quegli incontri non avessero avuto lo scopo di fargli saltare i nervi, come aveva sempre sostenuto?
Dopo tutte quelle coincidenze, non aveva neanche capito il loro vero significato. Aveva avuto bisogno della spinta di Hermione, dell’ennesimacoincidenza, per comprendere cosa in realtà nascondessero.
- Oh… - fu il semplice borbottio che uscì dalle labbra del Grifondoro, mentre continuava a guardarli. Gli pareva impossibile distogliere gli occhi da quei due giovani, che sembravano emanare luce propria e inondare tutta la stanza.
Ron, ancora oggi, non ricorda quanto tempo è rimasto quel giorno a osservarli, spiarli. A studiare la luce che li circondava, che non aveva mai notato prima.
Ancora oggi, Ron non sa dopo quanto tempo si rese conto che Hermione era andata via, lasciandolo solo ad osservare il meraviglioso spettacolo di due ragazzi che si amano.
L’unica cosa che ricorda di quel momento è di aver capito di essere contento che Ginny stesse con Draco Malfoy.
 
Ne è contento anche ora, mentre la sorella gli porge dolcemente la fragile bambina, nata da un mese a malapena. La piccola si agita, ma si acquieta quasi immediatamente tra le braccia calde di Ron. Lui le sfiora la guancia, pensando di non aver mai visto nulla di così perfetto come la sua dolce nipotina.
Ginny li osserva, con un sorriso tenero, mentre appoggia la testa sulla spalla di Draco che le cinge la vita. La giovane donna guarda il marito con lo stesso sorriso di anni fa. Quel sorriso che Ron non conosceva, che Ginny aveva inventato esclusivamente per Draco.
Dopo qualche attimo gli sguardi dei due fratelli s'incontrano, sorridendosi silenziosamente . Ed è negli occhi di Ginny che Ron vede la luce, quella luminosità accecante che potrebbe illuminare tutto il mondo, quella luce che non smette un secondo di brillare nelle sue iridi, che è energia pura.
Quella luce che gli ha fatto capire.
 
Draco la rende felice.

 
 
 
 
 
 











 
Prima Classificata e Vincitrice del Premio Risata
 
Do You Believe in Coincidences? di flors99
 

 
 
Grammatica:  4,5/5

-E’ -> È
-“Il ragazzo non l’ascoltò, ma, in fretta e furia, raccolse le sue cose” -> ci sono troppe virgole; toglierei quella prima del ma, così che “in fretta e furia” resti un inciso
-“ Possibile che nessuno sembrava così sconcertato all’idea di sua sorella con Malfoy?” -> “che nessuno sembrasse”; “Era innegabile che tutti quegli incontri casuali avevano un preciso scopo” -> “avessero un preciso scopo”; è vero che l’imperfetto è ormai accettato, ma trovo il congiuntivo sempre più elegante ;)
-“quindi non c’era alcun pericolo di un eventuale, orribile, traumatico, incontro come quello di” -> non va la virgola dopo traumatico, fine di un elenco
-merlino -> Merlino (maiuscolo)
-“in modo da farlo “affacciare” al di là del gigantesco scaffale” -> forse meglio sbirciare, fare capolino con la testa...
-“ Ed è negli occhi di Ginny, che Ron vede” -> non va la virgola
Per questi piccolissimi errori ti tolgo mezzo punto!

Stile e lessico:  5/5
Il tuo stile mi piace molto. È scorrevolissimo, leggero, puntuale e molto comico; utilizzi le pause al punto giusto, diversi ritmi di narrazione, è uno stile bello e variegato, mi piace tra l’altro come usi il corsivo e gli a capo, così come il lessico sempre appropriato e la presenza di molti sostantivi e aggettivi diversi, senza ripetizioni. Bellissima anche la scelta finale del passare al tempo presente e descrivere la nascita della bimba cambiando tempo verbale... Brava!

IC e caratterizzazione personaggi:  4,5/5
Allora, nella tua storia sono presenti moltissimi personaggi, che commenterò uno a uno:
Ron è perfetto, veramente! L’hai reso il vero protagonista della storia che, filtrata attraverso il suo pov, è risultata comica e divertentissima! Tutte le sue battute, le imprecazioni, tutto di lui è perfetto :D senza contare che mi ha fatto morire dal ridere!
Che dire di Hermione? Anche lei è perfetta: dolce, gentile con Ron, tenta di farlo ragionare, saggia e criptica nei suoi piani, e soprattutto vuole aiutare la sua amica mettendola in buona luce col fratello.
Neville è il solito tenero, bravo e disponibile, sveglio e attento che dà consigli a Ron, anche su lui niente da dire.
Hai caratterizzato bene anche Harry, che compare solo in una piccola frase ma è molto da lui: vuole solo che Ginny sia felice.
Simpaticissimi anche Dean e Seamus all’inizio con la storia degli svenimenti :D
Ma veniamo alla coppia protagonista: Ginny per me è molto IC, è testarda, cocciuta ma imbarazzata quando si trova di fronte a Ron; d’altro canto cerca sempre l’approvazione del fratello, e ci rimane male nel vedere che lui la evita. Alcuni momenti che hai descritto mi hanno ricordato alla perfezione il sesto libro, il periodo in cui Ginny usciva con Dean e Ron li vedeva ovunque..:D più IC di così!!
E allora perché ti ho tolto quel mezzo punto? Perché... c’è un qualcosina che mi stona in Draco. Non so, forse è l’abitudine di averlo visto sempre descritto come un ragazzo spietato e cinico da paura, ma il tuo Draco mi è sembrato un po’ poco cattivo e un po’ troppo smielato in alcuni tratti, specialmente verso il finale dove Ron dice di averlo sentito dire a Ginny che la ama... ecco, non me la figurerei molto questo Draco così romantico, tutto qui J avrei solo amato un po’ più di veleno nei confronti di Ron! Per il resto direi che i personaggi sono perfetti! J

Originalità:  4,5/5
Non si può dire che non sia originale! Insomma, non ti sei limitata a prendere la coppia, che di per sé è pure crack, e a mettere in bocca la frase-prompt a uno dei due per fare innamorare l’altro; l’hai messa in testa a un terzo protagonista, opzione felicissima che ti ha consentito di creare una storia molto fantasiosa e divertente, piena di scarti e risate!
Ti tolgo solo un mezzo punto perché... le reazioni di Ron erano abbastanza prevedibili ;) non è una critica, affatto: come ho detto prima, ti sei tenuta rigorosamente all’IC, e siccome conosciamo Ron, sappiamo benissimo che si sarebbe comportato da stupido all’inizio per poi ricredersi alla fine e arrivare ad accettare il cognato. A parte questa piccola cosa, complimenti davvero!

Utilizzo prompt:  5/5
Cosa dire dell’utilizzo della frase? Oltre che a farne il titolo della storia, è diventata un vero e proprio tormentone, sia all’interno della shot sia nella testa di Ron! Queste maledette coincidenze :D l’hai utilizzata non solo in maniera efficace ma, come dicevo prima, in maniera originale utilizzando l’opzione del terzo personaggio.

Gradimento personale:  5/5
...non si era capito che la tua storia mi è piaciuta tantissimo?! Hai fatto un ottimo lavoro, davvero! Mi è piaciuta molto la trama che hai sviluppato ampiamente, passo dopo passo (si vede che non è un lavoro frettoloso), il tuo stile, la dolcezza con cui hai descritto la coppia e l’ironia con cui tratti Ron e Hermione. Bellissimo anche il finale, veramente dolce: Ron che osserva la sua nipotina e capisce che in fondo... l’amore è cieco!
Complimentissimi alla prima classificata! :D

Totale:  28,5/30
 
 

 
 
Angolo Autrice
 
Sono al settimo cielo, dico sul serio! Innanzitutto ringrazio tantissimo la mia giudiciA - ArmoniaDiVento - per aver valutato la mia storia e averne dato un giudizio tanto positivo ed entusiasta. Non mi aspettavo una simile posizione, ma non nascondo di esserne felicissima. Chi mi conosce sa che io scippo Draco/Hermione e sono una Harry/Ginny convinta, quindi questa Draco/Ginny, oltre ad essere chiaramente il mio primo lavoro sulla suddetta coppia, non mi convinceva in sé per sé.
Spero che piaccia anche a voi lettori e che, se avrete voglia, lascerete una recensione, anche minuscola! :D
Mando un abbraccio stritolatore a tutti quanti!
flors99
  
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