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Autore: Lilly_93    24/04/2013    5 recensioni
[RumpelstitskinxBelle] [SPOILER 2X19]
Da quel giorno, quasi come un rito, ogni pomeriggio Rumpelstitskin preparava il tè per Belle, che puntualmente lo invitava a rimanere; ed era così che lui passava in pomeriggio, in una grande stanza polverosa piena di libri, ad ascoltare Belle che parlava entusiasta dell'ultimo capolavoro che aveva letto, descrivendogli battaglie, avventure e romantiche storie d'amore contrastate.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rumpelstitskin amava filare per un motivo molto semplice: per filare era necessario concentrarsi, sgombrare la mente da ogni pensiero e focalizzarsi completamente su ciò che si stava facendo. Niente aveva più importanza, niente che non fosse paglia ed oro, e questo bastava per dimenticare, almeno per qualche ora, il suo passato.
Ma quel giorno l'arcolaio sembrava non voler collaborare: Rumpelstitskin girò più velocemente la ruota, nella speranza di vedere l'ormai tanto conosciuto scintillio dorato prendere il posto della paglia, ma ciò non avvenne.
Sbuffò spazientito, allontanandosi di scatto. Chiuse gli occhi, cercando di sgombrare la mente per poter tornare a produrre oro.
Ma l'unico oro al quale riusciva a pensare era il colore dell'abito di Belle, al fruscio che esso produceva a contatto con il pavimento quando la ragazza camminava per le stanze del castello.
Sapeva perfettamente dove si trovasse in quel momento: l'aveva mandata in libreria a spolverare, ma probabilmente non l'avrebbe rivista per qualche ora. Alla fine della giornata, la polvere avrebbe continuato ad accumularsi ovunque e Belle avrebbe terminato l'ennesimo libro.
Avrebbe dovuto punirla, si diceva. Avrebbe dovuto farle pagare quella terribile insubordinazione, ma la verità era che da quando le aveva donato la libreria, qualcosa nel loro rapporto era cambiato radicalmente.
Lo poteva leggere negli occhi di Belle, che adesso non lo guardavano più come se fosse una bestia. Il rancore e l'astio che provava per lui i primi giorni sembravano aver lasciato spazio alla gentilezza e alla cortesia che gli mostrava ogni giorno, confondendolo come mai nessuno prima di lei aveva fatto.
Avvertiva ancora il tocco delicato della mano di Belle, il calore che aveva lasciato sulla sua pelle squamosa e fredda, quando l'aveva ringraziato per la libreria.
Se chiudeva gli occhi, riusciva a provare la stessa sensazione che aveva sentito quando la ragazza l'aveva abbracciato nel bosco, lasciandolo completamente senza parole.
Era qualcosa di nuovo per lui, qualcosa di inaspettato: era dal giorno in cui Cora l'aveva abbandonato che Rumpelstitskin non aveva avuto nessuno contatto umano, nessuna parola gentile da parte di qualcuno.
Nessuno aveva mai osato avvicinarsi così tanto all'Oscuro.
Ma quella giovane così insolente e sfacciata sembrava non avere nessuna paura di lui: nonostante l'avesse visto compiere le azioni più spregievoli, nonostante fosse stata lei a lavare i grembiuli sporchi del sangue di quel ladro, Belle non aveva esitato a lasciar andare il prigioniero, incurante della reazione che Rumpelstitskin avrebbe potuto avere.
Per la prima volta nella sua vita, l'Oscuro aveva trovato qualcuno che sapesse tenergli testa, che non avesse timore a rispondergli per le rime, e adesso non poteva più fare a meno dei loro battibecchi.
Guardò l'orologio e con sorpresa si accorse che presto sarebbe giunta l'ora del tè: ogni pomeriggio Belle sospendeva qualsiasi attività stesse facendo per preparare quella bevanda al suo padrone, ma quel giorno Rumpelstitskin pensò che sarebbe stato crudele interrompere l'unico momento di svago che la ragazza aveva durante la sua prigionia.
Adagiò sul vassoio la tazzina scheggiata dalla quale ormai non riusciva a separarsi e la teiera colma di tè caldo; dopo un attimo di indecisione, afferrò un'altra tazzina anche per sè, nella speranza che lei gli chiedesse di restare.
Quando entrò nella stanza, trovò Belle seduta ad un angolo, immersa completamente nella lettura di un volume piuttosto grande. Quando lo sentì arrivare, la ragazza sollevò la testa e si alzò in piedi di scatto, lasciando cadere a terra il libro.
-Mi dispiace così tanto, non mi sono resa conto del passare del tempo- balbettò tutto d'un fiato.
Rumpelstitskin poggiò il vassoio sul piccolo tavolo al centro della libreria, scuotendo la testa. -Ho notato. Non ho mai conosciuto una lettrice più accanita di voi, cara-
Il tono garbato dell'uomo sorprese Belle, che si avvicino con cautela. -Il tè è per me?- domandò stupita.
-Vedete qualcun'altro nella stanza oltre voi?-
La ragazza sorrise, versando il tè nella tazzina. - Quindi non siete arrabbiato con me per avervi disubbidito?-
-Dubito che un rimprovero possa dissuadervi dal farlo di nuovo, o sbaglio?-
-Avete ragione, ho imparato a non farmi spaventare dalla vostra maschera di crudeltà-
Rumpelstitskin pensò a come controbattere ad una tale assurdità - la sua non era certo una maschera, e lei avrebbe dovuto capirlo prima che fosse troppo tardi.
-Bevete il vostro tè e tornate a fare il vostro dovere, il castello non si pulirà certo da solo- disse con voce ferma, ma il rimprovero meno suonò duro e repentorio di quanto aveva sperato.
-Voi non restate?- domandò Belle con un sorriso, riempiendo anche l'altra tazzina. -Amate il tè-
La ragazza avvicinò due sedie al tavolo, occupandone una e invitando l'uomo a fare altrettanto con un cenno della mano.
Per un attimo pensò di rifiutare -nessuno avrebbe mai desiderato di prendere il tè con l'Oscuro- ma Belle lo fissava insistentemente, quasi come se la sua compagnia fosse qualcosa di cui lei avesse realmente bisogno.
Da quel giorno, quasi come un rito, ogni pomeriggio Rumpelstitskin preparava il tè per Belle, che puntualmente lo invitava a rimanere; ed era così che lui passava in pomeriggio, in una grande stanza polverosa piena di libri, ad ascoltare Belle che parlava entusiasta dell'ultimo capolavoro che aveva letto, descrivendogli battaglie, avventure e romantiche storie d'amore contrastate.
"Dovrei tornare a filare" si diceva ogni volta, ma quando varcava la soglia della libreria e trovava Belle ad aspettarlo, con un sorriso così splendente da illuminare tutta la casa, ogni proposito si infrangeva all'istante.
Filare lo aiutava a dimenticare, ma Belle lo aiutava a vivere.


***Spazio autrice***
Eccomi qui con una shot dedicata alla 2x19.
Che dire, i flashback sono stati così teneri e romantici che non potevo non scrivere qualcosa al riguardo. La scena della libreria, poi, è stata una grandissima sorpresa, non pensavo che l'avrebbero mai inserita nonostante le richieste dei fans, e invece ci hanno accontentato <3 Anche l'abbraccio della foresta e la confusione di Rumpel quando si gira e trova Belle ad un centimetro dalla sua faccia sono cose che non dimenticherò mai.
Le scene a SB, invece, sono state di una tristezza assoluta (tranne quella all'ospedale che è stata tenerissima). Al più presto scriverò qualcosa su Lacey perchè ho bisogno di sfogarmi. Gold è stato così tenero all'appuntamento (quando rovescia il tè o fa quasi cadere il menù mi fa venire voglia di abbracciarlo <3) e invece Lacey non sembra amare la tenerezza. Non sono stata mai a favore della svolta dark di Belle, spero solo che questa cosa non condizioni troppo il loro rapporto in futuro. E vogliamo parlare della tenerezza di Gold che dorme nello stesso lato del letto di Belle e che sorride quando Granny gli porta l'hamburger perchè gli ricorda Belle? *-*
Comunque, spero di non aver eccesso nel fluff, ma anche se fosse perdonatemi, ne ho bisogno .-. Il titolo è tratto da "Something there", canzone del cartone "La bella e la bestia".
Come al solito ringrazio tutti quelli che hanno letto e/o recensito le mie precedenti shot :)
A presto,
Lilly_93

  
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