Quando Katniss Everdeen scoccò la freccia, facendola finire dritta nel mio cuore, pensai a quanto era stata inutile la mia vita basata solo ed esclusivamente sull'allenamento. E solo per poter partecipare e vincere gli Hunger Games, un giorno.
Rividi tutta la mia vita passarmi davanti. Tutte quelle ore sprecate nell'allenamento che non erano servite a niente. Stavo morendo e ne ero consapevole. Poi ad un tratto tutto intorno a me si fece soffice e leggero ed ebbi la senzazione di volare nell'aria. In effetti fu proprio così. Guardai tutto sotto di me, l'arena, la stupida ragazza in fiamme e quella bambinetta, farsi piccole piccole mentre io continavo a salire.
-Stanno trasportando il mio corpo sull' hovercraft- pensai.
Poi però mi venne in mente che negli Hunger Games un corpo veniva prelevato dall'arena solo quando era completamente privo di vita. Poco dopo sentii il colpo di cannone. Era per me, potevo scommetterci. La cosa più spaventosa fu però accorgermi di una sagoma che tanto mi assomigliava, poco lontano alla ragazza in fiamme e a quell'altra bambinetta. Ero io, potevo scommettere anche su quello. Stranamente però non sentii assolutamente niente nel vedermi steso a terra, trafitto da una freccia.
Ormai vagavo nei cieli e con difficoltà riconoscevo le persone a me sottostanti.
Persi la cognizione del tempo e dello spazio e una grande sensazione di benessere si impadronì di me.
Mi svegliai in un luogo luminoso, non bene delimitato. Addosso avevo una tunica bianca monospalla, simile a quella di un dio greco o romano. Quando la vista si normalizzò scorsi vicino a me un carrello pieno zappo di lance ed in lontananza avvistai dei bersagli. Alla mia destra si estendeva un'ampio tavolo con tutte le prelibatezze possibili ed immaginabili a questo mondo.
Ed è così che ancora oggi trascorro la mia infinita esistenza.
Scaglio lance, la cosa che so fare meglio al mondo e mangio a sazietà.
Non potrei avere meglio.
[Glimmer]
Maledetti aghi inseguitori. Maledetta Katniss Everdeen!!!
Con una sola mossa, una mossa geniale, era riuscita a terrorizzare la maggior parte di noi Favoriti. E quelli non terrorizzati erano stati uccisi. Io ero una di quelli.
Ora però, in qualche posto sperduto stranamente piacevole trascorrevo la mia giornata vivendo in super-extra-lusso facendo a pezzi manichini, mangiando da un banchetto interminabile, godendomi la mia eterna vita immortale.
[Clove]
Prima di morire ricordo di aver visto Cato tutto preoccupato su di me che ero in fin di vita.
-Non morire!!! Non mi lasciare!- aveva urlato mentre delle lacrime gli scendevano lungo le morbide guance.
Io ero shoccata. Ogni parte del mio corpo era indolenzita, così tanto che quel gran dolore non lo sentivo quasi più. Ero meravigliata di vedere Cato che piangeva. Sopratutto per me.
Tra noi lì al distretto le cose andavano abbastanza bene, insomma... era un compagno di allenamenti come un'altro... Mai però avrei immaginato che fra noi due sarebbe nato un sentimento maggiore dell'amicizia.
Dopo la morte di Glimmer e Marvel infatti non solo ci eravamo scambiati qualche bacio profondo ma la notte prima del festino alla Cornucopia, Cato mi aveva fatta sua in quel sacco a pelo. Inutile dire che ci amavamo e che in realtà gli innamorati sventurati eravamo noi due.
Poi venne il festino, Cato faceva da guardia da lontano quando ad un tratto ecco spuntare dal nulla il mostruoso Tresh che mi schianta contro la Cornucopia. E poi Cato che viene a soccorrermi. Tanta luce, tanta confusione ed eccomi lì in quel posto indefinito. E poi appare anche Cato. E io sò per certo che siamo sul serio gli innamorati SVENTURATI.
[Cato]
Dopo che Clove, la mia dolce Clove era morta niente aveva più senso per me. Volevo solo farla finita, uccidere Tresh e i due idioti in fiamme e quella stupida ragazzina coi capelli rossi. Così finalmente sarei potuto tornare a casa. Il problema è che io Non volevo tornare a casa. Come avrei fatto a dimenticare tutto, a dimenticare Clove?
Quella vita per me non aveva senso così tiravo avanti lasciando tutto nelle mani del destino.
E poi gli ibridi. Creature orribili, simili ai lupi che ti correvano dietro ferendoti le gambe. Trovai rifugio sulla Cornucopia. Ben presto mi raggiunsero anche gli innamorati, gli unici rimasti in gioco.
Finii tra gli ibridi e tutta la notte questi mi torturarono, uccidendomi lentamente anche perchè addosso avevo un'armatura che mi proteggeva. Ma mi impadiva anche di morire immediatamente, senza molto dolore.
Finalmente la ragazza in fiamme decise di tirarmi una freccia che mi prese diritta in petto, dandomi finalmente la pace.
Fui svegliato da una carezza di... di Clove. Ero morto ed anche lei. Ci trovavano nell'infinito, camminavamo sulle nuvole e intorno a noi una luce splendente. Intorno a noi tutte le nostre attrezzature ginniche e le nostre armi, una serie infinita di coltelli, spade, manichini e bersagli. Il nostro paradiso.
Lei aveva addosso una tunica bianca e anche io. Era bellissima. Sembrava una dea.
-Dove siamo?- Chiesi.
-Non ne ho idea...In paradiso... Credo...... Ti ho aspettato...- Sussurrò lei.
-Anche io non vedevo l'ora di ritornare a stare con te-. Dissi.
E questa volta sarei stato con lei PER SEMPRE.
Ma salve-ciao belle figone! Come butta? Ok, lo so.... fa pena e mi dispiace ma perdonatemi è la prima os che faccio sui hunger games.... ripeto.. perdonatemi! -Prè