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Autore: MSRICDCUNPT    02/05/2013    2 recensioni
-Sai, un giorno anche noi avremo la possibilità di amarci, indifferentemente da chi o cosa siamo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Persone che si uccidono per soldi o gelosie, ragazzini che fanno finta di amarsi, vecchietti seduti sulle panchine che mentre danno briciole di pane agli uccelli pensano ai loro amori perduti.
Amori perduti.
Perché non ne parla mai nessuno?
Storie d’amore sempre con il lieto fine, sempre con qualcuno che è felice.
Mai qualcuno che scrivesse una storia in cui il lieto fine si può solo sognare e in cui l’amore non è in grado di trionfare.
Quelle storie d’amore platonico, in cui il desiderio carnale è proibito; oppure quelle storie in cui le persone che si amano, che sono ostacolate da tutto e anche se il loro amore è forte, non trionfa.
Perché, diciamocelo!, a volte è meglio lasciare le cose così.
Anche se questo significa soffrire.
Non è maledettamente triste, tutto questo?
Alla fine, non resta più niente se non il vago ricordo di quell’amore quasi vissuto.
Sarebbe bello se si potesse fare quello che si desidera, mandando all’aria tutto e tutti, fregandosene delle conseguenze. Cercare di essere felici anche se si ha mille occhi puntati addosso, se si va contro la volontà della propria religione, addirittura, anche se si va contro il volere del proprio Dio.
Ci sono poi, quegli stolti che non accettano l’amore in ogni forma.
Amore verso un animale, amore verso una persona dello stesso sesso, amore verso le persone che gli altri reputano “diverse”.
Orrendo, vero?
Era una mattina d’inverno, lo ricordo come se fosse ieri, e stavamo passeggiando come due adolescenti alle prime armi con l’amore.
-Illudiamoci.
-Come? –chiese lei confusa, non afferrando il filo del mio insensato discorso.
-Illudiamoci. –ripetei per la seconda volta. –Illudiamoci di poter vivere così, come vogliamo. Come se fossimo libere. Come se potessimo amarci. Come se non ci fosse nessuno che ci ostacola. Come se niente fosse.
-Le illusioni fanno stare bene… -disse ella, continuando così il mio insensato discorso. –Ma  alle volte, ci rendono diversi e ci fanno soffrire o ridurre semplicemente alla pazzia.
Mi persi nella sua dolce voce, e cercando di catturare il suo sguardo con il mio. Ma invano.
Come sempre, guardava d’innanzi a sé, con lo sguardo perso nel vuoto.
Era maledettamente bella, ed io stupidamente, totalmente e irrimediabilmente innamorata di lei.
Amavo alla follia i suoi occhi scuri, la sua pelle leggermente più scura della mia color latte, i suoi lunghi capelli neri, la sua passione per il disegno, il suo sguardo quando mi guardava, la sua dolcissima voce quando canticchiava sulle note di Ed Sheeran, i codini colorati che portava al polso, i suoi abbracci speciali, il sorriso che riservava solo ed unicamente a me. Era bellissima ed io maledettamente gelosa.
È così sbagliato il nostro amore? Molti mi criticano, ma io faccio finta di non sentirli, anche se so che quelle parole dette con superficialità fanno male. Ma lei, la mia Cassandra, soffre, e questo fa star male anche me.
Perché le persone non pensano alla loro, di vita?
Perché devono sempre intromettersi in cose che non le riguardano?
Perché esistono, perché?
Fanno sembrare l’amore, il NOSTRO amore, così maledettamente sbagliato.
Forse è questo il problema. L’amore è il problema.
Oramai il suo vero significato è andato a scemare sempre di più nel corso del tempo.
In italiano, la parola “amore” ha varie sfaccettature.
Ognuna diversa dall’altra.
Ma io, preferisco usare il greco. Questa lingua, permette di definire ogni sfaccettatura dell’“amore”.
-Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato.
-Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.
-Eros (έρως) definisce l’amore sessuale.
-Anteros (αντέρως) è l’amore corrisposto.
-Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
In ebraico, invece, c’è la parola “ahava” per “affetto” e “compassione” e viene talvolta tradotta con “tenerezza”.
 

-Sai, un giorno anche noi avremo la possibilità di amarci, indifferentemente da chi o cosa siamo.

 
 

< che un materasso d’aghi su cui dare
da bere a queste femmine crudeli.>>
-Charles Baudelaire.

Ciaaaaaaaao.
Eh si, sono ancora qui, sempre grazie alla mia DOLCISSIMA professoressa con le sue intelligentissime traccie.
Beh, lo so che come storia non è un granché, ma è pur sempre un modo alternativo di distinguermi da quelli della mia classe.
Grazie per aver letto la mia storia e ringrazio Wikipedia per le definizioni dell'amore.....No, anche se studio greco, non sono ancora in grado di farlo da sola....
Cordiali saluti -Lò <3
P.S. Prof, se stai leggendo queste storie e i miei commenti "impertinenti", sono più che felice di accogliere una tua recenzione.
  
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