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Autore: Stria93    04/05/2013    5 recensioni
(Shot ambientata nella 2x02)
Quando fece per allontanarsi però, l'uomo la trattenne e la baciò di nuovo con passione.
Aveva bisogno di lei, aveva bisogno di sentirla, di assaporare la sua presenza in tutto e per tutto.
All'inizio la ragazza sembrò sorpresa da quell'improvviso vigore, ma alla fine si lasciò andare, e rispose al bacio con altrettanta passione.
Le mani dell'uomo le percorsero avidamente la schiena, poi si spostarono più su e le sue dita affusolate s'intrecciarono alle morbide ciocche ramate.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Charming se n'era appena andato dal suo negozio, ma non poteva lontanamente immaginare l'effetto che le sue ultime parole avrebbero avuto su Rumpelstiltskin.
- Se si attraversa il confine di Storybrooke si perde ogni memoria di chi siamo veramente, e la nostra identità sotto il sortilegio diventa la nostra unica identità. - Aveva detto.
Rumpelstiltskin prese il bastone e colpì violentemente un paio di cristalliere, mandandole in frantumi.
Era al punto di partenza! La maledizione si era spezzata ma lui ancora non poteva uscire dalla città a cercare suo figlio! Ma non si sarebbe fermato, non l'aveva mai fatto e ora che era così vicino a raggiungere il suo scopo non si sarebbe fatto fermare da uno stupido inconveniente, avrebbe trovato un modo!

 Quando arrivò a casa per la pausa pranzo, trovò Belle indaffarata in cucina.
Lui avrebbe preferito che non toccasse i fornelli quando era sola in casa, ma dopo molte proteste e un paio di battiti di ciglia della ragazza, aveva sospirato e le aveva dato il permesso di cucinare.
Le prime volte l'aveva tenuta d'occhio, pronto a intervenire se avesse avuto difficoltà, ma doveva ammettere che se la cavava splendidamente anche da sola, e così le aveva concesso di preparargli il pranzo per quando fosse tornato dal negozio.
Quando lo sentì entrare in casa, Belle si voltò e gli sorrise rapidamente, per poi tornare a occuparsi del cibo sul fornello.
Rumpelstiltskin faceva del suo meglio per nascondere i segni dello scatto d'ira di poco prima, ma sentiva ancora i muscoli tesi per la rabbia, e l'unica cosa che potesse farlo stare meglio in quel momento era lei.
Si avvicinò e la sorprese da dietro, cingendole la vita con un braccio e affondando il viso nei suoi capelli, inalandone il profumo.
Belle rise, posò una mano sulla sua e spense il fuoco, poi si voltò e lo baciò teneramente sulle labbra.
Quando fece per allontanarsi però, l'uomo la trattenne e la baciò di nuovo con passione.
Aveva bisogno di lei, aveva bisogno di sentirla, di assaporare la sua presenza in tutto e per tutto.
All'inizio la ragazza sembrò sorpresa da quell'improvviso vigore, ma alla fine si lasciò andare, e rispose al bacio con altrettanta passione.
Le mani dell'uomo le percorsero avidamente la schiena, poi si spostarono più su e le sue dita affusolate s'intrecciarono alle morbide ciocche ramate.
Lei gli artigliò la giacca con le unghie e mordicchiò leggermente le labbra sottili dell'uomo.
Senza interrompere il bacio, Rumpelstiltskin gettò a terra il bastone, sollevò la ragazza e la fece sedere sul bancone della cucina, in modo che lui si ritrovasse in piedi tra le sue gambe aperte, che lo circondarono e lo attirarono ancora più vicino.
L'uomo sentiva che stava per raggiungere il punto di non ritorno; se non avesse interrotto il contatto in quel momento, non sarebbe più riuscito a fermarsi.
Sentiva il corpo di Belle farsi sempre più caldo e il suo respiro accelerare: non potè più trattenersi.
La sollevò, continuando a baciarla e, nonostante le numerose proteste del suo ginocchio, la portò in camera sua e la distese delicatamente sul letto.
La guardò incerto, come a chiedere il permesso; il viso di lei era arrossato, le labbra erano socchiuse e aveva le pupille dilatate; era bellissima.
Gli sorrise e annuì, e in quel momento Rumpelstiltskin capì quanto l'avesse desiderata fin dal primo istante in cui l'aveva vista.
Le sfilò velocemente il vestito, lasciando indugiare le mani sui fianchi, sulla schiena e sui suoi seni perfetti.
Sentiva la pelle di lei vellutata sotto il suo tocco.
Belle gettò la testa all'indietro con un gemito, affondando le dita nei capelli di lui e tirando delicatamente.
L'uomo iniziò a baciarle il collo, poi proseguì lentamente verso la parte inferiore del suo splendido corpo, esalando il suo aroma dolce e delicato.
Quando si soffermò sul basso ventre, sentì le gambe di lei tremare leggermente e irrigidirsi.
Rumpelstiltskin interruppe la serie di baci e alzò lo sguardo, preoccupato; ma Belle sorrise: - Chi ti ha detto di fermarti? -
Ben presto entrambi furono liberi da tutti gli indumenti.
Pelle contro pelle, bocca contro bocca, sembravano un tutt'uno; sembrava che al mondo non esistesse altro al di fuori dei loro corpi intrecciati, che si muovevano in una danza perfetta, al ritmo di una melodia che solo loro potevano udire.
I gemiti e i sospiri di Belle apparivano, alle orecchie di Rumpelstiltskin, come la musica più soave che avesse mai udito, e in quel momento seppe che lei e solo lei era il suo vero amore.

 Entrambi giacevano sul letto ansimanti e sudati, abbandonati l'uno contro l'altra.
Rumpelstiltskin si stese di fianco a Belle, abbracciandola, cullandola dolcemente e baciandole la testa.
Lei gli si strinse accanto e chiuse gli occhi, godendosi il suo abbraccio; si sentiva stanchissima e dopo pochi minuti si addormentò.
Rumpelstiltskin avrebbe voluto passare tutto il pomeriggio a letto con lei, tenendola fra le sue braccia e guardandola dormire, il viso ancora arrossato e i capelli scarmigliati; ma doveva mettersi subito al lavoro per trovare un modo per oltrepassare il confine senza che la sua memoria venisse cancellata, così si alzò piano, cercando di non svegliare la sua amata e di ignorare le fitte dolorose che la sua gamba, affaticata da tutto quel movimento, gli procurava.
Si fece una rapida doccia e si vestì.
Prima di andare, coprì con le lenzuola di seta il corpo nudo di Belle, le scostò i capelli e le depositò un leggero bacio sulla tempia.
Lei sorrise beatamente nel sonno.
Rumpelstiltskin uscì di casa, col cuore e la mente molto più leggeri rispetto a quando era rientrato.

 Il resto del pomeriggio trascorse tranquillo, e Rumpelstiltskin ebbe tutto il tempo per iniziare a pensare ad un modo per aggirare l'ostacolo del confine.
Era ormai tardo pomeriggio quando guardò l'ora e decise che era tempo di tornare a casa...da Belle.
Per ventotto anni non aveva avuto nessuno che attendesse il suo ritorno dopo il lavoro, così spesso si tratteneva al negozio fino a tardi, ma ora qualcuno c'era; c'era una persona che amava e quell'immensa casa sembrava molto più accogliente, e la prospettiva di tornarvi era molto più dolce.


 


 

  
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