Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: SakiJune    26/11/2007    2 recensioni
Sei sempre stato una persona prudente. Fino al fanatismo. Ma davanti a due occhi neri che ti scaldano il cuore, e al ritorno di un amico che credevi perduto, le tue difese si allentano, fino a scomparire... non è vero Mad-Eye?
Una storia d'amore e di guerra ambientata subito dopo il sesto libro, tra vecchi e nuovi membri dell'Ordine della Fenice. Piccoli spoiler, relativi all'identità e ai retroscena dei personaggi, e non agli avvenimenti del settimo libro.
CONCLUSA!
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alastor Moody, Remus Lupin, Severus Piton, Sorpresa, Voldemort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note:
Questa storia è ambientata subito dopo il sesto libro, e non contiene spoiler sugli avvenimenti di Deathly Hallows. Prende spunto da alcune informazioni in esso contenute, comunque.

Preciso che mi ha ispirato molto la fic "Figli della Libertà" (che però si svolge al tempo del primo Ordine) di Trick, una delle mie autrici preferite di EFP in assoluto.
Non chiedetemi quando aggiornerò... sono in alto mare...

SakiJune




Pioveva. Deh, se la mandava giù.
Remus si materializzò nel soggiorno, salutando i compagni dell'Ordine con uno strano sorrisetto stampato sul viso.
- Dove accidenti sei stato, Lupin? Pensavamo che i Mangiamorte ti avessero fatto la festa - fu il benvenuto di Dedalus, che stava giocando a carte con Hestia Jones,.
Erano davvero giorni duri, la morte di Dumbledore era stata un brutto colpo per tutti.
Severus si era dimostrato per quel traditore che era, alla fine.

- Lo so io dov'è stato. Nel Devon - grugnì Moody, alzandosi. - Non è proprio il momento di metter su famiglia! - continuò mandando Remus a sbattere contro il muro. - Vedi di non combinare cose strane con Tonks, o finirai molto male. Chiaro?

A quelle parole Hestia ebbe un sussulto e se ne andò in cucina, urtando la sedia di Dedalus che mugugnò un "Che modi, Jones". Che ipocrisia stava dimostrando Alastor! Come se anche lui non fosse coinvolto con una donna...
Come se non fosse coinvolto con lei.

- Io ho provato a dirglielo, a Dora, che sono troppo vecchio per lei... - cercava di giustificarsi Lupin.

"Anche tu saresti troppo vecchio per me, Mad-Eye" pensò amaramente Hestia, mordendosi le unghie. - Però questo non ti ha impedito di conquistarmi. - Le sue guance colorite erano un poco più spente del solito e man mano che sentiva le voci dei due nell'altra stanza, la sua nausea cresceva, insieme ad una sorta di rassegnazione.

- E pericoloso... e povero... ho provato in ogni modo a convincerla di lasciarmi stare, ma lei non vuole sentire ragioni!

"Da quando queste sono ragioni per non amare un uomo? E da quando la ragione c'entra qualcosa con l'amore, comunque?"

- E allora tu dille che non la ami, e basta!
- Non ci riesco - rispose Remus, tranquillo. - Non ci riesco perché non è vero.

"Sei uno stupido, Alastor. Dovresti prendere esempio da lui..."

Usavano quel nascondiglio, un comunissimo appartamento Babbano, dall'inizio dell'estate. Harry Potter aveva iniziato la ricerca degli Horcrux, con Ron e Hermione, e l'Ordine continuava la sua lotta per cercare di contenere la furia dei Mangiamorte. Quando qualcuno era fuori in missione, gli altri non potevano che attendere con ansia il suo ritorno, o avventurarsi a loro volta nella notte.
Molly Weasley aveva chiesto anche a lei di rimanere alla Tana, con Tonks, ma aveva rifiutato. Stare lontana da Alastor era semplicemente impossibile per lei.
Anche se non era né bello, né giovane, né romantico.
La sua figura era quanto di più magnetico esistesse nel suo orizzonte, fino a qualche anno prima limitato alla spensieratezza della sua età. Perché non era sempre stata un'aspirante martire per il Mondo Magico, Hestia Jones. Era stata prima di tutto una studentessa non proprio modello a Hogwarts, fatta eccezione per Difesa, per cui aveva un'inclinazione naturale. Ma non era mai riuscita ad applicarsi a Babbanologia, e la professoressa Burbage l'aveva bocciata in quel GUFO. Era cresciuta in una famiglia purosangue, non capiva nulla del mondo dei Babbani, e anche se provava una certa ammirazione per loro, non sarebbe mai riuscita a vivere senza magia.
Era anche il tipo di ragazza che idealizzava gli uomini più grandi di lei, che sognava di diventare la moglie di un mago famoso, coraggioso, affascinante.

Famoso. Sì, lo era, senza dubbio.
Coraggioso... certo. Eccessivamente prudente, a volte, ma era questo che le trasmetteva sicurezza, e alimentava il suo bisogno di essere protetta da lui.
Affascinante? Qualunque donna tranne lei avrebbe riso.
Beh, no, Tonks non aveva riso affatto, quando le aveva confidato della loro storia. Lei capiva i suoi sentimenti, perché la sua situazione era abbastanza simile.

"Tranne per il fatto che Remus difende il loro amore davanti a tutti, mentre Alastor... se non temesse una reazione controproducente da parte mia, mi lascerebbe"

Adesso le cose si complicavano. Non erano bastate le precauzioni che tutti conoscevano, per evitare il patatrac. Contò di nuovo sulla punta delle dita, per essere sicura.

- E adesso?

Lo disse ad alta voce, senza accorgersi che un uomo la stava fissando, chiuso nel suo impermeabile gocciolante, appoggiato alla porta con una smorfia di dolore sul viso.
- Hettie? - la chiamò, piano.
- Non chiamarmi Hettie... - disse pigramente lei, mentre si voltava. - Merlino santo, Kingsley!
L'altro portò l'indice alle labbra.
- Shht. Non li voglio tutti attorno. Mi basti tu.
Scivolò elegantemente tra la porta e il frigorifero, rimanendo rannicchiato a tremare in quell'angolo, come in preda ad una febbre altissima.
- Sai cos'è la Maledizione Color Porpora, Hettie? - boccheggiò, allungando il braccio per attirarla a sé. Lei gli si inginocchiò accanto.
- Sì... Sturgis l'aveva beccata, una volta, di striscio. E' stato Dolohov?
- Jugson. Sono evasi tutti quanti... Hanno ucciso il Primo Ministro Babbano, Hettie... ho fallito... sono stato inutile...
Hestia era scoppiata a piangere, adesso. Non era una guaritrice, ma lo stesso capiva che non c'era nulla da fare.
- Vado a chiamare gli altri. Forse...
Lui la bloccò. - E' il tuo viso, l'ultima cosa che voglio vedere. Sei così bella. Non capisco perché quel vecchio orso non voglia sposarti.

"Anche lui lo sa" si stupì lei.

- Vai alla Tana. Resta al sicuro. Non voglio che ti accada qualcosa...

Ma sapeva che Hestia non l'avrebbe mai fatto, che il suo posto era là, accanto ad Alastor, e che non sarebbero state le parole di un compagno moribondo a convincerla, a nessun costo.

- Aspetto un bambino, Kingsley.

Ma lui già non l'ascoltava più. La sua carnagione bruna era mutata in un livido malsano, mentre la fronte si imperlava di sudore.
Il respiro si fece affannoso, e poi cessò del tutto.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SakiJune