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Autore: FedericaLille    14/05/2013    14 recensioni
Catherine ha un fidanzato, una casa e un lavoro. E' ormai una donna matura e con i piedi per terra. Ma cosa succede quando un incontro inaspettato le sconvolge la vita? Crolla ogni certezza e la paura di (ri)innamorarsi prende il sopravvento.
"Eccola, la scatola ben impacchettata con scotch ultraresistente, la scatola contenente un pezzo consistente della mia esistenza. Era rimasto tutto intatto lì dentro, come se il tempo si fosse fermato. I CD, i poster, i DVD, le lettere, i biglietti, i libri, tutto ciò che possedevo con stampato sopra “One Direction”. Erano passati ben dodici anni dalla loro entrata in scena, cinque dalla loro uscita di scena.
In quei cinque anni Zayn era scomparso dai gossip, da qualsiasi rumors e pettegolezzo. Era riuscito a nascondersi bene, e incontrare una sua vecchia fan l’aveva impaurito. Non avrei rivelato di averlo incontrato, non avrei mandato in aria la sua copertura.
Intanto però lui aveva mandato in aria la mia, di copertura. Negli ultimi anni mi ero autoconvinta che quella per lui fosse stata sempre solo una innocente infatuazione passeggera. Purtroppo rivederlo mi aveva dato una certezza: seppure fosse stata solo una infatuazione, non era passeggera affatto."
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

 


Guidavo per le strade di Londra, in una periferia poco nota, dove io e il mio fidanzato avevamo deciso di andare a vivere insieme. I miei non avevano appoggiato quella scelta, ma nel 2022 era ormai scontato che due ragazzi, di 26 e 30 anni decidessero di andare a convivere, seppur senza essere ancora sposati. Si, l’unico problema era quello del matrimonio, in quanto i miei genitori erano effettivamente dei fanatici religiosi.
L’asfalto scorreva veloce sotto le ruote della mia auto, mentre le mia dita si muovevano sui tasti della radio, alla ricerca di una canzone decente.
Ruotai gli occhi verso la radio per capire su che stazione ero arrivata; fu un secondo di distrazione, un attimo in cui persi di vista la strada e un brusco impatto mi stordì.
Un flash, lo stridio dei freni sull’asfalto, l’airbag gonfiato contro il mio corpo, il fumo che mi infastidiva l’olfatto, gli occhi chiusi. Avevo male alla testa, respiravo a fatica e avevo perso la sensibilità alle gambe. Mi si erano probabilmente staccate dal corpo, non le sentivo più.
Pensavo che fosse giunta la fine per me, una fine rapida e indolore. E invece il dolore persisteva, e si accentuava in alcune zone del corpo. Raggiunse anche le gambe, ad un certo punto, all’altezza del ginocchio destro. Almeno avevo la prova che non mi si erano staccate dal corpo.
Avrei pianto se ne avessi avuto le forze, ma ero immobile, bloccata dentro quella scatola di ferro.
Mi decisi ad aprire gli occhi, ma non cambiò molto, in quanto tutto ciò che mi circondava era nascosto da uno spesso strato di grigio. Fumo, che probabilmente veniva dalla mia stessa auto. Sarebbe potuta esplodere, cavolo. Dovevo uscire di lì.
Finalmente connessi il cervello e capii la situazione di pericolo in cui mi trovavo. Purtroppo però ero davvero incastrata e nonostante mi dimenassi in continuazione non riuscivo a muovermi. Il sedile mi era caduto sulle spalle e mi immobilizzava del tutto.
D’un tratto qualcosa alla mia destra si mosse: era lo sportello che si apriva bruscamente.
“Esca, veloce!”, mi disse una voce maschile.
Guardai verso la figura che mi faceva segno di uscire di lì, ma la vedevo sfocata. Notai alcuni tratti: moro, carnagione scura, barbetta incolta, non riuscii a distinguere il colore degli occhi.
“Io… s-sono incastrata.”, riuscii a dire, balbettando.
“Non so quanto tempo abbiamo, ma la tirerò fuori di lì.”
Perché parlava di tempo? A che scadenza si riferiva? Cominciai ad avere seriamente paura quando una vampata di fuoco apparve improvvisamente davanti ai miei occhi, esattamente sul cofano anteriore. La fiamma cresceva progressivamente e io respiravo ancora più a stento, con tutto quel fumo.
Il ragazzo al mio fianco sbarrò gli occhi, in preda al panico, e vidi le sue iridi nocciola, un nocciola caldo che si colorava d’oro verso l’esterno. Riconobbi subito quegli occhi, quello sguardo, quella voce.
Era un’allucinazione, di quelle che si fanno prima di morire, sicuro. Non poteva essere vero che fosse lui, e che io potessi riconoscerlo, dopo tutti quegli anni che mi ero costretta a rimuoverlo dalla mia vita.
La figura che fino a un attimo prima mi stava di fianco, chiunque essa fosse, era scomparsa. Si era sicuramente messa in salvo. Quel rottame di macchina stava prendendo fuoco e io sarei morta lì dentro.
Sentii le palpebre appesantirsi, le socchiusi, poi le riaprii, poi le richiusi. Un colpo di tosse, poi due. Non avevo più la forza di respirare, non avevo la forza di lottare per vivere. Chiusi gli occhi definitivamente ed esalai un ultimo respiro prima di perdere del tutto i sensi.

Il boato di un’esplosione mi risvegliò. Aprii subito gli occhi e vidi a pochi metri da me la mia cara automobilina in frantumi, travolta dalle fiamme e dal fumo. Io mi trovavo lì dentro, sarei dovuta esplodere con lei. Come avevo fatto a uscirne?
Mi guardai attorno, stavo distesa per terra, la testa poggiata a qualcosa. Mi voltai e vidi una macchina alle mie spalle. Non era in ottime condizioni, ma comunque non rischiava di scoppiare.
Ero tutto deserto e silenzioso, un silenzio che lasciava spazio solo al rumore delle fiamme che divampavano verso il cielo. Mi girava la testa e respiravo a fatica. Cosa era successo? Come era possibile che mi fossi messa in salvo? E chi era quel ragazzo? Era davvero solo un’allucinazione?






Angolo Autrice.

Eccomi qui con una nuova storia tutta da scoprire! :3 Ciaao a vooi!
Per chi non mi conosce ancora, mi presento: Sono Federica, ho 18 anni e sono una Directioner.
(Mi sento in una di quelle riunioni genere "alcolisti anonimi", dove voi dovreste rispondere in coro "Ciao Federica" con tono scocciato)
Bene, bene, bene. Questo è solo un prologo, un piccolo, innocente, stupido prologo. Spero però vi abbia già intrigato un po'!
Il titolo: "2022" perchè è l'anno in cui è ambientata la mia storia, "flashback" perchè la protagonista si sentirà come catapultata indietro nel tempo
e riproverà vecchie emozioni, ripercorrendo attimi passati, e scoprirà anche nuove emozioni.
Il protagonista maschile, come avete ben capito (credo, spero) è Zayn.
Ho scelto lui perchè in quella banda di scapestrati era quello che più si adattava al personaggio che voglio descrivere.
Insomma, mi aspetto qualche recensione, per spronarmi a pubblicare il primo capitolo che è già bello e pronto su Word u.u

Ora però qualche annuncio per chi già mi conosce:
-Andrò avanti con "
Gioco di lettere", non la abbandonerò mai. Voi però dovreste farvi sentire un po' di più lì, eh?
-Perchè non pubblico più capitoli in "Forgetting him was like trying to know somebody you've never met" ??
Beh, non ho più l'ispirazione iniziale. Pensavo che ce l'avrei fatta in quest'impresa.
In fondo mancherebbero solo quattro capitoletti circa, ma non ce la faccio.
Non so scrivere senza ispirazione. Quindi pregate per me affinchè mi venga l'ispirazione!
-Che cos'è questa nuova cosa che ho pubblicato oggi? Una nuova fanfic, messa qui in "prova". Se piace, vado avanti, se non piace, va nel cestino.

Infine un'ultimissima cosa:
"BACI, AMORE E ONE DIRECTION"
Libro edito della Fabbri, uscito qualche giorno fa in tutte le librerie d'Italia. Acquistabile anche online, QUI
Ne avete sentito parlare? L'avete visto? Letto? Comprato? Mangiato?
Iooo sono una delle autrici di questo libro, perciò fatemi sapere se lo leggerete, in un futuro :)

Adesso vi lascio in pace, e vi saluto! Un bacione grande grande :*

  
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