Fragments

# Points of view

«Perché non diventiamo amici?»
Quell'irritante frase, che Lyra ripeteva a Silver ogni volta che si incontravano, ormai ronzava in testa al ragazzo dai capelli rossi come un fastidioso Ninjask.
Glielo domandava in ogni situazione e in ogni luogo, sempre e comunque.
Anche se la seccata risposta di Silver era sempre la stessa:
«Non mi interessa essere tuo amico.»
Persino ora, che la guarda dormire nel suo letto, completamente nuda e stretta a lui, non ha cambiato idea. No, non vuole affatto essere suo amico e non lo sarà mai.
Ghignando, si ripete che è solo una questione di punti di vista.

# Jealousy

Silver non si era mai ritenuto una persona gelosa. Pensava fosse un sentimento inutile, provato unicamente da persone deboli e insicure.
E lui non era una persona debole: sarebbe diventato il miglior Allenatore di tutti i tempi.
Quando però vide Ethan, quell'insulso Allenatore, stringere in un abbraccio affettuoso Lyra, uno strano nodo allo stomaco lo colse.
Lo stesso successe al suo Sneasel, che vide il Furret della ragazza giocare con il Marill di Ethan.
Entrambi digrignarono rabbiosamente i denti e meditarono vendetta.
Fu in quel momento, che Silver capì una cosa: era arrivato il momento di rivedere il suo concetto di gelosia.

# Good night kiss

Giovanni non era esattamente il tipo di padre che dà un bacio ai propri figli, prima di accompagnarli a letto. Silver era cresciuto così senza nemmeno un bacio della buonanotte.
Si trovò quindi in difficoltà, quando Lyra gliene chiese uno, prima di dormire.
«Perchè non mi vuoi dare un bacio della buonanotte?»
«È una cosa per bambini piccoli.» sbuffò scocciato.
Lei fece una smorfia e gli mise il broncio. Però, mentre lui si girava, pronto a dormire, gli scoccò un veloce quanto inaspettato bacio sulle labbra.
«Pensi ancora che sia da bambini?» gli domandò, strofinando delicatamente il suo naso contro quello del ragazzo, prima di scomparire ridacchiando sotto le coperte.

# Hair

Silver aveva sempre pensato che i codini di Lyra fossero semplicemente ridicoli. Come poteva andare in giro conciata come una bambina di sei anni, anche adesso che era ormai un'adolescente, per lui era un mistero.
Però, doveva ammettere che era davvero divertente scioglierle quelle due code e tenere gli elastici al di fuori della portata della mano di Lyra.
Crescendo, infatti, era diventato decisamente più alto della ragazza, che gli ora arrivava a malapena alla spalla.
Vederla affannarsi in punta di piedi, mentre cercava inutilmente di riprendersi gli elastici poteva essere considerata una degna vendetta per tutte le volte che l'aveva sconfitto.
E poi, passare una mano tra i suoi morbidi capelli castani, solo per vederla arrabbiarsi ancora di più, era senza prezzo.

# Smile

«Tu non sorridi mai.»
Quella di Lyra non era una domanda, ma un'affermazione. Il suo tono strano fece inarcare un sopracciglio a Silver.
«E con questo?»
«Perché non sorridi mai?»
«Forse perché non ho motivi per farlo?» rispose sarcasticamente Silver.
Lyra lo osservò con sguardo corrucciato. Senza alcun preavviso, afferrò le gote del ragazzo con le mani, tirando fino a ottenere un sorriso forzato.
Silver emise un ringhio, e lei lo lasciò finalmente andare.
«Che cosa avevi intenzione di fare?» sibilò, massaggiandosi le guance doloranti.
«Volevo solo dimostrarti che sorridere non è così diffcile.»
«Strappandomi un pezzo di faccia?»
Lei rise divertita, vedendo che il colore scarlatto dei suoi capelli si confondeva con quello delle guance. Sarebbe stata pronta a giurare che il rossore non fosse dovuto solo ai pizzicotti.

Angolino dell'autrice:
Ciao a tutti!
Ho scritto queste drabble imperfette ieri sera, visto non riuscivo a dormire al pensiero che oggi avrei dovuto sostenere le invalsi ^^
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione!

Vì