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Autore: Lorenzotop    18/05/2013    3 recensioni
" Dev'essere davvero brutto perdere chi si ama. " Pensò per il resto della notte. Ecco perché non poteva permettere che gli Heartless facessero del male alle prime persone a cui aveva mai voluto bene nella sua vita. Dal Capitolo 8: " Verità ".
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Una scuola, specialmente se si tratta del luogo dove abiterai per cinque anni, dev'essere confortevole e accogliente.
Roxas sta per entrare nella sua nuova scuola, ma siamo sicuri che sarà tutto rose e fiori? Certo, con dei compagni del genere, la sua vita in questa nuova casa sarà un po' fuori dal normale.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Demyx, Roxas, Zexyon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La macchina camminava velocemente lungo l'autostrada, e all'interno di essa convivevano terrore, eccitazione, felicità e tristezza.
Roxas era seduto accanto al padre, che sfoggiava un sorrisetto compiaciuto (Un po' perché avrebbe potuto passare più tempo con la moglie, un po' perché non gli dispiaceva far spaventare il figlio). 
<<  E allora? >>  Si decise finalmente a parlare, con un tono ironico.
<< E allora cosa? >> Roxas era decisamente agitato, più di quanto non lo fosse stato negli ultimi 15 anni della sua vita. Guardò il padre negli occhi per uno o due secondi, poi tornò a fissare ciò che c'era davanti a lui. A poche miglia, si poteva scorgere un grande cancello grigio circondato da un muro totalmente bianco, senza neanche un graffito o una piccola imperfezione.
<< Allora >> Continuò il padre. << Non sei felice del fatto che vivrai in una nuova scuola per ben cinque anni? Conoscerai molte persone e... >>
<< Fammi scendere qui. >>
Lo interruppe freddamente. Il cancello si era aperto senza che il padre del ragazzo se ne accorgesse, ma senza dargli nemmeno il tempo di rispondere o di salutare, annuì e il figlio scese dalla macchina, andando verso la suddetta scuola.
Appena Roxas ebbe solcato il cancello, quest'ultimo si chiuse immediatamente alle sue spalle, senza fare rumore. Il ragazzo si voltò per un attimo, per poi camminare dritto lungo una stradicciola in pietra, circondata da molte fontane e cespugli verdi, così verdi non ne aveva mai visti in vita sua, prima d'ora.
" Il posto non sembra poi così male " pensò per un istante, per poi arrivare alla fine della stradetta e ritrovarsi di fronte un enorme edificio bianco, con tre strane guglie nere come tetti. Seppure instranito, Roxas entrò senza fare troppe storie in quella che immaginava fosse la sua scuola. 
Intravide due ragazzi della sua età aggirarsi nei pressi dell'ingresso, per poi fermarsi bruscamente accanto a degli armadietti di colore azzurro.
<< Larxene, ti sembra il momento di scherzare?! >> Fece accanto ad una ragazza bionda dalla stravagante pettinatura un o strano tizio dai capelli biondi , molto corti e con una barbettina che gli ricopriva buona parte della faccia.
<< Io, scherzare? Mai stata più seria, Luxord. >> Con un sorrisetto malizioso, la ragazza gli sbattè in faccia un foglio di cui era difficile capire il contenuto. << Se non ti farai interrogare al mio posto durante l'ora di algebra, puoi star certo che questa finirà sul giornalino scolastico del mese >> e terminò con una risata maligna, di fronte al ragazzo allibito, che faceva come per piangere.
" Mio Dio, spero che non siano tutti così in questa scuola. "  Probabilmente il pensiero di Roxas cambiava di bene in male.
Continuò a camminare, lasciandosi alle spalle quei due strani soggetti.
Arrivò finalmente di fronte ad uno strano spazio pieno di fogli che sarebbe dovuta essere la bacheca della scuola, in cui era affisso di tutto, anche la lista delle classi e degli alunni che contenevano. Scrutò pian piano tutte le classi, per poi arrivare finalmente alla conclusione che doveva dirigersi nella " 1a D - Aula 12 ". Semplice, dato che l'aula 12 era proprio a due passi dalla bacheca.
Una volta giunto di fronte alla porta della sua classe, Roxas bussò due volte, per poi sentire un suono di assenso dall'interno ed irrompere improvvisamente in quella che sembrava essere una noiosissima lezione di filosofia. Tutta la classe lo fissò per un tempo che sembrò infinito al timido ragazzo, momento che fu poi disciolto dalla professoressa di turno, una donna tozza, grassa e con degli unti capelli rossi.
<<  Tu devi essere il nuovo arrivato eh? >> Si mise subito a frugare, con aria impaziente, il nome di Roxas sul registro, facendo poi un gesto con la mano sinistra per dirgli di andargli a sedere in un qualunque posto libero. << Questo è il vostro nuovo compagno... Soxas... ehm, Roxas. >> 
Ancora si sentiva gli occhi di tutti puntati addosso. Roxas si andò a sedere accanto ad una ragazza con dei capelli neri, con cui non volle neanche incrociare lo sguardo. Semplicemente posò la sua borsa a tracolla in terra, e cercò di non farsi notare da nessuno. 
Improvvisamente, un ragazzo abbastanza alto con dei capelli biondi a spazzola e degli occhi azzurri in fondo all'aula saltò in aria, facendo indietreggiare di qualche passo la professoressa, anche se era molto lontana , e ululando come un dannato.
 << SI'! SONO RIUSCITO A BATTERE IL MIO RECORD! TE L'HO DETTO CHE CI SAREI RIUSCITO AXEL, BRUTTO PAGLIACCIO DAI CAPELLI ROSSI! >> La professoressa cadde in terra, per poi rialzarsi con non poche difficoltà qualche istante dopo, e dirigersi dal suddetto ragazzo e dal suo compagno di banco, un tizio dai capelli lunghi e rossi che se la rideva come un matto.
<< Lewis! Posso sapere cos'è che ti fa tanto sovreccitare della poesia " A Silvia " di Leopardi?! >> La donna andò in escandescenze, e si diresse verso il libro del ragazzo, trovando un videogame tra le pagine del suddetto. Lo confiscò, per poi custodirlo nella sua cattedra, e scoccare uno sguardo di puro disprezzo al ragazzo, atterrito e deriso dal compagno.
<< Grande prof! Adesso Demyx non potrà vantarsi di aver battuto il mio record in... >> Ma la vecchia bacucca non si fece prendere in giro, e puntò il grosso dito verso i due ragazzi, sotto gli sguardi divertiti dell'intera classe, tranne quelli terrorizzati di Roxas.
<< Voi due! Avete il compito di mostrare al nuovo arrivato la scuola, ADESSO! SUBITO ! >> A quanto pare preferiva levarserli da torno piuttosto che tenerli in classe a scaldare le sedie. Demyx ed Axel si alzarono immediatamente e corsero verso Roxas, sollevandolo per le braccia e trascinandolo fuori dall'aula, per poi mollarlo lì, nel corridoio e fargli dei sorrisi smaglianti. Chissà cosa avrebbe riservato quella gitarella per la scuola al povero, indifeso e novizio Roxas.
  
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