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Autore: Aoimoku_kitsune    18/05/2013    2 recensioni
E' ambientata nella guerra, e ci sarà un grosso spoiler per chi segue l'anime italiano o il manga, perciò non leggete se non vi volete rovinare la giornata. La coppia è Neji/Ten. Non vorrei spoilare qui, ma per farla breve Ten Ten cerca di confessare i suoi sentimenti a Neji, non riuscendoci in tempo. E' una breve one-shot, con alternanza di un giorno particolare dove i due ragazzi si trovano insieme ad ammirare i ciliegi in fiore.
Entrate e buona lettura.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Neji/TenTen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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I still believe in destiny


Vorrei tanto che ti ricordassi i giorni felici in cui eravamo amici. Allora la vita era più bella e il sole più brillante di oggi.

Nella distesa della valle creata dall’attacco del mostro, Ten prese respiro, appoggiandosi di peso al grosso ventaglio in ferro che aveva evocato giusto in tempo.
Sentiva la gola riarsa e il sudore salato sulle labbra screpolate. Tutti gli arti erano infiammati per lo sforzo di sopravvivere e gli occhi della ragazza erano stanchi di guardare quel paesaggio di morte.
Perché doveva succedere tutto quello?
Qualcuno gli si avvicinava per chiedergli qualcosa che lei non capiva nemmeno.
Vedeva solo shinobi superarla, come se fossero ombre di nuvole sul suo capo. Le voci gli arrivavano confuse e ovattate.
Ma in tutto quel dolore, Ten cercava i suoi compagni.
Cercava un paio di occhi.
Cercava lui.
Si morse un labbro e prese forza, neanche lei sapeva da dove, e cominciò a cercare per il campo Neji.
Lo stomaco prese a girargli fastidiosamente e una morsa ferrea gli afferrò la spalla destra.
Sobbalzò e si voltò di scatto, rilassandosi subito dopo.

La prima volta che vidi quegli occhi chiari, vitrei e freddi, sobbalzai per il timore di quello sguardo duro. Poi, con il passare del tempo, mi accorsi di cosa nascondevi sotto quella maschera di voluta freddezza.

-Ten, stai bene?
Domandò.
I capelli di un castano scuro erano ricoperti di polvere e sangue. La coda che era sempre ben fatta ora era tutta rovinata.
Ten Ten se ne dispiacque.
Lei annuì, non tanto sicuro di come fosse la sua voce in quel momento.
Un rombo e poi un tremito della terra la fece vacillare ma Neji era lì, e la sostenne.
Come sempre aveva fatto.
-Rock Lee?
Domandò il moro, guardandosi intorno, abbracciando la ragazza per la vita con una mano.
Lei ridacchiò divertita.
-Sta dando sfogo a tutta la sua giovinezza.
Mormorò, con un sorriso sulle labbra.
Neji abbassò il capo guardandole.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma quando il sorriso si affacciava sul volto della compagna, lui rimaneva incantato dalla splendida piega che prendevano.
Annuì solenne, prendendo un grosso respiro.
-Devo avvicinarmi a Naruto… Hinata è con lui.
Mormorò, attivando il byakugan.
-E’ pericoloso.
Disse apprensiva lei. Il respiro divenne più accelerato e l’adrenalina prese a scorrere a fiotti nel suo sangue.
Il ragazzo abbassò il capo con un sorriso appena accennato.
-Andremo a vedere anche quest’anno la loro fioritura.
La ragazza sapeva già in quel momento che Neji non avrebbe superato la guerra.

-Sai, è di cinque centimetri al secondo…
Lo sguardo di Neji era perso a fissare i petali che cadevano come neve, quando parlò distratto.
-Cosa?
Ten si voltò verso il compagno con uno sguardo confuso, non riuscendo a capire il significato della frase.
Era sempre così.
Ogni tanto Neji se ne usciva con qualcosa di incomprensibile ed era sicura che non gli avrebbe risposto, ma si sorprese quando sentì la sua voce ancora una volta.
-La velocità in cui cadono i fuori di ciliegio. Cinque centimetro al secondo.
-Certo che ne sai di cose.
Ridacchiò la ragazza, affiancandosi a lui.
I giardini di Konoha era abbracciati dal calore del sole e dipinti dai colori dei ciliegi in fiore. Era tutto così onirico, così bello da togliere il respiro.
Erano soli e si stavano gustando quello spettacolo come non avevano mai fatto in tutti gli anni in cui si conoscevano.
-Vedi? Sembra quasi neve, non ti pare?
Lui si voltò verso la ragazza, la fissò per qualche secondo e ritornò a fissare i giardini quando lo sguardo di Ten si scontrò col suo.
-Si… forse.

Il respiro gli si era spezzato nei polmoni quando aveva visto i cunei del mostro staccarsi dal corpo e dirigersi verso di loro.
Aveva vissuto quella scena a rallentatore, come se non fosse abbastanza quello che avrebbe visto da li a poco.
Adocchiò Neji, e desiderò tanto di averlo mai fatto.

Aveva sette minuti.
Sette, schifosissimi minuti per dirglielo.
Si alzò, traballando sulle braccia e ponendo il peso maggiore sul ginocchio destro.
Si alzò.
Sette.
Respirò dell’aria e poi, faticosamente si mise in piedi, pronta a scattare verso Neji.
Doveva farcela.
Cominciò a fare un passo avanti, poi un altro e un altro ancora.

Sei.

Con un urlo di rabbia tanto da fargli male Ten Ten balzò oltre un corpo e atterrò sul campo, alzando la polvere.

Cinque.

Prese un grosso respiro. Doveva farcela. Aveva taciuto per tutti quegli anni e ora Neji era lì, morto, che aspettava solo le sue parole.

Quattro.
 
Deglutì quando il cuore pompò sempre più veloce e adocchiò in ritardo il secondo attacco del mostro.
Voleva urlare, ma non per la paura di morire. Voleva strillare la sua angoscia perché era quasi arrivata.
Neji era lì… era lì!

Tre.

Un cuneo gli attraversò la schiena uscendo dal petto e lei perse l’equilibrio, cadendo in avanti.

Due.

-Nooo…
Sussurrò. La sua voce era roca, e le labbra si macchiarono di rosso. Il colpo gli aveva perforato un polmone.
Strinse le labbra e non cercò di fermare le lacrime.

Uno.

Allungò una mano verso quella del compagno, tossendo del sangue dalla bocca.
-… ti amo…
Chiuse gli occhi, stanca, abbandonando il braccio a mezz’aria che cadde richiamato dalla forza di gravità.
Mancavano solo due centimetri e avrebbe sfiorato la mano di Neji, ma Ten Ten era stanca, e si lasciò andare.

Zero.

-Anche se il ciliegio muore, fiorirà anche l’anno prossimo e l’anno dopo ancora.
-Già, hai ragione. E noi verremo qui insieme ad ammirarlo ogni volta che succederà. Che ne dici, Neji-kun?
Neji sorrise e Ten Ten ricambiò.



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Mi nascondo perchè sciocchezza peggiore non potevo scriverla. Siate clementi  perchè è la mia prima het, ed è la prima volta che uso questi due personaggi. Mi hanno sfidato dicendo che faccio solo yaoi e non saprei scrivere una het, perciò a voi l'ardau sentenza. So che è molto frettolosa, e sicuramente ci saranno degli errori, ma proprio non saprei dove e come cambiarla. Per il resto, ho preso in prestito la frase d'apertura di Petali di Ciliegio (Non mi ricordo se è così). Un'animazione giapponese molto carino.
Il cervello, in realtà, dopo la "morte", rimane attivo più o meno cinque miuti, o anche meno, ma visto che Neji non muore sul colpo (Kishi sensei è un vero sadico!) gli ho donato altri due minuti. Che altro dire... uccidetemi se vi fa schifo e se ve lo state chiedendo, sì, potete offendermi!! xD




   
 
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