SPESSO I
SOGNI NON SONO COSì DIFFERENTI DALLA REALTà CHE SI VIVE.
Un respiro
ansimante rompeva la quiete della foresta.
Una donna
correva.
Dietro di
lei vuoto.
Molte
domande opprimevano la sua mente mentre le gambe avanzavano meccanicamente verso
il nulla.
Nessuno
poteva fermare il suo avanzare “oltre”… nessuno poteva perché nessuno
sapeva.
Lei non
esisteva.
Ma correva.
Con la sua
corsa scuoteva il vento, e la terra ondeggiava al suo
cammino.
Esisteva…
per lui.
“Donna
senza passato, dal presente incostante ed il futuro nullo… continua ad esistere
per me”
E con
sibili tra le foglie mosse dal vento, si fermò scrutando il meandro più celato
della foresta per ricercare la fonte di quella voce…
Nulla.
Lei non
aveva passato e non avrà un futuro.
A nessuno
importerà la sua esistenza. Così come nessuno potrà mai pregare al crepuscolo
del suo corpo…
Quindi
perché fermarsi?
Lei
desiderava spasmodicamente correre ancora.
Sempre.
“Mostrati
come sei veramente. Togliti quella maschera che offusca il tuo meraviglioso
viso.
Ricordati
che non sarai mai sola se non lo vorrai…mai…
Amami
segretamente.
Io
continuerò a farlo.
Non sei
sola finchè anche solo una persona che cammina su questa terra ti
ama.”
Due labbra
incrociarono delicatamente il viso della giovane
donna.
Occhi verdi
la guardavano con intensità penetrando il suo spirito.
Non sarà
mai ripudiata.
Jessie si
svegliò sobbalzando.
Sembrava
una bambina confusa e spaventata che perde di vista i suoi
cari…
Le pupille
le si diradarono cercando di ritrovare quella foresta
silenziosa…
Nulla.
Solo pareti
di gelida e morta pietra.
Capì.. era
un sogno.
Improvvisamente
un brivido le percosse il corpo.
James le
stringeva delicatamente il braccio.
“Tranquilla
Jessie, è ancora presto. Torna a dormire. Non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Sono qui.”
Jessie si
stese supina su un cuscino avvicinandosi a James.
Sapeva di
non essere sola.
Mai.
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