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Autore: peluche    20/05/2013    21 recensioni
Il ghiaccio ha bisogno del fuoco per abbandonare il suo stato di paralisi,
il fuoco ha bisogno dell'acqua per placare le sue fiamme imponenti.
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«Hannah! - disse a un tratto Aria – Quello non è..» prima che potesse finire la frase,un tizio ci passò accanto,scioccato quanto noi.
«Harry Styles ci degna nuovamente della sua presenza,quale onore.» I brividi. Lo fissai nel suo giubbotto di pelle,nei suoi riccioli scomposti e sulla sua moto nera petrolio. Il tizio che qualche minuto prima ci era passato accanto era Zayn Malik. Zayn Malik,il ragazzo più inaffidabile su questo pianeta,dopo Harry Styles,ovviamente.
«Non era finito in riformatorio?» Mi sussurrò Aria.
«Si, - risposi io in una specie di trance – infatti.» Non riuscivo a levargli gli occhi di dosso. Zayn gli si avvcinò e si diedero un affettuoso abbraccio. Il duo-idioti era tornato. Non poteva rimanere lì dov'era? Perchè dopo cinque anni in riformatorio aveva deciso di rimettere piede qui? Perchè era tornato nella sua vecchia scuola?
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ice on fire

capitolo 2

 

 

 

«Liam Payne ti sta fissando,ancora.» Mormorò nuovamente Aria.

«Interessante.» Le risposi io,cercando di non distogliere l'attenzione dal libro di chimica.
«Eppure è così affascinante..» brontolò ancora la mia amica. Sbuffai sulla sedia della biblioteca,facendo finta che quel suo continuo blaterare non esistesse.
«Ha gli occhi così azzurri che mi ci potrei specchiare..» Non resistetti.
«Aria! - sbattei di colpo la mano sul tavolo,attirando l'attenzione di tutti – Sto cercando di concentrarmi!»
La mia amica inarcò un sopracciglio,metabolizzando ciò che era appena successo. Osservai i ragazzi che avevano sospeso le loro attività per fissarmi a bocca aperta e con espressioni confuse. Tornai sul mio libro,aspettando che anche loro tornassero alle loro cose.
«Mi spieghi che ti prende?» Mi chiese questa volta sottovoce Aria,una volta che tutti tornarono a farsi gli affari loro.
«Sei tu che continui a distrarmi con le tue paranoie.» Le risposi,cambiando pagina.
«Ho solo espresso un parere..»
«Il tuo pensiero è chiaro Aria,ora possiamo studiare?» Annuì controvoglia e tornò anche lei a fissare quella pagina che avevamo davanti da almeno mezz'ora. Mi chiesi quante volte ancora avremo dovuto affrontare quell'argomento. La mia migliore amica cercava di sistemarmi ogni giorno con un ragazzo diverso,il problema era che finiva sempre con l'indicarmi bambocci che avevano più aria nel cervello che nel di dietro. Erano belli si,ma nel loro cervello c'era spazio solo per alcool,sport e sesso. Le mie riflessioni furono interrotte dal mio cellulare che iniziò a vibrare fastidiosamente sul tavolo. Quando lessi il nome di mio fratello sul display,feci una smorfia.
«Che vuoi?»
Papà vuole che torni a casa.
«Sto studiando Louis, - non appena dissi il suo nome gli occhi della mia amica si illuminarono - papà dovrà aspettare.»
Sarebbe interessante intraprendere una conversazione con papà che duri più di cinque minuti ma ho cose più importanti da fare quindi Hannah muovi il culo e torna a casa. Cari saluti sorellina.
Sentii il fatidico tututu e guardai schifata il display del mio cellulare pensando a quanti modi avrei voluto uccidere mio fratello in quel preciso momento.
«Cosa voleva il tuo fratello perfetto?» Mi chiese Aria,con occhi sognanti.
«Avrei qualche dubbio su quel perfetto.. - iniziai a raccogliere i libri – comunque devo tornare a casa,ordini superiori.»
«Tuo padre è più irritante del solito per ora.»
«Non credevo fosse possibile.» Sorrisi,nervosamente.
Salutai Aria,lasciandola al suo probabile sonnellino,e uscii dalla biblioteca. Quel pomeriggio splendeva il sole e le strade erano sommerse dalle mille foglie che i rami degli alberi facevano cadere. Gialle,rosse,marroni.. il marciapiede di tanti colori. Iniziai a giocarci,smuovendole con le scarpe e vedendole sollevarsi delicatamente da terra per spostarsi pochi centimetri dopo.
«Lo fai ancora?» Il rombo di una moto mi fece sussultare e alzai subito il viso per notare la moto nera metallizzata che mi stava accanto.
«Mi hai fatto morire di paura!» Mi lamentai,riprendendo a camminare senza guardarlo. Harry accellerò,seguendomi passo per passo.
«Non volevo spaventarti.» Disse.
«Non fa niente.» Risposi con poco interesse.
«Dove stai andando?» Mi chiese.
«Torno a casa.»
«Sembri infastidita.»
«Solo perchè tu continui a martellarmi di domande.» dissi,sbuffando. Notai il semaforo rosso per i pedoni e fui costretta,a malincuore,a fermarmi.
«Lo sai che se mi chiedessi un passaggio impiegheresti meno tempo?» mi chiese a un tratto - nonostante il suo semaforo fosse verde continuava a starmi accanto.
«Io salire con te su quella? - lancia un'occhiataccia alla moto – Neanche per sogno!»
«Da quando sei diventata così snob?» Mi domandò.
«Cosa? - lo guardai scioccata – Io non sono per niente snob!»
«Certo.. se lo dici tu.» Il semaforo scattò sul verde e ripresi a camminare,con Harry che non la smetteva di pedinarmi.
«Tu da quando sei diventato così teppista?» Gli chiesi questa volta io.
«Punti di vista.» mormorò lui.
Quel rombare assordante della sua moto mi stava facendo andare in tilt il mio povero timpano. Non avevo nessuna intenzione di fare conversazione con Harry Styles e soprattutto di salire in moto con lui. Partiamo dal presupposto che se mio padre mi avesse mai vista su un affare del genere mi avrebbe rinchiusa in camera per il resto della mia vita.
«Hannah! - mi urlò a un tratto,strattonandomi dal braccio appena in tempo prima che una macchina mi prendesse in pieno – Guarda la strada maledizione!» 
Barcollai un po',dopo che l'auto mi oltrepassò quasi come un missile. Non mi ero completamente accorta che stesse passando,tanto ero presa dai miei pensieri. Mi voltai verso Harry e lo vidi con un espressione quasi irritata sul volto.
«Grazie..» cercai di dire. Non rispose. Si ricompose e accelerò un paio di volte.
«Se pensassi un po' meno a quali nuovi vestiti comprare e ti concentrassi di più sulla strada,magari arriveresti viva stasera a casa.»
«Non stavo aff..»
«Certo certo! - mi bloccò infastidendomi terribilmente – Te lo chiedo per l'ultima volta,vuoi un passaggio si o no?»
«Forse non sono stata abbastanza chiara.. - iniziai – per nessuna ragione al mondo salirei su una moto con un tipo come te.»
«Buona passeggiata,principessina.» Mi fece l'occhiolino e diede gas,partendo come un razzo e lasciandomi a fissarlo con un'espressione schifata sul marciapiede.

 

«Questo?» Aria uscì dal bagno con un altro dei suoi cortissimi vestitini. Girò su se stessa un paio di volte e rimasi una terza volta senza parole.
«Dimmi che stai scherzando!»
«Perchè dovrei?» Mi domandò,confusa.
«Aria ti si vede tutto!» Le feci notare.
«Allora,numero uno non si vede praticamente nulla! - mi disse,controllandosi allo specchio lungo nella stanza – numero due,Hannah sembri mia nonna!»
La mia migliore amica era solita a indossare dei vestiti parecchio corti,scollature e chi più ne ha più ne metta.. eravamo come due facce opposte della stessa medaglia. Io ero A,lei era B. Lei amava mettere in risalto le tette,io lo detestavo. Lei pensava che mio fratello fosse un ragazzo adorabile,io lo trovavo irritante. Lei pensava che Zayn ed Harry fossero affascinanti,io semplicemente gli consideravo degli idioti.
«Penso solo che a una festa del genere ci si debba vestire in un determinato modo, - andai verso l'armadio – non stiamo andando in discoteca.»
«Mia cara Hannah Panna! - Aria mi prese le mani attirando la mia attenzione con quel soprannome orribile,la fulminai con lo sguardo – Stasera ci divertiremo.. tu ti bacerai con Liam e io ballerò fino a non sentire più le ginocchia.» Si avvicinò allo stereo e trovò una stazione in cui risuonava il ritornello di Pompeii. Iniziò a scatenarsi,facendomi volteggiare su me stessa più volte. Saltò sul letto e iniziò a saltare e a cantare,senza sosta. La guardai ridendo,pensando a quanto fosse pazza e fantastica. Era il mio perfetto opposto,ci completavamo a vicenda. Non potevo chiedere niente di meglio. Quando c'era un problema Aria era lì pronta a tirarti su di morale,a farti morire dalle risate. Era una bomba di energia,la mia bomba di energia.
«Ma che diamine!» Louis entrò nella stanza come una furia,lanciandosi verso lo stereo e spegnendolo all'istante. La mia amica si mise immediatamente seduta,diventando rossa di vergogna.
«Abbiamo disturbato il tuo sonnellino?» Chiesi ironica.
«Al contrario di quanto possa sembrare in questa casa c'è qualcuno che ci terrebbe a studiare.. in tranquillità!» Fulminò Aria con lo sguardo,per poi tornare su di me.
«Ci perdoni,sua maestà.»
«Non avevate tipo una festa voi? - chiese – Fate un favore a tutti e andateci!»
Girò i tacchi e uscì dalla stanza. Gli feci una linguaccia e poi tornai a fissarmi allo specchio per controllare il trucco.
«Pensi ancora che sia adorabile?» Chiesi ad Aria che sorrideva come un ebete.
Su una cosa quell'essere di fratello aveva ragione: quella sera avevamo una festa. Festeggiavamo il diciannovesimo compleanno di Amanda Hopkins,secchiona della classe. In realtà l'unico motivo per cui accettavamo l'invito era perchè la casa disponeva di una piscina abbastanza grande e una sala biliardo più grande della mia stanza e di quella di mio fratello messe insieme. Per Amanda mi dispiaceva,era una brava ragazza.. un po' ingenua forse,e.. sola. Si ostinava a invitare tutta la classe per riempire quella casa troppo grande per una sola figlia. Era sempre andato tutto bene. Nessuno aveva mai mandato la casa a fuoco,nessuna lampada o quadro rotto,nessun oggetto sparito.. era sempre andato tutto bene,almeno fin ora..
«Come pensi si sia vestita quest'anno?» Mi chiese Aria ridendo,sulla soglia di casa.
«Spero abbia buttato quell'orribile vestito a fiori..» Bussai una,due volte,fin quando la figura di Amanda non apparve davanti a noi.
«Hannah! Aria! - due grandi occhiali coprivano del tutto il suo viso – Che bello che siate venute!» Ci fece entrare sorridendoci e notai il vestito di cui avevo parlato poco prima. Perchè si ostinava a indossarlo?
«Come non detto.» Mi sussurrò Aria.
Risi senza dare troppo nell'occhio e mi ricomposi.
«Questi te li manda mia madre,sono dei biscotti al cocco. - porsi il vassoio alla festeggiata – Tanti auguri Amanda!»
«Oh certo! - esordì Aria – Tantissimi auguri.» Amanda ci sorrise da dietro i suoi occhiali,per poi sparire in cucina.
Mi guardai attorno,notando i miei adorabili compagni di classe sistemati comodamente sul divano. Alcuni erano impegnati in un'interessantissima partita di pin-pong,altri se ne stavano per conto loro a mangiucchiare patatine.
«Che noia mortale!» Si lamentò Aria,prendendo un bicchiere con del gin dal tavolo.
«Sei troppo cattiva.»
«Siamo tutti cattivi dal momento che veniamo a questa festa ogni singolo anno solo per pietà.» Mormorò,sorseggiando il suo drink.
«Aria!»
«Dico solo che è triste il fatto che nessuno venga perchè ci tiene.. - posò il secondo bicchiere sul tavolo – ci vorrebbe una scossa.»
Nel momento esatto in cui Aria finì di parlare,il campanello della porta suonò. Amanda andò ad aprire e si ritrovò davanti la gang degli idioti.
«E' qui la festa?» Chiese Zayn,senza aspettare una vera risposta.
«Ma che..» Amanda rimase incredula incollata alla porta a fissare i ragazzi che con molta tranquillità si infiltravano a casa sua.
«Ecco il tipo di scossa che intendevo.» Disse Aria,entusiasta.
Zayn fu il primo a entrare,scombinò i capelli ad Amanda e si rimise le mani dentro il giubbotto. A uno a uno entrarono tutti,ma allora perchè continuavo a fissare l'entrata?
«Chi cerchi?» Mi chiese la mia amica divertita.
«Io? - distolsi lo sguardo – Proprio nessuno.»
«C'è Harry Styles!» Sentì sussurrare da voci lontane. Mi voltai lentamente senza dare troppo nell'occhio e lo vidi entrare in casa con la sigaretta in bocca,una mano nella tasca e l'altra diede un colpo velocissimo al ciuffo.
«Ecco la mia ragazza! - Zayn mi mise un braccio attorno alle spalle e mi avvicinò alla sua faccia – Lo sai che sei sempre più bella?» Sentì il suo alito che puzzava di tabacco e feci una smorfia.
«E tu non sai ancora tenere le mani a bada!» Scossi la spalla e feci scivolare via il suo braccio,allontanandomi dal suo corpo con aria schifata.
«E' una perdita di tempo Zayn.» Intervenne Harry,avvicinandosi e buttando fuori il fumo.
«Perchè è una battaglia persa in partenza.» Finii io,ammiccando. Harry fece un altro tiro di sigaretta fissando da quegli occhi che erano diventate piccole fessure.
«Andiamo Aria, - andai verso la mia amica – qui l'atmosfera si è fatta pesante.» Sorrisi ai due e girai i tacchi.
«Quando vuoi sai essere proprio stronza.» mi fece notare Aria.
Andammo nell'altra stanza che in pochi minuti si era trasformata in una sala da streap pocker.
«Volete unirvi?» Ci domandò Lucas,un altro tirapiedi di Zayn.
«Preferirei vomitare.» Risposi io,strattonando Aria che stava quasi per farci un pensierino.
Iniziai a setacciare ogni singolo angolo della casa,raccogliendo tutte le porcherie che quegli animali da zoo lanciavano sul pavimento per dare una mano ad Amanda. Raccolsi bottiglie,lattine,cartoni di pizza..
«Che succede?» Corsi in salotto quando sentii l'urlo di Amanda riecheggiare in tutta la casa.
«Il vaso greco di mia madre! - continuò a urlare,fissando il vaso rotto in mille pezzi sparsi per tutta la stanza – Ci teneva più della sua stessa vita!» Amanda si portò le mani sul viso,nel panico più totale.
«Ops!» Esclamò Lucas,ridendo insieme a Zayn accanto a lui. Avrei voluto fare qualcosa,porre fine ai loro stupidi giochini.. Notai Harry appoggiato al tavolo da biliardo che li guardava divertito,tenendo una birra tra le mani.
«Tranquilla Amanda,penseremo a qualcosa.» Dopo averla rassicurata,superai quegli idioti che continuavano a ridere e mi piazzai di fronte a Harry con le mani conserte. Lui non si accorse di me,così mi sgranchii la voce per farmi notare.
«Principessina! - Esordì – Cosa posso fare per te?»
«Dì al tuo branco di scimmie di smetterla e portate il vostro di dietro fuori da questa casa.» Dissi,più seria possibile. Lui iniziò a ridere,continuando a bere dalla bottiglia.
«Lo trovi divertente?» Gli domandai.
«Biondina,va a farti un giro.» Intervenne Niall. Mi voltarono le spalle,tornando a guardare la partita che in quel momento si stava svolgendo. Nera di rabbia,senza neanche rifletterci più di tanto,tolsi la bottiglia dalle mani di Harry e la buttai a terra,rompendola in mille pezzi.
«Ma che cazz..» Si voltò,confuso. Successe tutto così velocemente che rimase a guardarmi per cercare di metabolizzare.
«Adesso ti sembra ancora divertente?» Gli chiesi,divertita. Harry si scostò dal tavolo,prese la sigaretta che teneva dietro l'orecchio e la passò a Niall.
«Reggi.»
Lo guardai,cercando di capire cosa stesse facendo.
«Fa caldino vero?» Mi chiese. Non ebbi il tempo di rispondere – né di capire il senso della domanda – che mi prese dal busto e mi sollevò sulla sua spalla facendomi assumere le sembianze di un salame.
«Mettimi subito giù!» Urlai.
Harry avanzò,muovendosi prima a destra e poi a sinistra.
«Hannah?» Aria sbucò dal nulla,osservandomi a testa in giù.
«Aria ti prego aiut..»
«Aria! - mi interruppe lui – Sai dov'è il bagno?»
«Certo, - rispose eccitata la mia amica – da quella parte.»
«Gentilissima!»
«ARIA!» Urlai. Ritiro tutto quello che avevo detto fin ora su quella che doveva essere la mia migliore amica. Harry riprese a camminare,girò l'angolo e avanzò verso un lungo corridoio,diede un calcio a una porta ed entrammo nel grande bagno rosa di Amanda.
«Ecco qui! - mi mise giù,dentro alla vasca – Stai ferma!» Cercai di uscire,di svincolarmi dalla sua presa.
«Ora ci facciamo una bella doccetta.» Disse,andando ad aprire l'acqua.
«Cosa? - entrai nel panico – No Harry per favore,non farlo!» lo supplicai.
«Ma è divertente Hannah!» Prese il manico e me lo puntò addosso.
«Ti supplico.» Troppo tardi. Il getto d'acqua mi colpì in piena faccia e per quanto era gelida iniziai ad urlare a dimenarmi senza controllo. Harry mi teneva ferma da un braccio e continuava a ridere,divertito. Mi bagnò tutti i capelli,i vestiti e le scarpe.
«Harry!» Urlai,non riuscendo ad aprire gli occhi.
«Guarda un po',sembra che tu abbia bisogno di aiuto.» Mi fece notare,prendendomi in giro sul discorso che gli avevo fatto l'altra sera. Iniziai a tossire e a sbattere le palpebre senza riuscire a vedere niente. Avevo la vista completamente appannata e ormai sentivo l'acqua fin dentro le scarpe.
«Harry! - Zayn entrò nel bagno come una furia – Presto hanno chiamato la polizia!» Sparì nuovamente e in quell'istante Harry chiuse l'acqua.
«Come va?» Mi chiese,con il sorriso stampato sulla faccia.
«Va al diavolo!» Gli risposi,furiosa. Uscì dalla vasca,rabbrividendo.
«Vuoi la mia giacca? Sembri infreddolita.» Ironizzò ancora.
«Non voglio niente da te,solo che te ne vada!» Misi le braccia conserte e mi strofinai le braccia per cercare di riscaldarmi.
«Ora che ti guardo, - si allontanò abbastanza per osservarmi – stai molto meglio così.» Mi diedi un'occhiata e mi accorsi che i vestiti si erano così tanto appiccicati al mio corpo che lasciavano intravedere ogni curva e ogni particolare. Arrossì,cercando di nascondermi.
«Ci vediamo Hannah.»
«Non credo proprio.»
«Vedrai.» Mi fece l'occhiolino e corse fuori dalla stanza. Un brivido mi percosse la schiena,non so se fu per via del freddo o per altro.. Mi fissai allo specchio,completamente zuppa. I capelli mi si erano appiccicati alla schiena e il trucco mi era colato giù,su tutto il viso. Presi un asciugamano e mi asciugai dove era possibile,mi tolsi le scarpe e raccolsi i capelli in una coda.
«Wow!» Sentì esclamare. Mi voltai e trovai Aria che mi guardava divertita.
«Se tieni alla tua vita ti conviene non aprire bocca.» La minacciai. La mia amica aprì la bocca per dire qualcosa ma la fulminai con lo sguardo e decide di tacere. Saggia decisione. Harry Styles me l'avrebbe pagata,non so ancora come ma gliela avrei fatta pagare.
 

 

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Lo so,sono imperdonabile ma ho davvero avuto poco tempo libero per scrivere! Sono stata in gita una settimana e al mio ritorno i miei sono partiti lasciandomi un cane,una casa da sistemare e un fratello maggiore (tutto dire). Spero che la lunga attesa abbia portato comunque a qualcosa di buono e che il capitolo vi piaccia:)

  
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