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Autore: Eowyn 1    24/05/2013    7 recensioni
« Non è poi così male? » urlò Pipino scandalizzato « Non ti ci mettere anche tu, perché già ho deciso che prima o poi la farò pagare a Gandalf! Credeva di fregarmi, lui, coi suoi discorsi sulla morte? Sì, qui è magnifico, bianche sponde, verdi paesaggi, aurore stupende, non c’è che dire… ma io ancora non ho capito perché qui non ci viene fame! Ci hanno privato di una delle soddisfazioni più grandi! » Pipino terminò il suo discorso con voce stridula.
« Calmo Pip, calmo, lo sai che non ti fa bene agitarti così, rischi di surriscaldarti ed evaporare! »
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Boromir, Frodo, Pipino, Sam
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Questa fan fiction soggiornava, in conclusa, nel mio computer dal lontano 13 agosto 2010… questa mattina avevo intenzione di s

Questa fan fiction soggiornava nel mio computer dal lontano 13 agosto 2010… questa mattina avevo intenzione di scrivere una storia seria su Bilbo, Thorin, Fili e Kili… e per qualche ignoto motivo ho aperto questo documento e mi sono ritrovata a scrivere il finale che non avevo mai scritto.

Chiedo umilmente perdono a Tolkien, prima di tutto, e anche a tutti voi che leggerete… non è propriamente il mio genere di fan fiction, non so nemmeno come caspita mi sia ritrovata, in quel lontano 13 agosto 2010, a scrivere questa cosa! XD Ma spero comunque che possa piacervi e farvi sorridere! J

Ci tengo a precisare che non voglio assolutamente, in questo modo, offendere nessuno, tanto meno Tolkien e la sua opera che amo con tutto il cuore.

E ora… diamo il via alla demenzialità… (anche se all’inizio un momento serietà l’ ho inserito… per amore di Frodo e Boromir! J)

 

 

* THE FELLOWSHIP OF THE GHOSTS *

 

 

« Dove sono? Dove mi trovo? » quando riaprì gli occhi, il piccolo hobbit si trovò immerso nella luce.

« Padron Frodo! » una voce familiare, che da tempo non sentiva più, gli si avvicinò, ma quella luce ancora non gli permetteva di mettere bene a fuoco i contorni di ciò che lo circondava.

« Padron Frodo sono io, Sam, non mi riconoscete? »

« Sam? » finalmente Frodo parlò, con grande sollievo dell’amico « Ma dove mi trovo? »

« In paradiso, Padron Frodo! »

« In paradiso? Quindi questo significa che… »

« Siete morto, sì. » disse Sam sorridendo.

« E c’è da ridere? » gli domandò Frodo, stupito e leggermente irritato.

« Beh, no, ma finalmente siete arrivato anche voi! L’Anello vi ha permesso di vivere più a lungo di qualunque altro Hobbit, eccezion fatta per Padron Bilbo, ovviamente, lui non lo supera nessuno in età! Però, ora che siete qui, possiamo proprio dire che ci siamo tutti! »

« Ci siamo tutti? Sam ma cosa stai dicendo? »

In quel momento, Frodo udì delle voci che conosceva bene, fin troppo bene…

« Finalmente! Sei sempre il solito ritardatario! »

« E sempre il solito poltrone! Cosa fai ancora lì steso per terra? »

« Merry, Pipino! » urlò Frodo alzandosi a sedere e voltandosi verso gli amici.

« Finalmente ci siamo ripresi, Signor Dormiglione? » ironizzò Merry.

« Non stavo dormendo, ero… morto! » replicò Frodo infastidito.

« E lo sei ancora! » precisò Pipino.

« Grazie per avermelo ricordato… » disse ancora Frodo sarcastico.

« Suvvia, cos’è quella faccia? » intervenne Sam « In fondo non è poi così male quassù… E poi ora ci siamo tutti! »

« Non è poi così male? » urlò Pipino scandalizzato « Non ti ci mettere anche tu, perché già ho deciso che prima o poi la farò pagare a Gandalf! Credeva di fregarmi, lui, coi suoi discorsi sulla morte? Sì, qui è magnifico, bianche sponde, verdi paesaggi, aurore stupende, non c’è che dire… ma io ancora non ho capito perché qui non ci viene fame! Ci hanno privato di una delle soddisfazioni più grandi! » Pipino terminò il suo discorso con voce stridula.

« Calmo Pip, calmo, lo sai che non ti fa bene agitarti così, rischi di surriscaldarti ed evaporare! » Merry cercò di dargli una pacca sulla spalla, ottenendo solo di passarlo da parte a parte con la mano « O cavolo! Mi dimentico sempre che non abbiamo più consistenza corporea… »

« Cavolo… hai detto cavolo! » bisbigliò Pipino con occhi sognanti « Ti ricordi, Merry, com’erano buoni i cavoli? Cavoli crudi, cotti, cavoli ricoperti di formaggio fuso! Ho l’acquolina in bocca! »

« Pipino… è impossibile che tu abbia l’acquolina in bocca! » gli ricordò Merry.

« E tu cosa ne sai? »

« Forse lo so perché sono incorporeo anch’io? E quando penso al cibo non mi viene mai l’acquolina, anche se di certo anche a me piacerebbe poter tornare a gustare un bel pollo arrosto… »

« Pollo arrosto… » se non fosse stato uno spirito, in quel momento Pipino avrebbe di sicuro avuto la bava alla bocca « Ricordi Merry, com’era buono il pollo arrosto, e il pollo allo spiedo e… »

« Insomma basta! » li bloccò Sam, mentre Frodo li guardava allibito « Volete spaventare il Signor Frodo? State descrivendo questo posto più come un inferno che non come il paradiso! »

« Ma… ma… Sam, i funghi… e il maiale salato… » provò a dire Pipino.

« Va bene, va bene, ho capito! Adesso potreste almeno dirmi qualche aspetto positivo che siete riusciti a trovare in questo luogo? » domandò Frodo, osservando attorno e notando cumuli di nuvole ovunque. Era come se si trovassero in un edificio realizzato completamente con le nuvole.

« Beh, se guardate fuori dalla finestra, vedrete che panorama spettacolare! » gli suggerì Sam.

« Sì, ma senza conigli arrosto che panorama è? » borbottò Pipino, facendo ridere Merry.

Lo hobbit si alzò dal pavimento, di nuvole, su cui era ancora seduto, e si diresse verso un’apertura nel muro. Si affacciò a quella che avrebbe dovuto essere una finestra, e spalancò la bocca di fronte a ciò che vide: un paesaggio immerso nel verde, centinaia, anzi, migliaia di volte più bello della Contea stessa. Un’eterna aurora brillava sui campi, riflettendo la sua luce dorata sulle foglie degli alberi.

« É… spettacolare! » esclamò Frodo che, finalmente, provò un’immensa pace nel cuore.

« Proprio così! » commentò Sam

« Io ancora non capisco cosa ci sia di spettacolare in un luogo in cui non si mangia! »

« Su questo ti do ragione Pip! » commentò Merry.

Frodo e Sam ignorarono il discorso dei due cugini.

« E poi, finalmente ora ci siamo tutti! »

« Sam, è la terza volta che dici che ci siamo tutti, ma non capisco cosa significhi! »

« Lo capirete tra poco, Padron Frodo! »

In quel preciso istante una voce, proveniente da una stanza attigua a quella in cui si trovavano, li fece sobbalzare.

« Allora, è arrivato anche l’ultimo? »

Frodo sussultò.

« Gimli! » esclamò lo hobbit, correndo verso l’amico che aveva appena fatto il suo ingresso nella sala.

Frodo tentò di abbracciarlo, ma gli passò attraverso. Si voltò verso l’amico con espressione risentita, mentre Gimli lo osservava ridendo per poi esclamare:

« Ragazzo mio! A quanto pare devi ancora farci l’abitudine! »

« A quanto pare… » commentò Frodo.

« Sono contento di rivederti! » disse Gimli continuando a ridersela di gusto.

« Mai una volta che bussi tu, eh? » gli fece notare poi Merry.

« Come posso bussare? Non ci sono porte qui, lo sai bene, e sarebbe comunque impossibile bussare, poiché la mia mano passerebbe attraverso la porta di nuvole! »

« Tutte scuse le tue! » bofonchiò Merry divertito.

« Aspetta un attimo Sam! » esclamò Frodo come se avesse appena ricevuto un’illuminazione « Tu hai detto che ci siamo tutti… intendevi i membri della Compagnia dell’Anello? »

« Esattamente! »

« E contando che Legolas e Gandalf sono immortali, e che qui ci siamo noi quattro hobbit e Gimli, all’appello mancano solo Aragorn e Boromir! »

« Ottima deduzione! Il cervello non ti ha abbandonato! » fece Merry.

Frodo lanciò un’occhiataccia al cugino.

« È permesso? » si sentì domandare in quel momento.

« Finalmente qualcuno di educato! » disse ancora Merry.

« Gimli si è dimenticato un’altra volta di chiedere permesso? » domandò Aragorn entrando nella stanza.

« Esatto! » confermò Pipino.

« Sempre il solito nano… Lo sai che Merry ci tiene a queste cose! » commentò Boromir, che seguiva il Re di Gondor.

« Aragorn, Boromir! » esclamò Frodo.

I due uomini sorrisero.

« È un piacere rivederti, amico! » disse Aragorn con rispetto.

« Anche per me! » rispose l’ hobbit, poi si voltò verso l’altro uomo « Boromir! »

« Temo di doverti delle scuse da tempo! » disse quello imbarazzato.

« Dimentichiamo tutto ciò che è accaduto per colpa dell’Anello. » gli rispose Frodo.

« Sì, ma non è una buona giustificazione per ciò che ti ho fatto. »

« Non eravamo in noi, né io né tu, e l’influenza di quell’affare è una giustificazione più che valida. Poi, ho saputo che ti sei riscattato con onore. Dimentichiamoci di tutto! »

Boromir annuì, contento.

« Bene, ora ci siamo proprio tutti! » esclamò Sam.

« Sai che fortuna! » commentò Pipino.

« Pipino, capisco che siamo morti… ma un po’ più di entusiasmo non guasterebbe, in fondo siamo in paradiso! » lo riprese Gimli.

« E qui non si può mangiare! »

« Ancora con questa storia? » sospirò Aragorn.

« È da quando sono arrivato che va avanti così… » commentò Frodo.

« In realtà, è da quando ha scoperto che in paradiso non si mangia che va avanti così. » spiegò Boromir « Puoi immaginare che giornate infernali ci sta facendo passare. »

« Il che è tutto dire… siamo in paradiso! » commentò Gimli.

« Però Pip ha ragione! » intervenne Merry « Insomma qui non si mangia… »

« Cibo! » lo interruppe il cugino con aria sognante.

« Non si beve… »

« Birra! »

« Non si fuma! »

« Erba pipa! » singhiozzò.

« Pipino, insomma! » urlò Gimli.

Lo hobbit si zittì di colpo: « Antipatici e insensibili! » sbuffò, e se non fosse stato incorporeo, in quel momento avrebbe di certo avuto i lacrimoni agli occhi.

« E poi, qui non si può fare niente! Insomma, niente che ci faccia divertire! Bisogna starsene sempre buoni, buoni! Che noia! » concluse Merry.

« Beh, un modo per divertirci ci sarebbe… » disse Boromir.

La Compagnia al completo si voltò verso l’uomo di Gondor.

« Vi dimenticate sempre che io sono qui da molto più tempo di voi, conosco modi per divertirsi che nemmeno immaginate! »

« Io ti adoro mio salvatore! » esclamò Pipino inginocchiandosi di fronte a Boromir « È la seconda volta che mi salvi la vita! »

« Beh, dire che adesso ti sto salvando la vita è un po’ una forzatura, non credi? »

Pipino si fermò un attimo per rifletterci su.

« Allora diciamo che mi stai salvando dal mortorio in cui siamo costretti! E ora avanti! Dimmi cos’ hai in mente! » lo pregò lo Hobbit.

« Beh, è semplicissimo: in quanto composti, ormai, solo da spirito, possiamo viaggiare tra il nostro mondo e quello in cui si trovano ancora Legolas e Gandalf ogni volta che vogliamo. In teoria si potrebbe fare solo per aiutare chi si trova ancora di là ed è in difficoltà, ma qualche eccezione possiamo farla comunque! Senza contare che nei nostri riguardi i Valar chiuderanno certo un occhio, se non tutti e due! »

« E perché non l’ hai mai detto prima? » urlò Merry disperato « Ci avresti risparmiato un’infinità di noia! »

« Beh, il motivo per cui non ve l’ ho detto… preferisco tenerlo per me… » rispose Boromir vago.

« Oh no! Adesso che hai detto così devi dircelo per forza! » sbottò Pipino curioso.

« Non credo sia così importante… » si giustificò l’uomo in evidente imbarazzo.

« Suvvia Boromir, non puoi dirci così e poi non spiegare niente! » intervenne Aragorn, anche lui curioso « Cosa può esserci di così tanto grave? »

Boromir osservò gli amici imbarazzato, mentre i quattro hobbit lo fissavano più curiosi che mai.

« Dunque? » lo incoraggiò Gimli.

« Dunque… beh… diciamo che… avete presente che, quando eravate ancora vivi, in certe notti sentivate un corno suonare… »

I quattro hobbit, Aragorn e Gimli erano pensierosi.

« In effetti… ricordo che più di una volta stavo sognando di mangiare un’enorme torta al cioccolato… » iniziò Pipino.

« Chissà perché, non avevo dubbi! » commentò Sam.

« E all’improvviso, proprio quando stavo per addentare la prima fetta… sentivo un suono, come di un corno, mi svegliavo di soprassalto e poi, per il nervoso, per il resto della nottata non riuscivo più ad addormentarmi! »

« Ora che mi ci fai pensare, anche a me è capitato spesso di svegliarmi nel cuore della notte per colpa del suono di un corno che rimbombava per tutte le miniere! » esclamò Gimli.

Aragorn annuì:

« Alcune notti, a Minas Tirith, un corno risuonava dall’alto della Bianca Torre. Un fenomeno che nessuno è mai riuscito a spiegare. »

« Un’altra volta stavo sognando di fumare un barile di erba pipa e… »

« Sì Pipino, abbiamo capito quali erano i tuoi sogni più ricorrenti! » lo interruppe Merry « Comunque confermo, anche nella Terra di Buck alcune notti un corno ci teneva svegli tutti quanti! »

« Perfino nelle Terre Immortali siamo stati vittime di questo stesso fastidioso fenomeno! » disse Frodo, Sam annuì per confermare.

« Fastidioso? E lo chiami solo fastidioso? » sbottò Pipino « Hai idea di cosa significhi essere svegliato mentre si sogna di bere due pinte intere di birra, una in fila all’altra? Accompagnate da un piatto di funghi appena raccolti? »

Mentre ognuno esponeva e confrontava con gli altri le sue esperienze in merito a quello strano fenomeno, che neanche i più saggi fra i saggi di Minas Tirith erano mai riusciti a spiegare, e nemmeno gli eterei elfi che soggiornavano nelle Terre Immortali, Boromir se ne stava in silenzio con un sorrisino soddisfatto dipinto sul viso.

« Scusa un attimo, ma questo cosa c’entra con il fatto che Pipino e Merry hanno voglia di divertirsi? » domandò Aragorn all’uomo, ma voltandosi verso Boromir, notò quella strana espressione che gli solcava il volto « Eri tu! Sei stato TU! Tu hai disturbato le nostre notti per tutti questi anni! » gridò Aragorn perdendo il controllo che lo aveva sempre contraddistinto.

« Ma dovete ammettere anche voi che quassù la situazione è abbastanza noiosa e… » cercò di giustificarsi Boromir.

« TU! TU MI HAI SVEGLIATO MENTRE SOGNAVO DI MANGIARE PEPERONATA E POLLO ALLA BIRRA PER IL MIO SPUNTINO DI MEZZANOTTE! » urlò scandalizzato Pipino.

Aragorn storse il naso, all’idea di quello spuntino così leggero nel bel mezzo della notte.

« Però devo ammettere che è stato divertente vedere tutti quei colti elfi, nelle Terre Immortali, ingegnarsi per trovare una soluzione a quello strano fenomeno… » disse Gimli con un sorriso compiaciuto.

« Ammettete dunque che non è stato poi così male quindi… » cominciò Boromir « Vi siete anche un po’ divertit… »

« DIVERTITI UN CORNO! » urlò Pipino esasperato.

« Appunto di quello si parlava… » commentò Sam alzando gli occhi al cielo. Pipino sbatté un paio di volte le palpebre, prima di ricominciare, quasi piangendo:

« Hai interrotto i miei sogni più belli! »

« Gli abitanti di Minas Tirith erano convinti che un nuovo esercito stesse per attaccarci! » sbraitò Aragorn.

« E in un sogno il mio coniglio ai funghi si è bruciato a causa tua! »

« Gli elfi erano in crisi perché per la prima volta non sono riusciti a trovare una spiegazione logica a qualcosa! » lo riprese Sam risentito.

« E la birra non è fermentata nel modo corretto! »

« Per notti intere non ho chiuso occhio! » sospirò Frodo.

« E la marmellata è ammuffita! »

« Nelle miniere l’eco risuonava per ore intere! » grugnì Gimli.

« E il burro è diventato rancido! »

« A Villa Brandy pensavano che ci fosse un fantasma! » reclamò Merry.

« Beh… di quello si trattava! » gli fece notare Pipino, lasciando un Merry ancora più risentito di prima « Ciò non toglie che la cioccolata si sia sciolta tutta! » tornò a sbraitare poi.

I sei amici avevano circondato Boromir che, nel frattempo, si era ritrovato con le spalle al muro di nuvole, e osservava i suoi amici sempre con un sorrisino divertito.

« Suvvia… » cominciò « Non vorrete farmi un processo per un piccolo scherzetto! »

« Piccolo scherzetto?! » esclamò Aragorn.

« Sapete, ragazzi, credo di aver bisogno di andare in bagno… » disse Boromir sperando di riuscire ad andarsene.

« Cerca una scusa migliore! » sbraitò Gimli « In paradiso non si va in bagno! »

« Credo di aver lasciato l’arrosto sul fuoco! »

« Arrosto?! CIBO! » urlò Pipino.

« In paradiso non si mangia! » gli ricordò Merry, e Pipino tornò a fissare Boromir con aria truce.

« Credo semplicemente… che sia ora di svignarsela! » e detto questo, Boromir si fuse con la parete di nuvole, scivolando oltre e iniziando a correre.

« Sta fuggendo! Inseguiamolo! » urlò Pipino, imboccando la porta e facendo per uscire dalla casa di nuvole.

« Pipino, siamo in paradiso! » urlò Frodo « Cosa prendi la porta a fare?! » detto questo, passò oltre la parete di nuvole, seguendo Aragorn e Gimli che si erano già lanciati all’inseguimento.

« Assurdo, è in paradiso da solo mezz’ora, e già ha capito meglio di te come funziona! » gli fece notare Merry, ma Pipino non lo ascoltò:

« PER LA CONTEA! E PER TUTTE LE PATATE E LE CAROTE CHE SONO BRUCIATE NEI MIEI SOGNI! HOBBIT, A ME! » e detto questo, si lanciò a sua volta all’inseguimento.

 

Sam e Merry si scambiarono uno sguardo sconsolato, e quando uscirono per unirsi alla combriccola trovarono Frodo, Pipino e Gimli che facevano rotolare un’enorme valanga di nuvola verso Boromir, che rideva a crepapelle (nonostante fosse già morto…), mentre Aragorn gli lanciava palle di nuvola, in maniera ben poco regale.

« Chi aveva detto che in paradiso non ci si diverte? » domandò Sam osservando la scena con occhi spalancati.

Merry rise, poi, insieme, si unirono al pandemonio.

Da quel giorno, il paradiso, non fu più un posto molto tranquillo…

 

 

 

 

 

J Ok… siccome qui non siamo in paradiso, credo sia difficile che mi tiriate innocue palle di nuvola… devo quindi aspettarmi qualche pomodoro? Non ditelo a Pipino, però… potrebbe arrivare fluttuando dal paradiso! ;)
Grazie per aver letto! J

Eowyn 1

   
 
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