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Autore: pseudo_shigure    26/05/2013    4 recensioni
La prima volta che vide il più piccolo fu durante il suo primo giorno di scuola.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sandbox Story. '
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Salve!  
Innanzitutto volevo scusarmi con le persone che stanno seguendo la storia, è passato un pò da quando ho aggiornato >.< La scuola mi sta uccidendo..Comunque, questo è l'ultimo capitolo di questa prima storiella. Questa è stata un pò l'introduzione dei personaggi, dalla prossima comincieremo a vedere le magnifiche avventure dei bambini. Si. Comunque, sinceramente mi aspettavo questa poca...affluenza di persone che seguono la storia, la Kid!fic non piaceva neanche a me, anche se poi ho cambiato idea. Ma comunque posso capire che tante persone possano trovarla noiosa, ovviamente. Presumo che anche nella prossima 'storiella', che sarà ancora una Kid!fic, non ci sara tutta 'sta affluenza, ma vabbè, spero di rifarmi quando passeremo alla HighSchool!fic u.u Voglio comunque ringraziare le persone che hanno seguito la storia e che l'hanno recensita ^^ Ringrazio sopratutto eos_92, che mi ha fatto notare qualche o\errore di ortografia ^\\^ grazie mille! Comunque, vi lascio al capitolo, buona lettura :DD
 
3.



Un entusiasta Siwon raccontò a Donghae di come era andato a casa di Kyuhyun e di come aveva chiesto ai suoi genitori il permesso di sposarlo. Donghae batté le mani felicemente mentre gli occhi gli brillarono, ma poi girò la testa verso il suo Hyukkie e cominciò a pensare.

"Hyukkie, vuoi ancora sposare una bella ragazza dai capelli lunghi?" gli chiese Donghae, mentre si aggrappava forte al suo braccio.

Hyukjae annuì.

"Sono le più carine."

Donghae mise il broncio.

Era circa una mese dopo quando la madre di Hyukjae urlò il suo nome dal piano di sotto. Hyukjae corse subito da lei, perché quando la mamma urlava in quel modo non era mai per qualcosa di buono.

"Cosa hai fatto questa volta?" gli chiese la madre.

"Non ho fatto niente," rispose Hyukjae, sulla difensiva.

"Allora perché Donghae è arrivato qui piangendo come una fontana?"

"Non lo so, mamma. Ma tanto sta sempre a piangere."

La madre di Hyukjae sapeva che era vero, così decise di lasciarlo andare, ma solo fino a quando non avrebbe avuto la conferma che fosse stato suo figlio a far piangere Donghae.

"Donghae," la mamma di Hyukjae liberò la propria gamba dalla stretta di Donghae e si inginocchiò davanti a lui. "Qual'è il problema? Hyukjae ti ha fatto qualcosa di brutto?"

Il bambino scosse la testa.

"E allora perché piangi così?" chiese Hyukjae, impaziente. Anche se il figlio cercava di nasconderlo, la madre non fallì nel notare la preoccupazione sul suo viso. A Hyukjae non piaceva quando era qualcun'altro a far piangere Donghae, perché in quel caso non sapeva come riuscire a fermare il pianto.

Per la prima volta da quando era arrivato, Donghae finalmente volse lo sguardo verso il più grande. Il suo viso era così triste.
"La mamma mi ha tagliato i capelli," rispose il più piccolo, iniziando di nuovo a piangere disperatamente mentre correva verso Hyukjae.

Lo abbracciò stretto. Hyukjae sentì la maglia bagnarsi all'altezza della spalla, mentre due manine gli circondavano la vita. Vide la madre lanciargli uno sguardo interrogatorio, ma lui stesso non aveva ancora capito il motivo del pianto dell'altro, così fece spallucce.

"Volevo farmi crescere i capelli ancora un po'. Ma la mamma me li ha tagliati," singhiozzò Donghae, "Adesso non posso più essere la tua bellissima sposa."

La bocca di Hyukjae formò un silenzioso 'oh'. Accarezzò la testa dell'altro.

"Hey, vuoi vedere il mio nuovo pesciolino?"

"Pesciolino? Ne hai uno nuovo?" Donghae si allontanò leggermente, così da poterlo guardare in viso.

"Nuovi! Papà me ne ha comprati altri due!"

"Davvero?" gli occhi del più piccolo brillarono d'eccitazione. "Hyukkie! Voglio vederli!"

La mamma di Hyukjae rise e, prima che potesse accorgersene, Donghae stava trascinando l'altro al piano di sopra.

In momenti come quelli Hyukjae non poteva che essere felice della scarsa memoria di Donghae.

Quando si sedettero uno di fronte all'altro nella stanza del più grande, con un piccolo acquario tra di loro, Hyukjae notò che la faccia di Donghae appariva enorme se guardata attraverso l'acquario.

"La tua faccia sembra enorme," disse Hyukjae tra le risate.

"Anche la tua!"

Si guardarono fare facce buffe attraverso il vetro dell'acquario, ridendo.

"Hyukkie," chiamò Donghae quando si stancò di ridere,"La mamma ha detto che quando sarò grande non gli interesserà se porterò i capelli lunghi. Saranno affari miei."

"Affari tuoi?" chiese Hyukjae, confuso. "Tipo un azienda?"

"Non lo so," disse Donghae, alzando le spalle. "Allora...puoi aspettare fino a quando sarò grande e potrò avere i capelli lunghi?"

"Certo. Fa lo stesso," Questa volta fu Hyukjae ad alzare le spalle. "I bambini non posso sposarsi, comunque."

"Cosa?! Davvero?!" chiese Donghae, sorpreso dalla nuova informazione. "Come fai a saperlo?"

"Beh, io vado alle elementari. Lo sapresti anche tu se non fossi bloccato all'asilo nido," rispose Hyukjae.

"Colorate ancora nella tua scuola?"

"A volte. Ma non tutti i giorni."

Donghae si accigliò. "Non voglio venire nella tua scuola. Voglio rimanere nella mia per sempre."

"Se rimani nell'asilo nido per sempre, rimarrai un bambino per sempre. Se rimarrai sempre un bambino allora la tua mamma continuerà a tagliarti i capelli e non potrai mai averli lunghi."

"Oh," Hyukjae quasi vide girare le rotelle del cervello dell'altro. "Ok! E' deciso! Verrò nella tua scuola domani e crescerò. Dopo essere cresciuto, mi farò crescere i capelli, proprio come una ragazza. Così ci sposeremo!"

Mentre Donghae correva per tutta la stanza, urlando felicemente di come sarebbe stato la sposa più bella di tutte, Hyukjae si domandava quando sarebbe stato il momento di dirgli che la parola 'sposa' si usava solo per le ragazze.

"Hyukkie, pensi che tua mamma dovrei chiamarla 'suocera'?"



***



"Dove sono?" chiese Kyuhyun, un pò seccato. Si stava facendo tardi e Donghae e Hyukjae non erano ancora tornati dal luogo in cui si erano avventurati nel parco.

"Non preoccuparti," Siwon gli accarezzò la testa.

"Non sono preoccupato," il bambino scrollò via la mano, "Voglio solo andare a casa e continuare a giocare al mio gioco."

"Stai sempre a giocare," disse Siwon, mettendo il broncio. Troppo poco tempo per lui.

"Adesso sei mia madre?"

"No, sono il tuo futuro marito, ricordi?"

"Purtroppo sì, ho buona memoria."

Il più grande ridacchiò, avendo ormai imparato quando Kyuhyun era serio e quando scherzava. "Menomale che te lo ricordi, perchè ho qualcosa da darti"

Il più piccolo alzò le sopracciglia alla vista della scatolina blu nelle mani dell'altro. Siwon si inginocchiò di fronte a lui ed alzò la scatolina verso l'altro, aprendola lentamente. All'interno si trovava un anello giocattolo con un enorme pietra di plastica incastonata dentro.

"Mi dispiace, ti darò un vero anello quando ci sposeremo. Ma per ora...Cho Kyuhyun, vuoi sposarmi?"

"Mi hai già chiesto di sposarti ed ho detto si, cos'è tutto questo?"

"Sono stato stupido, non sapevo che avrei dovuto fare questo mentre ti chiedevo di sposarmi."

"Da dove l'hai imparato?"

"Drama."

Kyuhyun sbuffò, "Non lo indosserò."

"Perché?" chiese Siwon, ovviamente deluso.

"E' troppo grande. Non posso giocare con quel cose sul dito."

Siwon rise, "Te ne prenderò uno più piccolo dopo. Puoi metterlo solo adesso, per vedere come ti sta?"

Non ottenne nessun rifiuto, così Siwon lo prese come un permesso silenzioso per mettergli l'anello al dito. Era un po' grande, ma pensò che in quel modo gli altri avrebbero potuto vedere che Kyuhyun era la sua futura sposa. "Ti sta bene il blu."

Kyuhyun fissò l'anello.

Già, gli stava bene il blu.



***



"Hyuk," chiamò Donghae.

I due bambini erano stesi a pancia in giù, con il mento sulle mani, nascosti dietro ad un cespuglio.

"Quanto tempo dovremo rimanere qui?"

"Non lo so. Perché?"

"Voglio andare a casa."

"Non possiamo andare a casa. Se andiamo a casa poi saremo costretti a camminare con Siwon e Kyuhyun. E non dobbiamo farlo. Dobbiamo lasciarli soli."

"Perché?"

I piedi di Donghae erano in aria ed andavano su e giù.

"Non lo so. A volte mamma e papà chiedono a me e mia sorella di lasciarli soli. A volte mia sorella mi chiedi di lasciare lei ed il ragazzo che le piace da soli," Hyukjae si strinse nelle spalle. "Penso sia giusto così."

"Ma io ho fame."

Hyukjae pescò dalla propria tasca una caramella che gli aveva dato il suo insegnante per essersi comportato bene.

"Ecco. Mangia questa."

Donghae sorrise e diede un bacetto sulla guancia dell'altro.

"Grazie, Hyukkie."

"Sssh...stai zitto o scopriranno che siamo qui."

Passò solo un minuto, poi Donghae ricominciò a piagnucolare.

"Hyukkie...ho ancora fame."

Si sdraiò sul fianco così da essere più vicino al più grande. Nascose il viso contro la spalla dell'altro e mise un braccio sulla sua schiena.

"Che fai?"

"Faccio un pisolino," rispose Donghae.

"Qui?"

"Mamma ha detto che mi dimentico della fame se faccio un pisolino."

"Oh. Va bene, allora."

Hyukjae mise un braccio intorno alle spalle dell'altro e lo tirò più vicino. Si strinsero l'uno all'altro, cercando di fare silenzio, mentre 'lasciavano da soli' Siwon e Kyuhyun.
  
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