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Autore: valfoy    03/06/2013    2 recensioni
Inauguro l'account! Breve ma essenziale, ho voluto introdurre Sarah Essen -seconda compagna del commissario James Gordon, nei fumetti- nel panorama del Batman noleniano. Parlo precisamente dell'ultimo film, The Dark Knight Rises. Volevo rendere un'immagine, una sensazione, un'atmosfera. La Gotham cupa mista all'affascinante misteriosità, che il regista ha saputo dare grazie ai primi frame panoramici di questa. Il racconto sta tra la cerimonia commemorativa di Harvey Dent a inizio film e l'esplosione nelle fogne...
Non mi resta che augurarvi buona lettura!
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Gordon, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Seduta sul davanzale della finestra, nel salotto così piccolo al buio della notte, l'aria fresca entra senza permesso. Fa volare qualche scartoffia.
E' uno scapolo James, un minimo di disordine lo crea anche lui.
Anche se è un commissario.
Anche se il suo lavoro è mantenere l'ordine.

Fumo una sigaretta.
Penso che la frenesia là sotto, nelle strade, non badi al debole lumino che sporge dall’alto.
Da una parte brucia e dall'altra fa male.
Le auto sfrecciano, lasciano metà dei pneumatici sull'asfalto. Chi passa con la compagnia troppo alta di un volume assordante, e chi come me, la compagnia la sta aspettando.
Potrebbe essere contento di vedermi, un pò meno quando capirà che sfrutto le sue chiavi per entrargli in casa. Di nascosto.
L'una ahimè, implica anche l'altra.

La seta dell'abito scivola, mentre accavallo le gambe; residuo della serata appena trascorsa.
«La verità... In effetti ho scritto un discorso in cui c'è la verità sulla storia di Harvey Dent, ma forse non è il momento giusto».
Così ancora una volta mentiva, ma lo accettavo. Era lui a non saperci convivere.
Sapeva che mentiva a se stesso, a suo figlio, alla sua città.
E a me.
Si sentiva colpevole anche se lo appoggiavo.
Ricordava di come Dent mi avesse puntato la pistola contro, ma le sue parole lo lodavano a grande Caduto.
Forse si odiava, ma la sua costanza non lo tradiva e ogni volta che mentiva, invecchiava un pò.
Poco per volta.

Era anche fiducia la sua, verso un amico ormai dissolto nel nulla da otto anni.

James Gordon con cappotto e foulard immancabili.
Ero in mezzo al pubblico, il mio sguardo a incoraggiarlo. Non troppo vicino, nè troppo lontano.
Siamo sempre stati cauti. Lui era sempre stato cauto; non voleva che si sapesse, ma tutti ne erano a conoscenza.
Ero colpevole in mezzo alla folla. Li sentivo, i loro sguardi di rimprovero, di disappunto o ...d'invidia.
Mi scivolavano addosso.
Mi macchiavano di più.
Gotham era così, più accettabile stringere la mano a un mafioso in pubblico.
Dicevo a James di chiedere il divorzio, ma voleva aspettare.
E aspettiamo, mi dicevo.

Non m'importava la zizzania della gente.
Solo, lo volevo per me.

Fine del discorso, e lui esce di scena tra la folla.
Stringo alcune mani di persone che in futuro non riconoscerò, e lo seguo.

-Immagine sicura. Voce ferma. Bravo.
-Perdonami.

Lo diceva sempre quando mentiva, come a togliersi un peso.
Negava l'evidenza su ciò che Dent avrebbe potuto farmi davanti al pubblico in cui vi era sempre un volto, che la verità la sapeva e avrebbe potuto rinfacciargliela.
Ma non l'avrei mai fatto.

E puntualmente gli stringevo la mano.
Senza dire una parola. E lo sentivo lontano, quel tanto d'averlo vicino nell'animo.

Andiamo via su auto separate ed eccomi qui. Ad aspettarlo.
Ma tardava.
Avremo potuto fare l'amore, o forse solo addormentarci parlando.
Così fantasticavo e massaggiavo il piede dolorante per colpa del tacco alto. Il cellulare squilla e abbandonata come sono, quasi mi cade la sigaretta sul parquet.
Guardo il display e sospiro. Non devo sembrar scocciata:
-Essen.
E' Foley. Dice che c'è stato del trambusto. Che Gordon è sceso nelle fogne. Ed è seguita un'esplosione.
Cristo, un'esplosione!
Gli servono pattuglie. Gli servono rinforzi.
Gli servo io.

-Arrivo subito.

Riattacco, spengo il mozzicone.
E ho un insinuante presentimento.

   
 
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