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Autore: buffy4ever    03/06/2013    5 recensioni
Raccolta di one-shot su momenti non visti Rumbelle, dalla Foresta Incantata a Storybrooke. Cercherò di seguire un ordine cronologico.
1. La tazzina scheggiata
2. Affetto?
3. Il prezzo della Libertà
4. L'ombra
5. Skin Deep
6. Non rifletto il volto ma il cuore
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1- La tazzina scheggiata
 
Terzo risveglio nel castello oscuro. Belle si tirò su dal suo giaciglio spoglio e freddo , sentendo le ossa protestare per la posizione scomoda presa nel sonno. Si asciugò le guance ancora umide dalle lacrime della notte, mentre attendeva paziente l'arrivo del suo nuovo padrone per iniziare la sua attività anche oggi. Le manca casa. E non può fare a meno di pensare a suo padre, preoccupato per la sorte della sua unica figlia. Non può fare a meno di pensare alla sua bella, comoda camera, alla luce che arrivava dalla finestra ogni mattina, svegliandola dolcemente tra le lenzuola pulite e soffici, inondandola di buon umore per l'inizio di un nuovo giorno...almeno fino all'inizio della guerra. Da allora, c' erano stati solo risvegli carichi di preoccupazione  e tormento, di gente mandata a morire e di orchi che si facevano sempre più vicini. Belle deglutì , sentendo l'ansia tornare a quei ricordi spiacevoli. Ecco, il suo sacrificio era servito proprio a mettere fine a quella guerra assurda. Andava già meglio.
 
La porta si spalancò e Belle saltò un po' sul suo letto di fortuna, alzandosi subito e guardando Rumpelstiltskin che col suo solito sorriso beffardo le indicava di seguirlo e iniziare a svolgere i suoi doveri. Belle lo seguì lungo i corridoi e le buie scale del castello. Le incuteva un po' di paura, ma non per il suo aspetto, non per i suoi modi, quanto perchè avvertiva quel qualcosa di oscuro che lo avvolgeva strettamente e si librava attorno a lui. Non era mai stata facile a esprimere giudizi sulla gente, neanche su persone che palesemente mostrassero inclinazioni discutibili. No. Belle credeva fermamente che bisognava conoscere davvero una persona per poter dire cosa si celasse nel suo cuore. Conoscerla profondamente. E lei conosceva Rumpelstiltskin da soli tre giorni, come poteva definirlo 'cattivo' a priori? Le parve di sentire la voce di suo padre riprenderla bonariamente per la sua troppa fiducia nei confronti di chiunque, per poi ricordarle che quella 'bestia' l'aveva appena strappata alla sua famiglia. Per sempre. Ma Belle scacciò il pensiero con fastidio: lei stessa aveva deciso il proprio destino, per una buona volta. Lei aveva scelto di seguire Rumpelstiltskin e salvare il suo popolo, dimostrando finalmente di essere una donna capace di farsi valere, con coraggio e indipendenza. Poco importava se l'Oscuro l'aveva rinchiusa in un sotterraneo ed era tenuta a servirlo. Il prezzo era stato equo, per Belle. Poco importava se di notte la nostalgia l'assaliva e non riusciva a trattenere il pianto, pensando alla vita che aveva lasciato, pensando alla libertà che aveva tuttavia perduto... Lui poi, non era  crudele con lei. Certo, era troppo presto per esserne certa, e Belle faceva sempre tutto quello che chiedeva alla lettera...ma nonostante tutto, Belle aveva questa consolante speranza radicata dentro sè: non le avrebbe fatto del male. O comunque, non aveva intenzione di dargliene motivo. C'era stato già quell'episodio della tazzina, il giorno prima...sì, la tazzina che le era sventuratamente caduta di mano, mentre lui le elencava i suoi compiti da custode. Era raggelata appena aveva sentito nominare i bambini, in quel momento l'aveva davvero guardato con terrore misto a disprezzo, per poi capire che era uno scherzo. Che scherzo poco gradevole, però! E lei aveva scheggiato la tazzina. Ricordava ancora l'ansia che aveva provato mentre gli mostrava il danno appena fatto, il sollievo provato appena lui le aveva fatto capire che non era arrabbiato, e lo sguardo di lui, stupito che lei avesse creduto che l'avrebbe punita per così poco. No, non poteva definirlo una 'bestia' solo per le voci correnti sul suo conto. Lei avrebbe atteso di essere certa del suo carattere, prima di giudicarlo...dopo tutto, avrebbe passato la vita lì, tanto valeva cercare di andare d'accordo con l'unica persona che avrebbe visto d'ora in poi. 
 
"Cara, hai sentito ciò che ti ho detto?"
 
Belle si riscosse dai suoi pensieri profondi. Erano già nella grande sala principale del castello, col lungo tavolo al centro, le pesanti tende alle finestre e la ruota per filare che faceva bella mostra di sè in un angolo. Era stata talmente persa nei suoi ragionamenti, da non sentire ciò che lui le aveva chiesto. Ora la guardava con interesse, quasi cercasse di capire cosa le passava per la mente, dato che non gli prestava attenzione.
 
"No, vi chiedo scusa. Ero sovrappensiero." chinò il capo in segno di scusa, sperando che avrebbe sorvolato sulla sua disattenzione continua. Belle era sempre stata ripresa, a casa, di aver la testa sempre tra le nuvole. Dal padre, dall'insegnante, dalla balia. Tutti erano un po' scocciati dal suo lato di ragazzina che sognava di vivere le avventure lette nei suoi amati libri. 
"Ti ho chiesto di portarmi il tè, cara. Cerca di prestare più attenzione!"
 
Non sembrava particolarmente seccato, forse un po' apprensivo. Sicuramente aveva fretta di tornare al suo lavoro. Belle non perse tempo, e si mise subito all'opera per servirgli il tè. 
 
Scesa nella cucina, si affrettò a far bollire l'acqua e a sistemare il vassoio con biscotti e due tazze. Notò che c'era ancora quella scheggiata il giorno prima, e si guardò intorno per trovare un'altra tazza simile , ma nulla. Oh, bene, avrebbe dato a lui quella intatta comunque. Dopo aver preso la teiera, salì piano le scale, ancora terrorizzata dalla possibilità di perdere l'equilibrio, in quel vestito ingombrante. Arrivò nella sala e vide che lui era al filatoio. Belle si fermò un attimo a osservare il punto in cui la paglia diventava oro, per magia: era molto suggestivo. Si alzò di scatto voltandosi verso di lei, e Belle si riscosse e poggiò il vassoio sul tavolo.
 
"Ecco a voi" offrì a Rumpelstiltskin la tazza non scheggiata, ma lui non sembrava interessato a prenderla. Anzi, fissava l'altra tazza. Belle ripoggiò la tazza piena sul vassoio e prese quella che pareva interessarlo di più.
"Mi dispiace ancora, è rischioso utilizzarla. Ma non ne ho trovata una simile." 
"Non ce n'è bisogno. Prenderò quella, grazie cara."
La stupì. Arrivò lui stesso vicino a lei,prendendo la teiera e versandosi il tè nella tazza scheggiata. Dopo di chè fece un inchino distinto e sparì nella solita nube viola.
 
Belle rimase ancora un paio di minuti ferma, a fissare la tazza intatta e  piena di tè che lui aveva rifiutato. Per la tazza con il bordo spezzato. Sì, pensò mentre si accingeva a raccogliere il tutto e tornare in cucina, Rumpelstiltskin sarebbe stato proprio un bel mistero da scoprire.


NdA: Ciao a tutti! E' il mio primo esperimento di fanfiction su Once Upon a Time, e ovviamente non può non essere proprio su questi due miei adorati personaggi! La mancanza si fa sentire, e allora devo trovare un modo per non pensare che devo aspettare tutta l'estate per la terza serie! Avevo anche iniziato a tradurre una fanfic, 'Only a Rose', ma per il momento lascerò da parte quel progetto, e mi dedicherò a queste one shot di mia mano. Ho voglia di scatenare la fantasia! Forse questo capitolo risulterà un po' pesante, ma è l'inizio, e Belle si sta facendo le sue idee :) Ho intenzione di fare un POV ciascuno, finchè ci riesco, e farvi vedere alcuni momenti mancanti che spero accorcino l'attesa fino l'inizio della serie! Fatemi sapere cosa ne pensate! ;)
  
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