Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |       
Autore: misslegolas86    05/06/2013    3 recensioni
Henry è salvo l'Ombra è sconfitta. Eppure tutto questo ha un prezzo. Un prezzo molto alto per Rumpelstiltskin e non solo. Il rientro a casa sarà ben diverso da quello che ognuno sulla Jolly Roger si era immaginato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Emma Swan, Henry Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rumpelstiltskin giaceva nella cuccetta della Jolly Roger. Sentiva le forze e i poteri venir meno giorno dopo giorno. Le ferite che aveva rimediato nello scontro con l’Ombra a Neverland erano scomparse grazie alla magia. Ma sebbene si fosse curato qualcosa si era spezzato per sempre dentro di lui. Sentiva la morte avvicinarsi e non c’era alcun rimedio. Sconfiggere l’Ombra aveva portato conseguenze sconosciute e incurabili nel suo corpo da umano. Il fato che la veggente gli aveva predetto si stava verificando ma, almeno, Henry era salvo. Proprio in quel momento il ragazzino entrò nella cabina.
“Come sta signor Gold? Le ho portato un po’ d’acqua” disse, avvicinandosi. Rumpelstiltskin bevve un sorso e fissò lo sguardo sul bambino. Era ancora un po’ pallido ma decisamente si stava riprendendo dalla prigionia sull’Isola che non c’è.
“Grazie, Henry.” Disse a fatica. Sembrava che l’aria lottasse per uscire dai polmoni.
“C’è qualcosa che posso fare? Lei mi ha salvato. Sono in debito.”
Rumpelstiltskin sorrise mentre scuoteva la testa. “Henry, tu non sei in debito con me. Tu sei mio nipote, sangue del mio sangue era mio dovere proteggerti.”
“Grazie nonno” disse il ragazzino sorridendogli, chiaramente aveva aspettato una sorta di suo consenso per chiamarlo come era giusto dopo lo scontro che avevano avuto a New York. “Però ti annoierai tutto solo quaggiù. Potrei leggerti qualche storia dal mio libro, che ne dici?” continuò con entusiasmo.
“Henry, dovresti stare sul ponte con la tua famiglia.” Ribattè Rumpelstiltskin, esitante.
“Anche tu sei la mia famiglia e io voglio stare qui.” Concluse con decisione Henry. Prese il suo libro di favole e si sedette sul bordo del letto accanto a suo nonno mentre Tremotino con gli occhi lucidi lo osservava con orgoglio.
 
 ******
 
Emma li ritrovò addormentati uno accanto all’altro. Nonno e nipote erano un quadro davvero insolito. Emma non ancora si era abituata a questo mega allargamento della famiglia ma una fitta di dolore le ricordò che presto Henry avrebbe perso un’altra persona a cui si stava affezionando. Non era sfuggito ai suoi occhi lo sguardo triste e rassegnato di Tremotino né il fatto che più i giorni passavano più peggiorava anche se non aveva ferite evidenti. Sentiva che Rumpelstiltskin si stava preparando a morire e Henry in poco tempo avrebbe perso l’ultimo legame con suo padre.
Emma rimase a guardare quella scena di pace fino a che Rumpelstiltskin non si risvegliò sorridendo con l’estrema dolcezza di un nonno al nipote ancora addormentato accanto a lui. Solo in quel momento notò Emma che si avvicinò. “Dobbiamo parlare” gli disse mentre Henry si svegliava. “Ragazzino,” disse poi rivolta al figlio “Charming ti cerca”.
Rimasti soli Emma, senza giri di parole come era nel suo stile, giunse subito al nocciolo della questione
“Gold allora che succede? C’è qualcosa che posso fare per te? Non voglio che Henry perda anche te.”
“Temo che sia inevitabile, dearie. Sapevo che questa sarebbe stata la conclusione del viaggio già prima di partire.” Ribattè Rumpelstiltskin sistemando un cuscino dietro le spalle per respirare un po’ meglio.
“Che vuoi dire?”
“Molto tempo fa mi fu rivelata una profezia. Il ragazzino che mi avrebbe fatto ritrovare mio figlio sarebbe stato anche la mia rovina.”
“Hai scelto di salvare Henry. Hai scelto di morire.” Esclamò stupefatta Emma.
“Sono pronto a pagare questo prezzo. E credimi ne sono contento.” Sussurrò Rumpelstiltskin. Parlare a lungo era troppo faticoso.  
Emma lo aiutò a bere un sorso d’acqua ma non aggiunse altro. L’emozione le aveva fatto morire in gola qualsiasi parola.
 
******
 
Henry uscito dalla cabina di Rumpelstiltskin non aveva alcuna intenzione di trovare nonno Charming. Aveva qualcosa di più importante da fare. L’idea gli era venuta al risveglio. Ora sapeva come saldare il suo debito con nonno Gold. La speranza era sempre stata la sua carta vincente e in fondo al cuore Henry sentiva che non tutto era perduto per Baelfire, forse c’era ancora una possibilità. Neal era caduto in un portale, era ferito è vero, ma nessuno aveva la certezza che fosse morto. E lui era l’unico che potesse fare qualcosa. Come aveva detto Gold “Sei sangue del mio sangue”. Regina gli aveva raccontato come il signor Gold aveva usato una goccia del suo sangue su uno strano mappamondo per ritrovarlo. Lui poteva fare lo stesso con Baelfire.
Henry si diresse senza esitazioni alla cabina del capitano che, come aveva sperato, era vuota. Non ci mise molto a trovare quello che cercava. Una sfera bianco opaca sormontata da un fuso. Con un sospiro si punse l’indice della mano e lasciò cadere il sangue sulla superficie. Turbini rossi la incresparono e poi lentamente delle terre comparvero e un puntino lampeggiò più intensamente. Il cuore di Henry accelerò di colpo. Aveva ragione. Ecco dove era suo padre. Afferrò il mappamondo e corse verso la cabina di Rumpelstiltskin. Spalancò la porta proprio mentre Emma stava uscendo.
“L’ho trovato! L’ho trovato!” urlava. Emma, che non aveva capito quello che stava accadendo, rimase di sasso ma Rumpelstiltskin colse al volo quello che Henry intendeva. Il ragazzino si precipitò verso di lui consegnandogli la sfera. “Dov’è il mio papà?” chiese poi pieno di speranze.
Rumpelstiltskin osservò il mappamondo con gli occhi che si inumidivano di lacrime “La Foresta Incantata” disse con voce rotta dall’emozione.
“E’ vivo allora?” riprese Henry pieno di entusiasmo abbracciando il nonno “Io ritroverò il mio papà e tu ritroverai tuo figlio. Lo sapevo c’è sempre un lieto fine.” Rumpelstiltskin ricambiò l’abbraccio del nipote mentre le lacrime gli bagnavano le guance poi, guardandolo negli occhi, disse “Sì Henry tu ritroverai tuo padre e sarete finalmente una famiglia.”
“Saremo una famiglia. Ci sarai anche tu, no?” chiese con innocenza il bambino “Papà ti perdonerà non appena saprà quello che hai fatto. Non sei più l’uomo che lo ha abbandonato. Glielo farò capire io e anche la mamma, vero Emma?”
Eppure nello sguardo che si scambiarono Gold ed Emma non c’era nulla di gioioso anzi anche gli occhi della ragazza erano pieni di lacrime. Lacrime di gioia per la speranza di ritrovare Neal ma anche di dolore per la drammatica realtà che dovevano rivelare al bambino. Fu Rumpelstiltskin a trovare il coraggio per parlare
“No Henry io non ci sarò. Mi dispiace molto.”
“No non puoi. Non puoi abbandonarci di nuovo.” Henry ormai era scoppiato a piangere “Tu sei l’Oscuro devi trovare una soluzione. Ed Emma tu sei la salvatrice. Dovete fare qualcosa.”
“Mi dispiace Henry ma questa volta non c’è nulla che possiamo fare” disse Emma accarezzando suo figlio e piangendo a suo volta.
“Belle!” esclamò all’improvviso Henry. “I baci del vero amore possono spezzare ogni maledizione. Qualsiasi cosa tu abbia, nonno, lei riuscirà a salvarti.”
“Piccolo, Belle è in un altro mondo, lontana e irraggiungibile.”
“Ma perché non l’hai portata con te?” Henry non si voleva rassegnare
“Perché sarebbe stata in pericolo e   io non potevo permetterlo.” Rispose con calma Tremotino. Emma lo guardò e in quel momento capì quanto era costato a Rumpelstiltskin l’addio sul molo. Aveva lasciato il suo Vero Amore per sempre ed era salito sulla nave certo di morire per salvare suo nipote. Capì in quel momento che tutte le azioni oscure o meno che Tremotino aveva compiuto nella sua vita erano state tutte ispirate dall’amore per le persone a cui voleva bene. Si sentì orgogliosa che fosse il nonno di suo figlio.
“Ma non capisci è come nella favola della Bella e la Bestia. Tu hai imparato ad amare veramente e lei ama te. Con il Bacio del Vero Amore tutto tornerà a posto!” continuò Henry caparbio.
“Henry è inutile farsi illusioni. Credimi i sogni sono belli fino a che non ti svegli. E’ meglio accettare la realtà o questa farà ancora più male.” Disse Rumpelstiltskin.
“No, tu devi resistere. Noi riusciremo a trovare Baelfire e a tornare insieme a Storybrooke. Belle ti salverà e tutto andrà bene.”
Emma e Rumpelstiltskin non parlarono. Come si fa a dire ad un bambino che quella era fantasia? Come si fa a dirgli che per attuare quel piano ci sarebbero voluti mesi e chiaramente Rumpelstiltskin non aveva tutto quel tempo? Ma Henry non si rassegnò
“Devi promettermi, nonno che tu resisterai, che farai di tutto per ritornare con me a Storybrooke.”
“Henry sai bene che non faccio mai un accordo che non posso mantenere.”
“Ma questo lo manterrai. Ti aiuterò io e poi, quando troveremo Baelfire, anche lui ci darà una mano. Non sei solo. Ti prego promettimelo.”
Rumpelstiltskin lentamente annuì “Te lo prometto,piccolo ma non giudicarmi male se verrò meno all’accordo.”
“Non lo farai. Ne sono sicuro.”         
 
SPAZIO AUTRICE
Ok l’astinenza da OUAT sta diventando ogni giorno più intensa e questi sono i risultati. Ebbene ho immaginato in una giornata casalinga per colpa della febbre una mia conclusione per il viaggio a Neverland.
Ho voluto approfondire il rapporto Henry/Emma/Rumple perché lo trovo un trio fantastico insieme. Li ho amati nel viaggio a New York.
Questo è solo il primo capitolo presto pubblicherò il seguito. Aspetto con ansia le vostre impressioni per capire se l’idea è passabile oppure no. Grazie per aver letto e ancora di più a chi recensisce.
A prestooo

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: misslegolas86