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Autore: zeroborine    19/06/2013    17 recensioni
Louis insegna a Niall ad essere un buon amico.
[ ATTENZIONE! Niall/tutti, Louis/Harry ] [ Autore: zeroschiuma ]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ok, ero lì che studiavo storia contemporanea (...già), quando mia sorella ha cominciato a blaterare cose su cose su come gli One Direction si amino tra di loro e così questa cosa è... Scaturita. Filosoficamente. X’D E22 e Marta Kerouac, che sostengono l’OT5 da sempre, saranno felici di sapere che, anche dopo la cara, vecchia Simbiosi, quest’immagine degli One Direction che si baciano tra di loro non ha smesso di campeggiare tra le mie fantasie. T_T
Btw chiedo scusa a tutti perché tutto questo è completamente a caso e non ha, a conti fatti, alcuna ragione di esistere; il fatto è che era lì, nella mia testa, e sappiamo tutti quanto le cose mi tormentino, se non le tiro fuori (...qualcuno ha detto Corna? XD).
E dire che avevo promesso che, dopo There’s someone on your shoulder, avrei chiuso col canon. Vane speranze.
Ma questo è tutto, guys! Vi ricordo che io sono la vecchia zeroschiuma, che questo è The Zeroborine Project e che potete mettervi in contatto con me lasciandomi una recensione o scrivendomi su Twitter. O entrambe le cose. O nessuna delle due. A vostra discrezione. XD
Buona lettura, però, eh! ♥









NIALL BACIA TUTTI
Di zeroschiuma

Sale le scale a due a due; inciampa un paio di volte, ma riesce comunque a preservare l’incolumità dei muffin. Sta dando un famelico morso al proprio, con la bocca piena di briciole e qualche scaglia di cacao tra i denti, per questo, non che sia un’abitudine granché radicata nella casa di The X-Factor, dimentica di bussare.
Quello che gli si presenta davanti agli occhi, una volta spalancata la porta, costringe Niall a bloccarsi, come messo in pausa, col proprio muffin a mezz’aria, proprio mentre “ragazzi, la colazione!” stava per annunciare: Harry, chissà perché, se ne sta tra le gambe aperte di Louis e, cosa del tutto inspiegabile, si stanno baciando. Niall, sotto shock, lascia che il sacchetto di carta con dentro i muffin per Harry e Louis gli scivoli via di mano e “ragazzi?” balbetta, con gli occhi spalancati.
Louis, ancora col bacino tra le gambe di Harry, si solleva più composto sulle ginocchia e “grazie, Nialler” squittisce, entusiasta, mentre Harry soffoca una risata nervosa contro il suo petto.
Niall arriccia la fronte, raccoglie il sacchetto con la colazione, lo ripone contro il letto disfatto e “cosa stavate facendo?” domanda, perplesso.
Harry sembra arrossire, ma Louis si passa semplicemente una mano tra i capelli lisci e lievemente umidi alle radici e “Harry era un po’ triste” gli spiega, ragionevole: “cercavo di tirargli su il morale”.
Niall non si considera dotato di un intelletto particolarmente brillante, ma neanche è incline a considerarsi uno stupido. Riconosce, di conseguenza, l’esistenza di due possibili chiavi di lettura per la scena che si è appena consumata di fronte ai suoi innocenti occhi: o Harry e Louis hanno in atto una tresca omosessuale e fedifraga alle loro spalle o, semplicemente, ciò che Louis sostiene è vero e, da buon amico, Louis stava semplicemente tentando di consolare il povero Harry.
Niall non si considera dotato di un intelletto particolarmente brillante, ma di una cosa è perfettamente certo: è una persona buona e mai, mai si sognerebbe di mettere in dubbio ciò che un amico sostiene senza prove incriminanti. Così, ufficialmente convinto, fa per lasciare la camera; poi però si blocca sui propri passi e, rivolgendosi ad Harry, “e funziona?” gli domanda, speranzoso.
Harry, con un sorriso divertito a deformargli l’ovale pallido e regolare del viso, “molto bene” gli assicura ed allora Niall può chiudersi la porta alle spalle ed, ignorando le risatine complici dall’altra parte della porta, tornare alla propria deliziosa colazione.



***



Niall sta sorseggiando il proprio caffé, quando Zayn fa la propria miserabile comparsa nella piccola cucina della casa di The X-Factor. Ha occhiaie pronunciatissime, i suoi bei capelli neri attaccati alla fronte come con la colla e sta, con gli occhi chiusi dietro i suoi occhiali dalla montatura doppia e scura, sbadigliando. Niall, entusiasta, “buondì, Zaynie!” lo saluta, facendo scivolare il té che gli ha preso contro la superficie liscia e lucida della tavola.
Zayn gli offre uno sguardo a stento, seguito immediatamente da un “ciao” laconico e monocorde e da un’imprecazione soffocata dal bicchiere di carta dal quale sta sorseggiando il suo té.
Niall sospira e, cercando di intavolare una conversazione, “hai ancora sonno?” chiede all’amico, con uno sguardo carico di aspettativa.
Quello, visibilmente seccato, si stringe dentro la felpa informe dentro la quale è solito dormire e, probabilmente ironico, benché Niall non ne sia del tutto sicuro, “tu che dici?” gli domanda.
Niall considera la questione per qualche secondo, prima di arrivare alla conclusione che sì, Zayn deve avere sonno; allora solleva le spalle, si sporge un po’ contro il tavolo e, raggiungendo la spalla dell’amico, la accarezza attraverso il cotone della felpa e “voi inglesi, col vostro té” si lamenta, seriamente preoccupato per le abitudini alimentari dei suoi amici, prima di prendere un altro sorso del proprio caffé abbondantemente zuccherato.
Zayn, monosillabico come suo incomprensibile solito, solleva solo le sopracciglia e “che?” cerca di chiarire, serio.
Niall sorride, beve ancora un sorso del proprio caffé e “caffeina” gli fa notare, sollevando il proprio bicchiere; poi glielo offre, gli fa segno di servirsi e “perché insistere sul té a colazione?” gli chiede, retorico: “preservate la tradizione delle cinque ed imbottitevi di caffeina al mattino come ogni cristiano sano di mente!”.
Zayn ignora il caffé di Niall, finisce il suo té in un sorso solo, si solleva in piedi, si stiracchia e poi “il caffé mi mette voglia di fumare” gli spiega, dentro uno sbadiglio. Poi si sfila la felpa fino a rimanere a petto nudo ed “e qui è vietato” gli ricorda.
Niall, costernato, sospira; Zayn ha ancora uno sguardo vacuo, un’espressione distante e sembra, tutto sommato, ancora di cattivo umore. Allora Niall, che è notoriamente un ottimo amico, gli si avvicina e, senza dargli tempo di reagire, gli posa entrambe le mani sulle spalle e lo bacia.
Zayn se lo sta scrollando di dosso l’istante successivo, con il naso corrucciato ed un’espressione vagamente disgustata a deformargli il muso; “cosa stai facendo, cretino?” lo apostrofa.
Niall scrolla le spalle, completamente a proprio agio, e “volevo tirarti su il morale” gli illustra, quasi scientifico, mentre Zayn si passa il palmo di una mano contro il viso. Allora Niall, nonostante sia fermamente sicuro di sé, si lascia comunque un margine di prudente dubbio e “funziona?” gli domanda, guardandolo dritto negli occhi.
E, dal momento che Zayn non riesce a smettere di ridere, Niall deduce di sì.



***



Gettandosi a peso morto contro il divano, “quel Louis Tomlinson” sospira “è un genio”.
Liam sta componendo un SMS sulla tastiera del proprio cellulare, ma “già” annuisce, visibilmente condividendo l’opinione di Niall.
Allora quello “il suo metodo” conferma, convinto, “rende veramente tutti più felici”.
Liam, improvvisamente preoccupato, lascia che il proprio cellulare scivoli contro la pelle del divano e “non ti ha dato niente, vero?” gli chiede; quando Niall arriccia solo le labbra, confuso, “non hai fumato nulla di strano?” incalza, “nessuna pillola, nessun’iniezione?”.
Niall si fa scappare una risata, cogliendo la ragione dietro alle strane domande di Liam, proprio mentre Zayn compare in salotto, prendendo posto accanto a loro sul divano ed allacciando immediatamente un braccio intorno alle spalle di Liam. Allora Niall, conoscendo bene la sua indole tendenzialmente silenziosa, pensa bene di coinvolgerlo nella discussione e “non è vero, Zaynie?” lo interpella: “non trovi anche tu che il metodo di Louis sia geniale?”.
Zayn annuisce e “la sua erba è la migliore” dice.
Niall sbuffa, allora, e “no!” protesta. Poi afferra il colletto della felpa di Zayn, se lo proietta contro finché Zayn non è parzialmente seduto tra le braccia di Liam e “mi riferisco a questo” specifica, attaccandogli un bacio asciutto contro le labbra.
Quando Niall si allontana, proprio mentre Zayn si pulisce la bocca col dorso di una mano, sorridendo, Liam “avrei preferito si trattasse di droghe” sospira, con un’espressione difficile da interpretare dipinta in volto.
E Niall è un buon amico e comprende l’indole da bravo ragazzo di Liam, la sua propensione a considerare propri anche i problemi degli altri e la sua conseguente perenne preoccupazione di non avere tutto sotto controllo, per questo “no!” si affretta a spiegargli: “funziona, davvero!”. Così, per provare il suo punto, indica Zayn con un dito e “bacialo” gli ordina, bonariamente autoritario.
Liam, senza parole, guarda prima Niall e poi Zayn. Poi sospira e, proprio in quel momento, Zayn lo bacia.
E, sorprendentemente, il loro bacio dura per un po’: Niall non è neanche il più attento degli osservatori, ma la vede, la lingua di Liam, quando si fa strada tra le labbra di Zayn; allo stesso modo vede le dita di Liam che si stringono contro la pelle del divano, quelle di Zayn che si fanno quasi bianche a contatto con la stoffa dei jeans che Liam porta.
Niall non intende suonare egocentrico, ma si sente un po’ tagliato fuori da tutto quel baciare che, pur non essendo stata un’idea sua, ha comunque introdotto lui; allora si tossicchia in un pugno, un po’ a disagio, ed, una volta attirata l’attenzione dei due ragazzi, “baciate anche me?” chiede loro. Ma la sua ultima battuta è forse suonata un po’ strana, un po’ gay, ed allora si affretta a “mi manca casa” giustificarsi.
Allora Liam gli fa segno di avvicinarglisi e, premuroso, gli attacca una serie di baci teneri e casti sulle guance, sulle labbra, sulla punta del naso; poi lascia spazio a Zayn, giusto com’è, che gli tira forte i capelli e, senza cerimonie, gli morde le labbra finché non le spalanca.
Dopo un po’, quando tutti e tre se ne stanno con la schiena contro il divano ed un’espressione di beatitudine sui visi, Liam annuisce tra sé e sé e “quel Louis Tomlinson” farfuglia, ancora rosso in viso per i baci, “è un genio”.



***



Il fatto è che Harry e Louis non litigano.
Si picchiano come cuccioli di animali selvatici, certo; si dicono parolacce a profusione, si offendono, non fanno che tirarsi i capelli a vicenda come ragazzine; qualche volta discutono, perché no, perché a Louis puzzano i piedi e perché a Louis non va giù che Harry giri sempre nudo per casa, ma non litigano.
Così, quando succede, è come se una regola fosse stata violata, come se un equilibrio si fosse rotto, come se qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
Harry, ovviamente, si chiude rumorosamente la porta alle spalle e corre a telefonare a sua madre; Louis, invece, resta seduto contro il pavimento della sala prove, col berretto calato fin sulle sopracciglia e le braccia incrociate contro il petto. Liam, ovviamente preoccupato, annuncia che cercherà qualcosa da mettere sotto i denti per tutti; Zayn, all’apparenza per nulla toccato dalla questione, tira fuori una sigaretta dalla propria scorta segreta e sguscia via dalla sala prove.
Allora Niall, da buon amico, si siede accanto a Louis sul pavimento.
Louis non è solo un genio, no? È anche un ottimo amico, il più grande, il leader indiscusso degli One Direction; ed adesso è triste. Niall, pur non essendo granché intelligente, è un ottimo amico. Di conseguenza, con un sospiro ed un mezzo sorriso, lo bacia.
Louis, orripilato, non gli lascia neanche il tempo di far schioccare le labbra di Niall contro le sue: se lo toglie di dosso a malo modo, scuote la testa come un invasato e “cosa diamine stai facendo, Niall Horan?” gli chiede.
E Niall, a questo, è più che confuso. Rivolge a Louis uno sguardo interrogativo e “ti sto consolando, no?” cerca di capire. Poi “perché sei triste” balbetta. Louis sembra quasi rabbrividire quando, sempre più perplesso, “come mi hai insegnato tu!” conclude Niall.
Louis, pallido, sospira. Tiene Niall a distanza tenendolo per le spalle e, scuotendo la testa, “amico mio” gli chiede, “secondo te perché stavo baciando Harry Styles?”.
Speranzoso, “perché, da buon amico, stavi semplicemente tentando di consolare il povero Harry” risponde Niall in un battito di ciglia; tuttavia Louis scuote ancora la testa ed allora Niall socchiude gli occhi, inghiotte aria e, siccome non si considera dotato di un intelletto brillante, ma neanche è incline a considerarsi uno stupido, “perché avete in atto una tresca omosessuale e fedifraga alle nostre spalle” si corregge, annuendo, con gli occhi socchiusi.
Louis, a questo, si distende supino contro il pavimento e, premendosi i palmi delle mani contro gli occhi, “già” conferma.
E forse, tutto sommato, Niall è dotato di un intelletto brillante: dopotutto il suo metodo funziona.



***



Ad ogni modo, quando Harry riaggancia, Niall bacia anche lui.
  
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