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Autore: Lily Inuzuka    23/06/2013    4 recensioni
Alla fin fine, se lo meritavano, giusto Peter? Insomma, non erano mai stati grati per tutto ciò che possedevano e cosa avresti dovuto dire, tu che non hai mai avuto nulla? Anche tu avresti desiderato una casa, un qualcuno che si preoccupasse di sapere se avevi freddo e ti rimboccasse le coperte, eppure per te non c'era nessuno, in quello stupido orfanotrofio. Solo dolore.
Genere: Angst, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Peter Pan, Wendy Darling
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
- Questa storia fa parte della serie 'There is always a dark side.'
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Ombra.


Osservali, Peter, guardali lì come dormono tranquilli, sonnecchiano felici, il sorriso sulle labbra umide. Tutti contenti festeggiavano l'arrivo di questa nuova "mamma", quella Wendy, fino a poco prima di cadere tutti addormentati. Sono così innocenti, i Bimbi Sperduti. 
Nessuno di loro, quando andasti a prenderli nel luogo lontano in cui vivevano, oppose mai resistenza.
"Andremo in un posto meraviglioso in cui non si cresce mai!" e ti seguivano senza interessarsi minimamente delle proprie famiglie, dei propri amici. Che ingrati! Pensavano solo a sé stessi. L'avessi avuta tu una famiglia alla loro età, o meglio, quando l'avevi ancora un'età. Non volevano diventare grandi, i bambini, e così avrebbero fatto, ovviamente, perché nessuno di loro avrebbe avuto il tempo di osservare i cambiamenti sul proprio corpo, sarebbero tutti morti prima. 
Alla fin fine, se lo meritavano, giusto Peter? Insomma, non erano mai stati grati per tutto ciò che possedevano e cosa avresti dovuto dire, tu che non hai mai avuto nulla? Anche tu avresti desiderato una casa, un qualcuno che si preoccupasse di sapere se avevi freddo e ti rimboccasse le coperte, eppure per te non c'era nessuno, in quello stupido orfanotrofio. Solo dolore. Poi era arrivata la tua salvezza, Ombra, che ti aveva portato fuori di lì, ti aveva indicato dove tagliare, dove colpire per ammazzarli tutti senza nessuno sforzo, quegli stupidi addetti che non si erano mai chiesti neanche se tu stessi effettivamente bene. Li avevi uccisi tutti, ma se lo meritavano.
Era proprio lì, in quella pozza di sangue e budella, che ti eri accorto che il sapore della carne umana non solo ti piaceva, ma riusciva addirittura ad inebriarti completamente i sensi. L'odore metallico del sangue ti estasiava, ti avvolgeva come il calore di un ferroso abbraccio che mai avevi ricevuto. 
Ridacchi un po' mentre ti avvicini a lei, a quella nuova. Le accarezzi la fronte con i polpastrelli, un rivolo di saliva le bagna uno degli angoli della bocca. La fissi attentamente, erano state poche le bambine che eri riuscito a portare sull'Isola che non c'è, solitamente, loro non si lasciavano mai ingannare.
Ti aveva chiesto un bacio, prima di seguirti, e le domande su cosa diavolo fosse un bacio ti tormentavano da allora, mentre osservandola non volevi fare altro che conficcarle una mano nel petto, dilaniarne la carne, scavare nella sua gabbia toracica, appropiarti del suo cuore e divorarlo, pezzo per pezzo.
Era una bimba strana, quella Wendy, sembrava come se da un lato volesse seguirti senza nessuna esitazione, restare bambina per sempre, e dall'altro si preoccupasse di smettere di crescere. Ti incuriosiva, ti incuriosiva talmente tanto che forse l'avresti ingurgitata per ultima, dopo tutti gli altri. Così, tanto per darle il tempo di spiegarti cosa sia un bacio e fare in modo che il magnifico gusto della paura si mescoli a quello della carne. 
Ombra, accanto a te, si accarezza la pancia affamata. Ha fame, povera Ombra. Nutrila, Peter, dalle da mangiare. Magari anche lei gradirebbe uno di quei cosi, ecco, un bacio. 
Le tenebre ti stanno annientando, Peter, le loro fauci spalancate non sono che un diversivo per incuterti terrore, in realtà ti stanno già corrodendo da dentro, stuzzicano qualcosa qua e là, ogni tanto. Si cibano delle tue interiora, dei tuoi organi e del tuo timore, e tu non te ne accorgi, sonnecchiando tranquillo su una brandina. Circondato dai cadaveri in putrefazione dei Bimbi Sperduti e di quella ragazzina, non noti neanche che lì il primo a morire fosti tu, in una fredda nottata di dicembre quando, in una stanza d'orfanotrofio, un'Ombra venne a cercarti e tu, spaventato e solo, le porgesti la tua candida anima su un piatto d'argento, cosicché la trangugiasse. 
 
Ombra era stata la tua salvezza, ma, anche, la tua condanna.
   
 
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