Fumetti/Cartoni europei > La Compagnia dei Celestini
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Diamond    26/06/2013    6 recensioni
Piccola one shot sui pensieri di Celeste Riffler prima della partenza di Lucifero. La one shot è ispirata dall'ultimo episodio della terza serie.Fanfiction scritta di getto in un momento di tristezza. Spero che vi piaccia :)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole lentamente tramontava all'orizzonte ed i suoi raggi, ormai tenuti, si riflettevano nel blu cobalto del mare. 
 
Ormai mancavano poche ore alla finale del campionato ed il nostro capitano, il mio Lucifero, che aveva ritrovato suo padre dopo tanto dolore celato nel suo cuore che raramente aveva esternato, stava per tornare alla sua patria dopo tanti anni, ed io sarei rimasta di nuovo sola.     
                                                
                                                       
 Mi sentivo tanto triste, sapevo che per noi, forse, sarebbe finita presto... in fondo anche io stavo per partire per New York e vederci, o semplicemente sentirci sarebbe stato difficile e soffrivo. Soffrivano entrambi.      
 
 Eppure, eravamo là, su quella nave dove entrambi avevamo passato lunghi mesi, l'uno di fronte all'altra, occhi negli occhi. 
 
Volevo piangere, ma cercavo di farmi forza per lui e anche perché non volevo che lui mi vedesse piangere per la sua partenza. Mi mancava già...                        
 
Desideravo che si ricordasse di me come la ragazzina allegra a cui voleva bene, o qualcosa di più del semplice bene, e speravo ardentemente che avrebbe cercata nonostante la lunga distanza che divideva i nostri giovani corpi, ma che non separava i nostri cuori innamorati.          

 I suoi occhi smeraldini luccicavano alla tenue luce del sole che lentamente calava nella placida distesa d'acqua salata, mentre nel cielo, dalle sfumature ancora rosacee, comparivano le prime stelle, ed i suoi capelli scuri eravano mossi dalla brezza marina. 
 
Fissavo la sua immagine nella mia mente, osservando il suo volto minuziosamente, poiché avevo paura di non vederlo mai più e ciò mi provocò altre fitte di dolore che con grande difficoltà cercavo di trattenere.      
 
 Desideravo baciarlo, lo amavo, lui era il mio primo amore che non volevo lasciare. Non lo avrei mai dimenticato, non avrei mai potuto farlo e  giurai a me stessa che un giorno sarei andata da lui perché lui era il mio mondo ed io volevo che lui fosse felice e per me la sua felicità veniva prima e tutto.                                                                                    

Ad un tratto sentii suo padre chiamarlo e che gli diceva che dovevano andare. In quel momento avvertii un forte senso di vuoto. Mi sembrava di essere in un incubo dal quale non volevo ridestarmi.                                                             Le lacrime mi pungevano i miei occhi ambrati, ma cercavo di farmi forza e, senza renderne conto le nostre labbra si sfiorarono lentamente. Fu un bacio dolce, il nostro primo ed ultimo bacio, che racchiudeva tutto l'amore e la tristezza che provavamo entrambi.                                                           
 
Il calore delle sue labbra sulle mie mi fece dimenticare che intorno a noi c'erano i nostri amici ma tutto che volevo era solo lui e quel bacio. Lui era il mio Lucifero e lo amavo ed io ero la sua Celeste, la ragazzina che tre anni prima non poteva sopportare . Con lui lei sapevo di non essere solo la contessina Riffler, con lui ero se stessa. Amavo Lucifero e nulla avrebbe potuto cambiarlo.  
                                                                                             


 Cinque anni dopo... 
 
 Finalmente avevo quasi finito le ultime ore in facoltà, ero tornata in Italia e avevo deciso di studiare li anche perché mi mancavano i miei amici nonostante mi mancasse lui. Presi una matita fra le mani, cercando di capire di sociologia mentre sorseggiavo un caffè, amavo le materie che studiavo e cercavo di mantenermi da sola con gli studi, nonostante avessi potuto scegliere di fare ben altro e Veronica e Salima erano fiere di me ed anche i miei genitori. Ormai ero grande e volevo essere una ragazza normale.
Eppure c'era qualcosa, o meglio qualcuno, che mancava nella mia vita: lui. Guardavo spesso le nostre foto e rileggevo spesso le mail che ci inviavamo ogni tanto ma ormai erano passati diversi mesi dagli ultimi messaggi e più di cinque mesi dal nostro ultimo incontro a New York, dove vivevano i miei genitori.
Eravamo rimasti amici ma i miei sentimenti per lui non erano mai cambiati, anzi, erano più forti di prima e ciò mi faceva male perché avevo perso ogni speranza. Ad un tratto diedi un'occhiata ad una foto che ritraeva "i Celestini" ed un dolce sorriso comparve sulle mie labbra ed in seguito osservai attentamente i miei compagni di corso. Un brivido di freddo percorse la mia schiena, ormai era novembre e credevo che quei brividi fossero causati solo da quello. 
Ad un tratto, fra la folla vidi un ragazzo, che gli somigliava tanto, sparire fra la folla ed un senso di tristezza, forte quanto l'addio di cinque prima, mi invase. Subito pensai che quel giovane potesse essere lui ma immediatamente pensai che il troppo studio mi stava stancando troppo, e quindi dedussi di essermi sbagliata. 
Raccolsi le mie cose per tornare all'appartamento che avevo preso in affitto ma mentre mi stavo voltando, due braccia forti mi cinsero la vita ed una voce familiare dolcemente mi disse "Ciao Cele". Sobbalzai. Era lui, ne ero certa, ma avevo paura di essermi sbagliata. Rimasi ferma qualche secondo per poi girarmi di scatto e immediatamente mi persi nelle sue iridi verdi.  Sapevo di essere arrossita ma non m'importava. 
Tremai e lui, con una mano raccolse il mio cappottino, rimasto ancora sul tavolino del bar della facoltà e me lo appoggiò sulle spalle. Mi teneva ancora stretta a se ed io mi sentivo protetta, e quella sensazione solo lui poteva darmela.
Con lui mi sarei sempre sentita così.
 Era tornato per restare e sta volta non lo avrei lasciato andare perché lui era il mio Amore. 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > La Compagnia dei Celestini / Vai alla pagina dell'autore: Lady Diamond