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Autore: Chirubi    28/06/2013    5 recensioni
[A Faint , la mia Reddina] [671 parole] [OriginalShipping, Red/Green]
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"Continuò a frugare imperterrito tra le fotografie cercandone un'altra che potesse farlo immergere nel suo trascorso, finché gli occhi rossi non presero a luccicare come due rubini.
« Ehi, Green, vieni a vedere questa! » esclamò giulivo il Campione della Lega, sbandierando l'istantanea appena pescata dal mucchio."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Green, Red
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Gli occhi vermigli e attenti di Red scrutavano con rinnovata meraviglia tutte le foto scattate con Green, dalla più remota alla più recente, sparpagliate sulla scrivania del laboratorio del nonno del suddetto.

Una un po' più vecchia delle altre era stata scattata al Centro Commerciale di Azzurropoli in seguito ad una scommessa vinta dal Campione, la seguente li ritraeva a Zafferanopoli per una visita alla Silph SpA, mentre una delle più recenti era stata scattata a Fiorlisopoli durante l'estate.

Erano tutte fotografie con scenari radicalmente diversi l'uno dall'altro, ma c'erano due piccoli dettagli che le accomunavano: le espressioni del viso dei due in ogni singolo e minuscolo frammento di vita riportato sul cartaceo. Red sorrideva sempre allegro come un Togepi, sfoggiando in ogni foto un Pokémon differente, prima Pika, poi Poli, in seguito Saur… Mentre Green aveva decisamente l'aria di voler fulminare qualcuno, probabilmente proprio il compagno a fianco.

E la parte migliore era come fossero posizionati in ogni scatto, tanto uguali da sembrar statue di cera, eppure al corvino non dispiaceva rispolverare i vecchi ricordi passati in compagnia del ragazzo.

Estrasse dalla calca di attimi una foto risalente circa a sette anni prima per confrontarla con una scattata da pochi giorni e notò soddisfatto i loro cambiamenti nel corso del tempo: avevano perso ormai da tempo i tratti infantili del viso che lo delineavano con morbide linee curve rendendolo più pieno, adesso erano uomini, dopo sette anni a zonzo per il mondo con i loro amici zoomorfi, ma nonostante questo Red si ostinava a mantenere quel felice lato da infante che non sarebbe mai tramontato in lui.

Continuò a frugare imperterrito tra le fotografie cercandone un'altra che potesse farlo immergere nel suo trascorso, finché gli occhi rossi non presero a luccicare come due rubini.

« Ehi, Green, vieni a vedere questa! » esclamò giulivo il Campione della Lega, sbandierando l'istantanea appena pescata dal mucchio.

Pigramente il nipote del professor Oak si tirò su da una poltrona udendo il trillo dell'amico dall'altro vano del laboratorio, con un sospiro.

« Che hai trovato adesso? » soffiò, stiracchiandosi un po' mentre raggiungeva con passo flemmatico Red, il quale non appena gli si mostrò l'amico non tardò un attimo ad alzarsi dalla sedia e corrergli incontro con la felicità pari a quella di un bambino con l'ottenimento del suo primo Pokémon, spiattellandogli in faccia la fotografia.

Green gliela strappò di mano quando appurò che il corvino non avrebbe smesso di saltellare prima di una buona mezz'ora, stropicciandosi gli occhi per mettere a fuoco l'immagine in questione.

Questa era stata scattata stesso a Biancavilla anni ed anni prima, ed era bella, semplice: Red circondava con un braccio le spalle di Green, mentre con la mano libera esibiva due dita in segno di vittoria; sul volto dell'altro, invece, si era dipinto un piccolo sorriso mentre con le braccine conserte guardava con la coda dell'occhio lo storico amico.

In fondo non gli era dispiaciuto così tanto stare in compagnia di Red nemmeno da piccolo.

« Allora? Che te ne pare? Dovrei chiedere a tuo nonno di farla incorniciare qui nel laboratorio? ». Le domande fuoriuscivano dalla bocca del Campione come missili alla velocità della luce, ed era così preso dalle sue stesse parole da non accorgersi di Green che si ritirava lemme lemme nell'altra stanza del laboratorio, sbandierando la fotografia con una mano e ficcando nelle tasche dei pantaloni l'altra.

« Non mi piace, ce ne sono di migliori. » si giustificò, richiudendosi la porta di mogano alle spalle per smorzare la voce supplicante dell'amico.

Ma la verità era che quel ricordo stampato su carta gli piaceva. Era un'immagine essenziale, senza troppe pretese, forse per questo la trovava così bella.
O forse perché aveva accennato ad un sorriso, quella piccola rarità che non così spesso fioriva sul volto del ragazzo e che quindi andava custodita gelosamente come un segreto, non voleva nemmeno che il nonno venisse a conoscenza di quella piccola miniera di ricordi.

Sarebbe stato un segreto solo suo e di Red, racchiuso in una semplice fotografia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'Alligatore~

 

Okay. Ho scritto un'Original. È vero, lo ammetto. Che poi sta qua sopra, abbiamo tutti la prova schiacciante che l'ho fatto. Okay. *respira profondamente*

IO PERÒ L'HO FATTO SOLO PER LA CRE PERCHÉ SÌ E PERCHÉ È L'ORIGINAL SHIPPER PIÙ FYKA DEL MONDO SAPEVATELOASDFGJKLKJHGFDSA-- *il suo Feraligatr le dà una botta in testa.*

Okay, così va meglio, grazie. (?)

Bene bene bene, ehm… ehm… IO NON SONO UN'ORIGINAL SHIPPER, NON LO SONO- *corre via col vento alla ricerca di uno Shuckle. Perché gli Shuckle sono fiky.*

Ah, dimenticavo!

Baci,

Feralis-che-corre-via-col-vento-alla-ricerca-di-uno-Shuckle

   
 
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