Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Evilcassy    01/07/2013    9 recensioni
[Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima perché rimettesse le cose a posto.]
E se avessi agito diversamente? Sarebbe cambiato qualcosa?
Sono arrivata alla conclusione che non sarebbe cambiato niente. Quell’uomo – Loki – sarebbe comunque scomparso nel nulla: non era come il tizio nella stanza a fianco, privato dei suoi poteri, sprofondato sino alle ginocchia nel fango e e nell'umiliazione della sua impotenza.
Forse non saremmo morti, non saremmo stati sepolti nella stessa tomba e non ci saremmo svegliati fianco a fianco.
Ma sono certa che ci saremmo ritrovati un giorno o l'altro, in una dimensione o nell'altra, a scambiarci un ultimo bacio.

GreyRaven e Loki, richiamati dalle rispettive nature, decidono di lasciare gli Inferi e di riprendere i rispettivi cammini.
Ma incappare l'uno nelle trame dell'altro è questione di poco, anzi, pochissimo.
[Sequel di THE SEVENTH]
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Thor, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'A Seven Heroes Army [The Seventh Saga]'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

The Seventh:Winter

 

 

EPILOGO

 

I kept the right ones out

And let the wrong ones in

Had an angel of mercy

To see me through all my sins

 

 

Da quando gli era stato diagnosticato un principio di Sindrome da Burnout, pochi giorni dopo Asgard, Clint aveva iniziato a prestare molta attenzione alla cura contro lo stress

Aveva iniziato a far yoga con Bruce - cioè, iniziato, aveva solo preso un paio di lezioni da lui prima di rendersi conto di quanto fosse dannatamente noioso -  mangiava leggero prima di dormire per non compromettere le ore di sonno e aveva dimezzato la caffeina.

Aveva anche cambiato la suoneria della sveglia: non più Feuer Frei! dei Rammstein, ma su consiglio sempre di Banner - uno che di stress ne capiva più di stimati e plurilaureati psichiatri - aveva scelto l'Adagio dell'Estate di Vivaldi.

Alle ore 10:30 del mattino del 18 Maggio 2013, le prime note dell'Adagio avevano iniziato a diffondersi dolcemente la camera da letto dell'Hotel Hilton di Malibu, California.

Clint aveva calcolato l'orario della sveglia alla perfezione: non meno di nove ore di sonno ed in perfetto orario per prepararsi con calma, comprendendo il tempo necessario per un'eventuale rotolatina tra le lenzuola di buongiorno, una doccetta rivitalizzante per due ed una bella colazione fragrante sul terrazzino della camera.

Lo stress l'avrebbe lasciato tutto agli sposi. Per lui e Natasha sarebbe stata solo una piccola vacanza, una parentesi rilassante tra le incombenze lavorative.

"Mmmm... buongiorno..." Natasha si muove morbida tra le lenzuola e si strofina un occhio sbadigliando apertamente. Si stiracchia e poi lascia cadere il braccio sul suo petto e ci appoggia la testa: "Dormito bene?"

"Altroché"

"E svegliato di buon umore?"

"Vogliamo verificare?" Ha già una mano sotto la canotta scura ed una sua gamba già attorno alla vita. Le labbra sono quasi sul collo quando...

PUM! PUM! PUUMMM!

"Dimmi che è solo il servizio in camera un po' rumoroso del solito..."

PUM! PUM! PUUMMM!

"NAAAAT!!! NAAAAAAAAATAAASSHAAAAA! LA MIA PIASTRA PER I CAPELLI!"

"Sai cosa c'è di bello? Che in tutto il mondo ci si sente come a casa."

There were times in my life

When I was goin' insane

Tryin' to walk through the pain

 

 

Da come è ancora spaparanzato sul letto sfatto Thor non pare avere la minima intenzione di alzarsi. Si aggiusta pigramente un cuscino dietro la schiena e batte il palmo della mano sul materasso per invitarla a tornare tra le lenzuola: "Devi ancora istruirmi sulle usanze nuziali di Midgard".

"Sono già in ritardo per l'Usanza Numero Uno: quella in cui le damigelle - specialmente quella d'onore - aiutano la sposa a prepararsi, a calmarsi e a tenere sotto controllo sua madre prima delle nozze. Dovevo essere nella suite di Pepper un'ora fa." Trova la scatola delle scarpe e la appoggia come promemoria sul letto: "Usanza Numero Due: anche i testimoni dello sposo dovrebbero alzarsi" Si siede dandogli le spalle ed apre la confezione di collant, arrotolandoli per infilarli nel piede. Lo sente muoversi sul materasso e poi le sue mani callose posarsi sulle spalle e le labbra sfiorarle il collo e la nuca. Thor si stende di nuovo, al suo fianco, gli occhi limpidi e azzurri ad accarezzarla: "Altre usanze più dilettevoli?"

"Non saprei... c'è la cerimonia..."

"...anche su Asgard"

"E poi il ricevimento, che è la stessa cosa del banchetto, ma senza cinghiali sul girarrosto e scazzottate".

La risata di Thor è fragorosa: "Solo una volta sono stato testimone - e partecipante, a dire il vero - di una rissa ad un banchetto di nozze. Fandral fu accusato di aver attentato alla virtù della sposa. Si scoprì essere una burla di Loki".

"Spero non ti offenda se esprimo il mio sollievo che tuo fratello non sia invitato."

"No, no. Ben comprendo" sospira baciandole la gamba non ancora coperta dal velo di nylon: "Altre nozioni?"

"Uhm, non saprei: si balla, si fanno un sacco di foto, si taglia la torta. Poi la sposa lancia il bouquet e..." Intercetta lo sguardo dubbioso e come d'abitudine si ferma a spiegare: "I fiori, Thor, il mazzo di fiori che porta la sposa. Le ragazze non ancora sposate si radunano e la sposa lo lancia voltata di spalle: quella che lo prende, si dice, si sposerà entro l'anno".

"Oh davvero?" Ora i suoi occhi brillano e Jane si sente improvvisamente a disagio, un peso ormai famigliare che torna ad opprimerle lo stomaco: "Magari potresti prenderlo tu"

"Non sono brava ad afferrare le cose al volo".

Thor intreccia le dita alle sue, togliendole dall'orlo arrotolato della calza che sta infilando e se le porta alla bocca per baciarle: "Chi può mai dirlo, magari con un po' di fortuna..."

Il peso sullo stomaco aumenta e Jane fa quasi fatica a deglutire davanti a quello sguardo chiaro. È finalmente sereno, innamorato,soddisfatto dopo una notte d'amore. La guarda come se fosse la cosa più preziosa al mondo e non vede l'ora che sia al suo fianco - l'ha ripetuto più e più volte negli ultimi mesi. Le ha promesso la lunga vita che la Gemma del Tempo può darle, la corona di Regina in futuro, il suo braccio per l'eternità.

Le ha giurato che farà di tutto per renderla felice di essere al suo fianco, in un posto che lei non riuscirà mai a chiamare casa, ma non ne dubita che farà tutto ciò che è in suo potere per tener fede alla promessa.

Il problema è che non sarà mai abbastanza. Jane non potrà mai essere felice di essere solo una sposa ed una madre: lei vuole anche altro. Ed è quel qualcos'altro che Thor - innamorato, sereno, bellissimo, protettivo, ma così lontano dalla sua mentalità e dai suoi bisogni - non può mai darle.

Così, quando il discorso cade sul futuro cerca di sviarlo suggerendo di vivere il presente, giorno per giorno, ed il resto si vedrà strada facendo.

E lui lo accetta, le sorride, dice di comprendere. E dopo poco ricomincia a parlare di 'Quando vivremo insieme ad Asgard'. Lo da per scontato, Thor, che il suo amore le farà dimenticare tutto ciò per cui ha vissuto sino ad ora. Che lo seguirà ciecamente, che accetterà di vivere in mezzo ad un popolo con cui non ha nulla da condividere.

L'entusiasmo degli inizi dura poco nelle storie d'amore; il vivere quotidiano, quando si è così diversi, è una lenta agonia dei sentimenti.

Thor non lo merita. Lei non lo merita.

Però non riesce a recidere quel filo sottile che li tiene uniti. Non riesce ad essere schietta e sincera come suo solito. Non riesce a ferire quello sguardo adorante che le rivolge in quel momento.

Perciò ricaccia indietro il magone e sussurra solo un "Vedremo", prima di sfilare la mano dalla sua e finire di infilarsi i collant: "Ora devo andare, sono in ritardo".

 

When I lost my grip

And I hit the floor

Yeah, I thought I could leave

But couldn't get out the door

I was so sick n' tired of livin' a lie

I was wishing that I would die

 

 

È riuscita a scappare dalle grinfie di Pierre - il miglior makeup artist e hair stylist di tutta la California - e a chiudersi un attimo nel bagno della suite, lasciandosi alle spalle il chiacchiericcio vivace delle damigelle, gli attimi di panico di sua madre e sua sorella e Pierre che dichiarava Jane sua prossima vittima: "Damigella d'Onore, vieni un po' qui a farmi vedere cosa possiamo fare per quei capelli. Cielo, teso-oro, hai mai sentito parlare di olio di argan e cura delle doppie punte? Fossi tu la sposa ti avrei preso a morsi!"

Rovista nella tasca interna del Beauty-Case e quando trova la confezione di cartoncino bianca e rosa la apre e prima di leggere le istruzioni le viene da ridere: Trentasei anni ed è al suo primo test di gravidanza, si sente quasi sciocca ad essere impacciata con quello stick in mano.

Mannaggia a lei quando aveva annunciato il ritardo a Tony!

Esiliato a Villa Stark, che vedere la sposa prima delle nozze era considerato da sua madre al pari di un reato federale, le aveva già inviato quattro messaggi, un mazzo dei rose enorme, un peluche a forma di Koala con il piccolo aggrappato alla schiena - il panico era serpeggiato tra le damigelle, e solo la mano veloce di Natasha aveva evitato che sua madre trovasse il pupazzo e andasse in escandescenze - e una scatola di cioccolatini rigorosamente senza liquore - e per questo snobbati da Maria, Natasha ed Addison ma sbafati da una Jane in evidente crisi emotiva.

"PEPPER! Che fai li dentro? Non stai bene?"

"Signora Potts, un po' di privacy!" esorta Addison. Riceve in risposta una dettagliata spiegazione sul perché Pepper non si intrattenga mai a lungo in bagno e sulle condizioni dell'attività della sua flora intestinale.

Se non stesse attendendo l'esito dello stick sarebbe già scappata dal cornicione.

Una riga, negativo.

Due righe, positivo.

Oh, ecco, c'è già un'ombra. Pepper ha già il cellulare in mano.

 

"Negativo, tesoro"

"Rendimi il Koala"

"Il test di ovulazione però è positivo"

"Lo sapevo. Dovrò fare le ore piccole stanotte. Devo sempre far tutto io, da quando la mia assistente mi ha dato il ben servito".

"Non biasimarla: le è stata fatta un'offerta irrinunciabile."

"È vero anche questo. Sono comunque sicuro che sia gratificante questa sua nuova mansione. Mi ha detto un uccellino che tra un paio d'ore riceverà una nuova promozione. Sa se è vero?"

"Io non la chiamerei promozione. Piuttosto firmerà un nuovo contratto."

"Giusto, Miss-Ancora-Per-Poco-Potts. Ora mi scusi ma devo andare, ho un incontro tra un paio d'ore e questa volta mi è stato chiesto di evitare i ritardi da diva. Spero capisca e non si offenda."

"Affatto. Anche io ho un incontro importante da un paio d'ore. Ma tarderò un pochino, come da tradizione."

 

It's amazing

With the blink of an eye

You finally see the light

 

 

"Nat, mi si vede il tatuaggio?"

"Per come ti sei fatta aggiustare la scollatura sulla schiena, Adie, ora ti si vedono anche le mutande."

Controllo allo specchio torcendo il collo; da quando mi sono fatta rimuovere le cicatrici, in effetti, sto esagerando un po’ troppo con le scollature: "Oh cavolo, è vero. Forse è un po' troppo profonda. Vabbé, niente mutandine" Ignoro lo strillo indignato di Mrs Potts mentre mi sistemo e poi ricontrollo: "Ora si vede la riga delle chiappe quando mi siedo, però".

Natasha mi rassicura: "Ho della pelle finta in camera, di quella che uso durante le missioni di copertura. Vado a prendertela e te la sistemo appena all'inizio. Non si noterà nulla."

"Avrò un fondoschiena senza spartiacque?"

"Perché avevi intenzione di mostrarlo a qualcuno?"

"Beh... all'occasione..."

"Oh, smettila! Che da quando ti vedi con tu-sai-chi non esci con nessun altro!"

"Ma magari era l'occasione giusta per ricominciare!" sospiro abbattuta mentre Nat esce dalla porta.

Finalmente truccata e pettinata, Jane mi affianca allo specchio per sistemarsi il vestito: "Lo spacco della gonna me lo ricordavo meno alto" nota con una punta di disagio.

Alzo le spalle: "L'abbiamo fatto modificare. Per come era messo prima la fondina nella giarrettiera non si sarebbe vista".

"...e perché dovrebbe vedersi una pistola attaccata alla coscia?"

"Come rassicurazione che Stark non si tiri indietro all'altare. Se lo vediamo tentennare spostiamo leggermente lo spacco, così " spiego piegando appena la gonna dietro alla giarrettiera: "E facciamo vedere che non gli conviene. Oh, su, non fare quella faccia! È una Browning Baby, ha solo quattro colpi!"

 

Oh...It's amazing

When the moment arrives

That you know you'll be alright

 

Che non ci sarebbe stato bisogno di mostrare la Browning Baby l'abbiamo capito appena Pepper è entrata: se sino ad un secondo prima Tony, in fila con i suoi testimoni, si stava comportando come al solito - tartassare Steve con un milione di domande su Beth rossa come un peperone in terza fila, minacciare Rhodey di disarmargli Iron Patriot ("Avrei dovuto innescare l'autodistruzione solo per il nome che gli avete dato! Iron Patriot! Che Di che vi fate al Pentagono per tirare fuori abomini come questo?"), proporre a Bruce un giro d'erba ed istruire Thor a riguardo e pianificare la prossima partita a C.O.D. con Clint, il tutto come sempre contemporaneamente - al momento in cui è partita la marca nuziale e la nipotina di Pepper ha preceduto la sposa spargendo petali di rose sul tappeto rosso, la sua faccia è cambiata radicalmente:

Impeccabile, felice, emozionato addirittura, ha accolto Pepper con gli occhi che brillavano, commentando che il 50% se lo stesse guadagnato tutto e meritandosi un buffetto sulla guancia fatto con il bouquet di tulipani e rose.

 

"Guardi... guardi Maria, Professore. Cielo, che bomba sexy che è dentro a quel vestito. E che schiena..." Happy Hogan si morde il labbro inferiore: Selvig solleva un sopracciglio e si allontana leggermente di lato: "Uh sì... e come si scosta lo spacco sulla gamba... e che gamba! Oh oh oh... mi sta guardando, ha visto? Pare che non sempre Quello che accade a Las Vegas resti a Las Vegas..."

Qualcuno che gli tocca la spalla e cattura con la coda dell'occhio il viso di Darcy sporgere dalla fila posteriore di sedie: "Non per frantumare i tuoi sogni, ma dubito che si ubriachi così tanto come a Las Vegas. E per inciso, sta guardando me."

"...Ah."

"Già."

 

Yeah...It's amazing

And I'm saying a prayer

For the desperate hearts tonight

 

 

Forse l'essenza dell’amore è riassunta nell'incisione interna degli anelli di Tony e Pepper: Tu mi completi.

O la Complicità dell’occhiolino di Darcy a Hill.

Ancora potrebbe essere l'ultima tartina al basilico e aceto balsamico che Natasha conquista a modo suo al buffet, e che porta a Clint sapendo che è la sua preferita: Premura.

Può essere Malinconia, quella che vedo nello sguardo di Bruce: un’occhiata bassa al calice mezzo vuoto ed una a Pepper e Tony che aprono le danze, prima che un’ubriachissima Mrs Potts lo sequestri e se lo trascini in pista a ballare un claudicante guancia-a-guancia.

Gioia: Beth che prende la mano di Steve invitandolo a ballare e lui che la segue come se non aspettasse altro al mondo.

Oppure è il Riguardo con cui Thor aggiusta con cura la stola sulle spalle di Jane, quando uno soffio di vento fresco la fa rabbrividire mentre siamo tavola.

In questo momento per me è la piccola rosa di ghiaccio che è comparsa accanto al mio bicchiere. Un cristallo di rocca finemente intarsiato, una miniatura perfetta e preziosa nel suo essere così effimera: la sfioro ed inizia a sciogliersi velocemente.

Eppure c'è, ed era lì per me, l’alone scuro nella tovaglia ne è la prova.

"Scusate ragazzi" mi congedo alzandomi da tavola. Intercetto lo sguardo di Thor ed un suo mezzo sorriso: non gli deve essere scappata quell'apparizione furtiva: "Faccio due passi per digerire."

"Oh, vengo anche io che magari nel parco non si sente che..."

"NO. Tu stai qui, Clint. Qui, con me. Digerisci piano e nascondendoti nel tovagliolo come fai quasi sempre".

"Oh Nat ma non posso..."

"No. No. Non dicevi che volevi passare più tempo con me?"

"Eh ma..."

"Un'altra fetta di torta, mangiala, è deliziosa. Poi andremo a ballare e se mi pesterai le Loboutin ti riempirò di lividi".

 

That one last shot's a Permanent Vacation

And how high can you fly with broken wings

Life's a journey, not a destination

And I just can't tell just what tomorrow brings...yeah

 

Sfilo i sandali e li prendo in mano prima di abbandonare il sentiero di pietre lisce e camminare a piedi nudi nell’erba umida. Loki è una sagoma nell’angolo più buio e fresco del parco: alla mia vista dorata non sfugge il suo completo nero e la sciarpa di Hermés appoggiata alle spalle.

“Avrei voluto portarti un pezzo di torta” esordisco mentre mi avvicino “Ma l’ha finita tutta Clint”

“Insolente ed indelicato" commenta, e non mi lascia il tempo di aggiungere altro: mi stringe con urgenza e mi bacia con foga, cerca la mia pelle ed il mio respiro, il mio profumo: “Ti ho riconosciuto da lontano, a prima vista” sussurra con voce roca: “Nessuno aveva così poca stoffa addosso. Dovrei iniziare ad essere geloso?”

Sorrido contro le sue labbra, le mani a far saltare i bottoni della camicia bianca e a slacciare la cintura. È qui, è questione di un attimo fuggente, l’occasione che non va sprecata, è Passione.

Se i baci di Loki sono falsi tanto quanto le sue parole, allora è un attore perfetto, che non riesco a fare a meno – neppure io, così cinica e razionale – di cogliere il sapore del desiderio, quello più istintivo ed irrazionale da essere quasi bestiale.

È qui anche per me, ma non solo per me, e l’ho capito a mie spese. Cosa sarà venuto a cercare, per quale motivo sarà arrivato sulla Terra?

Decido di non farmi domande, di non farmele mai, di godermi solo le sue dita fresche sciogliere la chiusura del vestito e l’intensificarsi del suo respiro quando lascio scorrere mie sul suo petto e scendere sotto la sua cintura.

You have to learn to crawl

Before you learn to walk

But I just couldn't listen

To all that righteous talk...oh yeah

 

 

"Ma che diamine...?"

"Oh, aspetta, aspetta! È pelle finta, un attimo e la tolgo"

"CHE COSA? Ma che schifo, Addison! Si può sapere che ci fa quella ... quella cosa proprio lì?"

"Troppa poca stoffa..."

I was out on the street

Just tryin' to survive

Scratchin' to stay alive

 

 

"Hai danzato?"

"Uhmmm?" alzo la testa dal suo petto: mi stavo appisolando e neppure me ne rendevo conto.

"Ti ho chiesto se hai danzato. O nei banchetti midgardiani i musici fanno solo presenza?" Mi alzo sulle ginocchia e mi riassetto la scollatura del vestito: "Sì, si balla, ma sono una schiappa nei lenti."

Anche Loki si mette a sedere ed inizia a riabbottonarsi la camicia, una smorfia di disapprovazione a constatare quattro bottoni saltati: "Questo ritmo non mi pare molto lento".

Tendo le orecchie: Oddio, chi è stato così idiota da mettere su Gangnam Style? "Hill compirà una carneficina, detesta questa canzone".

"Effettivamente è abbastanza irritante".

Il dj fa un annuncio al microfono che non capisco, ma dal movimento e dagli schiamazzi intuisco si tratti del lancio del bouquet; spiego brevemente di che si tratta a Loki e mi domanda se desideri partecipare.

"Assolutamente. Non mi metto a farmi tirare i capelli da un nugolo di galline infoiate. E se la vista non mi inganna" Scosto il cespuglio dietro cui ci siamo infrattati e strizzo gli occhi a guardare meglio i tavoli in lontananza "Anche Natasha se l'è data a gambe levate. Preferisco stare un po' qui, se non ti spiace."

Loki abbozza un piccolo sorriso mentre si sistema la cravatta: "No, non mi spiace".

It's amazing

With the blink of an eye

You finally see the light

 

Il bouquet di Pepper è volato sopra la testa di mezza dozzina di donne, ha sfiorato le mani di Beth ed è praticamente precipitato in faccia a Jane, che non ha potuto far altro che prenderlo al volo e massaggiarsi il naso.

Applauso e musica sono partiti nello stesso minuto. Thor si è alzato in piedi ridendo fragorosamente, ha tirato una gran pacca alla schiena di Selvig causandogli un'apnea per poi svuotare il calice in un sorso e fracassarlo a terra chiedendone un altro. Steve ha riaccolto Beth alzando le spalle con un sorriso divertito: "Sarà per la prossima volta. Credo che tanto non sarà fra molto tempo" e Bruce ha fermato un cameriere chiedendo una tisana alla Malva e Verbena, mentre Clint alza la tovaglia per informare Natasha, nascosta sotto al tavolo, del cessato pericolo. Di Darcy e la Hill nessuna traccia, almeno.

Rossa come un peperone, Jane scappa dalla pista con il bouquet in mano mentre Tony commenta l'avvenimento con il microfono e Pepper cerca di farlo scendere dal palco.

 

"Aspetta, ti prego, fermati!" Thor riesce ad afferrarle la mano. "Ti chiedo perdono per il mio comportamento, è stata una reazione spontanea. Non pensavo te la prendessi così. È  solo che sono lieto che tu abbia preso i fiori, così noi..."

Jane guarda il bouquet, lo lascia cadere a terra con uno sbuffo esasperato e poi si mette le mani nei capelli dandogli le spalle. Disorientato, Thor si china a terra per raccoglierlo: "Mi spiace, davvero, avrei dovuto contenermi. Ma è tale la mia gioia per questo segno, che non ho potuto farne a meno. Tu non lo sei?"

"No"Jane si è voltata, ha gli occhi umidi e le braccia non sono tese verso lui, a riprendersi il mazzo di fiori che le porge.

"No?" Lei scuote la testa: "Sono stato forse inopportuno? Non sono avvezzo alle vostre usanze, su Asgard..."

"No. Semplicemente, no. Ecco tutto".

"Comprendo, hai bisogno di più tempo per abituarti a costumi diversi. E' normale, anch'io mi trovo in difficoltà con le vostre. Non c'è fretta, hai ragione. Sarai mia sposa appena sarai pronta."

"Potrei non sentirmi mai pronta. Potrei non voler lasciare tutto ciò che ho, il mio lavoro, le mie ricerche e seguirti. Hai idea di cosa sacrificherei? La mia vita, Thor. È questo che vuoi?"

"E non preferiresti viverla con me? Dicevi che Asgard ti piaceva, che era affascinante. La ricostruzione procede veloce, una volta ultimata sarà ancora più bella di prima. Te lo giuro, ti renderò una sposa felice. E madre, anche: riempiremo il Palazzo con le risate dei nostri figli. Non mi credi?"

"Credo che farai tutto ciò che potrai per non farmi mancare nulla. Dal tuo punto di vista" Ha alzato gli occhi da terra e gli ha rivolto uno sguardo triste: "Ma sono certa che non mi basterà. Ci renderemo la vita impossibile, e questo non è giusto per entrambi"

"Come può non renderti felice questa prospettiva? Ogni donna sognerebbe..."

"Ogni donna di Asgard, Thor. Ma io non lo sono" A Jane pizzica la gola e si riempiono gli occhi di lacrime. Un battito di ciglia e sono libere di correre giù le guance. "Forse se i nostri mondi erano separati c'era un motivo".

 

Oh...It's amazing

When the moment arrives

That you know you'll be alright

 

 

"Oh, ma guardatelo, il possente Thor! Ridotto ad una larva lacrimante da una mortale!"

"Non è il momento di infierire, fratello" risponde sfregandosi velocemente il viso con il dorso della mano senza alzarsi dalla panchina di legno sul quale si è rifugiato "Prenditi la soddisfazione di questa penosa vista e vattene".

"Oh, me ne sto andando, non temere. E questa non è l'unica soddisfazione che mi sono preso" Loki ridacchia e prosegue per il sentiero buio del parco: "Aaahhh! Che serata magnifica!"

 

Yeah...It's amazing

And I'm saying a prayer

For the desperate hearts tonight

 

"Re Amon, Sovrano del Limbo degli Inferi"

Nel suo mantello scuro risponde chinando il capo in segno di rispetto: "Odino, Padre degli dei e Re di Asgard, permettimi di ringraziarviper avermi concesso quest'udienza".

"Non vi era ragione alcuna per negarvela. Prego, sedete" con un cenno lo invita al lato opposto del tavolo intarsiato, poi batte le mani a richiedere del vino ad un servitore.

"Non per me. Senza offesa Maestà, ma la mia natura demoniaca non mi permette di degustare il vostro vino. Così come il nostro non sarebbe di vostro gradimento".

"Nessuna offesa" Il servo arriva svelto e riempie il calice del Padre degli Dei "Solo mi rammarico di non potervelo offrire. La mia povera moglie ne sarebbe desolata, l'attenzione per l'ospitalità le era molto cara."

"Mia moglie invece mi striglierebbe per non essermi informato prima dei gusti dell'ospite." Un piccolo sorriso mesto stende le rughe di Odino ed Amon getta uno sguardo attorno: "È impressionante la velocità della ricostruzione della capitale. Anche questo Palazzo sta risorgendo dalle sue ceneri meravigliosamente. Sarà più sfarzoso di prima, indubbiamente."

"È desiderio di mio figlio Thor che lo sia. Con una promessa sposa che viene da un altro mondo è ansioso di non farle mancare nulla, quando arriverà qui. Ma ditemi, Re Amon, a cosa debbo l'onore di questa visita".

Amon si accomoda meglio sulla sedia di legno accarezzandone i braccioli: "Alla mie preoccupazioni." sospira. "Come ben sapete, il Limbo non è che un piccolo, sottile regno tra gli Inferi e la dimensione dei vivi. Un cuscinetto, possiamo dire così, tra legioni di demoni ed anime in pena e milioni di vite innocenti. È una responsabilità molto grande governarlo, quasi quanto essere il Padre degli Dei. Ed una delle mie preoccupazioni principali è il fragile equilibrio che regola le casate Infernali: la maggior parte dei demoni è di indole prettamente belligerante e le alleanze sono sempre sull'orlo di fallire, a volte basta un'occhiata intesa male e si scatena una guerra. Per tale motivo, è a me necessario avere qualcosa di più di una semplice armata per fronteggiare l'eventualità non troppo remota di un'invasione o di una guerra. A noi occorre un deterrente, qualcosa da impugnare in modo che venga riconosciuto il nostro giusto peso all'interno della nostra dimensione. Qualcosa in prestito, ovviamente, anzi: qualcosa che noi custodiremmo al posto di Asgard e che eviterebbe a noi uno scontro, e a voi di essere bersaglio di una futura invasione come già successo. L'avete detto detto anche voi, Maestà: Thor ha intenzione di portare la sua bella a vivere qui su Asgard, di sposarla e con ogni probabilità di avere un nugolo di piccoli principi. La cautela non è mai troppa, quando si ha una famiglia da proteggere. Senza contare che certi oggetti è saggio tenerli fuori dalla portata degli infanti."

"La vostra offerta è solo questa? La promessa di una semplice custodia del Gauntlet?"

"Il Gauntlet? Intero? Oh no, Maestà, sarebbe inutile e quantomeno rischioso. Se cadesse nelle mani sbagliate ed aprisse un portale, si può ben immaginare quali atrocità potrebbero uscire dal mondo dei Morti e riversarsi in quello dei Vivi. Tempo e Potere, poi, non hanno effetti nella mia dimensione ed anche la Realtà è estremamente effimera e di plagiare la Mente non mi interessa granché. Solo un cosa è importante, e la mia offerta si basa su quella." Re Amon schiocca le dita e l'alfiere che l'accompagna di fa avanti, in mano un cuscino di velluto celato da un rettangolo di stoffa rosso cupo che fa scivolare via.

C'è una perla bianca, grossa quanto una noce, che brilla di luce propria. Sotto la superficie screziata sembra addensarsi del fumo opalescente.

"Quello che io vi propongo, Maestà, è un equo scambio: la preziosa Gemma dell'Anima, in cambio di un'Anima a voi molto preziosa".

 

The desperate hearts

Desperate hearts

Really wanna see what I can give what I got

 

 

Nelle regioni artiche di Midgard la primavera tarda. Il vento che soffia impetuoso, anche se meno gelido e meno forte di quanto lo ricordasse, ha spostato la neve e levigato il paesaggio.

Loki riconosce a stento il luogo della battaglia, e se non fosse per il richiamo del sangue probabilmente non avrebbe mai individuato il corpo di Angrboda nella sua tomba di ghiaccio sotto metri di neve.

Rivolge il palmo della mano sinistra in alto e la solleva leggermente: il ghiaccio freme e si crepa, qualcosa si muove sotto la superficie e lentamente il corpo del gigante riemerge.

È un mostro, e Loki prova lo stesso identico disgusto di quando l'ha visto la prima volta, così come l'isterica e macabra gioia di averlo ucciso.

Un cenno della mano destra ed il cadavere si appoggia sulla neve. Ci si avvicina, si inghinoccia al suo fianco e lo annusa: nessun odore di putridume. Ottimo pensa, sfoderando un pugnale.    

Gli jotun hanno un processo di decomposizione molto lento, di alcune centinaia di anni in certi casi, dettato dalla loro natura di ghiaccio. Ed i loro corpi, per quanto possano essere disgustosi, posseggono invero importanti peculiarità magiche. Gli occhi e le viscere, per esempio, sono un'ottima base per incanti divinatori. Polmoni utilissimi per incantesimi di protezione. La pelle resistente, una volta conciata, è pratica per tanti usi.

Infine, Loki incide lo sterno e lo apre: al suo interno, nella cavità lasciata vuota dai polmoni e resa nera dal sangue rappreso, ne estrae il cuore.

Ecco la vera curiosità: il cuore di uno jotun, grosso più della sua mano: lo rigira tra le dita studiandolo e poi lo pulisce strofinandolo sulla neve. Come motore di quel gigantesco corpo, deve essere anche il centro delle peculiarità magiche. Eppure nessuno l'ha mai studiato: forse perché nessuno si è mai preso la briga di domandarsi se davvero un jotun possedesse cuore.

Mentre forma una scorza di ghiaccio attorno per proteggerlo, Loki si scopre curioso di scoprirne tutti i segreti.

Desperate hearts

Really wanna see what I can give what I got

 

==========================================================

The very end, my friends! E ci siamo arrivati in fondo anche questa volta!

OK: un paio di spiegazioni. Ho lasciato la fine volutamente 'in sospeso' anche se non prevedo di scrivere un threequel. Abbbbbashta!

Però, visto che non prevedevo di scrivere un sequel nemmeno dopo TS, mai dire mai e ho infilato tre o quattro cosucce che potrebbero venirmi buone in un eventuale (ma, davvero, non prometto nullah) TS:III.

Al momento lasciamo Adie e Loki lì, belli sospesi tra il mazzuolarsi e l'amarsi, Pepper e Tony impegnati nel concepimento dell'Erede di casa Stark, Thor e Jane a tiramollarsi e Banner a MalvaVerbenizzarsi e gli altri a tubare come piccioncini armati.

Dopo il finale 'tragico' di TS, ho optato per uno leggero, in cui l'Happy Ending fosse reale: in fondo, un po' di normalità se la meritano pure loro...

C'è solo una cosa che ho lasciato davvero in sospeso: Gli Inside Jokes del Capitolo 8. A dire la verità volevo fare un video dove li spiegavo... ma dopo 5/6 tentativi ho rinunciato per mancanza di videogenia palese. Quindi, gli Inside Jokes sono pubblicati QUI, sul mio Tumblr: http://www.tumblr.com/blog/evilcassy.

Come sempre, se avete qualche domanda e del tempo da perdere, il mio ask invece è: http://ask.fm/EvilCassyBuenacidos.

 

Ed ora arriviamo ai ringraziamenti *si schiarisce la voce*:

Innanzitutto, ringrazio CHIUNQUE sia entrato in questa saga e abbia letto anche solo un capitolo. Ringrazio anche chi l'ha letta nonostante consideri Addison una MarySue insopportabile, perchè significa che avete colto il fatto che questa storia non sia solo la storia di una MS, ma che ci sia anche dell'altro di contorno. Ringrazio i lettori silenziosi che l'hanno messa nelle Ricordate, nelle Seguite o nelle Preferite, e ringrazio i lettori che hanno espresso la loro opionione in merito e hanno lasciato traccia tangibile del loro passaggio.

Ringrazio chi ha sopportato, supportato ed a volte incoraggiato i miei deliri su FB e ringrazio chi ha creato fanart e photomanip su questa saga: non avrei mai pensato fosse possibile una cosa simile!

Tutto questo per me è stato, è e sempre sarà estremamente importante: Io vi ringrazio, davvero, dal profondo del mio cuore.

Amo scrivere, amo migliorarmi, amo rendere tangibili le mie fantasie e non sapete quanto possa rendermi felice vedere che questo amore con cui 'lavoro' è recepito.

Perciò GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.

Oggi è il giorno del mio 27° compleanno, come vi ho già detto, ma il regalo l'ho già ricevuto da tanto tempo e da tante persone. Ed è un regalo bellissimo.

Grazie di Cuore.

 

Vostra, Sempre, Finché lo Vorrete.

EC.

 

*Addison fa un bell'inchino mostrando il mostrabile dalla scollatura della schiena e se ne va. Sul limitare della porta si gira e con un sorriso malefico annuncia: "I'll be back. MWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!" fa per uscire trionfante ma fa a sbattere contro lo stipite. Così se ne esce gemendo un eccheccazzo.*

 

 

PS: La canzone spezzettata che troverete nel testo è Amazing degli Aerosmith. La mia colonna sonora di questo momento!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Evilcassy