BRAN STARK - OSCURITÀ

Il piccolo Bran vede solo oscurità intorno a sé. Buio, c’è tanto buio. Indelebile, impenetrabile, così dannatamente reale. E’ questa la morte? Spera che non sia così, perché non riuscirebbe a sopportare questa tenebra infinita per il resto del tempo. Vorrebbe vedere, ma i suoi occhi sono chiusi. E non riesce a riaprirli. Vorrebbe chiamare, ma le sue labbra sono incollate. Vorrebbe svegliarsi, ma le ombre lo trascinano giù, sempre più giù, in quell’incoscienza nera e senza sogni. Vorrebbe tornare a casa. Sa che basterebbe stendere una mano in avanti, scostare quel velo di Morte e tornare alla vita. Non può restare lì. Bran vorrebbe tornare a casa, ma l'oscurità diventa più densa, le sue fredde mani lo stringono in un abbraccio privo di ogni calore. Di ogni speranza. Il gelo si fa strada nelle sue membra, la Morte lo attira a sé come una madre che reclama il figlio smarrito. Ha tanto freddo. Un brivido che gli scorre lungo la schiena, che nasconde tutto, lo cela in una coltre di immobilità. Non può restare lì. Vuole tornare a casa. Vuole soltanto tornare a casa. E all'improvviso capisce.
Apri gli occhi, Bran. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________ Note: non ci credo, l'ho finita^^ Questo era l'ultimo capitolo della mia raccolta sulla famiglia Stark, spero vi sia piaciuto:) E' ambientato durante il periodo di incoscienza di Brandon, e ho provato a descrivere qualcosa che non sia il solito corvo con tre occhi. L'ispirazione per questa flahfic la devo alla canzone "Bangla Song" della compilation Buddha Bar. Bye bye, la vostra Joanna Lannister^^