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Autore: Stria93    05/07/2013    7 recensioni
l centro della cameretta, posta su un piccolo rialzo, c'era una bellissima culla in ferro battuto sovrastata da un girello di cristalli neri e rossi che ondeggiavano pigramente, catturando la luce e producendo un suono piacevolmente ipnotico e rilassante.
Il folletto si avvicinò lentamente, sentendo le palpitazioni aumentare per l'emozione.
Dopo tutto questo tempo ci siamo, finalmente. Pensò.
Si affacciò alla culla e due grandi occhioni castani gli restituirono uno sguardo incuriosito e vivace.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cora, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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destiny

Rumpelstiltskin comparve nella stanza avvolto da una densa nube violacea.
Aspettava quel momento da mesi ormai: finalmente l'avrebbe vista.
Un gridolino di paura e sorpresa si levò alle sue spalle; lui si voltò con tutta calma e vide una donna bionda piuttosto robusta, dalle forme prosperose e le guance rosate che lo fissava tremante, con gli occhi chiari sgranati e colmi di stupore e paura.
Il folletto sorrise tranquillamente al suo solito modo beffardo e diabolico, fece schioccare pigramente le dita e subito la donna si accasciò a terra, priva di sensi.
Una volta rimasto solo, lasciò vagare lo sguardo per tutta la stanza: si trattava di una camera del castello riccamente arredata e piena di giocattoli e gingilli che avrebbero fatto impazzire di gioia ogni bambino.
Naturalmente non si trattava di comuni balocchi fatti di legno o bambole di pezza con cui giocavano i figli della plebe; erano oggetti costruiti con i materiali più preziosi dai migliori maestri artigiani e giocattolai del regno.
C'erano una trottola d'oro tempestata di pietre preziose, un carrilon d'argento nel quale erano incastonati zaffiri e smeraldi, o ancora un'inquietante bambola di porcellana dallo sguardo severo, il cui vestitino di seta pregiata era stato arricchito ulteriormente da cuciture d'oro.
Rumpelstiltskin provò un moto di repulsione davanti a tutta quella opulenza e a quella ricchezza superflua e ostentata; ripensò alla misera capanna dove viveva quando era solo un povero filatore: lui non aveva mai potuto permettersi molti giocattoli per il suo Bae.
Scosse la testa per scacciare quei pensieri e tornò a concentrarsi sulla vera ragione della sua visita.
Al centro della cameretta, posta su un piccolo rialzo, c'era una bellissima culla in ferro battuto sovrastata da un girello di cristalli neri e rossi che ondeggiavano pigramente, catturando la luce e producendo un suono piacevolmente ipnotico e rilassante.
Il folletto si avvicinò lentamente, sentendo le palpitazioni aumentare per l'emozione.
Dopo tutto questo tempo ci siamo, finalmente. Pensò.
Si affacciò alla culla e due grandi occhioni castani gli restituirono uno sguardo incuriosito e vivace.
Si trattava di una bimba di circa quattro mesi: un folto ciuffo di capelli corvini le incorniciava il visino tondo e roseo, indossava un vestitino di morbido pizzo bianco e tendeva le manine verso il nuovo visitatore, lanciando versetti allegri e agitando freneticamente le gambette.
Rumpelstiltskin la sollevò delicatamente e se la mise in braccio; nonostante fosse il Signore Oscuro, con tutto ciò che di poco apprezzabile ne conseguiva, aveva sempre conservato una certa abilità quando si trattava di bambini.
La piccola infatti sembrava perfettamente a suo agio, nonostante si trovasse tra le braccia di uno sconosciuto e per di più dall'aspetto eccentrico e inquietante.
- Finalmente ci incontriamo, dearie. - Mormorò.
La bambina sorrise e lanciò un urletto di felicità.
Il Signore Oscuro non poteva credere che fosse proprio lei.
La Veggente gli aveva predetto che per ritrovare Baelfire sarebbe stato necessario un sortilegio che avrebbe portato tutti gli abitanti della Foresta Incantata in un altro mondo, ma non sarebbe stato lui a scagliarlo, bensì un'altra persona.
Una volta acquisito il dono della preveggenza, Rumpelstiltskin, dopo molto tempo e fatica, ne aveva scoperto l'identità: si trattava proprio della bimba che in quel momento giocherellava felice con una ciocca dei suoi capelli mossi.
Lei era lì, era davvero tra le sue braccia; sentiva il calore del suo corpicino, la morbidezza della sua pelle vellutata, la sua vocina acuta, e in quel momento, per la prima volta, Rumpelstiltskin realizzò che il suo piano stava davvero prendendo una forma concreta, tutti i tasselli stavano andando al loro posto e presto avrebbe potuto ricongiungersi al suo amato Bae.
Si sentì invadere da un'ondata di euforia: sì, lei sarebbe stata la chiave di tutto e avrebbe reso possibile quelli che fino a quel momento erano rimasti solo un desiderio e un'ossessione nascosti nei meandri del suo cuore tenebroso, che ogni giorno lo consumavano sempre di più e che erano ormai diventati la sua missione, la sua ragione di vita.
Aveva contemplato il volto adulto di quella bambina in innumerevoli visioni, fino ad impararne a memoria ogni singolo dettaglio, aveva aspettato con pazienza il suo arrivo, solo alcuni mesi prima aveva perfino pensato che ella avrebbe potuto nascere dalla sua unione con Cora.
Una fitta di dolore lo investì al ricordo della notte in cui aveva visto la donna per l'ultima volta e aveva scoperto che ella si era strappata il cuore per evitare che i sentimenti la ostacolassero nella sua spasmodica ricerca del potere, rinunciando così al loro amore.
Rumpelstiltskin sapeva di non avere diritti sulla piccola, dato che aveva modificato il contratto con sua madre e di conseguenza avrebbe potuto tenere con sé solamente una figlia sua; tuttavia lei era predestinata a scagliare quel sortilegio, l'aveva visto chiaramente tra le pieghe nebulose e confuse del futuro, e nessuno, nemmeno Cora, avrebbe potuto impedire al fato di compiersi.
La bimba sbadigliò sonoramente, distogliendolo dai suoi pensieri e riportandolo alla realtà, poi si accoccolò contro il suo petto chiudendo gli occhi e mettendosi il piccolo pollice in bocca.
Il Signore Oscuro sorrise e iniziò a cullarla lentamente.
- Finalmente sei arrivata, dearie, ti ho aspettata per molti anni. Non lo sai ancora, ma tu sei molto importante e un giorno mi aiuterai a tornare da mio figlio. - Sussurrò dolcemente.

Cora avanzava con portamento fiero e orgoglioso nella grande sala da ballo luminosa, piena di musica e del chiacchiericcio degli invitati, al braccio del marito Henry.
Quella sera Re Xavier aveva dato uno dei suoi soliti ricevimenti sfarzosi ed eccentrici per ostentare l'enorme ricchezza del suo regno.
Da quando Cora gli procurava abbondanti scorte d'oro, lavorando la paglia con l'arcolaio, quel reame era diventato uno dei più ricchi di tutta la Foresta Incantata, se non il più ricco in assoluto.
Naturalmente il sovrano se ne compiaceva e non perdeva occasione di invitare gli altri regnanti per dimostrare la sua indiscussa, e all'apparenza inesauribile, disponibilità di denaro.
In queste occasioni la principessa era indubbiamente al centro dell'attenzione dei presenti: la nuova moglie del timido principe infatti riscuoteva la curiosità di tutti, in quanto si diceva non appartenesse a nessuna famiglia nobile conosciuta; molte malelingue avevano iniziato ad avanzare sospetti riguardo le sue origini e il modo in cui si era conquistata un posto alla corte di Re Xavier.
Cora ne era perfettamente consapevole ma non se ne curava, anzi si compiaceva di tutto ciò e traeva piacere nell'osservare gli sguardi ammirati e invidiosi che le venivano rivolti.
Ad un tratto però, avvertì una strana sensazione alla bocca dello stomaco: qualcosa non andava.
Il suo primo pensiero andò a Regina: l'aveva lasciata nella sua cameretta insieme alla balia.
Non c'era nulla di cui preoccuparsi, eppure non si sentiva affatto tranquilla.
Forse era solo una sensazione, ma preferiva controllare che andasse tutto bene.
Con una scusa abbandonò la sala da ballo scintillante e piena di colori, e si precipitò alla stanza della figlioletta.
Spalancò la porta e si sentì gelare il sangue nelle vene quando trovò una figura fin troppo famigliare girata di spalle e rivolta verso la culla della piccola.
- Che cosa ci fai qui?! - La voce della donna si mantenne ferma e perentoria, nonostante la sgradita sorpresa di ritrovarsi il Signore Oscuro nella camera della sua bambina.
Rumpelstiltskin si voltò verso di lei con sguardo severo e si portò l'indice alle labbra.
- Shhh, fa' piano o la sveglierai. - Sussurrò.
Cora avvertì un brivido nel vedere Regina profondamente addormentata tra le braccia del folletto.
Cercò con lo sguardo la balia della bimba e la trovò sdraiata a terra, priva di conoscenza, poi tornò a rivolgersi all'intruso, abbassando il tono della voce.
- Che cosa vuoi, Rumpel? Lo sai che non puoi prenderla con te, non è figlia tua. -
Lui ghignò: - Nessun contratto può cambiare il destino, dearie. Lei avrà una parte fondamentale nel mio piano, che tu lo voglia o no. Il futuro è già scritto. -
Cora distese le labbra scarlatte in un sorriso glaciale che non coinvolse i suoi occhi: - Su questo almeno siamo d'accordo. È vero, il suo futuro è già scritto, infatti un giorno salirà sul trono e avrà la corona. Avrà tutto il potere che a me non è stato concesso, tutti si inginocchieranno davanti a lei e attraverso il suo trionfo io vedrò il mio riscatto su tutti coloro che mi hanno umiliata. -
Il folletto fece una risatina: - Oh sì, lei diventerà regina, ma farà anche molto di più. Te l'ho detto la notte del nostro primo incontro, ricordi? Tua figlia sarà una pedina essenziale per portare a termine i miei piani. Certo, ci vorranno anni e molto lavoro, ma un giorno farà ciò per cui è nata e nemmeno tu potrai impedirlo, dearie. -
Gli occhi della donna si fecero, se possibile, ancora più freddi e duri: - No, tu non avrai mia figlia. -
Il ghigno sul viso di Rumpelstiltskin si allargò: - Lo vedremo. -
Con tutta calma, si voltò verso la culla e vi depose la bimba addormentata, stando ben attento a non svegliarla.
Regina emise un lieve gemito infastidito, ma subito dopo girò la testa di lato e continuò a dormire beatamente, succhiandosi il ditino.
Rumpelstiltskin sorrise tra sè, intenerito da quella visione, poi si rivolse di nuovo a Cora, guardandola con intensità: - Sappi una cosa, dearie: ti sei strappata via il tuo stesso cuore per ottenere il potere, ma questo gesto avrà un prezzo e sarà molto più alto di quanto tu possa immaginare, e quando te ne renderai conto sarà troppo tardi. -
Il tono della sua voce era molto serio, venato di una nota di amarezza; il suo sguardo penetrante la colpì con la stessa forza disarmante della prima volta che l'aveva visto nella torre piena di paglia, appoggiato tranquillamente al muro con il solito ghigno sghembo stampato sul volto.
Non ebbe neanche il tempo di replicare: il Signore Oscuro non aggiunse altro, venne avvolto da una nube violacea di magia e scomparve all'istante.
Cora, rimasta sola, si avvicinò piano alla culla e accarezzò il capo della bambina.
Ripensò alle ultime parole del folletto e iniziò a capire a cosa alludeva quando parlava di un prezzo molto alto: da quando aveva rinchiuso il suo cuore in uno scrigno infatti, i sentimenti e le emozioni la toccavano da molto lontano, le arrivavano in sordina, come se non fossero realmente suoi e non le appartenessero davvero.
Ciò che provava erano solo ombre, pallidi spettri di sensazioni dalle quali un tempo si era lasciata travolgere e alle quali aveva deciso di rinunciare per sempre.
Nemmeno la sua stessa figlia riusciva a farle provare qualcosa che fosse più di una leggera e fredda punta di gioia: una ridicola imitazione di un sentimento materno che avrebbe dovuto riempirla in ogni fibra del corpo.
Quando te ne renderai conto sarà troppo tardi.
Cora decise di non indugiare ulteriormente su quelle parole d'avvertimento e tornò nella sala da ballo, ignorando la sensazione di gelo e vuoto che avvertiva nel petto, dove un tempo batteva il suo cuore.



Da Stria93: Ciao a tutti! Con questa shot non ho assolutamente intenzione di rinnegare le Rumbelle, però le parole che Rumpel rivolge a Regina nella 2x02, quando le dice di conoscerla da quando era piccola e di averla perfino tenuta tra le sue braccia, mi hanno sempre incuriosita tantissimo e in più avrei tanto voluto vedere qualche scena di Rumpelstiltskin con la piccola Regina, così è nata questa shot.
Spero davvero che nella season 3 venga approfondito questo punto che rimane ancora abbastanza oscuro.
Un bacione e grazie a tutti i lettori e soprattutto a chi vorrà lasciarmi un commento. :)


  
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