07/07/2013
2 recensioni
Feel the vibe, feel the terror, feel the pain
It’s driving me insane
(Hooverphonic - Mad about you)
Sei agitata, Annie. Continui a stringerti le mani in grembo e non sai perché. Ti posizioni vicino a Mags, la tua mentore, e a un’altra ex vincitrice del Distretto 4. A qualche passo da te, sai che c’è anche Finnick. Questo ti dà un po’ di forza.
<< Annie Cresta! >>. Il tuo nome riecheggia per tutto il Distretto 4. La gente si volta verso di te, affranta. Tutto diventa confuso: hai sedici anni, è la tua quarta mietitura. La tua mietitura.
Barcolli incredula verso il palco, dove un uomo vestito di rosa ti tende la mano per aiutarti a salire.
Tutto si confonde di nuovo: hai ventun anni e sei condannata a tornare nell’arena. Altri Hunger Games, e non da dietro le quinte.
Annie Cresta! senti ancora nella tua testa, mentre davanti ai tuoi occhi la testa del tuo ex compagno del Distretto rotola ancora ai tuoi piedi.
Annie Cresta. Stai per dirigerti verso il palco, verso lo stesso uomo che ti accolse cinque anni fa e che dopo ogni mietitura accompagna i tuoi tributi – i tuoi ragazzi – in un viaggio di sola andata verso Capitol City.
Stai per dirigerti verso il palco, ma una figura bassa e veloce ti precede.
<< Mi offro volontaria >> borbotta, prima di accettare l’aiuto che le viene offerto per salire sul palco.
Non pensi a Mags, che ha accettato di dare la vita per te, non pensi a niente, solo a quando potrai tornare a casa di Finnick, del tuo Finnick, che ti aiuterà a capire qualcosa di tutto questo.
<< Finnick Odair >> dice l’uomo in rosa. Nessuno viene avanti per lui.
Sospiri pesantemente prima di volare via, lontano dal tuo corpo. La tua mente e la tua anima, insieme a quelle di Finnick, sono in riva al mare. Pesca per te, giocate in acqua schizzandovi a vicenda. Vi prendete per mano.
Il forte vociare della folla ti riporta indietro e ti dirigi a grandi passi verso quella che hai sempre chiamato “la sala dell’addio”, dove il tributo maschio saluta i suoi parenti e amici.
I Pacificatori ti fermano e tu inizi a urlare, a urlare il suo nome, mentre delle braccia forti (forti come le sue, ma non altrettanto delicate) ti trascinano via.
Ti ritrovi all’ingresso del Villaggio dei Vincitori, ma non vai a casa tua. Vai a casa sua, a casa di Finnick. E piangi tutte le lacrime che hai in corpo. Ti getti sul suo letto, inspiri il suo odore, con la faccia premuta contro il suo cuscino. Alterni immagini brutali di Finnick in un’arena di fuoco, nella quale non ha possibilità, a immagini di voi due, insieme.
Prima di crollare a terra, esausta, ti perdi nel ricordo dei suoi occhi verdi.
Trouble is my middle name
But in the end I’m not too bad
Can someone tell me if it’s wrong to be so mad about you
Mad about you
Mad
(Hooverphonic - Mad about you)