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Autore: Caillean    21/01/2008    3 recensioni
Lily e James hanno provato l'esperienza di assistere ad un momento speciale della vita del figlio...Possono due soggetti come Fabian e Gideon Prewett, i fratelli della nostra cara Molly, restare "indietro"? Ma certo che no...Quale esperienza dei loro cari parenti il destino sceglierà per loro?
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Lavanda Brown, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver sentito dell’occasione che hanno avuto James e Lily, anche due “Fieri combattenti” della Prima Guerra si sono dati da fare per poter vivere un ricordo.

Voi che dite…forse era meglio che avessero chiesto per bene ai due Potter come era andata?

( Risposta di chi ha letto “ Figlio mio, fatti valere! ”: Siiiiiiiiiii! )

Orgoglio Grifondoro…ferito!

One-shot

“ Siete sicuri di quello che state per fare? ” l’uomo all’altro lato della scrivania li guardò da sotto occhialini a mezzaluna un po’ troppo stile Dippet.

“ Perché ci guarda così? ” il faccino di Fabian era l’immagine dell’innocenza….l’Innocenza del Diavolo. “ Non c’entriamo nulla con l’esplosione di ieri nella…. All’insistere del Segretario – che evidentemente voleva una risposta - Fabian alzò gli occhi, sbuffando. Quel santo uomo cominciava ad essere davvero noioso.

Il Paradiso per lui e Gideon si stava rivelando un’autentica...

Pall-ehm

Prigione.

Ho detto prigione!

“ Dunque…” bofonchiò il Segretario, “ avete un’ora del loro tempo per conoscere un momento di Ronald e Ginevra Weasley nella Sala comune di Hogwarts. ”

“ I nostri adorabili nipotini! ” gongolò Fabian.

“ I figli della nostra piccola Molly! ” fece eco Gideon.

Lo sbuffo scettico del Segretario avrebbe forse dovuto preoccuparli?

Noooooo!

“ …A cominciare da…adesso. ”

Come trasportati da una materializzazione per fortuna meno dolorosa, i due gemelli Prewett si ritrovarono nella sala circolare dove avevano trascorso ore indimenticabili.

Erano irrimediabilmente commossi.

“ Ah, sì, caro mio…Credo proprio che quello sia il segno di quando incendiammo la tenda dopo i G.U.F.O! ”

“ Ma cosa stai dicendo, Fabian? Ti pare che non l’abbiano mai sistemata?!

Dopo aver trascorso qualche minuto a rispolverare antichi ricordi, tutti rigorosamente auto-celebrativi

( “ Guarda! Il buco dell’esplosione del nostro primo fuoco di artificio! ”

Gideon, sai che i nostri mitici nipoti gemelli hanno rielaborato la nostra ricetta? Ah, sono così orgoglioso di loro! ”

“ Già, sono degni Grifondoro, altroché. E scommetto che anche i due piccolini si stanno dando da fare!! ” )

…ecco che finalmente i nostri amici si degnarono di notare un piccolisssssssimo particolare.

La Sala comune era deserta.

Non c’era nemmeno l’ombra di un animale domestico di studente a vagare tra i tappeti, gli arazzi, i tavolini…

Nulla, nada, nisba!

Silenzio…assordante. Durante il quale presero coscienza di una possibilità che finora non avevano mai creduto possibile.

“ Quel…quel…Ci ha fregato! ”

“ Mantieni la calma, Gideon. Ci sarà una spiegazione, su…”

…E la spiegazione c’era eccome.

Vennero travolti da un’ondata di fantasmi che li fecero quasi soffocare, nell’ammassarsi intorno a loro da tutte le pareti della torre.

“ Ma che…che…?!

“ VITTORIAAAAAAA! VITTORIAAAAAAAA

L’urlo esplose dal corridoio, un istante prima che il buco sotto il ritratto si aprisse, a far entrare…la bolgia infernale.

“ Però…” Fabian simulò a fatica i disappunto. “ Credevo che fossimo stati i soli a mettere a rischio le fondamenta del Castello…”

Chissenefrega! Non hai capito?! La squadra di Quidditch dei Grifondoro ha vinto! ”

Le urla felici dei giocatori e dei loro compagni di casa confermarono l’intuizione di Gideon, che si sedette tutto contento su uno dei divani a godersi la scena.

“ Sento che stanno per entrare anche loro! ”

La sua beatitudine durò poco, perché una massa informe si sedette…su di lui!

“ Ehi! Ma…razza di…Ma cosa sei, una mandria di Ippogrifi?! Ma almeno fossi una ragazza! FabianFabian…aiutami! S.O.S.! May day, May day! Ma che schifoooo! ”

“ Non mollare, fratello! Chiedo aiuto a Sir Nick! ”

“ Lascia stare…ora sto meglio. Sopravviverò! ” lo rassicurò con stoicismo Gideon.

“ Io no…Temo che il mio cuore Grifondoro non reggerà. ”

Quando si rialzò dal divano - gettando occhiate in tralice all’essere vivente che ora si polleggiava sul divanetto, divorando Cioccorane Gideon capì di cosa stesse parlando il gemello.

“ Oh…sono loro! I nostri due nipotini! ”

“ Sono nella squadra! Tutti e due! Lui sembra essere il Portiere!

“ Sì, sì…Ah, cosa abbiamo meritato per un onore simile?!

Quelle sì che erano soddisfazioni!

Molly, Molly…Sei sempre più speciale ai nostri occhi. Averci accordato l’onore di tanti nipoti…così…così…”

“ Sono commosso! ” esclamò Fabian.

Poveri ingenui…

Non avevano ancora finito di pensare a un degno regalo per la sorella, che un corpo femminile – vivente – dotato della voce più assurda che l’umanità ricordasse – si fiondò sul loro nipote.

WON WON! ”

…A volo d’angelo…

…Ameba contagiosa…

…Blob, il fluido che uccide….

“ E quella chi è? ”

“ A quanto pare…la sua ragazza! ”

“ Ma non è possibile! ”

I due gemelli si avvicinarono sconvolti alla scultura vivente – e pure troppo! – che erano diventati Ron e quella bionda.

A-i-u-t-o! ” Gideon fece il gesto di allentarsi il colletto della camicia. “ Mi sento soffocare! ”

“ No, quello che soffoca è nostro nipote! Sempre ammesso che esista ancora! ”

“ Però…no sembra ancora lamentarsi! ”

Una chioma di capelli rossi marca Weasley si avvicinò anch’ella alla massa informe numero due.

“ Bleah…” e si allontanò disgustata.

“ Non avrei saputo dirlo meglio! ” sentenziò Fabian.

“ Non capisco, sul serio! Avevo sentito dire che nostro nipote sbavasse dietro a una sua compagna intelligente…Mi sembrava si chiamasse…Hermione…Ma quella è una…una…”

Infatti non è lei, senti…senti cosa dice Ginny…”

Al tavolo del buffet, l’altra loro nipote parlava con un moro…Gideon riconobbe gli occhi di Lily Evans.

“ …Gli occhi di Lily…e l’attuale espressione di un pesce lessi, direi…”

“ Sì, concordo. E’ evidente che…Beh, lo capisco. La nostra piccola Ginny è davvero un bel tipo…”

“ Cerchi Ron? ” chiese Ginny con una smorfia. “ E’ laggiù, quello schifoso ipocrita!

Harry guard. In un angolo, davanti a tutti, c’era Ron, avvinghiato così stretto a Lavanda Brown che era difficile dire quali mani erano di chi.

“ Sembra che le stia mangiando la faccia, no? ” osservò Ginny in tono distaccato. “ Ma suppongo che debba affinare la tecnica. Bella partita, Harry! ” Gli diede un colpetto sul braccio.

“ Tecnica da affinare o no, direi che Ronald caro la buona volontà ce la mette tutta…”

Ahn…”

Ahn…cosa? ” si informò Fabian guardando il fratello, strappato bruscamente ai suoi pensieri.

“ Guarda la faccia di Ginny…”

“ Dici che…che è lei che…di Potter? ”

“ Sono tutti e due, direi… E bravo il nostro Harry…”

“ Sarebbe bravo se si desse una scantata! ”

“ D’accordo, ora dobbiamo cercare di concentrarci su Ron, però. Deve essere salvato da quella…quella…cosa, lì! ”

“ Andiamo…non è poi così male. E poi a te son sempre piaciute le bionde! ”

“ Eri tu quello…”

“ Non è vero…”

“ Sì che è vero. ”

“ Non è vero. ”

“ Taglia, che abbiamo i minuti contati! Dobbiamo impedire a nostro nipote di fare l’errore peggiore della sua vita. ”

“ Oh, sì…Giusto! Guarda, sta uscendo dalla sala comune ! ”

“ Ma chi?!

“ La nostra futura parente acquisita! Dobbiamo braccarla! ”

Harry distolse lo sguardo da Ron, che non aveva l’aria di voler riemerge presto dalla sua occupazione, appena in tempo per vedere chiudersi il buco del ritratto.

Con un senso di oppressione gli parve di scorgere una cespugliosa chioma bruna che spariva svolazzando.

Sfrecciò in avanti, schivò di nuovo Romilda Vane e spinse il ritratto della Signora Grassa.

“ Certo che le pazze isteriche e morbose questi due se le vanno a cercare! ”

“ Lascia stare il suo caso a dopo. Forza, dobbiamo cercarla! ”

“ Ehi! ” si lamentò la Signora Grassa, attraversata bruscamente da due fantasmi che di irreale ed etereo avevano straordinariamente poco.

“ Emergenza, Signora, ci scusi! ” disse frettolosamente Fabian.

“ Da questa missione dipende il futuro delle generazioni Weasley! ” incalzò l’altro.

Furono compiaciuti nel vedere che l’amico di Ronald si stava apprestando a consolare la ragazza.

Un sesto senso li raggiunse però implacabile.

Non poteva essere ignorato.

Mister HarryTatto con le ragazze’ Potter stava per tentare di consolare una ragazza.

Allarmee! Codice rosso!

Hermione

Harry la trovò nella prima classe aperta in cui entrò. Era seduta sulla cattedra, sola, a parte una piccola aureola di canarini cinguettanti che evidentemente aveva appena fatto apparire dal nulla. Harry non poté fare a meno di ammirare la sua abilità negli incantesimi anche in un momento come quello.

“ Sì, questa ragazza è proprio una tosta! ”

Ssssst, è un momento importante! ”

“ Oh, ciao Harry, “ lo salutò nervosamente. “ Mi stavo esercitando…”

“ Sì, sono…ehm…proprio venuti bene ” balbettò Harry. Non aveva idea di che cosa dirle. Si stava chiedendo se c’era qualche possibilità che non avesse notato Ron, che fosse uscita dalla sala solo perché la festa era un po’ troppo chiassosa, quando lei osservò con voce innaturalmente acuta: “ A quanto pare Ron si sta godendo i festeggiamenti…”

“ Ehm…davvero? ” chiese Harry.

“ Sì…dopo aver mandato in ferie il suo cervello…”

“ Poveri noi…”

“ Ma povera lei che lo sopporta! ” disse Fabian dopo esser tornato a dare un’occhiata di là. “ Sono ancora incollati…”

“ Non far finta di non averlo visto ”

Ribatté Hermione. “ Non si stava precisamente nascondendo, no…”

“ Ehm…Gideon…”

“ Dimmi, fratello…”

“ Il cataclisma sta per iniziare. ”

“ Quale cataclisma?!

“ Quando si aprirà quella porta, vorrai non avere un certo Weasley come nipote…”

La porta alle loro spalle si spalancò.

Con orrore di Harry entrò Ron, ridendo e tirando Lavanda per la mano.

“ Oh ” fece, bloccandosi di colpo alla vista di Harry ed Hermione.

Ops…” squittì Lavanda, e uscì indietreggiando, con una risatina. La porta si richiuse.

“ Sopprimetela…” gemette Fabian.

“ Io direi di sopprimere quel de-cerebrato di nostro nipote! ”

Calò un orrendo silenzio, gravido di attesa.

Hermione fissava Ron, che non la guardò, ma che invece disse con uno strano misto di impudenza e goffaggine: “ Ciao Harry. Mi stavo chiedendo dov’eri finito. ”

Hermione scivolò giù dalla cattedra.

Il piccolo stormo di canarini, che continuava a volteggiarle attorno alla testa cinguettando, la faceva assomigliare a uno stravagante modellino piumato del sistema solare.

“ Ahi...fa tanto Dea vendicatrice. ”

“ Ci vuole giusto la pazienza di una Dea con una sottospecie di…di…Ma se l sistemassimo noi…? Una piccola lezioncina? Poi ci ringrazierà…se riusciremo a farlo rinsavire…”

“ Non possiamo ” mormorò frustrato Fabian.

“ Ma non è giusto! ”

“ E che ci vuoi fare…? ”

“ Non dovresti lasciare Lavanda fuori ad aspettarti ” disse Hermione calma. “ Si chiederà che fine hai fatto. ”

Avanzò lenta e impettita verso la porta.

“ Ma no, non devi mollare…su. So che puoi farlo ragionare! ”

Harry lanciò un’occhiata a Ron, che sembrava sollevato che non fosse successo altro.

“ Oppugno! ”

Si voltò di scatto e vide Hermione puntare la bacchetta contro Ron, con aria folle: il piccolo stormo filò come una pioggia di grossi proiettili d’oro verso Ron, che gemette e si coprì il volto con le mani; ma i canarini lo aggredirono, beccando e graffiando ogni brano di pelle che riuscivano a raggiungere.

“ Toglimeli - di - dosso! ” urlò lui, ma con un ultimo sguardo di rabbia vendicativa Hermione spalancò la porta e sparì.

“ C’è davvero una giustizia cosmica! ” disse Gideon deliziato.

“ Io adoro questa strega! ”

“ E adesso…passiamo all’azione noi! ” Fabian si stava sollevando le maniche, arrotolandole deciso sopra i gomiti, quando…

“ Tempo scaduto ”

“ Ma noooo!

“ Rientrate immediatamente! ”

“ No, vi prego…” tentò Gideon, la mano del Segretario che li riacciuffava per la collottola.

“ Solo…solo qualche secondo…” si unì il gemello, “ Una piccola lezione di famiglia…”

“ Non è ammissibile! ”

“ Ti sei salvato, per ora…Won Won! ”

“ Non…pronunciare…quel disgustoso…nomignolo! ” ringhiò Fabian.

   
 
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