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Autore: Lost on Mars    09/07/2013    10 recensioni
Quando Albus Potter, all’età di quindici anni, aveva invitato Scorpius Malfoy a casa sua per l’ennesima volta, ci sono state quattro diverse reazioni.
Ginny aveva offerto ai due amici una spremuta d’arancia e dei biscotti che avevano gentilmente rifiutato mentre salivano le scale per rinchiudersi in camera di Albus.
James pensava che suo fratello cominciasse ad essere confuso sulla propria identità sessuale.
Harry cercava di non farsi persuadere dalle idee folli di suo figlio James.
Lily, infine, aveva dato inizio al suo piano omicida che vedeva Scorpius Malfoy morto entro la fine della giornata.
Dalla storia:
Giunta la sera, Lily fece il suo baule, addirittura senza l’aiuto della magia per quanto era felice di uscire da quella scuola, da quel covo di pazzi.
Quella stessa scuola che era diventata piena di cugine che per la testa avevano solo stramberie degne di un manicomio, fratelli fin troppo protettivi, giocatori di Quidditch un po’ troppo montati e ragazzine di dodici anni con bamboline vudù alla mano.
Una settimana lontana da tutto quello non poteva che giovare alla sua salute fisica e soprattutto mentale, messa a dura prova durante l'ultimo mese.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Carpe Diem.'
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22.   Il rossetto dello scandalo.


 
Scorpius e Lily avevano parlato con Albus tutto il pomeriggio, privandosi delle ore di luce e calore che il bel tempo gli riservava.
Dopo averlo tranquillizzato sul fatto che era successo solo da pochi minuti e che non si erano affatto messi d’accordo da mesi, e che soprattuto non era uno scherzo come quello di Aprile, Albus sembrava decisamente più tranquillo e addirittura felice.
Il suo migliore amico sembrava finalmente aver ripreso vitalità, sua sorella era contenta, sprizzava gioia da tutti i pori e gli sembrò che avesse riacquistato quella parlantina che l’annoiava a morte, cosa sarebbe mai potuto andare storto?
Semplicemente tutto.
Immaginate un Albus Potter felice che sua sorella e il suo migliore amico stessero insieme, e che gli diceva per lui andava bene.
Ora, immaginate sempre lo stesso Albus Potter che stava per uccidere i piccioncini con un Avada Kedavra, perché i due, a detta sua, occupavano troppo spazio vitale da rendere impossibile viaggiare nel loro stesso scompartimento.
La verità era però che loro due non potevano farci niente, e approfittavano di quelle ore di viaggio dato che una volta arrivati in stazione avrebbero dovuto far finta di niente per evitare che Harry Potter disintegrasse Scorpius con le sue stesse mani.
O che Lily non si suicidasse prima per disperazione.
Oppure entrambe le cose. Probabilmente prima suo padre avrebbe ucciso Scorpius e poi lei si sarebbe suicidata per raggiungere il suo amato nell’aldilà, faceva molto quella tragedia babbana: Romeo e Giulietta.
Esasperato, Albus uscì dallo scompartimento e andò a cercare rifugio dai cugini Weasley che ridevano animatamente, almeno con loro non doveva rendersi invisibile per non dover vomitare.
Poi, Lily e Scorpius non erano nemmeno così diabetici, solo che Albus non sopportava a prescindere tutte le smancerie da fidanzati, perciò aveva visto bene di andarsene e trovare rifugio in mezzo a tutte quelle teste rosse.
Arrivati in stazione, Lily si alzò seguita da Scorpius e dopo aver preso i bauli scesero dal treno fingendosi distaccati come non mai.
Quello che videro però, non gli fu affatto di aiuto: infatti i coniugi Potter stavano allegramente parlando con i Malfoy e, a patto che qualcuno non avesse lanciato un Confundus generale, quella situazione era decisamente troppo strana ed inverosimile.
I ragazzi fecero spallucce e si diressero verso i genitori con i proprio bauli al seguito.
«Albus, Lily, finalmente siete a casa, come sono andati gli esami? Albus tu cosa hai intenzione di fare ora che hai finito la scuola e Lily ho sentito che i tuoi voti in Pozioni sono migliorati!» Disse Ginny stritolando i suoi figli, disse tutto così velocemente che Lily non capì nemmeno mezza parola e Albus fece finta di cambiare discorso.
Intanto mentre Scorpius parlava con sua madre Astoria, si girava qualche volta verso di Lily per concedersi uno sguardo distratto.
Ad un tratto tutti si voltarono indietro, catturati da un rumore di scarpe col tacco, tutto quello che vide Lily era la chioma bionda di sua cugina Dominique avvicinarsi a velocità supersonica verso di loro, chiamando Lily a gran voce, e la ragazza sospettò giustamente che non sarebbe successo nulla di buono.
«Lily, devi darmi il rossetto che ti ho prestato in treno, è urgente» Disse Dominique una volta raggiunta la cugina, nessuno sembrò dare molto peso alla frase della Weasley, infatti tutti tornarono a comportarsi come prima,
Lily cercò nelle tasche dei jeans e trovò il rossetto rosso che Dominique le aveva dato poche ore prima.
«Grazie cugina…e Malfoy?» Disse ancora Dominique lanciando un’occhiata a Scorpius, per poi controllare che Lily non avesse martoriato il suo povero rossetto rosso fuoco.
Scorpius, alzò lo sguardo sulla ragazza. «Weasley?»
«Sei un po’ sporco di rosso, proprio qui sotto il labbro» Disse Dominique sorridendo, poi sparì a grandi passi verso i suoi genitori che l’aspettavano dall’altra parte della stazione.
Scorpius diventò bianco come un lenzuolo, Lily diventò più rossa di un pomodoro mentre tutti li guardavano sorpresi e confusi.
«Avevo ragione!» Esclamò Rose rompendo l’imbarazzante silenzio che si era creato.
«Su cosa, piccola?» Chiese Ron che aveva notato l’imminente sfuriata del suo compagno di avventure.
«Beh, lo sospettavo già da un po’ di tempo e oggi ne ho avuto la conferma» Disse ancora Rose fiera delle sue indagini pienamente riuscite.
«Qualcuno mi spiega cosa significa tutto questo?» Sbottò Draco Malfoy che aveva un terribile presentimento, ma preferii non crederci.
Lily intanto si era allontanata a parlare con Fred e Roxanne, che stavano raggiungendo i loro genitori, dicendosi che più avrebbe evitato quella tragedia, più sarebbe stata al sicuro.
Si chiese per quanto suo zio George avrebbe potuto ospitarla, non si prospettava affatto una cattiva idea giocare a Quiddicht con i suoi due cugini per tutta l'estate...
Purtroppo, Marcus Nott, che per qualche inspiegabile motivo si trovava ancora in stazione, raggiunse i tre. Non ci mise molto a scacciare Fred eRoxanne intimandogli con la sua solita gentilezza da Purosangue di sloggiare sostenendo  che doveva parlare con Lily.
A dir la verità, Nott ci era rimasto piuttosto male quando il suo amico Scorpius aveva portato la ragazza via da lui alla festa per festeggiare le vittoria di Serpeverde e Lily Potter era uno dei nomi che gli mancava per completare la lista di ragazze con cui era stato, e ora cercava di rimediare il tutto.
Mentre prendeva Lily per un braccio, lei capì che Nott non era decisamente intenzionato a parlare come sosteneva, ed era già pronta a tirargli un calcio là dove non batte il sole quando udì la voce di Scorpius.
«Ehi, Nott! Lascia stare la mia ragazza» Gridò per farsi sentire dall’amico, si allontanò dai suoi genitori che intanto lo avevano accerchiato pericolosamente e si avviò verso Lily e Marcus.
«Ditemi che non l’ha detto davvero» Biasciò Draco in presa ad una crisi di asma.
«Invece credo proprio di sì» Commentò atona Astoria.
«Papà… come si dice? Carpe diem! Cogli l’attimo, se si amano che problema c’è?» Si intromise Albus cercando di far ragionare suo padre.
«Stai certo che lo coglierò l’attimo, per uccidere quel finto biondo del tuo migliore amico!»
«È di mio figlio che stiamo parlando, Potter. Ti pare che con un padre come me i suoi capelli possano essere finti?»
E mentre Draco e Harry bisticciavano su chi avesse i capelli più belli, il figlio più bello e il lavoro più bello, Lily e Scorpius si erano nascosti dietro una delle grandi colonne che sorreggevano gli archi della stazione.
Rose temeva che un giorno sarebbe finita ad insegnare Divinazione ad Hogwarts, poi però, si disse che non aveva predetto nulla, aveva solamente osservato attentamente ed era giunta ad una conclusione tramite ragionamenti più che logici.
Ginny e Astoria cercavano di separare i loro mariti che intanto erano passati ad una lotta alla babbana, ad un certo punto arrivarono Teddy e James, contenti di aver trovato i Potter.
James disse che li stavano aspettando fuori dalla stazione ma che non vedendoli si erano preoccupati, poi assunse una faccia perplessa chiedendosi perché suo padre si stesse azzuffando con Draco Malfoy.
«Oh, avete visto? Lily ha trovato un ragazzo, strano a dirsi» Esordì James per scaricare la tensione senza grandissimi risultati a dir la verità, tant’è che suo padre lo fulminò con lo sguardo.
Improvvisamente la sicurezza che aveva per dire ai suoi genitori del fatto che lui e Teddy stessero insieme svanì e decise che avrebbe comunicato quella notizia alla sua famiglia in un’altra occasione, magari il prossimo Natale, o quello dopo ancora.
«Ma se vuoi, papà, vado lì dietro dove sono nascosti e lo uccido all’istante» Rimediò James, e non l’avesse mai detto, perché Draco Malfoy sembrò che stesse per avventarsi su James, nessuno seppe mai  perché il ragazzo stava minacciando di uccidere Scorpius oppure perché suo figlio stava probabilmente esplorando il palato di Lily Potter
«Vado a chiamare Lily» Mormorò Albus sicuro che nessuno l’avesse sentito.
Quando i due uscirono dal loro nascondiglio, erano in condizioni ancora peggiori di come erano prima, Lily aveva i capelli scompigliati che cercava di rimettere a posto, mentre la scia di rossetto sul mento di Scorpius era ancora più evidente.
«Amico, se vuoi un consiglio, togliti quel rossetto dalla faccia se non vuoi che qualcuno venga seriamente ricoverato al San Mungo» Gli disse Albus con una pacca sulla spalla.
Scorpius dovette riconoscere che per la sanità mentale di James e Harry Potter, e per quella fisica di suo padre, e soprattutto per la sua sanità sia fisica che mentale, Albus aveva nettamente ragione.
E poi non era detto che suo padre non l’avrebbe più fatto uscire di casa, aveva pur sempre diciassette anni – beh, quasi diciassette, mese in più, mese in meno, cosa cambiava? – avrebbe potuto dire che andava a trovare Albus e  tenendosi a debita distanza da Harry Potter magari avrebbe potuto anche vedere Lily.
Comunque sia, ai due poco importava del futuro, avevano scoperto di amarsi l’un l’altro dopo mesi di equivoci, litigate ingiustificate e sentimenti abbastanza strani, era giunta l’ora di dimenticarsi e di lasciarsi alle spalle tutte le preoccupazioni che li avevano tenuti separati.
Avevano colto il loro momento, e lo stavano vivendo nel migliore dei modi.


The end.


 

NdA:
OMG, è finita. Ora piango, aiuto ç_ç
Allora questo capitolo è un po' corto, lo so, ma originalmente l'avevo pensato più come un epilogo, poi mi sono resa conto che non avevo creato il prologo e mi son detta "che lo metti a fare un epilogo che non c'è il prologo?" e così ecco questo ventiduesimo e ultimo capitolo.
Okay. Impressioni? Siete contenti di questo finale?
Ancora non ci credo di essere arrivata alla fine, e ringrazio tutti voi per il supporto, per le recensioni, per tutte le letture silenziose ♥
Ebbene, questa fan fiction è durata la bellezza di quattro mesi e cinque giorni, wow!
Detto ciò, vi posso assicurare che  non ci sarà un"addio", chi ha seguito la mia prima long nella sezione Harry Potter, sa che dopo averla finita ho pubblicato un missing moment perchè mi mancava troppo :')
Lo farò anche per questa, anche se non sarà un missing moment perchè quello di cui voglio parlare accade durante il settimo anno di Lily, quindi sarà una semplice one-shot Lily/Scorpius che, se volete, può essere ricollegata a questa storia.
Ho finito di annoiarvi per ora xD Se volete parlare un po', anche di cose che con efp non c'entrano nulla, vi lascio il mio Twitter e il mio fake su Facebook.
Vi voglio tanto bene TwT
Marianne


 

   
 
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