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Autore: daemonia_    15/07/2013    9 recensioni
Cosa succederebbe se i libri della mitica Suzanne Collins diventassero realtà?
Se tra una manciata d'anni la terra fosse divisa in dodici distretti nei quali sono stati riuniti gli unici fortunati,o sfortunati dipende dai punti di vista,ancora in vita dopo le esplosioni provocate da armi nucleari del sistema britannico dove ora si trova la sede di tutto la "Capitol city" chiamiamola così.
e se quegli unici fortunati siano ancora troppi da "sfamare"? cosa si inventerebbe Londra? E qui prendono vita gli Hunger Games.
Se esistesse veramente il ragazzo del pane?
Se esistesse veramente la ragazza del fuoco?
Bhe che altro dire?
FELICI HUNGER GAMES! E POSSA LA FORTUNA ESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE!
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: Violenza
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CHAPTER ONE

 

"Anni e anni di evoluzione umana e siamo arrivati a questo? bello schifo."
Penso mentre continuo a camminare tenendo per mano mia sorella Lilian, seguita poco più indietro da nostra madre Hayden. Riusciamo già a vedere una calca di gente unita che sfila in avanti molto lentamente per registrarsi, in attesa che vengano smistate a seconda della loro età.

Oggi è il Giorno della Mietitura, per molti distretti è un giorno quasi festoso, dato che finalmente hanno la possibilità di mostrare di che pasta sono fatti e di essere veri "eroi"; gli ultimi distretti invece, dal 10 al 12, ovvero dove vivo io, il giorno della mietitura equivale alla festosità che una persona può avere andando al patibolo.

Continuiamo ad avanzare nella fila indiana che pian piano si è formata, io avanti e Lilian dietro di me.

Arrivo al banco della registrazione, l'ago mi perfora la pelle del polpastrello. In quel momento il panico mi pervade. Cerco Lilian con lo sguardo sapendo che è la sua prima mietitura a cui parteciperà attivamente: anche il suo nome nella boccia. 

La piazza è affollata da più di ottomila persone. Lo spazio inizia a diminuire, si fa quasi claustrofobico.

Mi guardo intorno studiando bene il minimo dettaglio; le bocce alle due estremità del palco, quella maschile a sinistra e quella femminile a destra. Entrambe contengono delle striscioline di carta terribilmente costosa proveniente da Londra, chiamate tessere, dove sono scritti i nomi di tutti i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 12 e i 18. Quest'anno il mio è ripetuto venti volte a causa delle tessere con il mio nome che ho dovuto scambiare con i sacchi di cereali e l'olio; servivano per fare il pane e far sopravvivere mia madre e mia sorella. Ma le forniture che richiedevo non bastavano mai a sfamarci e questo mi ha portato a fare tessere su tessere.

Faccio scorrere gli occhi sui volti delle persone intorno a me e cerco di focalizzare tra gli altri il volto di Enea, il mio migliore amico da quando avevo undici anni, ma non lo trovo.

Mi guardo intorno e capisco che mi ritrovo in un gruppo di ragazze sedicenni. Inizio ad allarmarmi quando non trovo il volto di Lilian nell'area riservata ai bambini di dodici anni.

L'orologio della piazza scocca le due e cesso subiito le mie ricerche per rivolgere tutta la mia attenzione verso il palco dove il sindaco avanza lentamente verso il microfono. Inizia a leggere lo stesso discorso di ogni anno, mentre dietro di lui il mega schermo si illumina mostrando immagini delle edizioni passate degli Hunger Games, racconta quello che ha portato a questo, la distruzione di tutto il Regno Unito e il risorgimento di Panem dalle ceneri, del fatto che l'unica città che abbia resistito sia stata la capitale Londra, portatrice di pace tra i cittadini, che ora è circondata dai distretti. Parla dei giorni bui, della rivolta dei distretti contro la capitale.

Dodici distretti sconfitti, il tredicesimo distrutto, il trattato di pace per far sì che quello che è successo negli anni passati non riaccada. Qui nacquero gli Hunger Games.

Le regole dei giochi sono semplici: ogni anno due ragazzi, un maschio e una femmina chiamati tributi, vengono scelti da ogni distretto. I ventiquattro tributi totali vengono gettati in un'arena a combattere l'uno contro l'altro finché non rimane uno solo di loro, il quale sarà il vincitore di quell'edizione. Una volta ritornato a casa la sua vita sarà agiata e il suo distretto ricoperto di doni.


Il sindaco intona a gran voce i passati vincitori del nostro distretto. In settantaquattro anni abbiamo avuto solo tre vincitori dei quali solo uno è ancora vivo. Dusjan Sunrise, un uomo di mezza età che sta salendo proprio ora sul palco barcollando e urlando qualcosa di incomprensibile: è ubriaco come ogni anno. Il sindaco è veramente angosciato dal fatto che per l'ennesimo anno il distretto 12 sarà lo zimbello di tutta Panem.

Oramai, arresosi alla brutta figura, riporta l'attenzione su di lui presentando Cara Trinket, la quale trotterella felice verso la pedana dove si ferma e augura a tutti dei buoni Hunger Games -Felici Hunger Games! E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!- volto la testa di lato cercando il viso di Enea per sapere se anche lui ha avuto il mio stesso pensiero, lo scorgo e con sollievo noto che anche lui stava cercando il mio sguardo con un'ombra di sorriso sul volto.

Fino a stamattina insieme abbiamo riso su questa frase storpiandone l'accento tipicamente idiota di Londra e dei suoi abitanti.

Trattengo le risate e mi volto verso Cara che ancora è alle prese col suo discorso. All'improvviso ripenso alle 42 striscioline di carta con il nome di Enea e a quanto la fortuna non sia per niente dalla sua parte, e forse anche lui pensa la stessa cosa, dato che il sorriso scompare dalle sue labbra e il suo volto si rabbuia. Ci sono migliaia di altri nomi, vorrei sussurrargli.

Siamo al momento clou, il momento del sorteggio, e come sempre Cara si dirige verso la grande boccia dei nomi femminili esclamando -Prima le signore!-
La piazza cala in un silenzio mortale, i minuti sembrano secoli e il mio cuore è in trepidazione per l'ansia, sento le goccioline di sudore scendermi dalle tempie e mi mordo il labbro convulsamente pregando Dio che quel nome non sia il mio. Cara infila la mano dentro la boccia e muove le dita per scegliere il giusto biglietto.

Una volta che l'ha afferrato con le sue mani dalle unghie lunghe, trotterella felice verso il microfono, srotola il biglietto esclamando un -wow che attesa!- accompagnato da un sorriso.

Il tutto dura pochi secondi, la mia ansia che cresce sempre più mentre prego che il nome estratto non sia il mio.

La voce di Cara mette fine alle mie preghiere.

-Lilian Everdeen- 

Il mondo mi casca addosso, il cuore si ferma, la mia testa è nella confusione più totale, non riesco a reagire o a pensare, e lì la vedo, bianca in volto, rigida, si dirige verso il palco, le mie gambe scattano da sole verso la mia sorellina.

-Lilian!- 
 
Dei pacificatori mi bloccano tenendomi per la vita, allora urlo di nuovo -Lilian!- i pacificatori non accennano a lasciarmi e io non posso fare altro che urlare, sempre più confusa.

-MI OFFRO VOLONTARIA!-

Riprendo fiato e la piazza cala in un silenzio tombale, si potrebbe sentir cadere uno spillo. Deglutisco e lo ripeto. 

-MI OFFRO VOLONTARIA COME TRIBUTO.-

 
Mi chiamo Faith Everdeen, sono orfana di padre e adesso qui,
il giorno della mietitura per i 74° Hunger Games
mi sono offerta come volontaria per salvare mia sorella.
Mi chiamo Faith Everdeen, LA RAGAZZA IN FIAMME, ma questo nessuno ancora lo sa.






LOOK AT ME TRIBUTES! OuO 


ok magari non proprio tributes cc 

ok ammetto che non è il massimo, ma nemmeno il  minimo 
se è per questo ç.ç 

sinceramente non c'è molto da dire su questa pazzia, però insomma
mi piaceva l'idea e bhe eccola qui?

ho finito di leggere la 
trilogia degli hunger games ieri sera e subito dopo 
ho messo una canzone dei ragazzi, e li ho pensato
che succederebbe se tra i tributi ci fossero pure loro?

quindi bhe eccomi qui alle 23:20 a pubblicare un'escremento
del genere fantasticando che possa ricevere 
qualche recensione da qualche
anima pia passante di qui ç.ç

ok scrivete quello che volete

che è una cacca, che era meglio lasciarla solo come
 idea, che ho rovinato una trilogia ç.ç
non me la prenderò

però vi scongiuro *si inginocchia e unisce le mani*
lasciatemi qualche recensione, purchè più lunga di 10 parole ee,
ok mi ritiro ho rotto le ovaie abbastanza .

ADIOS CHICAS <3
o come diamine si scriva. 

  
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