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Autore: dream_more_sleep_less    16/07/2013    0 recensioni
Questa è una mia idea di come possa essere stato il passato di Hisoka. I suoi genitori sono prestigiatori e viene allevato dalla sua balia Carmen, e ora che i uoi genitori partono per l' ennesima tourne lui incontra Miyu, la figlia di Carmen... (nuovo personaggio)
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hisoka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Miyu aveva passato la notte insonne a causa del braccio rotto, infatti non era riuscita a trovare la posizione più comoda per dormire. Come se non bastasse trovava quel letto scomodo, era troppo morbido per i suoi gusti. Così aveva passato la notte a rigirarsi tra le lenzuola senza trovare pace. Alle cinque precise sua madre la venne sa svegliare, ma la bambina non voleva saperne di alzarsi in quanto solo  da poco era riuscita a chiudere occhio a causa della stanchezza.
"Sveglia! E' ora di alzarsi Miyu."
"Mamma, lasciami dormire sono stanchissima." disse Miyu dopo essersi rigirata nel letto. "Non fare i capricci, oggi inizia l'allenamento, dai smettila e scendi."
La bambina non volle saperne, quindi si seppellì più che pote sotto le lenzuola come una talpa sotto terra. Alla sua età avrebbe dovuto dormire fino alle nove o alle dieci e aspettarsi che la mamma le portasse la colazione a letto, ma sua madre non era una donna normale.
"Hisoka è già sveglio ed è giù ad aspettarti." Carmen provò con quella carta, conoscendo sua figlia, sapendo quanto fosse competitiva; si aspettava che sarebbe corsa subito giù in cucina.
Quelle parole furono come una doccia fredda, non si sarebbe mai fatta surclassare da quel bambino viziato, quel pel di carota. Corse subito in bagno per lavarsi, era pronta a far mangiare la polvere a quel bamboccio. Quando però realizzò che con un solo braccio non riusciva a fare molto, fu costretta a tornare sui suoi passi per chiamare sua madre.
"Mamma mi aiuti? Non riesco a lavarmi la faccia con il braccio rotto e nemmeno i denti." disse con le gote rosse dalla vergogna.
"Arrivo." le sorrise Carmen.
 
***
 
Mezzora dopo erano tutti e tre fuori in un prato vicino all'inizio della foresta, i due bambini erano visibilmente infreddoliti. Carmen invece, nonostante fosse in canottiera non sembrava sentire alcunché. Il sole non c'era ancora, ma non era totalmente buio, si riusciva a vedere abbastanza chiaramente tra le fronde dei rami. 
 
"Allora vogliamo iniziare?" chiese sorridente la donna.
 
"Ci spieghi cosa è il "Nen"?" chiese il rosso ormai al culmine della curiosità.
 
"Il Nen è un' energia spirituale, la si può trovare in  ogni essere vivente. Per esempio negli alberi, nelle farfalle, nelle bestie feroci e anche negli esseri umani. Questa energia può essere manipolata e usata in svariati modi diversi da un esperto di Nen." concluse l'introduzione aspettando altre domande.
"Come facciamo ad imparare ad usarlo?" chiese Miyu. Hisoka invece era molto silenzioso, infatti era concentrato sulle parole di Carmen, stava cercando di carpire se ci fossero significati nascosti.
"Attraverso la meditazione."
"Lo sapevo che era una cosa noiosa." disse Miyu abbattuta. "In quanto tempo lo si impara perfettamente?" chiese ancora.
"Dopo anni di perfezionamento. Ma per le basi di solito ci vogliono qualche mese, in alcuni casi anni." li stava mettendo alla prova per vedere se erano pazienti.
Quella prospettiva di tempo per Hisoka era improponibile, come si può impiegare così tanto tempo per imparare una tecnica? E quella era solo la base, per imparare tutto il resto quanto ci avrebbe impiegato? Anni?
"E' troppo tempo." disse infatti. 
"Io sono sicura che potreste riuscirci in meno di un mese." le parole uscirono sicure e orgogliose dalla sua bocca. Sapeva che erano due bambini con capacità fuori dal normale e sapeva che quella non era una scommessa azzardata.
"Ma esattamente a che serve la meditazione?" chiese Hisoka annoiato.
"A liberare l'energia presente nel vostro corpo e a trattenerla, e dopo ciò ci saranno altre fasi. Per ora dovrete accontentarvi di queste informazioni. Volete cominciare?"
I due si guardarono un po' stupiti e impacciati sul da farsi. Carmen capendo il loro stato, si sedette per terra a gambe incrociate e ad occhi chiusi, mostrando loro come fare. Hisoka e Miyu subito la imitarono. "Cercate di immaginare l'energia che esce dal vostro corpo e che crea come una seconda pelle su di voi." suggerì loro pacatamente.
Al rosso tutto ciò sembrava estraneo al suo mondo, o meglio, a lui non interessavano quel tipo di tecniche, a lui non interessava diventare un Hunter. Quindi perché avrebbe dovuto sottoporsi a quel tipo di addestramento? In realtà avrebbe voluto diventare un illusionista, come suo padre, giocare con le carte, dividere le giovani ragazze a metà, per poi ricomporle in un battito di ciglia senza realmente averle  ferirle. Notò lo sguardo interrogativo di Carmen su di se, si chiese se almeno lei avesse capito che quella era una cosa improponibile per lui. Magari poteva provare, solo per vedere se ne era in grado?! Sbuffò dubbioso sul da farsi. Avrebbe provato, ma se la cosa non gli sarebbe piaciuta se ne sarebbe andato nel bosco, e al diavolo tutto. Lui veniva da una famiglia di illusionisti, mica da una di Hunter come quella mocciosa.
Hisoka regolarizzò il respiro con il battito del cuore, cercava di essere sereno e di immaginare l'aura su di se, come Carmen gli aveva suggerito. Purtroppo questo stato non durò molto, infatti era impaziente dei risultati. Miyu dal canto suo sembrava perfettamente a suo agio, forse se Hisoka le avesse urlato nell'orecchio lei nemmeno se ne sarebbe resa conto. Quella situazione però era assurda, lei era una femmina, quindi doveva essere più debole, era lei quella con un braccio rotto per colpa di un puma. Eppure nonostante ciò sembrava che fosse in perfetta forma, come se non avesse fatto altro che meditare nella sua vita. Spazientito Hisoka tirò un calcio a un sasso, era come aveva pensato, non era adatto per quelle scemate da Hunter.
 
"Queste cose non fanno per me, non ha senso meditare come un monaco." farfugliò tra se e se il rosso sulla via del ritorno.
Magari per placare i suoi bollenti spiriti avrebbe potuto fare un giro nel bosco, magari sarebbe potuto correre alla Roccia sul Fiume, dove avrebbe potuto fare un bagno. Prese quindi la direzione della foresta e iniziò a correre.
Miyu continuava l'esercizio assieme alla madre che l'osservava con occhio critico, pensando che sua figlia aveva proprio del buon potenziale. Il problema però era un altro, Hisoka, il quale era scappato proprio perché non riusciva nell'esercizio. O meglio, per qualche minuto era riuscito nel suo intento, ma dopo poco si era stufato. Quel bambino era più impaziente di quel che sembrava pensò Carmen, era proprio capriccioso. Rimase con la figlia fino a ora di pranzo; il rosso non si era fatto più sentire da quando aveva alzato i tacchi. Sperava di rivederlo a casa così avrebbe potuto parlargli.
 
"Dov'è il pel di carota?" chiese la bambina mentre camminava con la madre.
 
"Spero che sia a casa, altrimenti dovrò andare a cercarlo." sospirò la donna.
 
Miyu annusò l'aria. "Credo che sia andato nella foresta."
 
"Dici?" chiese la madre pensierosa.
 
La bambina annuì. 
 
Arrivarono a casa e naturalmente di Hisoka non c'era traccia; Carmen non era preoccupata, ma dopo l'ultima volta non voleva che anche lui si facesse male. Avrebbe aspettato ancora un'ora, se non fosse tornato entro il tempo limite sarebbe andata a prenderlo.
 
"Ti preparo il pranzo, vai a lavarti le mani." sorrise la donna.
 
Miyu si era accorta che Hisoka si era allontanato perché spazientito dall'esercizio, per lui un mese di meditazione era una cosa improponibile. Peggio per lui pensò la bambina, si sarebbe arrangiato, lei non sarebbe andata a chiedergli di tornare.
Dopo mangiato, era passata esattamente un'ora e il rosso non si era visto così Carmen decise che sarebbe dovuta andarlo a cercare.
 
"Miyu fai la brava, continua con l'esercizio, io intanto andrò a cercare Hisoka."
 
La figlia annuì. Non le importava proprio nulla di quel bamboccio senza spina dorsale, se si faceva abbattere ai primi ostacoli non avrebbe fatto tanta strada nella vita.
 
***
La Roccia sul Fiume era proprio un bel posto, li  non si correva il rischio di essere sbranati da fiere feroci. Si sdraiò sulla roccia che dava sul piccolo laghetto naturale, dal quale passava un piccolo fiume che portava al mare. Si era sempre immaginato una vita bellissima, all'insegna di avventure e spettacoli per il mondo, nelle grandi città.

Dove le persone sarebbero accorse per guardare i suoi numeri spettacolari e invece di punto in bianco gli viene detto che deve imparare ad usare il "Nen". In pratica gli avevano distrutto ogni tipo di sogno. Da quella posizione guardava le nuvole sopra di se, immaginando in esse nuovi trucchi, ma tutto ciò che riusciva a vedere era quella stupida di Miyu che meditava come un bonzo. Si strofinò gli occhi per cancellare quell'immagine dalla sua memoria, non era possibile che quella bambina in soli due giorni era riuscita a rovinargli la vita. Si tolse i vestiti e si buttò in acqua, ne aveva abbastanza di pensieri per quella giornata voleva solo rilassarsi, nuotare ed essere tutt' uno con l'acqua.  Mentre stava a galla e i capelli leggermente lunghi fluttuavano incorniciandogli il viso un'idea gli balenò in testa; forse avrebbe potuto tentare da solo, solamente per mostrare a Carmen che ne era capace.

Magari il Nen sarebbe potuto servirgli in qualche modo. Uscì dall'acqua e salì nuovamente sulla roccia mentre il sole lo riscaldava asciugandolo. Si sedette a gambe incrociate e provò nuovamente l'esercizio. Cercò di immaginare nuovamente un flusso di energia che fuoriuscisse dal suo corpo e che lo rivestisse come una seconda pelle. Il rumore dell'acqua lo aiutò a concentrarsi, immaginò che l'energia fosse acqua e che lo avvolgesse per proteggerlo e accudirlo. Ciò gli donò una sensazione piacevolissima, come quando era immerso nel laghetto e nuotava, era diventato nuovamente parte dell'acqua. Il tempo passò senza che lui se ne rese conto, l'esercizio gli riuscì perfettamente nella calma della foresta. Quando riaprì gli occhi il sole era alto in cielo, capì che era veramente tardi e che doveva tornare a casa altrimenti Carmen sarebbe venuta a cercarlo. Si infilò i vestiti in fretta e saltò giù dalla roccia atterrando sulla riva del laghetto bagnandosi scarpe e pantaloni. Iniziò così a correre verso casa. Le sue preoccupazioni però non si erano ancora dissolte, perché doveva imparare il Nen?


 
***


 
Carmen fece pochi passi fuori di casa e subito vide la sagoma di Hisoka correrle in contro. Alla fine quella peste si era decisa a tornare, magari era stata la fame a spingerlo pensò divertita. 
 
"Carmen scusa il ritardo." disse con tono calmo, aveva immaginato che sarebbe venuta a cercarlo, e di sicuro non sarebbe stata contenta. 
"Si può sapere dove ti eri cacciato?" chiese.
 
 Non voleva dirle che aveva riprovato ad usare il Nen, le avrebbe lasciato credere che aveva passato il tempo a fare nulla.
"Mi sono addormentato nella foresta!" disse semplicemente.
 
Carmen lo guardò come a fargli capire che sapeva che stava mentendo, non poteva farci nulla, quel bambino a volte mentiva senza un motivo valido. La donna sospirò rassegnata.
 
"Dai vieni che ti faccio da mangiare."
 
Hisoka la seguì senza rispondere, aveva tanta fame. Quella sera avrebbe chiamato sua madre, voleva sentire la sua voce per tranquillizzarsi un po', e infondo perché le mancava. 
Miyu era in casa sul divano e stava meditando, appena Hisoka la vide il suo umore divenne ancora più nero. Le avrebbe fatto vedere chi era il più forte, ma prima avrebbe dovuto chiedere delle spiegazioni a Carmen. Si sedette in cucina aspettando che il cibo fosse pronto.
 
"Carmen." il suo tono era un po' triste.
 
La donna si girò a guardarlo mentre cucinava. "Dimmi."
 
"A che serve che io impari il Nen? Ha a che vedere con il lavoro dei miei genitori? Perché a me di diventare un Hunter non interessa."
 
Carmen capì che era quello il motivo per cui HIsoka era così turbato, sapeva che il bambino voleva diventare un prestigiatore come il padre. Si rese conto i non essere stata chiara con lui, però Hisoka era riuscito a capire che forse quell'addestramento poteva avere qualcosa a che fare con il lavoro dei suoi genitori. Vederlo  giù di morale la rattristava ogni volta, però non poteva dirgli il vero motivo per il quale lo accudiva.
"Diciamo che potrebbe esserti utile."
 
Gli occhi gli si illuminarono per un momento. "Quindi se io imparo questo "Nen" potrebbe tornarmi utile?" chiese speranzoso.
 
Carmen semplicemente annuì. "Ecco la tua carne è pronta, e qui ci sono le tue verdure: insalata con carote e pomodori." gli sorrise.
 
Hisoka divorò tutto in poco tempo, era davvero affamato. Decise che sarebbe tornato nel bosco a meditare in solitudine in quel modo sarebbe stato sicuro dell'ottimo risultato dei suoi sforzi. Non riusciva a stare con altre persone, preferiva di gran lunga la solitudine, si divertiva molto a gironzolare per il bosco da solo senza dover avere delle zavorre da portarsi dietro.
 
"Carmen io vado, ci si vede dopo." disse prima di uscire di casa.
 
La donna si girò a guardare Miyu per chiederle se volesse andare con lui, ma era sparita, sicuramente era andata a meditare in solitudine fuori. Quando tornò con lo sguardo sul bambino si accorse che anche lui ormai aveva preso la via per il bosco.
 
"Come crescono in fretta." disse a se stessa, poi tornò a sistemare la cucina.
 
Le cose andarono avanti in quel modo per un po' di giorni, Hisoka e Miyu sparivano per poi ripresentarsi a pranzo e a cena. Le loro giornate erano totalmente occupate dall'esercizio del Nen. Il rapporto tra i due bambini però non migliorava affatto, erano sempre più scontrosi nei confronti dell'altro e quindi litigavano troppo spesso per i gusti di Carmen. Quei due non potevano andare avanti a quel modo, altrimenti una volta imparate tutte le basi del Nen si sarebbero seriamente fatti male. Occorreva un modo per farli avvicinare, o almeno per far si che si sopportassero a vicenda senza che arrivassero alle maniere forti. Conosceva un modo, ma era poco ortodosso per i suoi gusti. 

 
 
***

 
Due settimane dopo entrambi erano perfettamente capaci a mantenere il loro flusso di energia sotto controllo. Era una cosa impressionante, erano davvero portati. Sospettava che Hisoka si allenasse nel bosco infatti lo aveva spiato molte volte in quei giorni e si era resa conto quanto la sua concentrazione fosse aumentata, lo stesso era per Miyu. Al momento non sapeva ancora dire chi fosse il più forte, i due erano alla pari. Chiese ad entrambi di mostrarle ciò che avevano imparato durante quel tempo passato in solitudine. Prima però doveva spiegare cosa avevano esattamente imparato a fare.
 
"Ciò che vi ho insegnato, serve a far fuori uscire la vostra energia spirituale e a controllarla, questa tecnica si chiama "Ten" e allenandovi in essa potrete irrobustire il corpo, potrete persino rallentare l'invecchiamento della pelle." spiegò loro Carmen.
I due l' ascoltavano interessati e rapiti, quella tecnica era davvero forte, avrebbero potuto rallentare l'invecchiamento.
"Ma non è tutto qui, ci sono altre tre fasi da imparare per conoscere le basi del Nen. La prossima che vi insegnerò è il "Ren", ovvero la capacità di estendere la vostra aura in modo che possiate anche attaccare il vostro avversario."
 
Entrambi i bambini erano sicuri che non fosse tutto li, infatti Carmen proseguì ancora la sua spiegazione:" Facciamo un esempio semplice vi va?"
 
I due annuirono.
 
"Bene, allora usate il Ten, dopo di che cercate di immettere l'energia nei vostri occhi e poi guardate il mio dito e ditemi cosa vedete."
Entrambi si concentrarono fecero fuori uscire l'energia e poi la proiettarono nei loro occhi. Carmen era sempre più stupita, per quei due riusciva ogni cosa dannatamente naturale, come se lo avessero sempre fatto.
 
"Tre!!" esclamarono Miyu e Hisoka stupiti.
 
La bambina era sempre più eccitata dalle nuove scoperte che le rivelava la madre, mentre Hisoka era sempre più insofferente a tutto. Era bravo, ma non ci metteva il cuore questo era il pensiero che ossessionava Carmen, doveva riuscire a smuoverlo in qualche modo.
 
"Bravi." disse loro felice la donna. "Ciò che avete visto era la mia aura, e la tecnica che vi ho appena insegnato si chiama "Gyo", vi permetterà di vedere l'aura del vostro avversario. Per oggi finiamo qui, voi allenatevi ancora e irrobustite il vostro Ten. Io devo andare a fare spese al mercato venite con me?" chiese loro.
 
Sia Miyu che Hisoka non erano dell'umore, quindi decisero di andare: uno nel bosco e l'altra in camera. Carmen era sempre più disperata, non riusciva a coinvolgerli in niente, e nemmeno a farli andare d'accordo.
 
   
 
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