Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Deb    23/07/2013    2 recensioni
Così, la civetta innamorata, continuò a cantare. Tutte le notti, all'una e mezza, intonava la sua serenata ed ogni volta riceveva risposta dalla sua amata.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il canto della civetta innamorata

Cantava, la civetta. Cantava e la chiamava a sé.
Voleva rivederla, la sua amata era lontana. Non sapeva dove fosse, ma ascoltava le risposte al suo canto d'amore.
Anch'ella l'amava e prima o poi si sarebbero incontrati di nuovo, proprio come era già successo in passato quando, tutti e due, avevano adocchiato la stessa preda, lo stesso roditore.
Quando gli occhi della civetta maschio si erano posati su di lei non c'era stata via di scampo. Si era innamorato e sapeva di voler trascorrere la sua vita con lei. Con la sua civetta.
Era stato così anche per lei? Non l'aveva mai saputo fino a quel momento, fino a quando non sentì la risposta alla sua canzone notturna, dedicata solo a lei.
Dov'era, però, la sua civetta?
Il suono della sua voce melodiosa gli arrivava da lontano e non riusciva a focalizzare il luogo da dove proveniva.
Così, la civetta innamorata, continuò a cantare. Tutte le notti, all'una e mezza, intonava la sua serenata ed ogni volta riceveva risposta dalla sua amata.
Vagava e cantava nella notte, seguendo la voce della sua civetta.
Sapeva che prima o poi l'avrebbe trovata e sarebbero rimasti insieme per sempre.
Erano destinati a stare insieme, l'aveva compreso quando i suoi occhi si erano posati sul suo manto ed il suo muso.
Tutte le notti, per più di una settimana, la civetta innamorata volava da albero in albero.
Non importava quanto tempo ci avrebbe impiegato a trovarla, perché aveva la speranza, l'avrebbe incontrata.
Così, continuò a cantare ed a cantare, disturbando il sonno agli altri volatili e, probabilmente, anche agli umani.
Era arrivato il suo orario, quindi riprese a cantare e, finalmente, la risposta della sua amata si fece più vicina.
Volò veloce, continuando a cantare, e poi la vide.
Appollaiata su un albero c'era lei, la sua civetta.
Cantò un'ultima volta, la civetta innamorata, e ricevette un'ultima riposta prima di essere finalmente unito a colei che amava e che aveva disperatamente cercato per più di una settimana.

---


Questa piccola flashfiction è nata dalla mia mente bacata perché sto shippando tantissimo due civette che, all'una e mezza di notte circa, cominciano a parlare. No, davvero, questa storia è nata da due civette reali che si aggirano intorno alla mia casa.
Più di una settimana fa, la sottoscritta dormiva bellamente nel suo letto, quando, verso l'una e mezza di notte, una civetta (la civetta maschio) comincia ad intonare il suo "canto". Probabilmente stava nell'albero qui davanti, o nel tetto, perché era un suono talmente stridulo e forte che sembrava provenire da vicinissimo.
Del tipo che alla fine mi sono alzata per fumarmi una sigaretta perché, davvero, era insopportabile! Poi, ho sentito la risposta. La civetta sbraitava e quando si fermava, arrivava una risposta "uh-uhhhh" o qualcosa del genere, ma non era vicino questo secondo suono, questa risposta. Così ho pensato si stessero cercando e facessero un gioco tipo "Marco Polo" xD
Anche le notti successive era sempre lo stesso, la civetta sbraitava e l'altra rispondeva.
Così, ho cominciato a shipparle e facevo il tifo per la civetta canterina, pensando "dai che prima o poi la trovi e sarete per sempre felici e contenti!"
Ha cantato fino a tre giorni fa, circa.
Credo che alla fine siano riusciti a reincontrarsi! <3
Baci
Deb
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Deb