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Autore: Charlotte McGonagall    27/07/2013    2 recensioni
What if?
Ho voluto immaginare che Wiress sia sopravvissuta all'Edizione della Memoria e possa partecipare al matrimonio di Finnick e Annie assieme al suo amato Beetee. Finalmente sembrano sul punto di raggiungere un equilibro e trovano una speranza per il futuro.
Beetee/Wiress, molto fluff e romantica, perché quei due poveretti hanno sofferto troppo e si meritano una pausa da tutto quell'angst.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beetee , Wiress
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NdA: Dunque, suppongo che il contesto sia già stato chiarito nell'introduzione e non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni.
Questo non è il tipo di What if? che scrivo di solito, nel quale amo spiegare e descrivere come sia avvenuto il cambiamento di trama, è solo una fantasia abbastanza inconsistente dovuta a un eccesso di feels e al bisogno di vedere questa coppia felice! Comunque potrebbe essere in arrivo, in un prossimo futuro, una long what if? che partirà proprio dal momrnto in cui Wiress sopravvive nell'arena.
Btw, questa è la mia terza Beetee/Wiress... Sì, sono il mio OTP di Hunger Games!
Le tradizioni del Distretto 3 che cito sono una mia completa invenzione.
Probabilmente ci sarà un secondo capitolo.
Grazie a chi leggerà la storia e grazie a MooneyDora per il suo betaggio lampo!

La ricerca della felicità

"È così...", Wiress si bloccò a metà della frase, non perché si fosse distratta, ma perché non sapeva nemmeno cosa volesse dire, tanti erano i sentimenti che provava in quel momento.
Vedere Finnick e Annie coronare il loro sogno era commovente: dava speranza, portava allegria, mostrava a tutti per cosa stavano combattendo e che la felicità avrebbe ancora potuto essere possibile.
"Lo so," le sussurrò Beetee nell'orecchio, seduto accanto a lei.
Le passò il braccio attorno alle spalle e lei poggiò la testa nell'incavo tra la spalla e il collo dell'uomo.

Rimasero in quella posizione per tutta la durata della cerimonia. Wiress di tanto in tanto sospirava trasognata e, quando Finnick e Annie si baciarono, Beetee vide che aveva gli occhi lucidi.
Beetee le baciò la fronte e i capelli e la tenne per mano mentre le sedie per gli invitati venivano spostate e il violinista iniziava a suonare.

Rimasero in disparte a lungo, mentre osservavano gli abitanti del Distretto 12 ballare allegramente sulle note di una musica gioiosa.
Ricordava molto i festeggiamenti tenuti annualmente nel distretto 3, la notte del solstizio di inverno: è tradizione accendere dei falò nelle strade principali e danzare in cerchio attorno ad essi (anche se i passi erano diversi); i festeggiamenti durano fino all'alba e le strade sono piene di bambini e di giovani innamorati, dal momento che, secondo una vecchia tradizione, era di buon auspicio dichiararsi alla propria amata regalandole una collana intrecciata con le proprie mani, la notte del 21 dicembre. Anche Beetee lo aveva fatto, molti anni prima...

"Vuoi ballare?" le chiese, sorridendo.
Lei gli sorrise e lo trascinò sulla pista.
Erano entrambi goffi e impacciati, con quei passi che non conoscevano, ma una ragazza del Distretto 12 era intervenuta in loro aiuto. Del resto, se persino gli abitanti del distretto 13 stavano imparando i passi, loro non sarebbero stati da meno!
Continuarono a danzare, ridendo come bambini, con le guance arrossate e il fiato corto, finché non ebbero più la forza e dovettero sedersi.
Era da anni che Beetee non rideva così tanto e lo stesso valeva per Wiress; in quel momento si sentivano al sicuro, quasi felici, anche se non si ricordavano nemmeno a cosa somigliasse la felicità.
Lui la baciò; non poteva farlo spesso nel Distretto 13, senza essere guardato con disapprovazione - a quanto pareva, vi erano regole non scritte che limitavano anche le pubbliche manifestazioni di affetto, nel 13 - ma in quel momento nessuno li avrebbe visti, concentrati com'erano sui festeggiamenti e sugli sposi. Lei gli sorrise e ricambiò il bacio.

*

"Vuoi che... ?", chiese Wiress, indicando l'uscita, mentre finivano la loro fetta di torta.
"Sì, d'accordo," rispose, alzandosi e prendendola per mano.
Era tardi, erano entrambi stanchi e l'indomani avrebbero comunque dovuto lavorare, visto che nel Distretto 13 le vacanze erano rare quanto i divertimenti.

Teoricamente, avevano ricevuto unità abitative separate, dal momento che non erano sposati, ma questo non aveva impedito loro di ignorare l'assegnazione e di dividere la stanza di Beetee.

Beetee si sedette sul letto. Era esausto, ma non poteva rimandare ciò che aveva programmato: era il momento perfetto, lo aveva capito quando aveva visto Wiress commuoversi al matrimonio.

Si alzò.
"Wiress, ho qualcosa da dirti."
Lei lo fissò incuriosita.
Lui deglutì nervosamente prima di parlare.
"Wiress, in quest'ultimo periodo ho riflettuto su alcune cose... So che quello che abbiamo ci è sempre bastato e che non abbiamo mai auspicato ad avere di più perché non potevamo, ma..."
Deglutì nuovamente, sembrava timido e impacciato come un giovane alle prime armi.
Si inginocchiò e le fissò negli occhi.
"Wiress, vuoi sposarmi?"
Estrasse dalla tasca dei pantaloni un piccolo anello realizzato con dei pezzetti di filo intrecciati tra loro.
Wiress sgranò gli occhi e sorrise.
"So che si tratterebbe solo di firmare delle carte," aggiunse nervosamente, "ma vorrei tanto poterti chiamare mia moglie..."
"Sì... Sì!"
Si inginocchiò per abbracciarlo e baciarlo e lui le infilò l'anello.
"Lo hai fatto tu?" gli chiese.
"Sì," rispose.
"Ma come...?".
"Non è stato facile procurarsi il materiale. Ho dovuto sfruttare l'odio per gli sprechi dei cittadini del 13: mi è bastato dimostrare che questi fili avrebbero comunque dovuto essere gettati nei rifiuti e me li hanno lasciati usare".
Lo baciò ancora.
"Ti amo," gli disse.
"Anch'io ti amo," disse, stringendola a sé, ancora accucciati sul pavimento.

Si strinsero uno accanto all'altra nel letto, scambiandosi baci e carezze, godendo della rispettiva vicinanza, anticipando ciò che sarebbe accaduto.
"Domani andremo a chiedere l'autorizzazione a sposarci. Non sono certo di quali siano le procedure, ma ho l'impressione che anche il matrimonio qui preveda una pesante dose di regole burocratiche," disse, scostandole una ciocca di capelli e cercando di trattenere uno sbadiglio.
Anche Wiress sbadigliò e si strinse a lui sotto le coperte.
Lui le baciò la fronte e spense la luce.
"Buonanotte, amore".
"Buonanotte".

Scivolarono entrambi in un sonno profondo e calmo, sentendosi finalmente felici e appagati. Avevano progetti per il futuro, avevano speranza e, soprattutto, ciascuno aveva l'amore, il conforto, la comprensione e la vicinanza dell'altro.

   
 
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