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Autore: alessia14    29/07/2013    3 recensioni
"Uno più scemo dell'altro..."
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta n.1'
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“Una parola sola” alzò il dito “Aspettate” fece un piccolo sorriso e la porta si chiuse violentemente. Il momento della privacy di Edoardo era arrivato, il suo solito ritiro nel camerino. Amava dedicarsi a se stesso.
Aveva faticato molto, tra prese e movimenti sensuali… Prese il pacchetto di sigarette e ne tirò fuori una. Giusto il tempo di accenderla che arrivò qualcuno a bussare. “Cazzo sei?” qualcuno si era permesso di interrompere. Si calò giù i pantaloni e rimase in boxer. Canottiera, boxer e cappello, un abbinamento non perfetto ma sexy. “Avviso che sono in uno stato di indecenza” si avvicinò alla porta e tirando la maniglia arrivò un vento gelido. La persona che si presentava davanti a lui era una ragazza con aria molto preoccupata “Le parolacce stanno a zero. Guai a te se ci riprovi!” entrando dentro il camerino sfilò dalla sua bocca la sigaretta “E grazie della sigaretta. Non dire nulla perché non ascolto, sono sorda qualche volta io!” sorrise e lo baciò. Edoardo si rilassò ancora di più, in preda anche alle sue fantasie del momento.
Un altro “toc toc” alla porta. Anzi, un calcio dritto alla porta “Ma dico sfondatela! Ditemi che c’è un supereroe e andate a fanculo!” non stava bene, si capiva. Due altri rumori, due pugni. “Dai che ti faccio entrare!” nel frattempo prendere la maniglia della porta era stato un errore. Altri due pugni, Edoardo steso a terra. “In pieno ti ho preso!” era contento il pugile. Spaccare il naso del proprio amico non si fa tutti i giorni! Gaia corse in aiuto al suo fidanzato, pieno di sangue e con il naso…come prima! Edoardo si alzò piano piano e adesso che era in piedi, barcollava. “Uno più scemo dell’altro…” gridò più del solito Diego. Si era sentito solo un piccolo suono, un inizio di risata. Tutti e tre la guardarono, non volevano che cominciasse. “Sante parole!” proprio in quel momento Gaia non emise più un solo suono, intere risate. Diego le tappò la bocca e lei gli morse la mano “Ma sei un animale???” non era uscito il sangue ma faceva male. Diego si guardava la mano, c’era il segno evidente dei suoi denti. Edoardo si avvicinò alla sua fidanzata e volarono parole “Tu la provochi? Lei si ribella. Dov’è finito il biondo?” era in cerca del fratello di Gaia, forse non era così lontano da loro… Prese il megafono e affacciandosi al corridoio, urlò il suo nome. Due, tre volte, alla quarta lo videro spuntare fuori da una colonna. Rimasero a bocca aperta: si stava riallacciando i pantaloni.
  
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