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Autore: Charlotte McGonagall    30/07/2013    3 recensioni
What if?
E se qualcosa fosse andato diversamente durante l'Edizione della Memoria? Cosa sarebbe accaduto? In che modo sarebbe cambiata la vita dei personaggi durante la guerra?
Mentre ciascuno cerca di combattere la propria guerra privata contro il destino, le loro vicende si intrecceranno e si dipaneranno sullo sfondo della guerra contro Capitol City.
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beetee , Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Un po' tutti, Wiress
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NdA:
Benvenuti! Dunque, alcuni mesi fa riflettevo sulla morte di Wiress in Catching Fire e ho pensato che i Favoriti abbiano fatto una pessima scelta. Insomma, io al loro posto avrei puntato a eliminare elementi più validi. Da qui è partita l'idea per questo What if?.
Non ho intenzione di soffermarmi esclusivamente su una coppia o un personaggio, anche se sono particolarmente interessata a Beetee e Wiress, che sono il mio OTP, ma naturalmente ci saranno diverse altre coppie che compariranno nel corso della storia.
Non vi anticipo molto altro o vi rovinerei l'effetto sorpresa. Spero che vi piaccia.
Ho riletto il capitolo, ma non è stato betato, quindi, se ci fosse qualche errore di distrazione, sarei felice se me lo segnalaste, grazie!

Capitolo 1:
Il passaggio del testimone

Beetee esaminò il filo coperto di sangue.
Per un momento pensò di alzarsi ma capì di non averne la forza: doveva aver perso molto sangue, perché la testa gli girava ancora.
Chiamò Wiress e le chiese di pulire il filo, mentre gli altri osservavano le armi rimaste nella cornucopia.
Wiress sembrava serena, per fortuna. Aveva iniziato a cantare ed era un buon segno; cantare la calmava sempre.
"Oh, no, ancora quella canzone. È andata avanti per ore prima di iniziare con il tic, tac," sbottò Johanna.
Beetee decise di non ribattere: del resto, Johanna aveva salvato loro la vita e questo lo rendeva disposto a ignorare i suoi commenti.

Iniziava a ricordare quanto era accaduto prima che svenisse.
"Tic tac," aveva detto... In quel momento gli era sembrato di afferrare esattamente il significato delle sue parole, ma era troppo debole per risponderle, troppo provato per fare qualunque cosa... C'era sangue dappertutto, Johanna gridava e lo trascinava con sé, Blight era morto e Wiress cercava di scuoterlo e indicava una direzione che lui non riusciva a riconoscere... Aveva la vista annebbiata... "Tic tac," diceva Wiress, la voce carica di panico... Sì, certo, tornava tutto, dodici rintocchi, dodici sezioni identiche: l'arena era un orologio e Wiress l'aveva capito prima di chiunque altro.

Confermandola sua deduzione Wiress indicò la spiaggia e disse: "Le due".
"Sì, guardate, Wiress ha ragione. Sono le due ed è iniziata la nebbia," osservò Katniss.
"Precisa come un orologio. Sei stata molto acuta a capirlo, Wiress," commentò Peeta.

Wiress sorrise e Beetee non poté trattenersi dal commentare.
Wiress riceveva raramente dei complimenti, ma ne avrebbe meritati molti e lui voleva che tutti loro lo sapessero, che capissero che la donna che tutti avevano sempre sottovalutato era la persona più intelligente che avesse mai conosciuto.
"Oh, è molto più che acuta: è intuitiva," disse. Tutti si voltarono a guardarlo, perfino Johanna. "Sente le cose prima di chiunque altro. Come i canarini delle vostre miniere di carbone".
Quest'ultimo commento generò una discussione e Wiress venne dimenticata, ma Beetee la vide continuare a sorridere mentre cantava e questo era abbastanza.
Se solo avesse potuto si sarebbe seduto al suo fianco e l'avrebbe stretta a sé, ma avevano stretto un patto: che non avrebbero mostrato i loro sentimenti durante i Giochi, che avrebbero mantenuto il loro amore segreto, senza che gli abitanti di Capitol City potessero farne un nuovo argomento di conversazione.

Peeta iniziò a tracciare una mappa e Beetee osservò interessato. Purtroppo né lui né Johanna avrebbero potuto essere d'aiuto.

Così, mentre Wiress puliva il filo canticchiando, il resto del gruppo si occupava della mappa.

*

Il piano era semplice: sarebbero giunti a nuoto fino al retro della cornucopia e da lì avrebbero attaccato il gruppo sfruttando l'effetto sorpresa.
Avrebbero dovuto agire rapidamente e puntare ad uccidere al primo colpo, dal momento che Finnick, Johanna e Katniss erano abili e possedevano armi adatte a percorrere lunghe distanze. La ritirata immediata sarebbe stata essenziale.
In più, anche Peeta, seppur meno temibile, era giovane e allenato, dunque era necessaria la massima cautela: niente esibizioni, niente sfoggio di violenza, solo efficienza e velocità.
Lo scopo era uccidere il maggior numero di loro prima che riuscissero a reagire. Questi non erano Hunger Games normali e dovevano vendere cara la pelle, non far divertire il pubblico torturando qualche ragazzino.
Per un po' di sfoggio di violenza ci sarebbe sempre stato tempo - magari con Rotella e Lampadina, che non avrebbero opposto troppa resistenza - ma nessuno di loro, fino a quel momento, aveva ucciso volentieri le persone che avevano conosciuto per anni, per quanto insulse potessero essere state. Certo, non che avessero scrupoli al riguardo, ma non era stato piacevole...

Scivolarono compatti fino all'isola, nuotando lentamente a pelo d'acqua, cercando di non farsi udire, come coccodrilli a caccia di una preda.

Uscirono dall'acqua senza fare alcun rumore che non fosse camuffato dalle onde.
Gloss, osservò il gruppo da dietro la cornucopia: Peeta era impegnato a disegnare qualcosa, apparentemente, e gli altri lo osservavano, assorti, mentre Rotella era seduta lontana dal gruppo - nulla di cui preoccuparsi, in ogni caso - e, a giudicare dal piede che intravedeva oltre la cornucopia, Lampadina doveva essere seduto lì, ma passargli davanti non avrebbe dovuto essere un problema.

Con un cenno diede il via all'attacco.

Brutus scattò per primo e vibrò un rapido colpo di lancia: l'arma corse rapida fino al bersaglio e - prima che la vittima o chiunque altro potesse accorgersene - era penetrata dalla schiena, attraversando completamente la cassa toracica e trapassando il cuore.

Katniss ebbe appena il tempo di sgranare gli occhi prima di crollare nella sabbia.
Pochi secondi dopo, il suo cannone era suonato.
Addio, ragazza in fiamme - pensò Brutus, con un ghigno.

Ciò che accadde dopo fu il finimondo.
Finnick e Johanna imbracciarono tridente e ascia e si prepararono a lottare, mentre Cashmere e Gloss scagliavano coltelli e Enobaria si preparava al corpo a corpo...
Colti di sorpresa, Finnick e Johanna dovettero schivare i coltelli prima di poter contrattaccare.
Uno dei coltelli aprì un tagli superficiale sulla spalla sinistra di Johanna, ma la sua ascia colpì Brutus in pieno petto, facendolo cadere nell'acqua, che lentamente si tingeva di rosso.
I cannoni di Katniss e Brutus risuonarono in rapida sequenza.
Nel frattempo Cashmere schivava il tridente di Finnick riparandosi dietro la cornucopia e Gloss schivava un coltello lanciato, con meni tremanti, da Peeta.

Beetee, disarmato e ancora debole, fece l'unica cosa che l'istinto gli suggerì, strisciò dapprima lontano dalla cornucopia e poi iniziò a correre, sorretto dall'adrenalina, scappando senza sapere dove, per puro istinto di sopravvivenza.
Fu solo quando la vide che capì dove le sue gambe lo avevano portato, grazie a quell'istinto che, nei momenti di pericolo, ci porta verso le persone e le cose a noi care: Wiress.

Era in piedi, tremante, il cavo stretto tra le mani, gli occhi spalancati.
Poi puntò il dito verso di lui e aprì la bocca come per gridare. No, non stava indicando lui, bensì un punto alle sue spalle; Beetee lo capì quando un coltello gli passò sibilando accanto all'orecchio destro.
Perse l'equilibrio e cadde.
"Non così in fretta, Lampadina!".
Enobaria ora gli stava davanti, armata fino ai denti. Provare a fuggire non avrebbe avuto senso, combattere era impossibile, avrebbe solo potuto rassegnarsi alla morte, nella speranza che qualcuno portasse avanti al posto suo il piano che era stato stabilito.

Mentre si preparava alla coltellata, vide qualcosa che lo commosse e lo atterrì allo stesso tempo: Wiress stava correndo verso di loro, alle spalle di Enobaria, armata solo del filo, forse con l'intenzione di cercare di strangolarla o semplicemente di distrarla.
Enobaria percepì la presenza di Wiress alle sue spalle e si girò vibrando un colpo di coltello alle cieca ancora prima di vedere la sua avversaria.
Wiress alzò le braccia per proteggersi e l'arma le aprì una ferita sull'avambraccio destro.
Perse l'equilibrio e cadde nella sabbia con un gemito.
Beetee non ebbe nemmeno il tempo di muoversi o gridare che vide un'ascia volò rapida sopra la sua testa e colpire Enobaria, la qualecrollò a terra tra lui e Wiress, inerte.
Si voltò e vide due sagome, probabilmente Cashmere e Gloss, fuggire verso la spiaggia e Johanna ancora in posizione di lancio.
Un colpo di cannone annunciò la fine di Enobaria.

"Sono già stufa di salvarvi la vita, quindi vedete di non costringermi mai più a farlo!", gli gridò Johanna.
Beetee la ignorò e scavalcò il cadavere insanguinato per raggiungere Wiress.
Era accucciata nella sabbia e si stringeva al petto l'arto ferito, il sangue che macchiava la tuta azzurra.
La aiutò ad alzarsi e lentamente si fecero strada verso gli altri.

Peeta era riverso sul corpo di Katniss e singhiozzava disperatamente. Nel momento stesso nel quale l'aveva vista cadere si era sentito mancare il respiro.
Lei era la sua aria, lei era la sua ragione di vita, aveva giurato a se stesso che l'avrebbe protetta, ma non ci era riuscito.

In quel momento ogni televisore di Panem era sintonizzato sul corpo esanime della giovane che aveva fatto scoccare la scintilla della rivoluzione, per mostrare a tutti cosa succede a chi osa sfidare il potere di Capitol City.

Finnick sapeva che era per questo motivo che nessun hovercraft era ancora arrivato a reclamare il corpo: Snow voleva che tutti vedessero.
Snow voleva uno spettacolo? Bene, l'avrebbe avuto.
Mentre Beetee faceva sedere Wiress con la schiena poggiata alla cornucopia, Finnick si avvicinò a Peeta e gli poggiò una mano sulla spalla. Capiva davvero il suo dolore, perché la sola idea di perdere Annie era insostenibile, per lui.
Spezzò la lancia che era penetrata nella schiena di Katniss, così da poter posizionare il suo corpo supino.
Come se avesse capito le sue intenzioni, Peeta le incrociò le braccia al petto e le chiuse gli occhi, scostandole amorevolmente dal viso i capelli sfuggiti alla treccia.

Fu allora che Finnick slegò il paracadute dalla cintura di Katniss e lo consegnò a Peeta, poi, con fare solenne, appuntò al petto del giovane la spilla con la Ghiandaia imitatrice.
Peeta non oppose resistenza, anche se Finnick non era certo che il giovane capisse l'esatta implicazione di quel gesto: era un passaggio del testimone, volto a mostrare a Snow, ma soprattutto ai distretti, che lo spirito di Katniss non sarebbe mai morto, che il fuoco non sarebbe mai stato spento dalla sua morte, ma che, anzi, sarebbe diventato più forte, ora che Capitol City aveva fatto di lei una martire; e Peeta avrebbe tenuto vivo il suo ricordo.
Del resto, loro malgrado, erano parte di un gioco più grande di loro, più grande di quella stessa arena. Katniss lo aveva intuito e tutti loro lo avevano accettato. Era il momento che anche Peeta ne prendesse coscienza.

Mentre Peeta si chinava per dare un ultimo bacio a Katniss, Finnick si baciò le tre dita centrali della mano sinistra, imitando il gesto della ragazza ormai divenuto famoso.
Subito, Beetee e Johanna fecero lo stesso.
Wiress teneva la mano sinistra stretta attorno all'avambraccio sanguinante e non poté sollevare il braccio, ma i suoi occhi fissavano la scena con espressione grave.
Johanna, in piedi accanto al corpo, aveva alzato la mano fino al cielo, con aria di sfida, sperando che tutti capissero la portata del suo rancore; anche se non amava Katniss, le doveva il merito di avere smosso la nazione, di avere dato anche a lei una possibilità di vendetta.

Fu allora che la terra sotto i loro piedi iniziò a muoversi.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Spero non vi arrabbierete per il pg che ho deciso di uccidere. Del resto, la Collins ha già scritto tre libri su di lei, se avessi ucciso un altro personaggio la storia non sarebbe cambiata in modo sostanziale e il What if? non avrebbe più avuto senso. Inoltre, non avevo il coraggio di uccidere Finnick e Johanna, perché li amo troppo, e se avessi ucciso Peeta, Katniss avrebbe subito abbandonato l'alleanza e questo sarebbe stato un problema.

   
 
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