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Autore: Pro and Pad_production    31/07/2013    12 recensioni
Harry Botter non è un ragazzino come tutti gli altri: ha una cicatrice a forma di culo sulla fronte e ha il potere di far venire l’esaurimento a chiunque, specie ai suoi zii che lo hanno cresciuto da quando aveva un anno. In occasione del suo undicesimo compleanno Harry scopre di essere un mago, un mago col Botter! Verrà a contatto di un mondo fatto di magia, dove giovani maghi frequentano la scuola di Magia e Fattucchieria di Yogurts, sotto la guida del preside Alba Solente.
Dal capitolo 10, Le botte di Mezzanotte
La professoressa Sbronz, l’insegnante di volo. Aveva gli occhi arrossati e si teneva a stento in piedi.
« Buon giorno! Hic » singhiozzò rumorosamente.
Harry notò che tra le mani aveva una bottiglia mezza piena di un liquido che dall’odore doveva essere inequivocabilmente qualcosa di alcolico.
« Io… hic.. vi insegnerò a volare! Cip cip cip! » proseguì la professoressa agitando le mani come se fossero le ali di un uccellino.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Mi raccomando, date un'occhiata alle note delle autrici di fine capitolo:
oltre ai ringraziamenti vari e ai saluti ci sono delle importanti comunicazioni di servizio! ;)


Pad&Prongs



Era Rapper.
Il professore fece per parlare, aveva appena sollevato un dito e aperto bocca, ma Harry ignorò totalmente la sua presenza: doveva trovare Bidon.
« Bidon, dove sei? Sono venuto per impedirti di rubare la Lancestrazula Apislale... cioè la Lapisrazzula Ancastrale... vabbè quella » strillò il ragazzo, ancora stordito per via di quello che aveva bevuto poco prima.
« Vieni fuori! » ordinò a gran voce per poi mettersi a girare per la stanza, una piccola sala circolare, controllando ogni crepa e ogni buco che i suoi occhi miopi potevano vedere.
Rapper guardava allibito il ragazzo, quasi non sapendo come comportarsi, si sentiva decisamente escluso dal comportamento indifferente di Botter: nonostante in quella stanza fossero presenti solo loro due, non gli aveva rivolto nemmeno uno sguardo. Harry sembrava preferire invece cercare assiduamente un Bidon che, dopo una prima occhiata alla stanza, risultava palese che fosse assente.
« Sc-scu-scu-sa-sa-sa-sa ci-ci-s-s-so-so-n-no-no a-a-an-che-che i-i-… »
Finalmente l’attenzione del ragazzo fu catturata da qualcosa che non fosse ficcare il naso in una crepa piuttosto grande nel muro.
« Professore, anche lei qui? Da sballo questo posto, eh? »
« No-no-non-non-non è-è-è qu-qu-que-que-s-s-s-s-s-sssss... »
« Professor Pepper deve andare al bagno? »
« N-n-n-no-no-no i-i-i-i-o-o-o-o n-n-no-n-n so-so-so-no-no p-p-pe-pe-pe-pe-pe... »
« Va bene, facciamo il trenino! Pe pe pe pe pe pè... » iniziò a cantare Harry euforico
« Pe-pe-pe-p-p-p-p-p... » provò a dire Rapper.
Peccato che Harry ricominciò ad ignorarlo di nuovo, iniziando a  fare il trenino da solo per la stanza e muovendosi a ritmo della musica che stava canticchiando. Per un attimo Rapper sembrò intenzionato ad unirsi a lui, ma improvvisamente si bloccò ed iniziò a parlare con una voce non sua, una voce diversa, non più stridula, ma fredda e spietata. Inoltre aveva lo sguardo fisso e muoveva meccanicamente la bocca.
« Prrrtpiantala con queste, prot, cretinate, Botter! Prot. Non c'è nessun Bidon in questa stanza, prrrt! » fece Rapper tra un peto e l’altro.
Harry si bloccò di colpo e smise di ballare, concentrandosi finalmente sul professore.
« Ma Fernanda, la mia amica cespuglio, ha detto che qui ci avrei trovato Bigon. Ha detto che vuole rubare la Scazzul...»
« Be’, prot, non ha capito pprrt niente allora! Prroot, io voglio rubare la Lapislazzula Ancestrale, pppprrrt!» disse ancora il professore con quella sua insolita voce.
« Sicuro che non deve andare al bagno? » ripeté Harry nel sentire il professore che sembrava proprio non riuscire a trattenere le sue fuoriuscite di gas mentre gli parlava.
« prrtSÌÌÌÌÌÌprrrrrt!»
« Se lo dice lei » replicò Harry per niente convinto « Comunque è stato Diton che ha cercato più volte di farmi crepare... alla partita per esempio... »
« Allora, prot, non hai capito prrrtproprio una fava! Io ho tentato più e più volte di farti crepare, prooot, ero convinto di metterti k.o. con le mie prrrt maracas e ci sarei anche riuscito se, prrt, Bidon non avesse tirato fuori il suo piffero! Prot! »
« Ma non era un flauto? » chiese il ragazzo perplesso.
« Prrrt, flauto, fiffaro, piffero... come ti pare, prot, sta di fatto che Bidon doveva farsi gli affaracci suoi, ppprrrt. Come ad Halloween, quando ppppprt ho sguinzagliato il troll... prrrrrt prrt proooot »
« Noooooo! È stato lei? Non la ritenevo capace di una cosa simile. Lei è un cacasotto, come ha fatto? E dove ha trovato il troll? E come ha fatto a farlo entrare nella scuola? E a superare la sorveglianza? Come ha fatto a fare tutto sotto gli occhi di Solente? E come... »
« Prrrt, sorveglianza? Ma quale ppprrt sorveglianza? A prrrot Yogurts non c'è alcuna sorveglianza, prrrt. È solo pprrt una cosa che dicono i libri, proot, per farci credere gli idioti come te prrrt e la tua amica Fernanda, Germanda o come caspita si chiama, prooot! In quanto a Solente non si prrrt accorgerebbe nemmeno se uno gli sfilasse di dosso le prrrrt mutande! »
« Solente non porta le mutande! Lo sa tutta Yogurts che Solente non porta le mutande, pensi che una volta in Sala Grossa... »
« Prrrot, basta! Non siamo qui prrrrtper parlare di Solente e delle sue proot stranezze raccapprrrtriccianti »
« E allora perché siamo qui? »
« Siamo qui per...prrt ehm...prrt prrt per... perché siamo qui, prot? » il professor Rapper sembrò un attimo smarrito.
« Ru-r-ru-ru- b-ba-ba-ba-r-re-re la-la-la... »
« La prrrt Lapislazzula, giusto! Prooot Rubare la Lapislazzula!» disse il professore ritornando alla sua modalità non balbettante.
Harry era alquanto confuso e non era sicuro che fosse tutto merito dell’alcool.
« Professore, ma si sente bene? »
« S-sì-sì-sì t-tu-tu-t-t-to b-be-be-n... »
« Taci pppprrrrt! Non stava prot dicendo a te, ma prrrt a me, idiota prot tartagliante »
Harry era sempre più convinto che il professore fosse in preda ad una sorta lotta interiore.
« Forse dovrebbe farsi vedere da uno psichiatra » suggerì.
«  Lascia perdere prrrt gli psichiatri, l'unica cosa prooot che devo fare è prrrt guardarmi in questo prrrtspecchioproot ».
Solo in quel momento Harry notò  un grande specchio alle spalle del professore: era lo Specchio delle Burle.
« Ecco dove era andato a finire questo Specchio! Me lo stavo chiedendo! Ma come mai è qui? Come ci è arrivato? » domandò Harry, come al solito.
Questa volta fu Rapper ad ignorarlo, tutto preso da quello che Harry considerò un monologo con sé stesso.
« Gu-gu-gu-gua-gua-a-r-r-r-di-di-di... »
« Sto prrrrt guardando, prrrotRapper! »
« La-la-la-pi-pi-pi-pi-piss... »
« Lo prrrt vedo anche io pezzo di imbecille prrrooot, Solente prrrt ci sbatacchia prrrot davanti agli prrrt occhi la Lapislazzula, ma proprio prot quando noi ci avviciniamo per prrrrrt prenderla lui ritira la mano, prot. Sicuramente prrrt questo è qualche prrroooot trucchetto di quel vecchio prrrt rincoglionito! »
« Lo ve-ve-ve-ve-do-do-do-an-n-c-ch... »
« Cerca di prrrrt acchiapparla Rapper, prooot non stare lì con le mani in mano, prrrt! »
« P-p-p-p-p-p.... »

Ciò che vedeva Harry non era per niente rassicurante, il suo professore di Difesa Contro i Maghi Brutti Brutti ma proprio Brutti Brutti Brutti, era evidentemente impazzito: oltre a parlare da solo con due voci completamente diverse, effetto di un disturbo della personalità (come avrebbe sicuramente diagnosticato Hermanda), si agitava in una strana danza davanti allo specchio, come se cercasse di prendere mosche. Tra l'altro aveva sicuramente qualche tipo allucinazione poiché nello Specchio, Harry non vedeva assolutamente nessun Solente.
« Come prrrtpotremo fare? Dobbiamo prot elaborare una strategia prrrrt  »
Mentre Rapper continuava da solo quel suo inquietante teatrino, Harry stava cercando un modo per svignarsela.
« I-i-iiii-ii-i-il-l-l-l- r-rrrrr… »
« Rapper, prrrtdannazione, non mi interrompere prot! »
« M-m-m-mmmma i-i-i-il-l-l-l-l r-r-ra-aa-ag-ggg-ga-ga-gaa... »
« Ce la fai a stare zitto un prrrrt minuto?! »
« R-r-r-ra-ra-ra-raaa-g-ggg-ga-ga-ga-zo-zo-zo »
« Ah, il prrrt ragazzo, prrrrtpotremo usare lui! Prot Rapper, prendi il prrrt ragazzo! »
Così il professor Rapper agguantò Harry e lo trascinò fino allo Specchio. Harry sentì provenire dall’asciugamano che il professore teneva in testa come turbante un odorino per niente piacevole.
« Coraggio Harry prrrt, guarda! » lo incoraggiò Rapper indicando la superficie riflettente.
« Che devo guardare? » chiese Harry
« Lo prrrtSpecchio! Ma cos'è questa prrrot sera, la sagra degli prrrtimbecilli? » esclamò esasperata l'altra voce di Rapper.
« Ok, mi piace questo gioco! » disse Harry che tanto non aveva niente di meglio da fare. Si piazzò per bene davanti allo Specchio delle Burle e strizzò per bene gli occhi, in modo da riuscire a distinguere ciò che si rifletteva nello specchio. All’inizio vide soltanto una sagoma che somigliava alla sua figura, ma poi l’immagine cambiò.
« Dunque, vedo, vedo... Vedo il professor Solente, le sta facendo le corna sul suo turbante rosa e ora.. guardi! Ha tirato fuori dal suo naso un sasso... » iniziò a descrivere divertito Harry.
« È la-la-la la-la-pi-pi…  »
« È la PRRRTLAPISLAZZULA! »
« Uh, è fatta così una Lapislazzula, allora! » fece Harry sorpreso « Ora Solente ci sta giocando, ecco, ecco, la sta facendo roteare in aria! E poi... ooooh! La tiene in equilibrio sul naso! E ora è scomparsa. Dove sarà? Aspetta, non ci credo! L'ha fatta uscire dal suo orecchio, professor Rapper! Come ci sarà riuscito? È proprio vero che Solente è il più grande mago di tutti i tempi... Adesso mi sta facendo l'occhiolino e mi ha fatto segno con il dito di tacere e mi sta mettendo la Lapislazzula in... » Harry si zittì di colpo, soffocando: sentì la pietra proprio in gola.
Solente gliela aveva ficcata in bocca per farlo tacere.
« D-d-dd-d-d-d-do-do-do-do-v-v-v-v-ve-ve-ve-ve… »
« Prrrt, dove è andata a prrrt finire la prroot Lapislazzula? »
Harry cercò di parlare, ma aveva ancora la Lapislazzula piantata in gola e stava soffocando.
Rapper guardava il volto paonazzo del ragazzo che faceva le smorfie e si dimenava stringendosi la gola, stava davvero perdendo la pazienza a stare dietro a quel ragazzino idiota e logorroico.
« Levati di mezzo prrrt! » proferì poi il professore dandogli uno spintone e buttando a terra Harry
« Se non altro hai smesso di prrrot parlare con quella tua prrrt vocina acuta e irritante prrrrot! ». Riprese ad esaminare per bene lo Specchio, facendo facce strane e le boccacce, pulendolo con un lembo del suo accappatoio.
Harry nel frattempo giaceva per terra e dopo molta fatica era riuscito a mandare giù la Lapislazzula che Solente gli aveva poco delicatamente ficcato in bocca.
« Prrrt, allora, dove sarà prrrt andata a finire la prrrt Lapislazzula?! » sbraitò Rapper afferrando lo Specchio per la cornice e scuotendolo.
« Io so dov’è! » si intromise Harry con tono divertito.
« Prrrt, dimmelo prrrot Botter, subito prrrt! » domandò con rabbia Rapper voltandosi verso di lui.
« No » disse Harry sempre più divertito facendogli la linguaccia.
Il professor Rapper rimase ammutolito a fissare Harry. Poi parlò di nuovo con la sua voce strana, ma questa volta non mosse minimamente le labbra.
« Prrrt Rapper, sbendami prrrot! »
« N-n-n-n-no-no-no-non s-s-s-si-si-si-sie-sie-sie-t-t-t-t… »
« PRRRT! Sbendami, ho detto prrot! ».
L’insegnante si voltò, dando le spalle ad Harry. Rapper afferrò lentamente un lembo del suo asciugamano e srotolò il turbante. Dietro la nuca del professore emersero, dalla stoffa spugnosa, due tondeggianti e rosee chiappette.
« Ahahahahahahahahaha! » sbottò a ridere Harry senza riuscire a trattenersi, gli sembrava di essere caduto nuovamente nel Trabocchetto dello Sghignazzo.
« Professore, ma lo sa che ha un culo dietro la nuca? » domandò Harry.
« Invece tu prrrt hai una cicatrice a forma di prrrt culo sulla fronte, prot, che per giunta è stata inferta dal sottoscritto, prot!» esclamò il roseo deretano tra un peto e l'altro. Harry non sapeva se essere inorridito o meravigliato: quel culo gli stava parlando!
« Lo vedi prrrt come mi sono prrrt ridotto? Prot! ». Ad Harry sembrò strano parlare ad un sedere, ma rimase comunque ad ascoltarlo, anche perché non è una cosa da tutti i giorni.
« Prot, io sono Lord Alzheimer, il prrrt più grande mago oscuro di tutti i tempi, o meglio quello che prrrt è rimasto. Sono prrrot riuscito a ritornare soltanto sotto questa prrrt forma. Sono un parassita, per prrrt vivere devo “affittare” corpi prrot altrui e la sfortuna mi ha mandato questo prrrt completo idiota balbettante! Per acquisire prrrt forza ho dovuto bere con una prrrt cannuccia il sangue di un unicorno, ma si è rivelato una prrrot sola. Per questo prrrt ora sono qui, per rubare la prrrt Lapislazzula Ancestrale e riacquisire tutti i  miei prrrot poteri in modo da non prrrt abitare più in corpi pietosi come prrrt questi, prot! »
« Mi sembra un buon piano » confermò Harry convinto.
« Prrrt ci ho messo ben dieci anni per prrrt elaborarlo, prot! ».
« E ora prrrt, dammi la Lapislazzula, prrrot Botter! Prrt! » proseguì petante il deretano « O vuoi fare la prrrt fine di quei prrrt mentecatti squilibrati dei tuoi genitori? »
« I MIEI GENITORI NON ERANO GATTI SQUILIBRATI! » tuonò Harry con un moto di orgoglio.
« Prrrt, allora tira fuori quella prrrt stramaledettissima prrrt Lapislazzula prot, se non vuoi che la loro prrrt morte sia stata prrrt inutile come la loro intera prrt esistenza! Prot! »
« No » rispose nuovamente il ragazzino « E poi non posso dartela, l’ho ingoiata! Ci vorranno almeno un paio di giorni per farla uscire fuori, ultimamente sono un po’ stitico. E comunque per quella data Solente sarà già arrivato e avrà risolto tutto! » concluse il ragazzo fiducioso incrociando le braccia al petto.
Lord Alzheimer rimase in silenzio per qualche secondo dopo quella rivelazione.
« Prrrt, Rapper, sventralo! Prot! » ordinò spietato Alzheimer.
« AAAAAAAHHH! » gridò Harry vendendo il professor Rapper protendersi verso di lui con le braccia tese in avanti. Il ragazzo iniziò a correre per tutto il perimetro della stanza circolare urlando a squarciagola, mentre Rapper gli correva dietro a fatica nel tentativo di acciuffarlo.
« Prrrt prendilo, prrrt, PRENDILO, prot! » gridò Alzheimer da dietro la nuca del professore.
« Non se prima ti prendo io! » esclamò Harry invertendo bruscamente direzione, andando a sbattere contro Rapper.
« Preso! » disse Harry stringendo il braccio del suo professore.
Non appena la mano di Harry entrò in contatto con il braccio di Rapper, questo iniziò a gonfiarsi come un palloncino pieno di aria.
« C-c-c-c-co-co-co-co-co-s-s-s-s-s-sssssssss… » balbettò Rapper colmo di orrore nel vedere la reazione del suo braccio.
« Uh, ma che forza! » fece Harry continuando a tastare il professore facendolo gonfiare sempre di più.
« PRRRT UCCIDILO! UCCIDILO! PRRRRT! » urlò ancora Lord Alzheimer. Ma ormai Harry era fuori dalla portata del professore, che si stava librando in aria. Poi, all’improvviso, iniziò a volare all’impazzata per la stanza, proprio come un palloncino che si sgonfia troppo velocemente.
« PRRRRROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOT » e così il professor Rapper lasciò questo mondo con un ultimo sonante e asfissiante peto.
Harry cadde a terra privo di sensi.
 

***

Si sentiva stordito e la testa gli girava. Aprì a fatica gli occhi e scoprì di non trovarsi più nella cantina. Era in infermeria.
La prima cosa che vide, quando riuscì a mettere a fuoco ciò che lo circondava, fu Solente: il suo volto, con quella perenne espressione divertita, era abbronzato e coperto in parte da un paio di enormi occhiali da sole a forma di cuore, al collo portava una ghirlanda di fiori e indossava uno di quei gonnellini di paglia che si vedono sempre alle Hawaii.
« Alla buon’ora, Harry! È una settimana che stai ronfando in questo lettino! » esclamò Solente divertito.
« Professore, ma… » iniziò a dire Harry.
« Non ti preoccupare, i tuoi amici stanno bene » cominciò a dire Solente abbassando leggermente gli occhiali da sole «Il signor Rum Whiskys è stato scarcerato e stappato via dalla sua fiaschetta. Per quanto riguarda la signorina Hermanda, ci è voluto un po’ di tempo per convincerla a lasciare la cantina, ancora non aveva risolto l’indovinello di Bidon, sai. Ma alla fine abbiamo tirato fuori anche lei! »
« Veramente io… »
« Ah, vorrai sapere senza alcun dubbio della Lapislazzula! Non ti preoccupare, madama Clis ha provveduto a fartela espellere con uno dei suoi più micidiali clisteri » lo rassicurò Solente con una strizzata d’occhio.
« Bene, ma io volevo sapere… » provò di nuovo a chiedere Harry.
« Dov’è ora la Lapislazzula? » buttò lì Solente « Be’, il mio amico di vecchia data Nicky ha provveduto alla sua liquefazione, solo uno sciocco avrebbe voluto riutilizzarla! »
« Ok, in realtà avrei voluto sapere… »
« Del professor Rapper, immagino. Il professore si è letteralmente volatilizzato in aria, mio caro ragazzo! »
« Ah. Però quello che io… »
« Se vuoi sapere se Lord Alzheimer è morto, la risposta è no! Starà di sicuro rintanato da qualche parte, ad elaborare il suo prossimo piano che coinvolgerà il primo sfigato di turno! »
« Davvero interessante, ma le volevo chiedere… »
« Ma insomma, Harry! Cos’è che vuoi sapere? » disse Solente incuriosito da tutte le domande che cercava di fargli il ragazzo.
« Volevo chiederle: come sono andate le sue vacanze? » riuscì finalmente a domandare.
« Oh, le mie vacanze! Le migliori di sempre. Peccato che sia dovuto tornare in anticipo, avevo dimenticato a casa la mia crema solare. È così che sono venuto a sapere della tua discesa nella cantina, altrimenti saresti crepato lì, soffocato dal fetore di Rapper! Oltretutto ho imbottigliato la fialetta più pregiata della mia collezione, bel lavoro Harry! » lo ringraziò Solente con uno dei suoi sorrisi.
« Professore, avrei un’altra domanda da farle… »
« Aspetta, Harry, non dirmela, lascia che la indovini » rispose Solente tutto emozionato.
Harry annuì non molto contento di questo gioco che voleva fare il professore.
« Fammi pensare… vuoi chiedermi se nei cocktail mettono ancora quegli ombrellini di carta colorati! »
« No » disse Harry scuotendo la testa.
« Dunque… allora vuoi sapere se sono mai stato ad una spiaggia per nudisti! »
« No! » rispose di nuovo Harry.
« Peccato » fece dispiaciuto Solente « Uhm… be’, allora vorrai senza alcun dubbio sapere come hai fatto a sconfiggere Lord Alzheimer giù nella cantina! » concluse Solente guardando Harry negli occhi.
« Veramente con tutte queste chiacchiere mi sono dimenticato cosa volevo chiederle. Vada per questa allora! » disse Harry.
« Sono proprio il mago più potente di tutti i tempi! » disse compiaciuto Solente « Comunque, la risposta è semplice, Harry. Sei riuscito a sconfiggere Lord Alzheimer solo per la tua grande e immancabile botta di culo! Te la cavi sempre così, anche quella notte in cui i tuoi genitori sono scoppiati in aria! »
« Ma io pensavo che c’entrasse qualcosa l’amore materno, o il sacrificio o qualcosa del genere… »
« No, no, no! » disse Solente trattenendo un sorriso « È solo grazie al tuo formidabile potere della botta di culo! La tua cicatrice ne è una testimonianza! » proseguì il professore dando un colpetto sulla fronte di Harry.
« La mia cicatrice? » domandò Harry perplesso.
« Sì, secondo te perché ha quella forma? In ogni caso, Lord Alzheimer non ti può toccare, lui è uno sfigato, non può sopportare il tuo immenso potere! » spiegò Solente.
« Ma perché Lord Alzheimer mi vuole uccidere? »
« Harry, la gente si ammazza tutti i giorni! Secondo te si stanno a domandare continuamente il perché? Fregatene, non essere paranoico! »
Harry si sforzò di pensare a qualche altra domanda da porre al preside. Era stato una settimana senza parlare con nessuno, doveva pur rimediare.
« E allora il Sacco dell’Invisibilità! » disse all’improvviso Harry « Era appartenuto a mio padre, giusto? »
« Cosa c’entra adesso il Sacco? Passi di palo in frasca quando parli! Però, sì, il sacco era di tuo padre. Poi io gliel’ho fregato, ho sempre desiderato averne uno. Quando è morto mi è venuto il dubbio che se avesse avuto quello non avrebbe tirato le cuoia. C’est la vie! Per rispettare la legge del karma e sentirmi meno in colpa ho deciso di regalartelo per Natale » concluse infine Solente giocherellando con la ghirlanda di fiori.
« Non capisco, però! Hermanda aveva detto che ci avrei trovato Bidon nella cantina! » disse Harry cambiando nuovamente discorso.
« Il professor Bidon? Ah, sì, quell’antipatico, disadattato, introverso scempio della natura sembra più adatto per una cantina, eh? » rise Solente « Ma no, non ti avrebbe sfiorato nemmeno con un dito! Figurati ammazzato! »
« E perché? È perché mi vuole bene? »
« Non dire sciocchezze, Harry! Bidon odiava profondamente tuo padre, gli faceva proprio schifo. Tu ,essendo sangue del suo sangue, sei come lui e Bidon ti schifa allo stesso identico modo»
« E perché Bidon odiava mio padre? »
« Harry, chi non odiava tuo padre? » rispose furbamente Solente con un’altra domanda.
Harry fece per aprire bocca, ma il professor Solente si alzò facendo frusciare il suo gonnellino di paglia.
« Mi piacerebbe molto rimanere a parlare qui con te » spiegò rimettendosi gli occhiali da sole « Ma devo andare a disfare le valigie e poi lo yogurt mi scade tra qualche minuto. Sia mai che a Yogurts scada uno yogurt! ».
Il professor Solente se ne andò via dall’infermeria lasciando Harry in balia di madama Clis e delle sue discutibili cure.
 

Erano ore che madama Clis trafficava intorno al lettino di Harry.
« La prego, mi lasci andare! » disse in tono supplichevole il ragazzo, cercando di sfuggire all’ennesimo clistere che l’infermiera della scuola gli voleva propinare.
« Stai fermo, Botter! » disse quella non accettando repliche.
« Basta, basta! » supplicò di nuovo il ragazzo.
« No, devo assicurarmi che ogni frammento della Lapislazzula abbia lasciato il tuo intestino! » concluse shakerando un bibitone contenente gli ingredienti di un suo nuovo potente clistere.
« Ragazzi, ma voi non mi aiutate? » chiese Harry.
Rum ed Hermanda erano entrati da poco in infermeria e osservavano divertiti la scena, soprattutto Rum, che sembrava proprio spassarsela.
Dopo aver finito di smanettare intorno al letto del povero ragazzo, madama Clis lasciò i tre amici da soli.
« Allora, Harry, come va qui in infermeria? » chiese Rum ridendo sotto i baffi. Ancora non si era dimenticato di come Harry lo aveva preso in giro quando era stato ricoverato da madama Clis per la sua intossicazione da muco.
« Rum, mi sembra ovvio che sia profondamente provato! Dopo tutto quello che ha dovuto affrontare nella cantina! » lo rimbeccò Hermanda.
« Hermanda, quello che abbiamo passato nella cantina non è niente in confronto a stare qui » le disse Harry.
« Già, la cantina! Dopo essere stato chiuso in prigione non so cosa è successo! Tutti a scuola vociferano, ma cosa hai affrontato nell’ultima stanza, Harry? » domandò curioso l’amico.
Harry fece per rispondere, ma venne interrotto da Hermanda.
« Ma perché non sai mai niente Rum? Harry ha dovuto affrontare Lord Alzheimer giù nella cantina!»
« Lord Alzheimer? E Bidon? »
« Bidon?! Sei rimasto proprio indietro, nella cantina c’era Rapper! »
« Ma non hai detto che c’era Lord Alzheimer? » chiese Rum sempre più confuso.
« Oh, Rum, loro stavano insieme! »
« Lord Alzheimer sta insieme a Rapper?! »
Harry assisteva alla conversazione cercando di intromettersi senza successo, Hermanda e Rum sembravano del tutto essersi dimenticati di essere andati in infermeria a trovarlo.
« Ma cosa hai capito! Lord Alzheimer aveva preso il controllo di Rapper! »
« Aaaah, e poi che è accaduto? » domandò Rum.
« Be’, il professor Rapper si è tolto il turbante ed è uscito fuori il deretano… »
« Porca Morgana che schifo! Il professor Rapper si è denudato davanti ad Harry e Lord Alzheimer? » fece Rum schifato
« Mi stai a sentire o no? » sbottò Hermanda infuriata « Il sedere era di Lord Alzheimer! Si trovava sulla nuca del professor Rapper! »
« Certo che ne capitano di cose strane in questa scuola »
« Ragazzi... » intervenne Harry.
« Shhh, zitto Harry, Hermanda non ha finito il racconto! »
« Ma dovrei essere io… » fece Harry
« Harry, non hai un minimo di educazione! » fece Hermanda « Ti stavo dicendo, Rum, che dopo essersi tolto il turbante… »
Harry si era stancato di essere ignorato. Era lui l’eroe, spettava a lui raccontare quella storia.
« MADAMA CLIS! RUM ED HERMANDA DICONO DI SENTIRSI POCO BENE! » tuonò Harry per attirare l’attenzione dell’infermiera.
« Dove?! » strepitò madama Clis uscendo fuori dal suo studio già armata di clistere.
Rum ed Hermanda se la diedero a gambe levate, lasciando Harry da solo per la seconda volta nelle grinfie dell’infermiera.
 
Rum ed Hermanda non erano gli unici ad essere andati a trovare Harry. Anche Bastronz, il capitano della squadra di Chicken di Cogliondoro, era andato a fargli visita: era completamente sconvolto. Era in lutto per via della sconfitta presa all’ultima partita, vestiva di nero con tanto di veletta e guantini in pizzo abbinati, ogni tanto tirava fuori un fazzoletto e si asciugava le lacrime.
Harry non aveva potuto giocare alla partita finale di campionato perché era ancora in coma, fu dunque sostituito da un sacchetto di farina che, nonostante giocasse meglio dell'Acciuffatore ufficiale, a detta di Bastronz, gli aveva fatto subire comunque una pesante sconfitta contro Piccionenero.
Anche Hagrid venne a fare visita ad Harry.
« Bene, sei arrivato finalmente... » disse Harry con un tono offeso « Mi aspetto delle scuse da te, sai? ».
L'omone non sembrava capire che cosa volesse dire Harry, oppure faceva finta di non capire.
« Non so a cosa tu ti riferisca! » cercò di giustificarsi Hagrid.
« Allora, lascia che ti rinfreschi la memoria: ho affrontato un barboncino cotonato a tre teste, un dinosauro T-rex viola a pois verdi, due coccodrilli e un orango tango, un gatto un topo e i due leocorni... » iniziò ad elencare.
Hagrid, che aveva capito l'andazzo, schiaffò un librone in testa ad Harry e poi se la svignò.
Il ragazzo si risvegliò qualche ora dopo, mentre madama Clis, l'incubo di tutti i malati, gli preparava un altro clistere
« Un clistere al giorno, toglie il malato di torno! » cinguettò l'infermiera allegramente. Per distrarsi, Harry aprì l'affare che qualche ora prima lo aveva colpito. Era un album di foto, piuttosto ammuffito, con dentro tantissime fotografie dei suoi genitori, tutti scatti che li immortalavano nei momenti più demenziali della loro vita. Tra quelle foto ce ne erano anche alcune che ritraevano Hagrid che, sicuramente, aveva fatto confusione, e non erano destinate a quell’album. Una di queste foto lo ritraeva mentre mungeva Cocò nella Foresta Illegale mentre Hagrid faceva segno di vittoria, un'altra mentre faceva il bucato ed aveva un fazzoletto in testa e un grembiulone, in un'altra era in un cinema Babbeo insieme a Solente ed entrambi indossavano gli occhiali 3D. Harry si divertì di più a guardare le foto di Hagrid che quelle dei suoi genitori e più le guardava e più si rendeva conto che aveva in mano del materiale imbarazzante da usare per ricattare il suo amico, specialmente la foto del vaccauro.
 
Quella sera Harry andò da solo alla festa di fine anno, si aspettava una grande festa a sorpresa in suo onore, per celebrare le sue gesta, ma così non fu.
I Cogliondoro avevano il morale a pezzi: erano ultimi in classifica, mentre i Sempreverde erano i primi e la Coppa delle Casate sarebbe sicuramente andata a loro.
Entrato in Sala Grossa, infatti, si accorse che era completamente addobbata con i colori di Sempreverde. Si diresse cautamente al suo tavolo, ancora non riusciva a sedersi bene dopo tutti quei clisteri che madama Clis gli aveva rifilato.
Prese posto vicino a Rum ed Hermanda.
Dopo un po’ Solente si alzò in piedi per il suo solito discorso di fine anno.
« A quanto pare, se il calendario non mi inganna, domani finalmente sloggerete di qui » disse il vecchietto sorridendo,
« E ora assegniamo questa Coppa delle Casate e non pensiamoci più! La classifica: al quarto posto Cogliondoro, con meno cento punti » e qui la metà dei Cogliondoro si alzò dal tavolo lasciando la Sala Grossa, mentre l'altra metà si nascose sotto al tavolo dalla vergogna.
« Al terzo posto, Tappogrosso con due punti, Piccionenero si prende il secondo posto con centosettantaquattro punti. E meraviglia delle meraviglie, al primo posto Sempreverde, con duecentoundici punti. »
Il tavolo dei Sempreverde esplose in un'ovazione, tutti si abbracciarono, qualcuno fece partire una musica da discoteca e improvvisarono un festino.
Harry riuscì a sentire, tra gli schiamazzi, Badboy che strillava ai suoi compagni « Quando mio padre lo verrà a sapere... ».
Ma Solente non aveva ancora finito
« Sì, sì, bravi davvero, ma ride bene chi ride ultimo. Dato che io sono il preside, posso fare come mi pare, per cui ho deciso di aggiungere dei punti dell'ultimo minuto! ».
La Sala cadde nel silenzio assoluto, al tavolo dei Sempreverde la musica si spense di colpo perché, conoscendo Solente, quello che stava per accadere non sarebbe andato a loro vantaggio.
« Bene! » disse il preside sfregandosi le mani « Incominciamo a buttare i punti a casaccio! Allora... vediamo, vediamo... ah sì! Al signor Rum Old Whiskys, per essere stato una fantastica fiaschetta al Monopoli dei Maghi, attribuisco a Cogliondoro cento punti! »
I Cogliondoro riemersero speranzosi da sotto il tavolo. Rum si vantava e mostrava a tutti il tappo che aveva conservato da quella partita.
« Alla signorina Hermanda Risponde ad ogni Domanda, per la sua fluente chioma tutto fare, attribuisco al Cogliondoro cento punti e per lei un pratico balsamo per combattere l’effetto crespo » disse poi Solente tirando fuori dalla vestaglia una bottiglietta color malva e ammiccando nella direzione di Hermanda.
« Al signor Harry Botter, per la sua logorraggine, per la sua Botter di culo e per avermi dato l'opportunità di imbottigliare la scorreggia di Rapper, attribuisco a Cogliondoro centodieci punti ».
« O Morgana! Siamo un punto sotto  Sempreverde! » strillò Pepsi come una checca isterica.
« Mhm... mancano due punti per farvi vincere, giusto. Che mi posso inventare? Uhm, sì potrebbe andare… assegnerò due punti al signor Bebil Patatrack perché mi va! »
Fu così che Cogliondoro vinse la Coppa delle Casate grazie al preside.
I Cogliondoro che erano usciti si riversarono nella sala urlando e lanciando cappelli. Improvvisamente le decorazioni cambiarono: la Sala Grossa si riempì di stendardi con la faccia di Harry, sicuramente preparati da Solente. La foto che lo ritraeva, tra l'altro, era anche brutta: il ragazzo aveva un'espressione da ebete e gli occhi mezzi chiusi.
« BOTTER-BOTTER-BOTTER-BOTTER! » e gli studenti nella Sala Grossa, fraintendendo l'ovazione al loro eroe, scatenarono una rissa nella quale si buttarono anche alcuni professori, tra cui un’agguerrita Misnerva che picchiò alla cieca.
In questo modo si concluse il banchetto di fine anno e con lui anche il primo anno a Yogurts.

Il giorno seguente, tra ossa rotte e stampelle, gli studenti si diressero alla stazione per salire su un sempre più sgangherato Espresso di Yogurts. Per farlo partire i Valletti dovettero chiedere anche l'aiuto di Hagrid che lo spinse fino a metà strada.
« Quanti anni dobbiamo passare a Yogurts? » chiese Harry ad Hermanda nel loro scompartimento.
« Altri sei anni, perché? »
« Secondo te il treno ce la farà per altri sei anni a portarci avanti e indietro? » disse Harry guardando da fuori il finestrino Hagrid che, insieme ai Valletti, spingeva ancora il treno.
« Be’, dipende se schiatta prima Hagrid o il treno » disse con semplicità Rum.
Il viaggio proseguì tranquillo fino al binario Bò e quarantaquattro gatti.
Ad attendere Harry fuori dai cancelli c'erano i suoi zii con Dugongo, che nel frattempo si era evoluto in un bolo di ciccia. Affianco a loro la signora Whiskys li guardava avanzare insieme alla sorellina di Rum, Ginger.
« Guarda mamma, è Botter mamma, lo vedi mamma? C'è Botter mamma... »
« Se non ti stai zitta ti arriva un leccamuffo in faccia, Ginger! Ecco qui tutti i miei figli! Non manca nessuno? Siete tutti interi? » disse la donna contando le teste color carota davanti a lei.
« Sì, madre anche quest’anno siamo sopravvissuti tutti grazie ai miei servigi e prontezza di riflessi! » rispose prontamente Pepsi. I gemelli dietro di lui fecero finta di vomitare.
« Signora Whiskys, la volevo ringraziare per il regalo di Natale» fece Harry
« E mi sembra il minimo! Nemmeno un biglietto di ringraziamento, niente di niente! Questa è la riconoscenza! » iniziò a strepitare la donna per poi sfociare in una filippica contro i figli che aveva appena rivisto. Harry rivolse lo sguardo ai suoi zii.
Lo zio Bacon non era affatto felice di vedere Harry, ma incitò il ragazzo a seguirlo fuori dalla stazione: voleva allontanarsi il più presto da quella banda di matti.
« Muovi il culo Harry, se non vuoi rimanere con i barboni della stazione! ».
Harry rimase indietro per salutare i suoi amici.
« Mi scriverete vero? Rum stai pur certo che verrò a casa tua! Hermanda unisciti anche tu a noi! » disse il ragazzo autoinvitandosi alla casa dei Whiskys e coinvolgendo anche Hermanda.
Ma zio Bacon aveva già messo in moto, quindi la domanda rimase senza risposta.
Harry si mise a rincorrere la macchina e riuscì per un pelo a tuffarsi dentro il finestrino aperto. Si girò per salutare i suoi due amici dal vetro posteriore della macchina, mentre zio Bacon lo guardava disgustato dallo specchietto retrovisore.
Si prospettava davvero una splendida estate.

Note delle autrici


 

Alla fine questo giorno è giunto…
Non ci posso credere, non riesco a credere che Harry Botter sia davvero finito
E io non posso credere che tu ti sia asciugata le lacrime e ti sia soffiata il naso sul mio discorso di chiusura!
 
*Prongs tira fuori il discorso di Padfoot e si soffia il naso*
 
È troppo triste! ç____ç
Su, su… non fare così! D’altra parte prima o poi doveva pur finire!
Lo so, ma… è così triste essere arrivate alla fine, ti rendi conto? Tutte le ore passate a scrivere, tutte le risate che ci siamo fatte, le recensioni lette, tutte le nostre risposte, tutti i nostri meravigliosi fan!
Merlino, hai ragione… è troppo triste!
 
*Prongs e Padfoot si abbracciano e iniziano a singhiozzare senza ritegno*
 
Come faremo senza tutti voi?
Come faremo senza Harry Botter?
Come faremo senza Misnerva?
E Solente?
E Bidon?
E Madama Sbronz?
E…
Avete intenzione di fare l’elenco di tutti i personaggi?
Sorella! Cosa ci fai qui? °-°
Non so, ho sentito un’ondata di tristezza e depressione, credevo ci fossero dei Dissennatori, invece siete solo voi due…
Un Dissennatore sarebbe stato meglio. Harry Botter è finito, ti rendi conto?
 
*prendono per le spalle Hermione e la scuotono*
 
E allora?
Come e allora?!
Ehm… non vorrei rovinare il vostro momento drammatico, ma ci sarebbero altri sei libri di cui fare la parodia.
Altri sei libri, già…
Sei libri!
Esattamente, e dal quarto in poi sono dei mattoni!
Mattoni…
 
*Prongs e Padfoot svengono*
 
Vi sembra il momento di svenire? Dovete concludere queste note e ringraziare i vostri fan!
 
*prende poco delicatamente a calci Prongs e Padfoot*
 
Prongs, rinunciamo! Dovevamo nascere opossum per fingere in modo credibile di essere morte!
Già… comunque, è giunto il momento dei ringraziamenti! Tira fuori il libro, Pad!
 
*Padfoot tira fuori un librone*
 
Dunque, ringraziamo uno per uno tutti coloro che hanno messo la nostra storia tra le seguite!
 
Parliamo di: AleJackson, alessa7, Ale_Loves_Draco, arimo, Aven90, blackheart_90, BlueRon, cancerina92,CarolLadyMoony, Ciccii, colfersdietcoke, darkmagic31  destinyWeb, dragonblack, ericaDmarco, EvaAinen, EyesD92, Flashlight, Fred_Deeks_Ben, giusymbarelaudato, heron_, IreneEvans, Julia98_8, Le Regine di Ghiacciolilfendi, Loony Moony, lunagb94, Lyu chan, magika, Marianne_13, miss moonlight, NargillaSecsi, NoemilyRainbow, Notteinfinita, Oogway, PervincaBlackPhoenix_, psichedelica666, Ribes, Robinki, ronnyhermy, Ruki Matsumoto, Sarinoa, Sunday_Rose, tatabond93, Tintinalie, Volley015, Zingi, _eli_e _Ringhio_
 
A seguire tutti coloro che ci hanno messo fra le preferiteAle_Loves_DracoBlueRon, CarolLadyMoony, Chelinde, Deadmanschest, DrazilElethewriter, Faye_Weasley, fedede, highwaytohell_, Kath_Weasley, Le_Emilette, Marianne_13, MaryCarry, MaryWeasley, Mentuccia23, ronnyhermy, Ruki Matsumoto, Sarinoa, Selaine, SkillzaSmile e _Ringhio_
 
E fra le ricordate: BlueRon, CarolLadyMoony, Freak_, La ginger, ladyselena15, Marty Evans, mcguinness, Moony_98, ronnyhermy, Ruki Matsumoto, Sarinoa, sono molto yeah, SusyPotteriana4ever, _believeinmagic_e _Talia_Grace_
 
Un ringraziamento speciale va a chi ha lasciato almeno una recensione alla nostra storia: MalandrinaLunastorta, cancerina92, Hellsing_TheCreepyLullaby, psichedelica666, Aven90, Notteinfinita, Lord Burton, Ruki Matsumoto, Sarinoa, Ribes, ronnyhermy, Elis Keehl, Kath_Weasley, Oogway, dragonblack, Ale_Loves_Draco, alessa7, lilfendi, EvaAinen, PervincaBlack, ericaDmarco, Lyu chan, AleJackson, CarolLadyMoony, Drazil,Volley015e Chelinde!
 
Davvero, non potete capire quanto ci ha fatto piacere! *^*
È stato un piacere avere a che fare con gente così semplicemente fantastica!
Siete meravigliosi, lasciatevelo dire!
Mai ci saremo aspettate di trovare dei lettori così appassionati alla nostra storia!
Bene, le avventure di Harry Botter si chiudono qui, il primo anno è finito
E i nostri giovani maghi si dovranno preparare per affrontare il prossimo anno di Yogurts!
E anche noi ci dobbiamo preparare per affrontare la parodia del secondo libro xD
Una cosa importante: dal secondo libro in poi l’appuntamento con Harry Botter diventa mensile,
abbiamo deciso che non è giusto per voi che ci seguite aggiornare quando ci pare,
quindi ci sforzeremo, cercheremo di far incastrare tutti i nostri impegni,
anche a costo di lavorare a notte fonda,
ma voi potrete leggere un nuovo capitolo di Harry Botter ogni mese u_u
È il massimo che possiamo garantire
e lo giuriamo solennemente! :D
Il primo capitolo della seconda parodia verrà postato la seconda settimana di Agosto,
ci prendiamo una settimana di pausa e poi ricominciamo il lavoro!
Altro avviso prima di chiudere qui la Lapislazzula Ancestrale:
consigliamo a tutti i lettori di diventare fan della pagina facebook di Harry Botter,
in questo modo potrete rimanere sempre aggiornati su quello che stiamo facendo
e sui nostri lavori! Inoltre a breve (si spera) ci saranno delle divertenti novità,
quindi, in alto i pollici! https://www.facebook.com/harrybotter.ff?ref=stream&hc_location=stream
Ok, stiamo allungando il brodo solo perché non vogliamo chiudere questa storia,
ma dobbiamo, purtroppo è giunto il momento di farlo, Pad!
Prima di andarcene però vi vogliamo mostrare la nostra forma non animagus,
quindi ecco qui, pronta per trasformarti? Uno, due e… tre!
 

 
Bene, ora possiamo chiudere!
Ci si sente presto e ricordate sempre:
giuriamo solennemente di non avere buone intenzioni!
 
Fatto il misfatto ;)


 

   
 
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