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Autore: Tigre Rossa    01/08/2013    2 recensioni
'É notte fonda e sono seduta sul letto.
Sto piangendo.
Sento le lacrime, fredde, gelate, insensibili, scivolarmi lungo le guance e mischiarsi con il sangue.
Con il mio sangue.
Caldo, scarlatto, denso, che fuoriesce dai tagli che ho sul volto.
Sono pulsanti, questi tagli.
Pulsanti come il mio cuore ferito.'
Una piccola storia di violenza e coraggio vista dagli occhi della giovane vittima innamorata ma ferita, dedicata a tutte le donne, ragazze e bambine che subiscono violenze.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è amore, questo

 

 

É notte fonda e sono seduta sul letto.

Sto piangendo.

Sento le lacrime, fredde, gelate, insensibili, scivolarmi lungo le guance e mischiarsi con il sangue.

Con il mio sangue.

Caldo, scarlatto, denso, che fuoriesce dai tagli che ho sul volto.

Sono pulsanti, questi tagli.

Pulsanti come il mio cuore ferito.

 

Sento dietro di me le russa di un uomo.

Dell'uomo che è padrone del mio cuore, della mia anima e di tutto il mio essere.

Dell'uomo che condivide la mia vita da tantissimo tempo e ne è parte integrale.

Dell'uomo che mi ha inferto questi tagli.

Dell'uomo che mi sta uccidendo.

 

Non pensavo che lui fosse così crudele da farmi del male.

Lui, l'uomo che amo più della mia vita, l'uomo per cui scarificherei la mia libertà, l'uomo a cui ho donato il mio cuore, mi tratta come un animale.

No, neanche come un animale.

Come un giocattolo.

Un giocattolo da usare senza preoccuparsi di romperlo o di fargli del male.

Tanto è un gioco, una cosa inanimata ed insensibile.

 

Ma io non sono un gioco, un oggetto, una cosa.

Io provo dei sentimenti, delle emozioni.

Io soffro e amo

Io spero e sogno.

Io credo e penso.

Io lo apprezzavo e gli volevo bene.

Io lo amavo.

Si, io lo amavo.

Da morire

E lui mi ha spezzato.

 

Ma io non ho alcuna intenzione di farmi trattare ancora in questo modo.

Sono mesi ormai che mi picchia, mi ferisce, mi fa del mare.

Ho sopportato, ho sofferto in silenzio, ho ingoiato le lacrime.

Perché io lo amavo.

Ma adesso ha superato il limite.

Non solo mi ha insulta e picchiato, oggi, ma stava per uccidermi.

L'avrebbe fatto, sono sicura che l'avrebbe fatto, se l'alcool che lo ha reso sempre più crudele e violento non lo avesse fermato e fatto svenire, fermandogli la sua mano assassina.

E questo mi ha aperto gli occhi.

 

Mi alzo dal letto e, scavalcando il suo corpo addormentato, prendo una valigia e la riempo delle mie cose.

Prendo le chiavi di casa ed esco, chiudendo a chiave.

Esco in strada e prendo il cellulare in mano.

Sto per finire il numero dei carabinieri, ma l'ultimo barlume di amore e i ricordi della nostra felicità passata ferma la mia, di mano.

Alzo lo sguardo verso la finestra del nostro appartamento.

Sento il desiderio di lasciar perdere, di tornare indietro e di aspettare che egli torni l'uoo che amavo e che mi rispettava.

Ma è un attimo.

Non posso più lasciar correre.

Non voglio più lasciar correre.

Mi ha fatto troppo male.

Mi ha spezzato, ma adesso voglio rimettere insieme i pezzi e ricominciare a vivere.

Il passato non può e non deve fermarmi.

Scuoto la testa e finisco il numero.

Porto il cellulare all'orecchio.

Sento una voce giovane e femminile rispondere “Carabinieri.”

Deglutisco una, due, tre volte e poi, finalmente, lo faccio “Vorrei denunciare mio marito di violenza psicologica, carnale e di tentato omicidio.”

 

Io lo amavo da morire.

Ma non ho alcuna intenzione di morire per il suo amore malato.

L'amore che picchia, che odia, che ferisce e che uccide non è amore.

Questa è violenza, non amore.



 

La tana dell'autrice

Questa non è una delle mie solite storie fantasiose e romantiche. Qui si parla di violenza contro le donne.

La violenza è sempre orribile e da cancellare.
Ma quella contro le donne e i bambini e la forma più orribile che ci possa essere.
Nessuno può permettersi di toccare un'altra persona, soprattutto se questa persone è più debole fisicamente, coem nel caso della violenza contro le donne.

Chiunque compie queste azioni nefaste è un criminale e deve essere denunciato.
La violenza è un crimine. E lasciarla vincere è sbagliato. Molto sbagliato

  
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