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Autore: _Cramisi_    02/08/2013    1 recensioni
Allora premetto che questa storia è una sottospecie di Raund Robin.
La storia è ambientata alla Cross accademy e vedrà protagonisti oltre i nostri oc anche i veri pg dell'anime e del manga.
Passo alla trama.
Il direttore Cross, come sempre, ha avuto una delle sue folli idee per movimentare il progetto di scambio.
Nascerà qualcosa di buono da questa idea?
Bhè a questo punto spero vogliate partecipare.
PS Yuuki comparirà solo come personaggio marginale
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo Mistero

 
La notte durò poco con sommo dispiacere degli studenti, sia vampiri che umani.
Tutti gli studenti della night class, eccezion fatta per Nives e Raven, apparivano stanchi e provati, perfino il grande maestro Kaname Kuran , anche se, manteneva un’apparenza fredda e  imperscrutabile, tanto che ad un’occhiata superficiale appariva come al solito.
A causa dell’ennesima trovata “sadica” del direttore i poveri vampiri avevano dovuto  invertire il loro orologio biologico, cosa non molto semplice per chi ha le stesse abitudini da molti anni, abitudini, che avrebbe gradito non cambiare .
 Per gli umani andava un po’ meglio, ma anche loro erano molto stanchi, non erano abituati ad alzarsi così presto la mattina, il motivo per cui lo avevano fatto era semplice, non per entusiasmo, a farli muovere era la minaccia del professor Yagari, o almeno per la maggior parte del corpo studentesco della sezione diurna era così.
“Bene ragazzi, adesso inizieremo con i dettagli del primo mistero”
Iniziò con enfasi il professor Dakos.
Forse l’unico ad aver preso abbastanza bene quella stramba faccenda.
“Una ragazza è stata rapita, il vostro compito è trovarla e portarla da noi, spiegandoci come siete arrivati al luogo in cui la vittima si trovava, tuttavia vi ricordiamo che è severamente vietato uscire dal  perimetro della Cross Academy”
Fece una piccola pausa e a riprendere parola fu il fratello.
 “Ora ordinatamente dirigetevi al bancone dove vi sarà dato il primo indizio, a voi trovare il secondo che vi condurrà nel luogo in cui si trova la vittima, sempre che, riusciate ad interpretarlo in modo corretto”
Finì con un piccolo sorriso il professor Igor.
Gli studenti annuirono  e si diressero silenziosi al bancone, dove un allegro e pimpante direttore Cross distribuiva fogliettini ai passanti.
Tutti aprirono i bigliettini contemporaneamente , ma la cosa che lessero fece scendere un grande gocciolone a tutti.
L’indizio, recitava così:
“Nel buio dell’antro oscuro, una luce arcobaleno apparirà”
Tutti i partecipanti lessero l’indizio nello stesso momento.
“Ma cosa cavolo vuol dire, non ha un minimo di senso”
Sbottò il vampiro biondo dagli occhi turchesi.
“Effettivamente è un po’ scarso come indizio”
Constatò la vampira albina sfoderando un piccolo ghigno.
“Nives, non dovresti dire così, dopo tutto, tu come me sai già dove sta il secondo e ultimo indizio”
Disse Raven sbucando dall’enorme folla che si era divisa a piccoli gruppetti, Infatti era vero, sia la sangue puro che la principessa dal sangue blu,  dopo la spiegazione del gioco, s’erano riunite, insieme a Filip, nella camera della principessa Norvegese a studiare la piantina dell’accademia Cross.
“Raven, avrei piacere a parlare con te alla fine di questo gioco”
“Riguarda quello vero?”
La vampira dai lunghi capelli nivei  si limitò ad annuire.
A sorpresa fu Senri Shiki a prendere parola.
“Scusate, avete detto di sapere dove si trova l’indizio, giusto?”
“Si, vedi Shiki dietro al vecchio dormitorio della night class, vi è una specie di chiesetta circolare…”
Iniziò l’hunter
“Poco prima dell’avvio ufficiale della Night class tentarono di installare una luminaria all’interno di questa antica costruzione, tuttavia non funzionò mai e questo posto venne denominato l’antro oscuro”
Andò avanti Nives.
“Questo spiegherebbe la prima parte dell’indizio”
Disse Filippo pensieroso.
“Tuttavia come si spiega la seconda parte?”
Aido espresse il dubbio che assillava anche Shiki, Filip e la stessa Yori Wakaba.
Le due vampire si guardarono e riprese parola Ohak.
“Al centro della cupola, vi è un oculo diviso in sette parti, colorate con le tonalità dell’arcobaleno, quando la luce lunare o solare colpisce questa specie di vetrata  la luce colpisce un altarino fatto interamente in argento, tale materiale fa si che la luce venga riflessa ovunque”
Concluse Raven.
“Inoltre, quell’oculo viene colpito solo due volte nell’arco di ventiquattro ore, ed è l’unico punto di luce in tutta la struttura”
Aggiunse Nives.
“Volete dire che l’indizio si trova là?”
Disse Hanabusa colpito da un’illuminazione
“Esatto”
Insieme iniziarono a recarsi verso la loro meta, sperando che una tale pagliacciata finisse presto.
 
Tuttavia, Nives e Raven non erano le uniche ad aver studiato la piantina della Cross Academy.
Dall’altra parte del cortile, una coppia piuttosto strana si stava dirigendo verso lo stesso obbiettivo.
“Ehy Ashley, dove stiamo andando?”
Chiese una voce maschile
“Taci e seguimi”
Rispose la giovane  dai capelli fiammeggianti.
Questa strana accoppiata, altri non era formata, se non dalla coppia più dubbia di tutte in questo gioco, Ashley Harlow e Peter Eisen.
“So dove si trova il prossimo indizio”
Continuò lei.
“Va bene”
Peter sospirò rassegnato, consapevole che Ashley non gli avrebbe detto niente di più immersa come era nei suoi ragionamenti.
Si distaccò un po’ da lei approfittando del venticello che sollevava leggermente la gonna della divisa della sua studentessa, sapendo, o meglio sperando, che la ragazza non s’avvedesse di nulla.
Ma l’illusione durò poco, perché nonostante fosse sì concentrata, Ashley aveva avvertito uno sguardo perforante posarsi sul suo didietro, cosa che la innervosì parecchio.
Si girò con una faccia più rossa dei suoi capelli, tanto che una peperonata piccante sarebbe parsa sbiadita a suo confronto, caricò il suo micidiale gancio destro che due secondi dopo si schiantò  sulla guancia del povero hunter che andò, poco dopo, a collidere con la schiena sul tronco di un albero.
“Provaci ancora, e a costo di perdere il gioco io non ti faccio arrivare alla fine della giornata”
Peter a quella ,non tanto velata, minaccia sbiancò e si limitò annuire, spaventato a tal punto da non riuscire neanche a spiccicare parola.
La coppia proseguì con Peter, che dopo essersi ripreso dallo shock secondo lui, e dallo spavento secondo lei, iniziò a fare domande a raffica alla ragazza, domande, che la diretta interessata puntualmente ignorava.
La rossa nel frattempo era confusa, amava e odiava quel biondo hunter.
Lei faceva di tutto per tentare di farsi notare da lui, una volta gli aveva persino preparato il pranzo, ma lui, aveva rifiutato per ammirare le forme della Kreutzer .
Non era attratta solo dal suo aspetto fisico, certo, quello contribuiva, tuttavia gli occhi dell’uomo la attraevano, era come se una volta posati i propri occhi nei suoi, non ti fosse più possibile staccarli, quegli occhi, erano capaci di catturare la rossa ispettrice e intrappolata in una girandola di emozioni indescrivibili per lei.
Intanto Eisen non accorgendosi che *il boss* si era fermata le andò sbattere contro, e visto il netto divario fisico fra i due, Ashley perse l’equilibrio e Peter non avendo un appoggio solido le cadde sopra.
La posizione in cui i due si trovavano era alquanto equivoca.
Lei stesa a pancia in giù con la gonna sollevata, mentre Peter sopra di lei a cavalcioni, dato che, per tentare di frenare la caduta aveva messo un mano davanti al petto di lei, con l’urto era sfociata in una palpatina, e l’altra accidentalmente posata sul sedere.
Ognuno ,adesso ,si aspetterebbe che  qualcuno dei due si muovesse, tuttavia così non fu, Peter era troppo impegnato ad andare in estasi per la palpatina, mentre lei era troppo imbarazzata.
Dopo un arco di tempo che hai due parve interminabile si alzarono e senza dire una parola si diressero nel luogo in cui Ashley sapeva trovarsi il seguente indizio.
 
Intanto le tre coppie erano giunte assieme.
Normalmente, avrebbero dovuto essere rivali, tuttavia, Raven sapendo già dove era l’indizio avrebbe comunque dovuto seguire Nives, quindi tanto valeva aggregarsi subito.
Nel caso della squadra Wakaba - Nightwish Filippo, era differente, a Yori non importava del gioco, mentre Filip voleva solo stare vicino alla sua padrona.
Il giovane corvino spesso mandava occhiatacce al vampiro biondo ogni qual volta questi osasse avvicinare le sue labbra alla pelle della vampira albina.
Per lui, anche solo concepire che qualcuno potesse toccare Nives era improponibile, nessuno osava tanto.
In Norvegia, questo problema non esisteva, essendo l’erede del casato Nightwish nessun vampiro osava sollevare la testa in sua presenza, per quanto riguardava gli umani, la cosa non lo preoccupava, infatti, era raro che la sua signora chiedesse compagnia, per di più stava in giardino o nella grande libreria a leggere, e nessuno osava mettere piede all’interno di quella reggia, in cui erano dimorati i più grandi sovrani della penisola scandinava.
Tuttavia, quel vampiro lo aveva molto irritato, sin dal primo momento in cui lo aveva visto.
Ricordava quel giorno come se lo avesse vissuto appena poche ore prima.
Il padre di Hanabusa, si trovava in Norvegia ,insieme al figlio,  per questioni di affari e, come era buona norma per ogni vampiro nobile che si rispetti, andò a rendere omaggio alla famiglia di Sangue puro che regnava in quel territorio, tanto più, che si era diffusa la voce della presenza della nuova erede del casato.
Ammessi all’interno dell’enorme reggia, vennero accolti da Soul, Ambra e Kinon.
Non appena gli occhi del capo famiglia degli Aido e quelli del suo erede captarono la presenza dei sovrani si inginocchiarono, e spiegarono il motivo  della loro presenza, non mancando di congratularsi con Kinon della nascita della sua erede.
Nessuno sapeva chi era la madre di quella vampira, ma, nonostante l’argomento suscitasse scalpore e curiosità nei più, nessuno aveva mai osato domandare nulla a riguardo, chi per non riaprire una presunta ferita d’amore nel cuore di Kinon, e chi per paura di incappare nell’ira di quest’ultimo.
Stavano per recarsi nella sala da thè, quando una Nives ancora tredicenne passò da lì, con Filip due passi più indietro che la seguiva fedele.
La ragazzina mostrò subito interesse per quel vampiro che aveva un odore simile a quello del suo servitore, a quel tempo, ancora non sapeva delle rigide regole che delimitavano le caste all’interno della società della notte.
Appena la videro i due si inchinarono, mentre lentamente gli occhi della vampira si tingevano di blu cobalto.
Curiosità.
Filippo, ormai aveva imparato a distinguere ogni sentimento che si celava all’interno di quelle iridi cangianti.
Provò una stana fitta al cuore quel giorno, una fitta che tuttora lo accompagna ogni qual volta quel donnaiolo si avvicinava  a lei.
La piccola intanto venne presa in braccia dal nonno che la presentò ufficialmente:
“Lei è Nives Nightwish, figlia di Kinon Nightwish e mia amata nipote, lei sarà anche la futura erede del nostro casato”
Stravolto era lo sguardo  del piccolo nobile biondo, lui era l’erede del casato, in quanto primo e unico figlio maschio all’interno della sua famiglia.
Come era possibile che ad assumere il comando fosse una ragazza, indubbiamente essendo una sangue puro doveva avere un grande potere, tuttavia…
Filippo, accorgendosi che quel vampiro di livello B fissava impunemente la nobile Nives, ringhiò, un ringhio basso e feroce tanto da spaventare ,inizialmente, un Hanabusa allora quindicenne.
Fu messo a tacere da un’occhiata di Ambra.
Nonostante fosse spesso usanza sposarsi fra fratelli, Soul si era innamorato di una giovane vampira italiana, e subito ne fece la sua compagna.
Venne riportato alla realtà dalla voce di Raven che annunciava l’arrivo a destinazione.
Si recarono all’altarino, sfoderando una torcia.
Nonostante cinque persone su sei fossero vampiri e potessero vedere al buio, Yori non poteva farlo.
Sull’altare vi era una risma di fogli con scritto il secondo indizio, ne presero uno per coppia e si recarono all’uscita.
Il secondo indizio recitava così:
“All’ombra del maestoso, la vittima bendata giace”
“All’ombra del maestoso? Mmhhh”
Ripeté Shiki.
“L’ho già sentito”
Continuò il vampiro dai capelli rosso scuro.
“Il maestoso, suppongo sia in cortile sotto un albero”
Disse l’albina.
“Molto probabile, ma quale? Ce ne sono un infinità”
Continuò Raven.
Yori tossicchiò attirando l’attenzione.
“So io dove si trova”
In un attimo tutti gli sguardi furono puntati su di lei.
“Vedete, un giorno alcune mie compagne di corso, videro Kaname seduto all’ombra dell’albero più grande del cortile est, essendo lui denominato il re del dormitorio,  l’albero fu battezzato il maestoso”
Concluse l’unica umana del gruppo.
“Ma il cortile est, è il cortile affianco a quello da dove siamo partiti”
Disse con tono velatamente irritato Nives.
“Volete dire, che la vittima era affianco a noi, e invece siamo venuti in un capo estremo della scuola”
Disse infervorato Aido.
“Fa niente andiamo, così sta pagliacciata può arrivare alla sua fine, almeno per oggi”
Le coppie si recarono sul luogo ricavato dall’indizio.
Lì, trovarono l’attrice, o meglio, la vittima dello pseudo rapimento.
La portarono dalla commissione che assegnò cinque punti a ciascuna coppia.
 
Finito il gioco Raven e Nives, seguite da un curioso Aido e dal fedele Filip, si recarono nel sotterraneo presente sotto il moon dorm.
Lì, le due ragazze trovarono conferma ai loro sospetti, il corpo di Shizuka Hiyu giaceva intrappolato in un enorme cristallo di ghiaccio.
Confermato ciò tornarono su, non prima di aver ordinato perentoriamente ad Hanabusa di tenere la bocca chiusa, anche con Kuran.
Una volta abbandonato il biondino nella sua camera, i rimanenti si recarono nella stanza della sangue puro.
“Allora, Niv, di cosa dovevi parlarmi con tanta urgenza?”
Chiese curiosa la giovane Ohak
“Non so se ti sarà notizia gradita, ma i tuoi genitori a breve verranno a trovarti, insieme a mio padre”
Disse con semplicità l’interpellata.
“Cosaaaa!”
Fu l’unica cosa che riuscì a pronunciare.
Nives si avvicinò alla scrivania e prese una lettera che subito dopo porse alla vampira dal sangue blu.
“Non ci posso credere”
Disse avvilita questa.
“Prima i miei due fratelli e adesso i miei genitori”
Finì sconsolata.
“Tuttavia, sei nostri genitori si stanno  muovendo, significa che il consiglio ha fatto la sua mossa”
Constatò Nives prendendo una delle tazze che Fil porgeva loro su un elegante vassoio.
Raven prese l’altra.
“Hai ragione, chi sa cosa starà architettando”
“Penso che a breve assisteremo alla rinascita della principessa dei Kuran…”
“E alla resurrezione del re Nero”
Le parole appena dette sembravano fluttuare fra le due, Filippo, già sapeva tutto, quindi non appariva per niente sorpreso della cosa.
“Piuttosto, pensi che la parte corrotta dell’associazione appoggerà la rivoluzione?”
“Suppongo di sì”
Sospirò.
“Gli umani sono attratti dalla mera malia della vita eterna, non sanno ciò che significa vivere sospesi nel tempo, vedendo le sue tracce sui volti altrui, osservando morire una dopo l’altra le persone con cui avevi creato un legame”
La minore poggiò una mano sulla spalla di quella vampira che aveva vissuto secoli, forse, lei, più di chiunque altro poteva capirla.
Spesso, i vampiri non si rapportavano con gli umani, o se lo facevano, erano rapporti di interesse, mentre loro, che con gli umani avevano avuto rapporti intimi, chi per parentela, come la giovane Ohak, o chi, come lei stessa, aveva vissuto il primo periodo della sua vita da umana.
Tuttavia, abbastanza presto, qualcun altro si sarebbe accorto di questo pesante fardello, e questa persona, avrebbe avuto il potere di rivoluzionare il sistema così antiquato che regnava nella società dei vampiri lì in Giappone.
“L’incognita resta Kaname Kuran”
Disse Raven ripresasi.
“Hai ragione, è impossibile prevedere le sue mosse, chi sa come intende proteggerla”
“Io ho ricevuto l’ordine dall’associazione di tenerlo d’occhio”
“Poco male, anche se non te lo avessero ordinato, lo avresti comunque sorvegliato”
“È vero, dopo tutto, lui non è nè un nemico nè un alleato”
Il discorso tuttavia rimase incompleto, poco dopo, l’assordante rumore dell’allarme risuonò nell’aria.
Le due avvertirono una quantità improponibile di aure appartenenti ai livello E.
Da quando aveva fatto l’ingresso i due nuovi studenti , Maria Kurenai e James Campbel, i livello E erano aumentati a dismisura.
Tal cosa poteva essere attribuita alla presenza della sangue puro appartenente alla famiglia degli Hiyu.
Tuttavia c’era una cosa che a tutti era sfuggita, meno che a qualcuno.
I vampiri che avevano attaccato, avevano il marchio dell’associazioni, vampiri di  livello E all’ultimo stadio addomesticati, cosa se ne poteva fare l’associazione di tutti quei mostri?.
Tutti gli studenti della sezione diurna, meno gli hunter ovviamente, erano stati fatti mettere al sicuro giustificando l’allarme come un incendio, mentre quelli della night class erano schierati sul perimetro della scuola in modo da limitare i danni.
I combattimenti si facevano duri, nonostante fossero nobili, stavano avendo la peggio, dopo tutto erano moltissimi, così contrariamente alla norma, scesero in campo anche i sangue puro.
Nives e Raven stavano badando da sole al perimetro Sud, la ragazza dai capelli bianchi li riduceva in cenere usando una claymore, creata da lei stessa, e decapitando vampiri a più non posso.
Alle sue spalle Raven , troncava molte vite con i suoi mini uzi, non a caso, insieme ad Eisen, era il cecchino migliore di tutta l’associazione.
Persino Yagari era leggermente inferiore a lei.
Contrariamente ad ogni pronostico, scese in campo anche Kaname, mietendo molte vittime solo con lo sguardo.
Per quelle che parsero ore, le due non facero  che sparare e affondare lame.
“Cavolo, combattere con la divisa è scomodo, i movimenti risultano molto limitati, aumentando così il rischio di essere colpiti”
Disse Raven che avrebbe tanto voluto avere con se la sua uniforme da hunter.
Nives, si limitò ad annuire, anche lei in combattimento sfruttava molto la velocità e l’agilità, fattori importanti, che, a causa di quei pezzi di stoffa, adesso, risultavano dimezzati.
“Raven, stai attenta a non farti colpire, rammenti cosa è successo l’ultima volta che dei vampiri hanno sentito l’odore del tuo sangue?”
Chiese l’albina
“Si, starò attenta, ma fallo anche tu, non sei messa poi tanto meglio”
Il combattimento finì dopo lunghe ore interminabili, e così i vampiri tornarono alle loro camere per darsi una rinfrescata e concedersi un meritato riposo.
Fil, ancora contrariato dal fatto che la sua padrona si fosse fatta coinvolgere nei combattimenti la seguì nella sua camera.
“Mia signora, perché avete preso parte a questi combattimenti”
Nives lo guardò alzando un sopracciglio, poi rispose:
“Per dare una mano ovviamente”
“Non v’era alcuna ragione per la quale una nobile del vostro lignaggio prendesse parte a queste scaramucce”
Urlò adirato Fil.
Era la prima volta che alzava il tono di voce contro la sua padrona.
“Sarebbero bastati i tirapiedi di Kaname”
Continuò imperterrito lui
“Non ti devo spiegazioni Fil”
Per la prima volta lei usò  i suoi poteri contro di lui.
Lo fece inginocchiare dinanzi a lei, non lo voleva umiliare, solo calmarlo.
“Tu, cosa mi nascondi Filippo? Da quando sono arrivati i gemelli della famiglia  Aukrust sei nervoso”
Li ridiede la libertà di movimento e lo invitò a sedere vicino a lei.
“Filippo, so che per te è doloroso”
Aggiunse la ragazza
“Ma apriti con me, dimmi cosa ti fa soffrire”
Il ragazzo abbassò lo sguardo e iniziò a tremare, poco dopo le lacrime iniziarono a solcare il suo volto.
“Loro sono i miei fratelli maggiori”
Disse con tono angosciato.
La sangue puro gli fece poggiare la testa sulle sue gambe.
“I miei genitori, mi obbligarono a servirli, per anni non faci  altro che obbedire, calpestando la mia dignità, desideravo compiacere i miei, però, un  giorno stanco dei continui maltrattamenti delle umiliazioni a cui venivo sottoposto, scappai, muovendomi di giorno per non farmi rintracciare, anche se questo mi faceva male, non era nulla a confronto di quello che avevo vissuto in quei terribili anni, certo, con il sole mi indebolivo, ma io desideravo solo fuggire lontano, fino a quando, finì in quel parco ove voi mi trovaste”
L’albina era molto adirata, ora capiva l’odio che Fil nutriva per quei due, era più che giustificato il suo comportamento, giurò che avrebbe ottenuto vendetta su quel casato, dopo tutto, il suo status le permetteva tutto.
Lo fece sfogare contro di lei, mentre posava i suoi occhi neri sul panorama che si intravedeva dalla grande  portafinestra, avrebbero pagato, prima i gemelli Kokujun e Sakujun, e dopo, i loro genitori .
 

Angolo Autrice.

Salve Salve, sono tornata.
Vi sono mancata?
Ovviamente NO Nd Tutti.
*si deprime in un angolo*
Mi scuso per il ritardo, tuttavia spero che questo capitolo aiuti a farmi perdonare.
Lasciatemi un commentino per favore.
Scarlet
  
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