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Autore: brendahugme    03/08/2013    2 recensioni
"Porque a mi? Porque a mi?
Porque me toca sufrir asi?
Te fuiste un dia sin avisar
Y fue asi que te perdi"
-Ambientata durante la seconda serie de 'Il Mondo di Patty', nel periodo in cui Francesca e Babi si stabiliscono a casa di Antonella.-
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Bianca Bernardi, Bruno Molina, Leandro Diaz Rivarola | Coppie: Antonella/Bruno, Carmen/Leandro, Matias/Patricia
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Porquè a mì?”


 

Quando Antonella arrivò in ospedale trovò tutti i suoi amici ed i parenti lì, come se si fossero riuniti per infondere un po’ di coraggio a lei e alla sua famiglia.

C’erano tutti: Sua zia Soccorro con la testa poggiata sulla spalla di Carmen e lo sguardo perso nel vuoto, Fabio che era circondato dai suoi amici ma che sembrava completamente assorto nei suoi pensieri e poi c’erano Caterina, Pia e Luciana che le corsero incontro abbracciandola.
“Honey, ci dispiace tantissimo.” Le disse Pia, mentre Caterina e Luciana la stringevano a se.
La cosa veramente strana era che erano lì anche Patty, Sol e Giusy, che si dimostrarono affettuose quasi come sorelle.
“Tontonella, ci dispiace tanto!” La prima a parlare fu Giusy, facendo sorridere Antonella.
“Per una volta dimentichiamoci che siamo due gruppi e che siamo rivali fra di noi..” Continuò Sol.
“Tu hai bisogno di amiche che ti stiano accanto e noi siamo qui per questo.” Concluse Patty, con le lacrime agli occhi.”
“Grazie ragazze, Grazie davvero.” Sussurrò Antonella, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
 
Fabio stava nervosamente giocherellando con il cellulare quando gli arrivò un sms.
Hey Fabio, sono Tamara. Ho saputo di quello che è successo, arrivo subito in ospedale per farti compagnia. Ti voglio bene.”
Il viso di Fabio si illuminò, cliccò sul tasto ‘rispondi’ e iniziò a scrivere.
Grazie mille Tamara, sei una ragazza meravigliosa. Ti voglio bene anche io.
 
Anche Bruno era lì, e accorgendosi della presenza di Antonella le si avvicinò, abbracciandola da dietro.
“Anto, mi dispiace tantissimo.”
“Bruno!” Disse lei voltandosi e poggiando la testa sulla sua spalla. “Bruno è tutta colpa di quella donna, Bruno per favore portami via da qui!”
Stava piangendo, per la prima volta stava piangendo in pubblico; Bruno la strinse più forte a se sussurrandole all’orecchio:” Tesoro stai calma, glie la faremo pagare a quella pazza.”
“No, Bruno, no. Lei continuerà a far del male a mia mamma e a Fabio, tu continua a fingere di stare con Babi, penserò ha tutto io.”
“Ma perché? Amore, Francesca è pericolosa!”
“Lo so, ma adesso non mi importa nulla di lei, voglio solo che mia madre stia bene.”
Bruno annuì baciandole la fronte.  “D’accordo amore, facciamo come dici tu.”
 
Tamara arrivò qualche minuto dopo, correndo incontro a Fabio e abbracciandolo.
“Fabio, Fabio mi dispiace tantissimo.” Stava piangendo.
“Stai tranquilla Tamara, sicuramente si sistemerà tutto.. Leandro è un bravissimo medico..”
“Si, si Fabio, lo so, è che sono preoccupata per te...”
“Tranquilla, io sto bene se ci sei tu al mio fianco.”
Tamara sorrise ed istintivamente posò le sue labbra su quelle di Fabio, sotto gli occhi di tutti quanti i presenti.
 
“Antonella, Antonella cara”. Gracchiò Francesca  facendo ingresso nella sala d’aspetto seguita da sua figlia Babi.
 “Che vuoi?!” Rispose Antonella, con un’espressione tutt’altro che amichevole.
“Tesoro.” Continuò la donna abbracciandola. “Ci dispiace moltissimo per tua madre, sul serio.”
Antonella si liberò dall’abbraccio.
“Si, mia mamma ha ragione, speriamo che si riprenda presto Honey.” Disse Babi, correndo poi verso Bruno e baciandolo.
Antonella ribolliva di rabbia. “Vattene da qui! Non ti vogliamo, vattene!” Iniziò a urlare prendendo Francesca a spintoni.
Soccorro bloccò la nipote per un braccio. “Calma Antonella, dai.” Poi si voltò verso Francesca “Scusala, siamo tutti un po’ nervosi.”
Francesca annuì. “Certo, capisco.”
Antonella non riusciva a credere a quanto fosse ipocrita e falsa quella donna; era sicura fosse stata lei a far del male a Bianca, e ciò che le dava più fastidio era che lo aveva fatto per punire lei.
Sua madre stava male per colpa sua, e questo la faceva sentire uno schifo.
“Ho bisogno di un caffè.” Disse poi, allontanandosi dalla sala.
 
Patty la raggiunse dopo poco alla macchinetta del caffè.
“Antonella, posso parlarti un attimo.”
“Certo Patty, cosa devi dirmi?”
“Riguarda Francesca. Come mai l’hai attaccata in quel modo?”
“Patty, ci sono cose che sono difficili da spiegare ..”
“Credi che io sia troppo piccola per saperle, vero?”
“No, no, non stavo dicendo questo, credimi. E’ solo che non ho voglia di parlarne.. è una questione fra me e Francesca..”
Patty sorrise debolmente. “Ok, io torno dagli altri..”
“Fra poco vi raggiungo.”
 
“Sono quasi due ore che la stanno operando, dannazione!” Soccorro si torturava le mani con gli occhi lucidi.
“Tranquilla sorellina, sta andando tutto bene..” Fito cercava di tranquillizzarla, ma in realtà anche lui stava a pezzi.
“State tranquilli, mio marit- cioè, Leandro è un bravissimo dottore, non dovete preoccuparvi.”  Disse Carmen, mentre cullava il piccolo Giacomo.
In quel momento uscì Leandro dalla sala operatoria, tutti gli furono addosso, ansiosi.
“Calma per favore, calma!” Disse l’uomo passandosi una mano sulla fronte.
“Leandro, per favore, ci dica come sta mia sorella…”Lo supplicava Soccorro, a mani congiunte.
“Allora.. Bianca è fuori pericolo.” Annunciò con tono solenne l’uomo, godendosi la gioia che quella notizia aveva portato: Soccorro si strinse a Fito, Patty abbraccio sua madre e Antonella suo fratello.
“Possiamo vederla?” Chiese Fabio.
“Si, ma massimo due persone alla volta.  Sta riposando adesso e credo che per qualche giorno non sarà cosciente, a causa della forte botta che ha preso in testa.”
Fabio annuì, e prendendo per mano Antonella si diressero fino alla stanza della madre.

Bianca era sdraiata sul letto, coperta da un lenzuolo bianco. Era pallida, molto pallida; Antonella non ricordava di averla mai vista così pallida. Aveva il labbro spaccato e una garza le circondava la fronte, macchiata di sangue proprio nel punto in cui c’era la ferita.
Antonella scoppiò subito in lacrime, mentre Fabio si sedette accanto al letto, carezzando la guancia di sua madre. Passarono dieci minuti in totale silenzio, o meglio, si sentivano solamente i singhiozzi di Antonella e il respiro lento ed irregolare di Bianca.
“Mamma, ti voglio bene, anche se non te l’ho mai detto, ti voglio bene.” Sussurrò Fabio, ancora scosso. “Spero che tu possa perdonarmi tutte le volte che abbiamo litigato e tutte le volte che ti ho detto che ti odiavo. Non è vero, non è vero nulla, io non ti odio mamma, non ti odio.”
Antonella poggiò la sua mano sulla spalla del fratello, che sospirò.
“Anto, io esco un attimo.. ho bisogno di prendere un po’ d’aria.”
Antonella annuì, osservando Fabio uscire e sedendosi poi  al suo posto.
“Ehy, mamma. Leandro ha detto che va tutto bene, che sei fuori pericolo e che fra poco tornerai quella di una volta. Che ne dici se andiamo a fare shopping assieme, come quando ero più piccola? Oppure potremmo organizzare una festa a casa di Leandro!”
Fece passare un minuto in totale silenzio, si morse il labbro e continuò. “La verità è che è tutta colpa mia se ti è successo questo. Ho risposto male a Francesca, ho insultato Babi e lei me l’ha fatta pagare. Gli ho detto che sua figlia non sarebbe mai potuta diventare una cantante e lei si è infuriata. Ma allora perché non se l’ha presa con me? Perché? Mi sento uno schifo a sapere che è tutta colpa mia, che infondo sono stata proprio io, il tuo dolce pulcino, a farti del male.” Scoppiò in lacrime, nascondendosi la testa fra le mani.
“Hai detto bene Antonella, la colpa è solo tua.” Francesca la stava spiando da dietro alla porta della stanza, aspettando il momento buono per entrare e parlarle.
“Vattene Francesca, vai via..” Rispose singhiozzando Antonella.
“Guardami ragazza quando ti parlo.” Le ordinò la matrigna. “Non ti ho fatto del male perché mi servi, devi ancora rendere mia figlia una star..”
“Tu sei pazza! Sei fissata con questa storia Francesca!”
“Shh.” La donna le fece segno di stare zitta. “Stai zitta. Tu farai ciò che ti dico, o altrimenti a tua madre potrebbero succedere cose ancora più spiacevoli.”
“Cosa? Cosa vuoi farle? Guarda come l’hai ridotta?”
Francesca sorrise. “Posso farle iniettare un veleno, facendo modo che non si svegli mai più, e poi potrei sempre prendermela nuovamente con Fabio? O magari con tuo zio Fito, eh? Che ne dici Antonella, ti basta come motivo per fare ciò che ti dico?”
Antonella annuì in lacrime.
“Bene, ora pensa a stare vicino alla tua cara mammina, per quel poco tempo che ti resta. Non fai più la spavalda ora, eh Antonella?”
Francesca uscì, ma ciò che non poteva sapere era che Patty aveva ascoltato tutta la conversazione e che era scappata via di corsa.
 
 
Antonella tornò a casa alle dieci di sera, ma non si diresse nella sua ‘camera’, no. Salì le scale e andò in soffitta, dove c’era il vecchio pianoforte di suo padre. Soffiò via la polvere e scoperchiò la tastiera, iniziando a suonare la canzone che Leandro aveva composto per lei.


Me siento sola
Estoy tan triste
Me falta todo no se donde estas
Ya no hay palabras que me contengan
Sueño con verte solo una vez mas

Noche tras noche
Lloro en mi cuarto
Busco tu abrazo en la oscuridad
Y alli se rompe mi alma en pedazos
Ya no te puedo encontrar

Porque a mi?
Porque a mi?
Porque me toca,sufrir asi?
Te fuiste un dia sin avisar
Y fue asi,que te perdi

Porque a mi
Porque a mi
Me duele tanto,vivir asi


 
 
 
 
 
°Angolo Autrice°
Sono riuscita ad aggiornare, evviva.(?) Ma non vedo ancora nessuna recensione *piange*
Vabè, comunque vi ringrazio per aver letto questa storia, e siccome è la prima che scrivo mi fa tanto piacere che almeno qualcuno la consideri <3
Vi voglio bene.
  
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