Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Ookami_Kirai    06/08/2013    1 recensioni
L'ispirazione per questa flash è derivata da una canzone molto significativa per me.
E' la deidica va a tutti i bambini e le persone dimenticate nei campi di sterminio.
Dimenticati, soli. Nati, ma mai conosciuti.
Genere: Guerra, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bambini dimenticati.




Questo è un giorno normale.
Le persone sono normali.
L'aria sempre la solita, con le stesse molecole.
Normale.
Gli alberi si muovono, il solo tramonta e sorge, le stelle sono sempre le stesse.
Ciò che non è normale è il posto in cui mi trovo: Auschwitz .
Davanti ai miei occhi un ampia zona recintata.
Filo spinato.
Strade che diventano tombe.
La ricerca di una vita dignitosa, di una vita normale viene interrota.

Qui la notte è fredda e, in questa notte, i deboli stanno perdendo la loro battaglia.
Mi avvicino a Michael, il mio compagno. Entrambi facciamo parte dell'esercito americano.
Non abbiamo molto da dirci, nulla di allegro, nulla d'interessante.

"L'innocenza non può mai durare. Vero Michael?"
"L'innocenza non può mai bastare, Noah."

La neve cade di nuovo dalle stelle, silenziosa, bianca, morta.
Li vedo davanti a me, sono loro, immersi di nuovo nel dolore.
Bambini dimenticati.

"Lì vedi Michael? Laggiù. Io li vedo tutti i giorni.
Hanno bisogno di noi cazzo!"
"Li vedo anch'io Noah, come vedo tutti gli altri!
Qui è normale.
Un pizzico di veleno segna il loro fato, come il suo, il suo e il suo, come quello di tutti loro. Ancora ti sorprendi?"

Un filo di speranza cedevole.
Il destino brandisce il coltello per tagliare il filo.

"La notte è fredda, Michael. I deboli stanno perdendo la loro battaglia.
Sono così tanti là fuori e nessuno sembra accorgersene!
Perduti, soli. Nati, ma mai conosciuti.
Abbandonati da soli."
"Bambini dimenticati, Noah. Hanno nomi sconosciuti. Vengono rifiutati da tutti."
"Ma per gli altri non è diverso, vero?"
"Loro sono troppo giovani per ribellarsi. Sono reietti dimenticati, come tutti gli altri.
Vedono. Sentono. Capiscono, come tutti noi al mondo."
Piangono. Soffrono. Voglione vivere!"
"Noah, sul loro viso vedo solo occhi senza luce.
Nei loro occhi, vedo solo la stanchezza di essere rifiutati.
Sono impauriti dall luce del giorno, da ogni viso umano!
Imprigionati in una vita disgraziata.
Sono senza speranze, perduti e soli. Nati, ma mai conosciuti. Abbandonati da soli.
Credimi, la voglia di vivere scarseggia in tutti là dentro."
"Non dovrebbe essere così!!!"

La neve scende sui loro volti: neve di cristallo su ceneri d'innocenza.

"Sentiamo, capiamo, proprio come loro."
"Ma nessuno sa cosa provano!"

Lo vedo nei loro occhi. Non c'è nessuno che vorrebbero vedere. Nessuno a cui importi di come stiano.

Passeggio davanti al cancello, invisibile nell'ombra della notte.
Vedo un ragazzino, avrà si e no otto anni.
Una visione raccapricciante.
Secco.
Vuoto.
Triste.
Poso il mio sguardo davanti a quegli occhi rassegnati dal dolore, dall'impotenza.
Quel bambino è chinato a terra e la pasticcia con un bastoncino.
Mi avvicino e mi piazzo davanti a lui.
Aiuto. Lo scrive. Lo sussurra, senza che io possa udire. Incrocia il mio sguardo.
Occhi neri, tristi e persi.

"Aiuto! E' tutto quello di cui hanno bisogno, capisci Michael!"
"Stanno cercando l'arcobaleno Noah, ma sai bene che esso giace morto davanti ai loro piedi.
Ha provato a brillare, ma la neve lo sta cancellando."

Ogni giorno si trasforma in nulla. Le ombre sono intorno a loro.
L'innocenza non dura mai.
L'innocenza non basta mai.





Ora da qui piango attraverso le nuvole.
Il tempo è volato, avrei voluto fermarlo.
Ora sono qui e vengo invaso da ceneri d'innocenza di quei bambini.
Bambini dimenticati.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Ookami_Kirai