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Autore: Deb    06/08/2013    6 recensioni
Quando Gaius gli diede quel libro di magia l'aveva avvertito e Merlin gli aveva dato ascolto, l'aveva nascosto attentamente e sapeva che nessuno l'avrebbe mai scoperto.
Almeno sino ad allora.
Non poteva certo immaginare che Arthur, una sera, sarebbe entrato di trafila nella sua stanza e l'avrebbe trovato intento a leggere proprio quel libro.

{Partecipa alla Challenge Multifandom e originali con il prompt #166. Libro}
Genere: Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Ti voglio bene, Merlin, e te ne vorrò sempre
Prompt: #166. Libro
Parole: 555
Generi: Demenziale, Sentimentale
Introduzione: Quando Gaius gli diede quel libro di magia l'aveva avvertito e Merlin gli aveva dato ascolto, l'aveva nascosto attentamente e sapeva che nessuno l'avrebbe mai scoperto.
Almeno sino ad allora.
Non poteva certo immaginare che Arthur, una sera, sarebbe entrato di trafila nella sua stanza e l'avrebbe trovato intento a leggere proprio quel libro.

Note: Partecipa alla Challenge Multifandom e Originali

Ti voglio bene, Merlin, e te ne vorrò sempre

«Nascondilo».
Quando Gaius gli diede quel libro di magia, l'aveva avvertito e Merlin gli aveva dato ascolto, l'aveva nascosto attentamente e sapeva che nessuno l'avrebbe mai scoperto.
Almeno sino ad allora.
Non poteva certo immaginare che Arthur, una sera, sarebbe entrato di trafila nella sua stanza e l'avrebbe trovato intento a leggere proprio quel libro.
Il colmo era che credeva che chi fosse entrato fosse Gaius, quindi non si era nemmeno preoccupato di nasconderlo.
Insomma, chi diavolo entrerebbe nella sua stanza, di notte, se non il suo mentore? Era assolutamente impossibile che si fosse trattato di Arthur. Ne era fermamente convinto.
Invece era accaduto.
Arthur era entrato, aveva spalancato la porta, aveva aperto la bocca per parlare e poi rimase lì, in silenzio, sull'uscio della porta.
«Gaius, che c'è? Che succede?» Domandò Merlin senza alzare gli occhi dal suo libro di magia.
«Che stai leggendo?»
Nell'udire la voce del suo padrone, Merlin sgranò gli occhi e lo guardò.
Quando riuscì a riprendersi, chiuse il libro e provò ad incastrarlo all'interno della paglia del suo materasso, sperando che Arthur non volesse vedere con i propri occhi cosa stava effettivamente leggendo.
«A...Arthur», disse impacciato e con il cuore in gola, «nulla di che... un libro su... sulle erbe».
Il Re inarcò le sopracciglia, «c'erano dei simboli strani sulla copertina».
Merlin deglutì, «beh, è un libro vecchio e...»
«Fammelo vedere, Merlin».
Perché era entrato in camera sua, perché Gaius non l'aveva fermato? Perché Arthur aveva sentito la necessità di andarlo a trovare? Solitamente, anzi, era sempre Merlin ad andare da Arthur, non viceversa.
«Non è niente, Arthur. Davvero», affermò con voce tremante, come se la sua fosse una supplica silenziosa, come se volesse pregarlo di non indagare oltre.
Arthur si avvicinò al letto e prese tra le sue mani il libro con uno scatto fulmineo, nel momento in cui Merlin stesso aveva cercato di catturarlo.
«Arthur...» Ansimò preoccupato.
Il suo Re aprì il libro e lo sfogliò. Il suo sguardo divenne greve e, una volta chiuso lo buttò a terra in malo modo.
«Arthur...» Ripeté ancora una volta Merlin, scendendo dal letto e ponendosi davanti a lui.
«Uhm, d'accordo», affermò sconvolto.
«Eh?!» Merlin sgranò gli occhi sorpreso.
«Insomma, quello che fai nel tuo tempo libero è affar tuo, no?! Se leggi un libro di... simboli strani, è affar tuo».
Merlin ne era quasi sicuro, qualcuno lo aveva incantato.
«Ad ogni modo, Merlin, mi canteresti una ninna nanna? Non riesco a dormire».
Merlin sbatté le palpebre più volte, sconvolto da quell'insana richiesta. Una ninna nanna?
«State bene?» Domandò allora.
«Certo che sto bene! Io sto sempre bene e non ho paura di nulla! Voglio che mi canti una ninna nanna! Sono il Re, è un ordine!»
«D'a... D'accordo?»
Merlin lo fece sdraiare sul suo letto e, dopo avergli imboccato le coperte, cominciò a cantare.
Arthur portò il pollice in bocca e Merlin si convinse che il giorno successivo l'avrebbe trascorso cercando un rimedio al sortilegio che qualcuno gli aveva inflitto.
«Merlin?»
«Mh?!»
«Mi leggi quel libro?» Indicò il volume di magia che aveva malamente buttato a terra e non riuscì a dirgli di no, sperando che, nel momento in cui sarebbe tornato l'Arthur di sempre, avrebbe dimenticato quella notte.
«Ti voglio bene, Merlin, e te ne vorrò sempre», ammise prima di addormentarsi, con ancora il dito in bocca.

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Grazie a Ili91 che l'ha betata :3
Che dire di questa flashfic? Non ne ho idea. Doveva, sì, trattare della scoperta della magia da parte di Arthur, ma non doveva essere sotto incanto. Questo è il motivo per la nota OOC; infatti il carattere di Arthur è stato modificato.
Diciamo la verità, è stato Arthur stesso a voler essere sotto incantesimo. Forse non era pronto nello scoprire la verità da sano? xD Non lo so nemmeno io. o.o
La flash partecipa a questo contest: Multifandom e Originali. :) Quando ho letto il prompt mi sono messa subito a scrivere u.ù
Per il momento ho scritto su due prompt:
- Libro (questa fic);
- Letto (una OS su Hunger Games che pubblicherò prossimamente!)
Grazie mille per esservi soffermati a leggere ^_^
Baci
Deb
   
 
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